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Spazio personale: Sulla Sabbia

11) Alamein 2 Novembre 1942 Operazione Supercharge



2 - 7 NOVEMBRE 1942    OPERAZIONE SUPERCHARGE

Il fronte Nord italo-tedesco e' profondamente intaccato e fragile per gli ampi salienti che i contrattacchi non sono riusciti a ridurre. Nonostante cio' l'operazione Lightfoot non ha raggiunto lo scopo finale e un velo di carri, cannoni cc e truppe impedisce alle forze imperiali di sfondare.

Montgomery allora scatena l'operazione Supercharge (Sovraccarico).  Non sara' piu' la fanteria a sostenere lo sforzo principale ma saranno i carri della 9' brigata corazzata a dover aprire una breccia per cedere poi il passo alla 1' divisione corazzata che dovra'  irrompere ad ovest della pista del Telegrafo (Rahman) e distruggere le residue forze corazzate avversarie manovrando in campo aperto. Montgomery ritiene accettabile il 100% di perdite nella 9' brigata pur di conseguire il sospirato successo.

Nella notte del 2 Novembre inizia la battaglia decisiva, all'alba i profili dei carri della 9' si stagliano contro il chiarore della luce da est e lo scontro divampa furioso, su 94 carri impegnati ne vengono distrutti 75, l'80%, ma lo schermo difensivo anticarro e' demolito. La 1' divisione corazzata esita e ritarda a sfruttare il vantaggio, quando il comandante della 9' sollecita lo sfruttamento della breccia si sente rispondere 'non ho mai visto, Sir, qualcosa che assomigli meno ad una breccia di questo'.

Rommel raduna tutto cio' che gli resta, i pochi 88 e carri tedeschi, il XII e LI battaglione carri Littorio e l'XI Trieste e li getta ancora nella mischia, cosicche'  lo scontro finale si svolge non in campo aperto ma sui rilievi attorno alla pista, a Tell El Aqaqir.  L'esito e' comunque scontato, i Britannici conseguono l'annilichimento delle forze dell'Asse.

Rommel capisce che la battaglia e' perduta e il 3 Novembre ordina la ritirata che gli dovrebbe permettere di salvare almeno le truppe motorizzate ma sopraggiunge il contrordine da Hitler che gli impone di resistere sul posto: 'vincere o morire'.  Nella confusione generale ci sono truppe che arretrano e truppe che rimangono sul posto ma il risultato non cambia di molto. L'ultima riserva corazzata ancora intatta, l'Ariete, viene distrutta in brevissimo tempo. Quando Hitler si convince ad autorizzare il ripiegamento, questo e' gia' nei fatti ma le forze non motorizzate non riescono a sfuggire all'accerchiamento, quasi tutte le divisioni Italiane, anche quelle che al centro e a Sud avevano bravamente resistito, Bologna, Brescia, Folgore e Pavia, verranno catturate in pieno deserto.

Inizia la lunga ritirata verso Ovest delle forze superstiti mentre i Britannici inseguono senza fretta perche' sanno che, con lo sbarco in Marocco e Algeria degli Americani l'8 Novembre, l'Africa e' persa per le forze dell'Asse.
Alamein e' il giro di boa per la guerra in occidente, ormai e' solo questione di tempo e ulteriore sangue versato.



RAHMAN PISTE EST 2 NOVEMBER     SHERMAN II  WARWICKSHIRE YEOMANRY   9'ARMOURED BGD  2'NEOZELAND DIV

Alla 9' Brigata, componente corazzata con equipaggi britannici della 2' divisione neozelandese, viene assegnato il compito di aprirsi un varco nell'ultimo schermo controcarro nemico con i suoi tre reggimenti di cavalleria, 3th King's Own Hussars, Royal Wiltshire Yeomanry, Warwickshire Yeomanry.
Alle rimostranze del brigadiere Currie che paventa un possibile 50% di perdite viene risposto che Montgomery e' disposto ad accettarne il 100% al che il il tenente colonello Faerquhar conclude che si tratta di puro suicidio. Nella notte si guadagnano posizioni ma all'alba l'avanzata si trasforma in un massacro reciproco ad alzo zero fra i carri e l'artiglieria controcarro avversaria. Alla fine dell'operazione a chi gli chiede dove e' la sua brigata Currie potra' solo indicare i 19 carri superstiti su 94 con piu' di 200 tra morti e feriti su 400 carristi, il compito assegnato e' stato assolto a caro prezzo.


