SULLA SABBIA .jpg) LIBIA 1938 deserto del Fezzan MEHARISTA III GRUPPO SAHARIANO REGIO CORPO TRUPPE LIBICHE Il signor tenente ha detto ad Hamar che presto ci sara' una guerra, ha detto che sara' una guerra tra bianchi, una guerra tra infedeli... mah!...una guerra senza senso. Il signor tenente ha detto ad Hamar che presto dovra' lasciare il suo infaticabile Mehari per salire su un autocarro veloce e potentemente armato... il sacro silenzio del deserto sara' rotto dal rombo osceno del motore, il forte odore delle nostre bestie sostituito dalla puzza di cherosene, il grido del falco coperto dal rombo degli aerei... INSHALLAH ! Ma Hamar sa una cosa che il signor tenente non sa... Quando la gloria della vittoria sara' passata, quando l'espiazione nella sconfitta sara' trascorsa, dopo la morte e il disfacimento allora il deserto tornera' padrone di se stesso... Lo fa sempre!  WIP 1) Giugno-Novembre 1940 SIDI BARRANI .jpg) GRAZIANI AVANZA SU SIDI BARRANI Nelle fasi iniziali del conflitto gli Italiani godono di una superiorita' quantitativa e vantano il primato della loro aviazione ma immediatamente si evidenziano i limiti qualitativi e di comando nascosti 'sotto il tappeto' da anni di propaganda di regime. Dal giorno stesso dell'entrata in guerra gli Inglesi assumono l'iniziativa e adottano una tattica a 'colpi di spillo' contro colonne di rifornimento e presidi fissi (Ridotte Capuzzo e Maddalena), causando perdite e prendendo prigionieri, ma sopratutto imponendo una loro 'superiorita' morale'. Dispongono di cingolette e autoblindo obsolete ma gli Italiani non ne hanno affatto e i carri leggeri L3 si dimostrano incapaci per qualsiasi ruolo di esplorazione, supporto o combattimento. A seguito di pressione politica, il maresciallo Graziani si decide ad invadere l'Egitto, gli Inglesi retrocedono e gli Italiani si fermano presso SidiElBarrani, l'avanzata non ha alcun significato strategico ne' tattico, solo propagandistico. Ci si consolida in una catena di campi trincerati senza pero' che questi abbiano capacita' di appoggio reciproco ed esplorazione a lungo raggio. Il comando superiore sottrae per usi logistici alle divisioni italiane i camion, praticamente immobilizzandole nel deserto. ...La divisione Cirene era dotata di cinque gruppi di artiglieria con trattori TL37 e 250 autocarri Lancia 3RO, ottime macchine con le quali furono costituiti gruppi tattici adattando i pezzi da fanteria da 65 e 47 cc sui cassoni, con cio' ci si poteva opporre con pari mobilita' alle scorribande dei blindo-corazzati britannici. Senonche' l'intendenza di armata reclamo' a se tutti gli autocarri divisionali per assolvere alla manovra logistica, grave errore che porto' alla paralisi delle divisioni insabbiate nel deserto, incapaci di autonoma gestione per i rifornimenti e non piu' in grado di reagire alla manovra nemica. I 5000 automezzi 'sequestrati' finirono in gran parte nei cimiteri di autocarri, preda bellica del nemico... Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO capitano G. D'Avossa 45' Regg.Artiglieria Div.Cirene GIUGNO 1940 THE WIRE (filo spinato di confine) ARMORED CAR ROLLS ROYCE 11th HUSSARS Il mezzo e' obsoleto e debolmente armato ( fucilone anticarro Boys e vecchie mitragliatrici) ma tatticamente ben condotto da personale addestrato e motivato da antica e gloriosa tradizione militare ...10 Giugno 1940, la notte passo' tranquilla, fra i reparti circolavano strani nomi di reggimenti inglesi, gli ussari che evocavano immagini di divise nere con stivali lucidi, bande colorate, mantellina su una sola spalla e cordelline, berretto di pelo col teschio, immagini da vedova allegra... ma il nemico dov'era? A centinaia di chilometri o dietro la prossima duna? Come potevamo saperlo? Si erano dati il nomignolo 'topi del deserto' e noi avremmo dovuto chiamarci 'cespugli del deserto' abbarbicati alle nostre postazioni fisse difese da muretti a secco senza alcuna possibilita' di movimento.. Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO sottotenente A.Cademartori 204 Reggiment Artiglieria d.f. .jpg) .jpg) GIUGNO 1940 RIDOTTA CAPUZZO BREN CARRIER Il Bren Carrier consente alla fanteria la mobilita' e l'appoggio necessarie contro le ridotte fisse presidiate da truppe nazionali e coloniali, si noti davanti al mezzo un moschetto 91 col fazzoletto bianco di resa sulla punta della baionetta. Il Bren e' un ottimo fucile-mitragliatore, solido ed affidabile, nettamente superiore al Breda 30 italiano, scomodo e inaffidabile, frequente all'inceppamento, probabilmente il peggior fucile-mitragliatore dell'epoca. .jpg)  GIUGNO 1940 PISTA PER RIDOTTA MADDALENA CARRO LEGGERO L3 IMMOBILIZZATO E ABBANDONATO Vengono colpite con azioni di sorpresa anche le colonne che recano rifornimenti alle ridotte e nulla possono gli L3 di scorta, la mancanza della torretta girevole rende inefficace il mezzo nella reazione al fuoco .jpg)  SETTEMBRE 1940 VIA BALBIA COMPAGNIA SAHARIANA MURZUK IN TRASFERIMENTO Le compagnie auto-avio sahariane motorizzate vengono trasferite dalle oasi del deserto al fronte egiziano per rinforzare la colonna Maletti, potrebbero svolgere azioni di esplorazione ma saranno utilizzate come semplice fanteria, assieme alle due divisioni libiche. 'Massaud, mi dici cosa hai visto?' ' Signor tenente, non posso dire bene, nostri carri in mezzo ai carri inglesi, noi sparato ma nostre pallottole non hanno bucato' ' Tu hai visto male Massaud, bucano anche le nostre pallottole' 'Scialla (speriamo) signor tenente', Ma io so che Massaud purtroppo ha visto bene! Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO Ten.L. Pratesi Reparto Auto-Avio-Sahariano Murzuk .jpg) .jpg) SETTEMBRE 1940 EGITTO CARRO LEGGERO LANCIAFIAMME L3 e MOTOCICLISTA PAI I carri lanciafiamme sono gia' stati utilizzati con successo in Etiopia e, forte di quella esperienza, Graziani sostiene di disporre del miglior esercito coloniale al mondo, purtroppo non ha capito che questa non e' una guerra coloniale. La moto Guzzi G17 reca il colore blu Savoia della Poliza Africa Italiana, il motociclista ha un giaccone e casco in cuoio simile a quello dei carristi ma color marrone. All'epoca la PAI e' l'unico reparto ad avere in dotazione il mitra Beretta e fino alla fine solo i Paracadutisti e pochi altri reparti lo riceveranno, salvo gli ufficiali che potranno permettersi di acquistarlo privatamente ! ...Prima della partenza il colonnello lancia una singolare offerta, mentre i suoi occhi tradiscono l'imbarazzo, 'i signori ufficiali interessati potranno comprare il mitra Beretta al prezzo di 1000 lire piu' 10 lire per ogni pallottola'... un esercito che vende le armi ai propri soldati non ha molti precedenti comunque gli ufficiali firmarono in massa la richiesta, ma... i mitra disponibili saranno soltanto 5 per battaglione, gli altri si arrangino, in fondo il mitico moschetto con un po' di allenamento puo' sparare 6 colpi a minuto... Da TUTTI I VIVI ALL'ASSALTO A.Caruso .jpg)  SETTEMBRE 1940 EGITTO CRUISER TANK A9 CATTURATO Dopo essere stato scingolato dall'artiglieria questo carro viene ripristinato e ridipinto coi colori nazionali, una delle poche vittorie sugli Inglesi che preferiscono ritirarsi senza dare seriamente battaglia, cedendo un pezzo di deserto inutile. .jpg)  WIP NOVEMBRE 1940 EGITTO CARRO COMANDO RADIO L3 CON SOLOTHURN Nel tentativo di potenziare gli inefficaci L3, alcuni vengono armati col fucilone Solothurn anticarro, arrangiamento che non risolve nulla, dato l'armamento dislocato in casamatta e la scarsita' penetrativa dell'arma. Questo carro comando e' insolitamente dotato di un complesso radio di cui l'antenna ellittica e le casse laterali per le batterie..jpg) .jpg) GIUGNO 