13) Sul Mare 1942-CACCIA SPITFIRE MKV TROP-CACCIA WILDCAT-AIR CARRIER WASP- MEDITERRANEO 1942 Malta e' sotto assedio, sottoposta a pesanti bombardamenti baerei. Gli Hurricane sono surclassati dai caccia della Regia e della Luftwaffe e il capo della caccia: 'Either, Sir, we get the Spitfires here within days, not weeks, or we're done. That's it' Le portaerei inglesi sono troppo piccole per lanciare un numero sufficiente di Spit verso l’isola, Churchill chiede allora a Roosvelt la disponibilita' della portaerei USA Wasp. Vengono cosi' sbarcati i bombardieri in picchiata e gli aerosiluranti ed imbarcati 47 Spitfire, poi la Wasp entra nel Mediterraneo e il 20 Aprile li lancia entro il loro raggio di autonomia verso Malta ma.... quando gli Spit arrivano si trovano presi di mira sotto una ben calcolata incursione della Lufwaffe, il loro trasferimento e' stato intercettato dai radar tedeschi e gli Spit vengono tutti distrutti a terra entro poco tempo. La situazione e' gravissima, Churchill chiede un secondo tentativo. Questa volta gli Spit imbarcati sono 64 e si provvede a predisporre rifugi e protezioni nelle piazzole di sosta a Malta, inoltre all'atterraggio gli Spit verranno riforniti entro pochi minuti per decollare subito con un pilota fresco ed esperto, questa volta, il 9 Maggio, l'operazione Bovery riesce e la caccia, rinforzata con gli Spit, riuscira' a contrastare efficacemente gli Ju88 e i CantZ causando tali perdite che questi cesseranno gli attacchi diurni... Churchill dira': 'Chi dice che la vespa (WASP) non punge due volte?’ .jpg) -AEROSILURANTE BRISTOL BEAUFORT MK I- MALTA BATTAGLIA DI MEZZO GIUGNO 1942 Londra decide di inviare dalla base di St.Eval in Cornovaglia gli aerosiluranti Beaufort. Quando arrivano quelli del 217 Squadron, l'isola e’ ridotta allo stremo ma due convogli alleati si stanno avvicinando, ‘Harpoon’ ha lasciato la Clyde e superato Gibilterra, ‘Vigorous’ e’ salpato da Alessandria d'Egitto. La sera del 14 giugno l'equipaggio di un Martin Baltimore riferisce di aver avvistato una forza navale, composta da incrociatori pesanti e corazzate, convergere su ‘Vigorous’ che sta per finire in bocca ai cannoni delle navi da battaglia italiane. Non c’e’ tempo da perdere, nove Beaufort ricevono l'ordine di attaccare all'alba. Otto decollano verso le ore 04:00 ma l'ultimo, pilotato dall'ufficiale di volo Arthur Aldridge, decolla in ritardo. Il pilota, invece di tentare di ricongiungersi ai suoi, fa rotta direttamente verso parte della flotta nemica, quattro incrociatori e quattro cacciatorpediniere. Arriva pochi minuti prima dell'alba alle 05:15, gli artiglieri italiani non aprono il fuoco, credendo l’aereo solitario che compare tra le nubi possa essere amico. Aldridge punta su una grande nave, vola con un angolo di 45° davanti ad essa e lancia il suo siluro da circa 800 yarde (secondo gli Italiani da 300 metri), la nave non ha tempo di manovrare e il siluro esplode mentre l’aereo si allontana, ha colpito a prua l'incrociatore pesante Trento da 10.500 tonnellate. L’incrociatore ha un’ampia falla nel locale caldaie di prora, anche le caldaie centrali sono allagate mentre la nafta va a fuoco e si sviluppa un furioso incendio, le turbine rimangono senza vapore. La nave e’ immobilizzata e in fiamme con disperati tentativi di spegnere l’incendio per ripristinare le macchine e di rimorchiarlo coi cacciatorpediniere di scorta. …sono andato giu’ all’entrata del locale caldaia che bruciava e ho trovato il palombaro di bordo che si stava preparando all’immersione. Gli ho chiesto cosa diavolo stesse facendo e lui senza esitazioni : ‘devo