WIP





TEL EL AQQAQIR  3 NOVEMBER    CHURCHILL MARK III  'KINGFORCE'  1'ARMOURED DIV.

Il carro Churchill e' pesantemente corazzato fino alle protezioni dei cingoli, sei di questi carri sono impiegati durante la battaglia per saggiarne la resistenza al tiro controcarro. Agendo come punta di lancia davanti agli Sherman, durante due azioni assorbono 106 colpi in totale col risultato di un carro bruciato, uno immobilizzato con danni ai cingoli e uno con torretta incatastata, sette carristi uccisi e otto feriti. Il carro bruciato e' penetrato da un colpo da 75mm e due da 50mm che raggiungono il serbatoio carburante. I tempi dell'invincibilita' della corazzatura del Matilde sono ormai tramontati ma il test e' giudicato positivamente e il Chuchill verra' ancora utilizzato nella obsoleta logica britannica di carro da fanteria.




 



RAHMAN PISTE OVEST  2 NOVEMBRE   ANTICARRO PAK 36r  7,62 CM

Il cannone russo di preda bellica da 7,62 cm diviene disponibile in buone quantita' prima che la produzione del Pak 40 da 75mm vada a regime per cui questi pezzi, riconfigurati, vanno ad equipaggiare i reparti panzerjaeger dell' Afrika Corp, possono penetrare qualunque carro alleato anche a lunga distanza (1500 1800 mt) con micidiali effetti durante l'attacco della 9' brigata.
...'Caricate! Puntate! Fuoco! Bersaglio!...' dieci, dodici, quindici carri Crusader e Sherman, erano gia' presi dalle fiamme, una torretta d'acciaio era volata via da un carro mentre altri proiettili, sibilando, si erano infilati fra i cingoli bloccandone alcuni, ora facile preda degli anticarro... un tremendo fuoco di controbatteria venne pero' rovesciato sulle postazioni anticarro ormai individuate per la nuvola di fumo e polvere sollevata dal tiro...arrivo' una salva tremenda  e i serventi furono travolti dalla corazza protettiva del pezzo, divelta dalla furia delle granate... urla e sangue che si perdeva nella sabbia..
Da BATTERIE SEMOVENTI ALZO ZERO di D.Beretta



WIP

 

RAHMAN PISTE OVEST    GERMAN PANZERJAGER 38T SDKFZ 139 MARDER III

I Tedeschi montano il potente cannone anticarro russo da 76mm di preda bellica, dotandolo di freno di bocca, anche sullo scafo dell'obsoleto carro T38 di origine ceca. La corazzatura del mezzo e' evidentemente insufficiente e gli artiglieri operano praticamente allo scoperto. Gli ultimi carri, i cacciacarri e i panzergrenadier combattono fino alla morte sulla linea di difesa a cavallo della palificata (linea del Telegrafo/Rahman piste) decimando la 9' brigata corazzata ma venendo alla fine annientati.
Il primo tenente Ralf Rinkler del 104' panzergrenadier lancia una granata verso il portello aperto della torretta di uno Sherman ma manca il bersaglio e la granata rimbalza via. Il capocarro britannico con sarcasmo gli urla 'Almost'  ('Quasi!' NdT)   Da ROMMEL'S AFRIKA KORP   Osprey Battle Orders di P.Battistelli