1940 BUQBUQ EGITTO BLENHEIM MKI 211' SQD Ad inizio guerra contro l’Italia la Regia Aviazione gode di un certo rispetto da parte della RAF per gli allori conseguiti nel trentennio e per il fatto che il trasvolatore Balbo e’ al comando del teatro nordafricano. In Egitto la RAF dispone di mezzi obsoleti perche’ il meglio e’ riservato alla difesa aerea della madrepatria. La versione early del Blenheim, assieme ai biplani Gladiator e ai Lysander, e’ relegata ai territori oltremare ed e’ praticamente tutto quello che c’e’, nondimeno tutto deve essere subito scagliato contro il nemico. Difatti, sussistendo lo stato di guerra con l’Italia dalla mezzanotte del 10 giugno, la RAF vuole essere la prima a colpire per dimostrare che, pur sconfitto in Francia, il Bull-dog britannico mantiene intatto il suo spirito aggressivo. 11 giugno 1940, gli ordini dell’ Air Commodore Collishaw sono : Alle prime luci dell’alba 6 Blenheim MKI del 211 sqd decollino per una ricognizione armata oltre frontiera e 2 ore piu’ tardi altri 8 del 45 sqd effettuino un bombardamento a bassa quota sull’ aeroporto T3 ad El Adem. Nel frattempo nel piazzale del T3 il personale e’ radunato per ascoltare dal comandante della base un messaggio del maresciallo Graziani che annuncia l’apertura delle ostilita’. Come saranno accolti, senza scorta alcuna, questi pochi e datati aerei che si lanciano dentro al nido delle vespe? I Blenheim piombano su El Adem, bombardando e mitragliando, un velivolo matr.L8476 incappa nel fuoco AA di una Breda35 piazzata a bordo pista e precipita in fiamme sul mare con la perdita dei tre uomini d’equipaggio. Un altro, L8579, viene danneggiato e tenta un atterraggio di fortuna a SidiBarrani dove va in fiamme ancora con la perdita dell’equipaggio. Al L8476 si pianta un motore colpito e, quando anche l‘altro cede, il pilota effettua un atterraggio sulla pancia a BuqBuq entro le linee amiche e altri velivoli risultano danneggiati. Queste perdite sono dovute a sei CR32 decollati su allarme da Tobruk e lanciatisi all’inseguimento, secondo il rapporto del capitano Lavelli, 94’ sqd 8’ gruppo CT, essi hanno abbattuto 2 Blenheim, danneggiandone altri 4 sebbene 2 caccia abbiano subito danni per fuoco difensivo. Nel pomeriggio altri 18 Blenheim decollano da Fuka per ripetere il bombardamento su El Adem. Incappano nei biplani della 93’ Sqd e il Tenente Bissoli riesce ad inquadrare l’ultimo velivolo di una sezione di 6 e lo abbatte, l’equipaggio, ferito, si salva divenendo i primi POW. I Britannici ritengono di avere inflitto gravi danni ad aerei e strutture aeroportuali, in effetti solo 3 RO37 e 2 CA309 risultano seriamente danneggiati, oltre a 2 RO37, 5 S79 e 6 S81 del 14’ stormo BT che riportano lievi danni. Nella prima giornata di guerra aerea sono andati all'assalto velivoli obsoleti e si sono scontrati con velivoli altrettanto obsoleti, nondimeno gli aviatori hanno combattuto con feroce determinazione e versato il loro tributo di sangue.  WIP  NOVEMBRE 1940 TOBRUK CACCIA ASSALTO CR32 160' SQUADRIGLIA Nel 1940 il biplano CR32, utilizzato con successo durante la guerra di Spagna, costituisce 1/3 della caccia italiana. La formula biplana, anche nel piu' moderno CR42, manifestera' la sua inadeguatezza di fronte ai monoplani Hurricane. La trasformazione del CR32 in caccia assalto con due 'bombette' in pancia non ne prolunghera' di molto la vita operativa ma d'altronde i nuovissimi velivoli d'assalto BA88 si rivelano un completo fallimento, quel che e' piu' grave, non rilevato in fase di collaudo ma in fase operativa e verranno relegati al meschino ruolo di aerei civetta a bordo campo. ...Per ordine superiore fra i 32 BA88 in forza vengono scelti 3 velivoli per un'azione di attacco al suolo, due uomini a bordo, pieno di carburante, 1500 proiettili e 250 kg. di spezzoni... mentre