andare giu’ nel fuoco, e’ un ordine’, significava la morte, secondo l’ufficiale doveva immergersi per chiudere i kingstone, i rubinetti della nafta in fiamme, e’ stato un eroe… Arrivano gli altri Beaufort e attaccano le altre navi. contro un fuoco intenso, tutti effettuano il lancio, gli Italiani in allarme sono in grado di manovrare e "pettinare" le scie dei siluri pero’ l’alta colonna di fumo che si leva dal Trento immobilizzato e’ avvistata dal comandante del sottomarino HMS Umbra che si avvicina alla nave colpita e alle 9:10 mette a segno un altro siluro. Esplode il deposito munizioni, il Trento si rovescia ed e’ gia’ affondato alle 9:15 con gravissime perdite di vite umane (657 su 1152 uomini a bordo) …quando il siluro del sommergibile ci colpi’ si staccarono i primi 50 metri di prora facendo volare tutto il castello di comando con lo stato maggiore. Io andai a poppa e mi tuffai dopo essermi tolti i pantaloncini per evitare che qualcuno vi ci si aggrappasse. Raggiunsi il Saetta e mi tirarono dal paraurti di poppa usando i cappotti… a terra, dietro ad un tavolino, ho visto mio fratello addetto a registrare i nomi dei sopravvissuti, gli ho detto il mio nome e lui ha alzato lo sguardo, quello sguardo che non dimentichero’ mai… poi sono arrivate le medaglie a pioggia, per grado, ma chi le meritava di piu’ non c’era piu’… Testimonianze del marinaio Riccardo Scarpari da ‘TrentoinCina’ WIP .jpg) -AEROSILURANTE SAVOIA MARCHETTI S79-281’SQ 132'GR-BATTAGLIA DI MEZZO GIUGNO 1942 Lo S79, bombardiere di derivazione civile, in funzione aerosilurante, pur essendo manovriero e buon incassatore, presenta diversi limiti. Per la sua sagoma e' vulnerabile all'antiaerea, per il suo inadeguato armamento difensivo lo e' alla caccia imbarcata e l’eventuale perdita di cinque aviatori e' troppo 'costosa'. Purtroppo il suo successore S84, pur progettato appositamente, si rivela peggiore. Nonostante cio', il coraggio e il sacrificio degli equipaggi permettono di conseguire risultati significativi sulla rotta per Malta. Nella battaglia di mezzo giugno, dopo che gli incrociatori di Da Zara hanno scompaginato il convoglio Harpoon, gli aerei conseguono rilevanti successi, solo 2 mercantili su 6 arrivano a Malta con perdite anche fra le unita' di scorta mentre il convoglio Vigorous partito da Alessandria e' costretto ad invertire la rotta e la vittoria, sia tattica che strategica, arride all'Asse. Improvvisamente un urto fa sobbalzare il velivolo e la nostra paura. L'elica del motore sinistro diminuisce di giri ma bisogna andare sotto. Un'altra cannonata prende il motore centrale che va a fuoco e spruzza olio sul parabrezza. Aichner ordina di manovrare l'antincendo e continua la rotta di avvicinamento: mille metri, novecento, ottocento, com'e' lento il tempo, la mano del pilota accarezza la leva di sgancio ma non si decide... seicento metri, via! Siluro sganciato !!! Non c'e' piu' spazio per virare, la gragnuola delle traccianti ci prende in pieno, l'ala di compensato e tela del S79 fiorisce di cento margherite, sorvoliamo il cacciatorpediniere, perdiamo quota, il velivolo va giu', lo sentiamo mancare mollemente sotto i piedi, l'unico motore efficiente di colpo cede. Ci troviamo in mare, l'acqua penetra dagli sportelloni, dalle lacerature, tutti subito fuori! Inquadrato nel rettangolo spalancato del portellone scorgo un bellissimo cielo azzurro e la prua argentea e rossa del cacciatorpediniere che si inabissa lentamente... Da ILGRUPPO BUSCAGLIA di M.Aichner .jpg) Normal 0 14 false false false IT-CH X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:8.