TEL EL AQQAQIR     M14/41 1'CARRO 3'PLOTONE 1'COMPAGNIA  IV BATTAGLIONE 133' DIV.LITTORIO

I carri italiani non reggono piu' il confronto con Grant e Sherman. In fase offensiva non hanno speranze contro i 57mm anticarro e i 75 degli Sherman e gli scontri si concludono rapidamente. In fase difensiva, anche a scafo sotto, finche' i nostri carri sparano gli Inglesi non si fanno avanti perche' fra i 1500 e i 500 mt sono invulnerabili ai proietti a carica cava e si possono permettere di tirare con tranquillia' fino a demolire la difesa... ci vuole piu' tempo ma il risultato e' lo stesso.
2/11/42 L’ultima giornata a Tell el Aqqaqir
… Ed ecco che gli Inglesi si trovano ancora di fronte al IV che rimane, quasi da solo, con l’ultima decina di carri e tre semoventi a contenere la marea che avanza. I carri avversari con gli anticarro, protetti da cortine nebbiogene, serrano sotto. Il IV ha altri sei carri incendiati e un semovente distrutto ma davanti a noi bruciano anche i carri avversari che sono arrivati a tiro del sergente Camicciottoli e delle sue perforanti a carica cava. I piu’ pero’ restano tra i 1000 e 2000 mt e da quella distanza tirano fino a trenta colpi contro un solo bersaglio fino a demolirlo...
... Intorno a noi i carri nemici si sono gia’ portati ad ovest della ‘Palificata’ ma non qui...
... La giornata e’ avanti, il sole alto, le nostre forze agli sgoccioli quando compaiono da oltre la ‘Palificata’ i carri del XI Btg Trieste che si dirigono in linea a tutta velocita’ verso il nemico... mi si mozza il respiro, L’XI avanzando mi passa accanto... I
l carro del loro comandante e’ colpito a una trentina di metri dal mio...  Gli Inglesi in meno di dieci minuti distruggono quei carri, penso che i carristi non abbiano avuto neppure il tempo di scorgere il nemico che pero’ non avanza piu’, forse teme imboscate fra i roghi dei carri che bruciano...
...Anche questi poveri figli e'mammeta sarebbero stati degni di miglior sorte... l
a 9' brigata corazzata britannica perde ottantasette carri ma infine, a una certa ora, non c’e' piu’, di vivi, praticamente nessuno a tenere quel tratto di linea... Da FERREA MOLE FERREO CUORE di D.Campini IV Btg.medi del 133’ Littorio






  WIP


SHERMAN II  M4A2    9'LANCERS   2'ARMOURED BGD.  1' ARMOURED DIV.

A seguito del sacrificio della 9' armoured brigade, la 1' divisione corazzata riesce infine a conseguire la vittoria risolutiva. Le perdite sono ingenti e l'inseguimento da parte della cavalleria corazzata alle truppe nemiche motorizzate che fuggono verso Ovest viene portato avanti senza troppa pressione, si preferisce adottare l' antica massima militare 'a nemico che scappa ponti d'oro'.







4 NOVEMBRE  M13/40  1' CARRO 1' PLOTONE 1' COMPAGNIA 132'  DIVISIONE ARIETE

Il cippo poi posto ad ElAlamein recita 'manco' la fortuna non il valore' ma e' corretto solo per quanto riguarda il valore. La fine dell'Ariete e' la dimostrazione che, vista la disparita' di mezzi, coraggio e fortuna non sono piu' sufficienti perche' come afferma un carrista  'ci sarebbe voluto un miracolo ma il tempo dei miracoli era finito'.
Il 4 Novembre 1942 la divisione, fino al momento poco impiegata, arriva a Nord col 12' Bersaglieri, quattro gruppi di artiglieria e un centinaio di carri medi. Intorno alle 10 le piomba addosso la 7' divisione corazzata, Grant e Sherman si piazzano ad un kilometro e mezzo e iniziano un comodo tiro al bersaglio, inutilmente i carri italiani cercano di accorciare le distanze per arrivare a tiro utile, alle 15,30 tutto e' praticamente finito.
...Uno dopo l'altro i carri esplodevano o prendevano fuoco. Verso le 15,30 ci pervenne l'ultimo messaggio radio dall'Ariete: 'Carri nemici fatta irruzione a sud del nostro settore. Con cio' Ariete accerchiata. Carri Ariete continuano a combattere', con l'Ariete perdemmo i camerati di tante battaglie ai quali, bisogna riconoscerlo, avevamo sempre chiesto piu' di quello che potevano dare con il loro cattivo armamento...
Da  GUERRA SENZA ODIO del feldmaresciallo E.Rommel