un aereo non riesce a decollare, gli altri due non riescono a guadagnare quota, uno rientra ma il comandante di gruppo, che non ha quota e velocita' per impostare la virata di ritorno, continua in linea retta fino ad atterrare sul campo di Sidi Rezegh, fortunatamente nella traiettoria di volo... Da DIMENSIONE CIELO CACCIA ASSALTO   AGOSTO 1940 GLOSTER GLADIATOR 80' SQUADRON RAF La formula biplano, ormai sorpassata, e' ancora utilizzata dagli Inglesi in Nord Africa cosi' che gli ultimi scontri fra biplani vedono opporsi i Gladiator ai CR32 e CR42. Entrambe le aviazioni spesso rivendicano abbattimenti un po' gonfiati, d'altronde e' estremamente pericoloso soffermarsi ad osservare come finisce un aereo colpito. Un esempio per tutti, il 4 Agosto quattro Gladiator di scorta ad un Lysander piombano su un gruppo di Breda 65 scortati da CR32 impegnati in azione di assalto al suolo. Gli Inglesi rivendicano vari abbattimenti ma tutti gli Italiani riescono a rientrare, pur con velivoli colpiti e piloti feriti. Quel che e' certo, tre dei Gladiator sono abbattuti, due piloti riescono a salvarsi lanciandosi col paracadute e rientrano alla base con una pattuglia dell' 11' Ussari. I piloti, Pat Marmaduke e Peter Wykeham Barnes diverranno poi assi per la RAF ma rimarra' piuttosto controverso il riscontro con le perdite ufficiali della controparte.  WIP AGOSTO 1940 AEREO COOPERAZIONE WESTLAND LYSANDER -208’SQUADRON RAF- Il Lysander e’ un velivolo STOL destinato all'aereocooperazione, ricognizione e sorveglianza del campo di battaglia, gli occhi dell'esercito, ma senza il completo dominio dei cieli e’ necessario relegarlo presto ad altri ruoli e assegnare la ricognizione a versioni specializzate di caccia con piu' possibilita' di difendersi. Nello scontro di cui sopra il Lysander, dopo aver avvisato la scorta con un razzo rosso, si disimpegna e per trarsi d'impaccio il pilota lo porta giu’, volando alle montagne russe sulle dune di sabbia, cabra e picchia a pochi metri dal suolo quando... BAAAM!!! IMPATTO!!! Il carrello destro prende in pieno la sommita’ di una duna, l’aletta e la ruota vanno in pezzi, l’aereo imbarda pericolosamente, l’ala sinistra sfiora il terreno ma il pilota riesce a mantenere il controllo, mentre riprende quota c’e’ uno scambio di battute fra pilota e osservatore, in stile british understatement: '’Mark, we have the landing gear reduced to a stump, with only one wheel and the high wing I can’t land on the belly, I’ve got to bring it to the stall a few meters from the ground and plumb down. So, it’s a piece of cake, but you better jump with the parachute' '‘What? Taking a walk under this sun and this heat? Paul, don’t even think about it! Let’s focus on landing that I have a dry throat and a couple of cold beers is what we need now’ ‘’Deal Mark, but it’s on me’ ‘’Damn, if you are offering to pay it means I need to start worrying seriously'   WIP -OSSERVAZIONE AEREA - IMAM RO 37 BIS -115’ SQUADRIGLIA – TAMET LIBIA 1940 La specialita’ OA e’ male impostata in tutte le aviazioni, deriva dai palloni frenati che nella WWI controllavano il tiro di artiglieria, ma aerei lenti come lo IMAM RO 37 non hanno probabilita’ di sopravvivenza in cieli ostili. Ne e’ stata prevista la sostituzione coi CA311 che pero’ presentano criticita’, Pricolo, capo della Regia, vuole provare il velivolo ed e’ un volo da incubo: ‘Appena si abbandonava il volante (sic) l’aereo si poneva in posizione di cabrata o picchiata fino ad assumere assetti decisamente pericolosi’ e Rommel scrive: ‘aeroplani logori con piloti che debbono fare miracoli, vecchi Caproni, inermi e lenti, micidiali solo per chi vi vola, un nostro pilota si rifiuterebbe di volarci’ Per cui il RO37 continua a svolgere il suo compito e i piloti affrontano il rischio armati di solo coraggio… non bastera’ ! .jpg) .jpg) WIP |