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:107%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri",sans-serif; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi; mso-fareast-language:EN-US;} -CACCIA SEA HURRICANE MKIB AIR CARRIER INDOMITABLE- BATTAGLIA DI MEZZ'AGOSTO 1942 11 Agosto 1942, a tarda sera arriva il primo attacco aereo sul convoglio Pedestal diretto a rifornire Malta. Per contrastare l’incursione, proveniente dalla Sardegna, vengono lanciati i Seahurry e i Fulmar della Indomitable e Victorious, la Eagle e’ stata gia’ affondata da un U-Boat. Nel buio incombente del crepuscolo l’intercettazione non riesce ma anche gli aerei incursori non registrano centri. Alla fine l’oscurita’ e’ totale, la flotta in allarme spara a tutto cio’ che vola mentre alcuni aerei britannici sono ancora in aria a corto di carburante, il mare e’ una tavola nera e per loro e’ impossibile ritrovare le portaerei per l'appontaggio. Ai comandanti delle portaerei giunge dalla nave ammiraglia Nelson il crudo ordine di far ammarare gli aerei, poi i cacciatorpediniere di scorta proveranno a salvarne i piloti. Il comandante della Indomitable, Tommy Troubridge, tuttavia decide di dare tutto l’aiuto possibile ai suoi piloti. Conduce la sua grande nave fuori dalla linea, manovrando al vento con tutte le luci accese, ignorando ancora gli ordini sopraggiunti dalla Nelson : ‘Douse lights and rejoin immediately’. La Indomitable resta fuori posizione a luci accese per piu’ di un’ora a 26 nodi ma raggiunge l’obiettivo, sette dei suoi Hurricane rientrano al nido e un Fulmar e un Hurricane della Victorious vengono a ‘far visita’. Troubridge dira’: “What is the good of a carrier without her fighters?” .jpg) -CACCIABOMBARDIERE RE2001 GV – BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942 Il caccia Reggiane RE2001 combatte, pur nettamente svantaggiato a quote alte, come caccia puro contro Hurricane e Spitfire sui cieli di Malta subendo perdite dolorose. Il pilota neozelandese Jack Rae e il suo gregario avvistano un Reggiane che stava per lasciare il combattimento e tornare alla base. Quello che segue impressiona Rae: «Non ero mai stato coinvolto in una tale complessa serie di acrobazie prima di allora, mentre lo inseguivo. In due occasioni quasi entrai in vite per seguire le sue manovre. Trovavo difficile riuscire ad ottenere una posizione vantaggiosa per aprire il fuoco, mentre il pilota italiano, a più riprese, arrivò pericolosamente vicino a colpirmi. Alla fine il suo motore iniziò a fumare e sapevo di avere danneggiato la sua coda. Trovandoci nel mezzo dello stretto di Sicilia, però, con poco carburante e poche munizioni, decidemmo di invertire la rotta, per non rischiare di trovarci in difficoltà se attaccati a nostra volta. Ma mentre viravamo per tornare alla base, lasciando il nostro avversario che fumava copiosamente, con mio grande stupore mi avvidi che anche lui aveva virato. Ci sferrò un ultimo attacco, in segno di sfida, tanto per mostrare che cosa pensava di una coppia di Spitfire.» Nel tentativo di danneggiare le portaerei a protezione dei convogli si aguzza l’inventiva, l’idea dei piloti Galimberti e Vaccari (GV) e’ di utilizzare un proiettile da 381 di artiglieria navale, dotandolo di governali. Due RE2001 della Sezione Speciale di Guidonia, vengono armati e provati con tali bombe modificate da 630 chili. Galimberti perito in un incidente, i piloti Vaccari e Robone intervengono contro il convoglio Pedestal. Avvistato l’obiettivo, si abbassano compiendo un lungo giro per poi avvicinarsi di poppa alla Victorious come se volessero atterrarvi, vengono