RAHMAN PISTE OVEST   2 NOVEMBER   HUMBER ARMOURED CAR     ROYAL DRAGOON

Nella notte del 2, sfruttando il caos provocato dall'attacco della 9' brigata, nuclei di autoblindo dei Royal Dragoon si infiltrano tra le linee avversarie e compaiono improvvisamente nelle retrovie italiane seminando il panico.
...Per la confusione causata dai tanti veicoli di preda bellica e dal fatto che gli Italiani credevano fossimo Tedeschi e i Tedeschi ci credevano Italiani nella notte non fummo riconosciuti. All'alba un ufficiale italiano si avvicino' e vide i nostri inconfondibili berretti, sbalordito indietreggio' di qualche metro poi torno' a guardare non credendo ai propri occhi...  Da EL ALAMEIN di Lord Carver





SETTORE NORD  DAIMLER ARMOURED CAR 11th HUSSARS

Le blindo britanniche sciamano nel deserto cogliendo le fanterie appiedate per mancanza di mezzi o carburante e raccogliendone la resa senza troppa resistenza. 
Un sergente maggiore, cui chiedo un pacchetto di medicazione, dalla sua blindo me lo porge dicendo: 'Don't worry boys! At least this bloody war is over for you and you can thank God you're still alive' Ha ragione lui ma e' dura da ingoiare per noi. Da 'Ritorno ad El Alamein' di B.G.Trovero



 

SETTORE SUD  31' BATTAGLIONE GUASTATORI DEL GENIO

Il 31' Guastatori durante il ciclo di battaglie partecipa all'attacco di Alam Halfa con i suoi lanciafiamme e provvede alla rischiosa stesura degli ampi campi minati, i giardini del diavolo,  che consentiranno alla difesa di resistere allo strapotere delle forze avversarie cosi' a lungo. Ne e' al comando il maggiore Paolo Caccia Dominioni, divenuto poi leggendario per la sua opera di recupero salme e costruzione del sacrario militare. Essendo motorizzato, tra i venti battaglioni del X Corpo sara' l'unico che riuscira' a bucare l'accerchiamento e riprendere a combattere.
... La posa delle mine di ogni tipo, spesso avariate perche' recuperate in campi gia' sensibilizzati da precedenti esplosioni o notoriamente difettose come il tipo italiano V3 giudicato criminale da Rommel, costituisce un'incognita odiosa. Ho tempestato il comando genio e cercato appoggi per non collocare l'ultima partita di V3, ma e' giunto l'ordine perentorio 'ottemperare questa notte stessa e dare assicurazione'.
Poche ore dopo avviene, con funeste conseguenze, la micidiale esplosione.
La notizia da comunicare alle famiglie e' la classica formula 'caduto in combattimento', quando invece la frode e l'incuria di un'industria italiana, complice la disonesta' di collaudatori militari, hanno troncato la vita ai loro cari...  Da TAKFIR di P.C.Dominioni


  WIP  


SETTORE SUD  6 NOVEMBER    AEC MK I ARMOURED CAR

I reggimenti di cavalleria blindati britannici, muniti anche di questa autoblindo pesantemente corazzata e dotata della torretta del carro Valentine, rastrellano il deserto dove le divisioni italiane di fanteria e i paracadusti si stanno ritirando a piedi, con poca acqua e trainando con fatica le armi di accompagnamento. Ovviamente non c'e' nessuna possibilita' per loro di sfuggire all'accerchiamento.
La vera morte della Folgore e' iniziata alle ore due del 3 Novembre con l'ordine notturno di abbandonare la linea e ritirarsi 15 Km ad ovest in aperto deserto. Gia' il 4 Novembre ci si trova circondati dalle blindo nemiche che, con altoparlanti, invitano alla resa.  I paracadutisti rispondono 'FOLGORE!' e sparano.  I pezzi sono trainati a braccia, il IV battaglione di retroguardia viene annientato all'alba del 6, aumenta la pressione dei mezzi blindati, alle otto rimangono sette proiettili da 47 e trentadue da 20, vengono sparati poi si continua coi mitragliatori fino alle quattordici... Infine viene ordinato di distruggere le armi e la truppa passa in riga , non un drappo bianco e' stato alzato, il nemico cessa il fuoco e assiste. Mario Zanninovich presenta i resti della divisione schierata a Luigi Camosso e da' la forza: ufficiali 32, truppa 272, dei 5000 partiti da Tarquinia...
Da ALAMEIN di P.C.Dominioni








SETTORE CENTRO   SDKFZ 2  KETTENRAD  BRIGATA PARACADUTISTI RAMKE

Questo piccola moto cingolata e' in dotazione ai paracadutisti tedeschi che la utilizzano a fini logistici su terreno difficile, qui e' per trasporto mine.
I paracadutisti della Ramke, non molto impegnati nel corso della battaglia, iniziano la ritirata a piedi ma riescono nella notte ad impadronirsi di un convoglio di rifornimenti britannico e con tali mezzi sfuggono all'accerchiamento. Ramke con la sua brigata ricomparira' davanti a Rommel che lo aveva dato per perso. I paracadutisti, soggetti ad una dura disciplina e motivati fanaticamente, sono una truppa scelta pur se non piu' usati nel loro ruolo specifico dopo le perdite subite a Creta. 
...Un paracadutista si avvicina ingenuamente al serbatoio dell'acqua e riempie la borraccia. Il tenente Trewell, 22 anni ma veterano di Rotterdam e Creta, lo fa chiamare: 'Non sa che l'acqua e' razionata e distribuita a ore fisse?' 'No, signor tenente, non lo sapevo'  E' un ragazzo di 17 anni, terrorizzato, e' quasi un bimbo e sicuramente in buona fede. Trewell da' un ordine al sergente, 19 anni, croce di ferro guadagnata a Creta, la cui espessione crudele e fredda non viene meno neppure quando fa risuonare una allegra risata da adolescente...
Nella piana assolata il sergente, con voce urlante, fa evoluire il malcapitato, affardellato come un mulo, con corse, dietrofront, movimenti a terra, esercizi col fucile... dopo 10 minuti, matido di sudore, questi sta per crollare quando una salva di 88 piomba sulla piana.  Dopo i colpi uno dei paracadutisti attorno non si rialza, quasi decapitato da una scheggia e viene portato via.  Il sergente riprende come se nulla fosse ad urlare ordini e contrordini fino a che il para' ragazzino stramazza a terra... Trewell fa' un segno, puo' bastare ma il malcapitato, rimessosi rigido sull'attenti e senza ancora una goccia d'acqua, dovra' sorbirsi la lunga ramanzina finale...  Da ALAMEIN di P.C.Dominioni









FUKA 8 NOVEMBRE  SDKFZ 9 SCHWERER ZUGKRAFTWAGEN 18 T FAMO  RAOC

Questo e' il semicingolato piu' grande e potente della guerra, utilizzato sopratutto per recupero carri. In grado di trainare un panzer IV, nonostante la sua potenza ne occorreranno due e talvolta tre per tirare fuori un Tigre da un fosso e trainarlo per cui nel proseguio della guerra i Tedeschi adotterano i carri recupero.
Qui lo vediamo a Fuka, ormai retrovia britannica, abbandonato durante la ritirata, probabilmente per mancanza di carburante, catturato e rimesso in uso dagli Inglesi del RAOC, Royal Armoured Ordnance Corp, i cui compiti sono 'supply and repair', rifornimenti e recupero dei mezzi corazzati.