scambiati per Hurricane e non c’e’ contrasto antiaereo, la sorvolano ad una quota di circa 20 m, sganciano le bombe per poi allontanarsi quasi indisturbati. Le due grosse bombe colpiscono la Victorious ma, o la quota di sgancio troppo bassa o spolette non adatte, sicuramente non deflagrano ne’ perforano. Sembra che una delle bombe si frantumi sul ponte di volo, l’altra rimbalza e rotola in mare. Nonostante il coraggio dei piloti italiani, che senza scorta, con aerei appesantiti in un cielo in cui gli Hurry fanno buona guardia, arrivano allo sgancio, la portaerei e’ veramente fortunata poiché se le due grosse bombe fossero esplose, sfondando il ponte, avrebbero causato danni disastrosi. .jpg) -AEROSILURANTE HENKEL 111 H-6 - 6/II/KG26- BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942 La Luftwaffe partecipa alle battaglie dei convogli con bombardieri in picchiata Stuka e JU88 e con siluranti HE111 del KG26 (Vestigium Leonis) riallocati dalla Romania dove operavano sul Mar Nero. I successi si ottengono quando gli attacchi aerei sono effettuati in modo coordinato ma le perdite sono ingenti, per l’efficace contraerea della scorta navale e a causa della caccia imbarcata e poi di quella basata a Malta. Dopo la prima giornata di continui attacchi aerei il convoglio mercantile e’ integro, il tramonto e’ prossimo quando alle ore 20,35 i radar segnalano ancora una formazione aerea in avvicinamento. Le navi sono in formazione allungata e le loro sagome scure si stagliano contro le ultime luci dell’orizzonte, scendono in picchiata gli Ju88 che danneggiano il Rochester Castle, l’Empire Hope viene ripetutamente colpito e mandato a fondo. Gli Heinkel, armati con due siluri, arrivano bassi sul mare e vanno al lancio silurando i piroscafi Brisbane Star e Clan Ferguson. Sul Clan Ferguson la benzina in fusti prende fuoco, l’incendio raggiunge la stiva e 150 tonnellate di munizioni che esplodono, i superstiti abbandonano la nave. Il Deucalion, colpito da un siluro, deve essere affondato dal suo caccia di scorta. Entra nella mischia il sommergibile Alagi che silura l’incrociatore Kenya mente il sommergibile Bronzo finisce il mercantile Clan Fergusson. E’ allora che a bordo delle navi mercantili scoppia il panico e alcune virano di bordo per tornare a Gibilterra, e’ necessario inviare i CT per convincerli a tornare in rotta mentre gli aerei si allontanano e la notte cala silenziosa e apparentemente tranquilla sui mercantili superstiti. .jpg) -MAS 553 CLASSE 500 TERZA SERIE - BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942 La notte e’ calata silenziosa, il mare e’ calmo, ma a sud di Pantelleria pencolano motosiluranti Italiane e tedesche e i piccoli Mas, gli idrofoni annunciano che il convoglio sta arrivando nel loro raggio di azione. Alle ore 01.00 vanno per prime sotto le MS tedesche seguite dalle motosiluranti italiane MS 16 e MS 22 che prendono di mira l’incrociatore Manchester. Questi apre il fuoco con le torri trinate prodiere da 152 mm e accosta per evitare i due siluri lanciati, ne schiva uno ma viene raggiunto dal secondo sul fianco destro. Esplode un deposito di proiettili con allagamento nella sala macchina, il timone si arresta, tre dei quattro assi porta-eliche risultano immobilizzati, l’incrociatore si ferma sbandato sul fianco di 12°. Alle ore 02.00 ne e’ ordinata l’evacuazione e la nave si inabissa tre ore dopo. Intanto la MS 31 lancia due siluri contro il piroscafo Glenorchy, entrambi vanno a segno sul fianco destro, in preda agli allagamenti il mercantile rimane immobilizzato e al mattino affonda capovolgendosi fra