SDKFZ7/FLAK 88 

Martellati dalla RAF, inizia la lunga ritirata verso la Tunisia.
Tutto e' successo in un attimo, i due Curtiss sono venuti giu' in picchiata mitragliandoci, il vano munizioni e' esploso, il serbatoio ha preso fuoco, poi i due caccia sono scomparsi verso Est. Abbiamo seppellito i nostri morti, un proiettile in culatta ed uno in volata, abbiamo sabotato il pezzo e ora siamo appiedati nel deserto... in lontananza una nuvola di polvere si avvicina... amici o nemici? 





-BLINDO SD.KFZ 231/5 CM PAK CONVERSION – DAK FIELD WORKSHOP - Novembre 1942

Viene abbandonato materiale prezioso per il cui ripristino si era lungamente lavorato ma i Britannici,
sovrabbondanti di materiale USA, salvo poche eccezioni non ne faranno uso.


WIP




HURRYCANE MKIIC   213' SQD

Nel 1942 l’ Hurricane MKIIC non ha piu’ le prestazioni richieste ad un caccia puro, il 213’ Sqd ( motto ‘irritatus lacessit crabro’ ‘Il calabrone irritato attacca’, simbolo un calabrone ) effettua prevalentemente incursioni di appoggio al suolo con le sue quattro mitragliere da 20mm anche se e’ ancora efficace contro i cacciabombardieri avversari. Dopo la vittoria di El Alamein lo squadrone viene riposizionato su una pista di volo dietro le linee nemiche e ne costituisce una spina nel fianco tartassando le colonne in ritirata. Questo aereo rappresenta quello di Albert Houle, pilota volontario canadese nella WDAF. A volte l’esordio di un pilota che poi diviene un asso non e’ dei piu’ fortunati ed anzi, prima di acquisire sufficiente esperienza, incorre in un lungo periodo di apprendimento. Ne e’ dimostrazione Houle che si spende da ottobre 1941 ad aprile 1942 in noiose crociere di protezione sopra Alessandria D’Egitto con un’unica violenta azione contro un JU88 senza successo. Dopo essere stato messo a terra per altri due mesi come punizione per un atterraggio rovinoso, ripreso servizio attivo finalmente con la sua sezione incontra una formazione di JU87 sopra El Alamein: Segnalo ai compagni di seguirmi ed inizio la picchiata sugli Stuka, aprendo un poco il tettuccio per guadagnare visibilita’. Ecco allora che il vento mi strappa gli occhialoni mentre sbuffi di sabbia mi entrano negli occhi. Giusto il tempo di riprendere gli occhiali e vederci nuovamente, quando mi accorgo che nella picchiata ho attraversato la formazione nemica seguito da tutti gli altri e non possiamo far altro che guardare gli Stuka allontanarsi.
Houle dovra’ subire gli sfotto’ circa il famigerato ‘Houle’s attack’, almeno fino al 26 ottobre quando, scontrandosi nuovamente con una formazione di JU87ne abbatte quattro.

WIP




HURRICANE MKIID TANK BUSTER    6' SQD FLYING CAN-OPENER

La WDAF e’ la prima aviazione a schierare un aereo nel ruolo anticarro, l’Hurricane MKIID armato con due cannoni Vickers da 40mm a proiettili di tungsteno. In azione da giugno ’42 a Bir Hacheim, i piloti del 6’ sqd conseguono successi ma anche dolorose perdite. Il peso dei cannoni e della corazzatura riduce la velocita’ a 210 mph inoltre, nell’attacco a volo radente mentre si e’ molto vulnerabili al fuoco antiaereo, il rinculo abbassa il naso dell’aereo cosi’ che, dopo la prima coppiola a 1000 yard, solo un’altra o due possono essere sparate prima di interrompere. Ad ElAlamein, nel mese di ottobre, il 6’ Sqd dichiara 43 carri tedeschi distrutti con la perdita di 9 aerei e questi successi valgono al 6’Sqd il nome di ‘flying can-opener‘ ‘apriscatole volante’.
Peraltro mancano conferme di tanta efficacia. Nei 6 giorni della battaglia di HalamHalfa le perdite dovute alla RAF sono valutate dai Tedeschi di 170 mezzi (di cui un carro) e 270 danneggiati (di cui due carri) mentre ad Alamein sono i bombardamenti notturni degli Wellington e quelli diurni dello squadrone bianco ad essere i piu’ sofferti. Nota la spesso controversa attribuzione degli abbattimenti aerei, occorre considerare quanto piu’ risulti difficile per un pilota una valutazione del risultato ottenuto su un obiettivo a terra spesso esagerata per l'eccitazione. Dal rapporto di uno di loro: ‘It was a pretty poor show as one truck gota away, when last seen it was bounding across the desert touching the ground every one or three 100 yards’



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FIESELER STORCH e OPEL BLITZ AMBULANZA

 Il Fieseler Storch e' un aereo dotato di eccezionali capacita' STOL (decollo e atterraggio su piste corte e non preparate) grazie all'ampia velatura con slap e flap e all'escursione dei carrelli. Viene utilizzato in diversi ruoli, dall'esplorazione, al collegamento, al recupero di piloti nel deserto, qui lo vediamo in versione ambulanza con funzioni MEDIVAC (evacuazione feriti dal campo di battaglia).

Il 12/5/1941 a seguito della segnalazione di abbattimenti in mare di JU52, lo staffelkapitan Heinz Kroseberg decolla con tre Storch in appoggio agli idrovolanti di soccorso. In effetti risultano intercettati ed abbattuti 8 JU52 e 1 BF110 della scorta da parte di Kittyhawk e Beaufort. Gli equipaggi sopravvissuti si dibattono in mare, Kroseberg e il suo secondo gettano in mare tutti i salvagente compreso i loro. Non faranno piu' ritorno, probabilmente vittime di un guasto al motore. Kroseberg, soprannominato Abu Markub (papa' degli Storch), verra' decorato alla memoria.




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                                   EPILOGO  

TAKFIR

...Gia' da Novembre il deserto e' tornato padrone del suo silenzio che scende come una greve coltre sulla tragica distesa di grovigli di filo spinato, sui blocchi sabbiosi impastati di nafta, sulle pile di munizioni ai margini delle postazioni, sullo svolazzare di fogli e inutili documenti, sui fantasmi ferrigni che luccicano nelle notti lunari, sui cadaveri semisepolti.
...Sullo sfacelo calano stormi di avvoltoi, detti 'carognari', ma anche rapaci non alati, intenti a frugare nelle buche alla ricerca di un facile e misero bottino di banconote, portafogli, suppellettili, denti d'oro, orologi, stilografiche ed anelli.
...Il vecchio santone arabo ha guardato silente poi ha parlato, ha detto gravemente una sola parola :  'TAKFIR'.
  Cosi' come dopo Tshushima l'ammiraglio Semenoff scrisse il suo libro del dolore e lo titolo'  RASPLATA... ESPIAZIONE...
...TAKFIR ! La parola crudele riempie lo spazio, mostruosa. Ogni cosa, oggi, e' takfir,  con tutto il suo significato gigantesco e biblico, di immense folle innocenti sacrificate alla criminale volonta', alla stolida arroganza, alla insulsa ambizione,  al losco interesse di pochi, in questa guerra, in tutte le guerre, come una maledizione senza fine.
Da ALAMEIN di P.C.Dominioni


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Data inserimento : Wed 4 Sep 2019 23:13
Categorie : 11AlameinSupercharge