la nafta incendiata. Poi e’ la volta dei Mas, alle 03.11 il Mas 552 avvista i due piroscafi di testa e si porta al lancio mentre l’incrociatore Kenya, che di prora li precede, lo ingaggia con l’artiglieria ma il piccolo scafo dirige contro il Wairangi e lo silura sul fianco destro dalla distanza di circa 400 metri. Il piroscafo, con la sala macchine e la stiva 3 allagata, sbanda, si ferma e, abbandonato dall’equipaggio, affonda. Alle 03.40 il Mas 554 avvista l’Almeria Lykes e attacca da una distanza di 500 metri, colpendo a prora e aprendo un ampio squarcio nella stiva 1. Rimasto privo di corrente il piroscafo viene abbandonato dall’equipaggio ma il suo affondamento si verifichera’ dopo parecchie ore. Poi il Mas 557 si imbatte nel piroscafo Santa Elisa e manovra coi motori principali alla massima forza per raggiungere una posizione di lancio favorevole. Il rumore dei motori allarma il Santa Elisa che reagisce col suo potente armamento e manovra schivando il siluro. Fra la nave americana e il Mas si svolge, con tiro rapido, un violento scambio di colpi di mitragliera, restano uccisi i 3 serventi del cannone sul cassero. Raggiunto il lato opposto del piroscafo, e portatosi a distanza ravvicinata, viene dato il “fuori” al secondo siluro, che alle 05.05 arriva a segno a prora della nave. Il carico del Santa Elisa, costituito in gran parte da benzina trasforma il piroscafo in una torcia e costringe l’equipaggio ad abbandonarlo sulle imbarcazioni di salvataggio prima della definitiva esplosione. Il Mas 564, quasi contemporaneamente, attacca il piroscafo Rochester Castle da una distanza di 500 metri ma fallisce il bersaglio quindi, dopo averlo aggirato, si porta nuovamente al lancio col siluro che raggiunge il bersaglio a centro nave. L’esplosione apre un largo squarcio ma le paratie reggono impedendo all’acqua di allagare la sala macchine e il piroscafo puo’ continuare nella sua rotta. Infine il Mas 553 porta l’ultimo attacco alle 05.08 lanciando i siluri da 300 mt contro un piroscafo senza subire reazione, si nota lo scoppio di un incendio poi la nave esplodere, si tratta forse dell’ Almeria Likes in fase di affondamento. .jpg) -CACCIA BEAUFIGHTER -MALTA- BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942 Il caccia bimotore a lungo raggio Beaufighter sin dalla prima versione e’ una potente macchina multiruolo, armato con sei mitragliatrici, quattro cannoncini e due bombe, l’utility car Tilly e’ mimetizzata nello stile tipico maltese. Il tenente pilota David Jay, Newyorkese arruolatosi volontario nella Royal Canadian Air Force, e’ in organico al 248’ squadrone del comando costiero RAF (motto: il faut en finir), equipaggiato con Beaufighter e dislocato in Inghilterra con compiti di scorta convogli e incursioni sulla costa norvegese e olandese, quando nel luglio 1942 i Beau vengono riallocati a Malta in previsione dell’operazione Pedestal, il convoglio di rifornimenti da far giungere all’isola assediata ormai ridotta allo stremo. 11 Agosto 1942 - Allo scopo di menomare il potenziale aereo offensivo dell’Asse concentrato sugli aeroporti della Sardegna, al tramonto una formazione di nove Beaufighter a lungo raggio del 248’, al comando del ten. col. T. G. Pike, decolla dall’aeroporto maltese di Luqa. Viene effettuata a volo radente una micidiale azione di mitragliamento contro gli aerei parcheggiati ad Elmas e a Decimomannu. Jay partecipa allo strike con cui vengono colpiti e incendiati parecchi velivoli arrivati dal continente per partecipare l’indomani all’attacco del convoglio britannico e che non sono stati ancora decentrati perché si trovano in fase di rifornimento. Cinque aerosiluranti S 79 risulteranno completamente distrutti, altri 14 rimangono più o meno danneggiati, sono colpiti anche 3 caccia Mc 202 e 3 Bf 109. Ciò ridurra’ sensibilmente la potenza della pur ragguardevole massa aerea italiana. 13 Agosto 1942 - Dopo una giornata allo sbando, finalmente il convoglio entra nel raggio di autonomia dei caccia maltesi, per primi i Beaufighter a lungo raggio del 248’ che iniziano a scortare le superstiti navi del convoglio, scontrandosi con le ondate di velivoli avversari provenienti dalla Sicilia. Da Gerbini decolla una formazione di dieci Ju 88 del II./LG.1, tre velivoli rientrano alla base per guasti meccanici, gli altri sette sono raggiunti da una pattuglia di Bf 109 del I./JG.77 decollati da Pantelleria. Alle 08.00 piombano sulle navi superstiti del convoglio e, mentre i Bf109 si scontrano con i Beau per dare protezione ai bombardieri, gli JU88 scendono in picchiata colpendo con il comandante del Gruppo, magg. Gerhard Kollewe, il piroscafo Waimarama. Essendo carico di benzina sistemata in lattine sul ponte, il mercantile prende fuoco da prua a poppa ed il carico di munizioni che si trova nelle stive esplode facendolo letteralmente sparire dalla superficie del mare, sollevando al suo posto un’enorme colonna di fumo alta alcune centinaia di metri. Intanto il Beaufighter di David Jay e’ finito sotto il tiro dei cannoncini di un Bf109: ‘CHEERIO Mac, good luck, bailing out, port engine on fire’ Sono le ultime parole di Jay al suo compagno sergente McFarlane prima che il suo Beau precipiti nel Mediterraneo. Durante la furiosa battaglia aerea un altro aereo intercetta questa ultima comunicazione di addio prima che la radio diventi silenziosa. Entrambi risulteranno poi dispersi, in compagnia dei tanti marinai ed aviatori, amici e nemici, persi in mare durante l’operazione Pedestal. .jpg) -BOMBARDIERE JUNKER JU88 I/KG77- BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942 Dei 15 mercantili salpati da Gibilterra ne giungono a Malta solo 5 ma vitale per l'isola e' l'arrivo, trainata da cacciatorpediniere e rimorchiatori, della petroliera Ohio, colpita piu' volte e semiaffondata ma piena di benzina avio. La nave affondera' in rada non prima di aver scaricato il prezioso combustibile. La battaglia e' un successo tattico dell'Asse ma strategico per gli Alleati, pagato pero' a caro prezzo. ...L'esplosione della bomba caduta vicino alla poppa puo' risultare mortale per la nave. Attraverso la grossa falla dello scafo l'acqua entra copiosamente, aumentando l'allagamento causato dal siluro del sommergibile Axum. A seguito di questi nuovi gravissimi danni, la Ohio, gia' pericolosamente bassa sull'acqua, aumenta la sua immersione, il piatto ponte comincia a piegarsi e il suo comandante, cap. Mason, teme che la petroliera possa spezzarsi… Subito le unita' di scorta riprendono il loro tenace compito di rimorchio, i CT Bramham e Penn le si affiancano per sorreggerla da ambo le parti mentre il Ledbury si dispone a poppa per fare da timone, squadre di volontari salgono a bordo per contenere con le pompe l'allagamento. Infine il dragamine Rye ricomincia a tirare da prora. Tirare l'appesantita ed enorme petroliera che ad ogni minima deviazione di rotta minaccia di sbattere contro i CT che la affiancano, non e' compito facile. La nave continua ad abbassarsi tanto che un uomo, sporgendosi puo' toccare il mare con la mano ma fortunosamente la velocita' risale a 4 nodi… Finalmente, alle 18,30, appaiono le piatte coste meridionali di Malta... Da 'OPERAZIONE PEDESTAL' di F.Mattesini .jpg) |