Spazio personale: Sulla Sabbia

12) Sul Mare 1940/41



La battaglia dei convogli



Non si puo' non considerare come le battaglie nel deserto nordafricano, col loro movimento a 'pendolo', siano fortemente influenzate dall' andamento della corrispondente battaglia dei convogli che si sviluppa nel Mediterraneo centrale infatti, mentre l'armata britannica puo' confidare su forze e provenienze da tutto l'impero attraverso la sicura rotta del Capo, la capacita' operativa dell'armata dell' Asse dipende dal flusso logistico di rifornimenti dall' Italia.
Elemento cruciale risulta essere l'isola di Malta, ad inizio guerra praticamente indifesa ed inoffensiva, viene presto trasformata in una base aereonanavale in grado di intercettare con aereosiluranti, sommergibili e cacciatorpediniere i convogli italiani.
Occorre sottolineare come la capacita' offensiva delle forze dell'isola sia potenziata dalle decrittazioni di Ultra che spesso permettono agli Inglesi la conoscenza di orari e rotta convogli.
Di fatto si riscontra che alle perdite di esiziali rifornimenti corrisponde la ritirata strategica di Rommel nel '41.
In seguito Malta, sottoposta a intensi bombardamenti, vede nel '42 annullate le sue possibilita' offensive consentendo la ripresa dell' Asse. Infine il potenziamento della caccia britannica e il ritiro della Luftwaffe per la riallocazione in Russia determina il ritorno offensivo dell' isola con quella crisi nei rifornimenti che risulta decisiva ad El Alamein.
In estrema sintesi si tratta di una feroce battaglia per difendere/interdire due vitali flussi di rifornimento: la tratta per la Libia e quella per Malta. E' con il sacrificio di marinai ed aviatori da entrambe le parti che si riescono a mantenere aperte le due rotte navali pur in modo altanelante.
Per parte britannica lo sforzo per mantenere la capacita' offensiva di Malta, rifornendola di tutto, non demorde nonostante le batoste ricevute nella prima meta' del '42 come quando una petroliera semiaffondata riuscira' ad entrare in Grand Harbour con il suo vitale carico di benzina avio.
Per parte italiana, seppure con picchi di perdite di materiali fino al 63% (Novembre '41), la perdita complessiva di piroscafi rispetto ai piroscafi-viaggio risulta essere dell' 8,4%. Purtroppo i rifornimenti spesso non risultano adeguati alle necessita', anche quando si riesce a far giungere tutto cio' che che salpa dall' Italia spesso e' molto meno di quanto sarebbe indispensabile.

La nave si piegava a dritta, vicino a me un marinaio napoletano, gli chiesi 'Si va a fondo?' 'Comme n'se va a fonne!' rispose e si butto'... mi calai lungo le corde del paranco, l'acqua era fredda e impegnata di nafta, cercavo di non bere... Fummo recuperati dal caccia di scorta, lo Strale, che ci riporto' a Brindisi, tutti in coperta, a piedi scalzi, chi con le sole mutande, tutti neri di nafta...infine ci diedero 15 giorni di licenza, arrivai al paese di notte, mio cugino mi attendeva in stazione, gli dissi 'Ho perso tutto, sono rimasto con la sola coperta' e lui, togliendomela, la getto' sui binari dicendo 'Ma butta pure questa, l'importante e' che ti sia salvato!' Cosi' si ruppe la bottiglia di cognac che avevo comperato e infilato nella coperta arrotolata...
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO marinaio cannoniere O.Capocasa Piroscafo Bosforo



-AEROSILURANTE SWORDFISH MKI- TARANTO 11 NOVEMBRE 1940

La portaerei Illustrious salpa da Malta e lancia 21 Swordfish in due ondate sul porto di Taranto, sono solo 11 siluranti ma ben tre nostre corazzate (Cavour, Littorio e Duilio) risulteranno semiaffondate e fuori uso, viene annichilita ogni capacita' strategica offensiva della nostra flotta da battaglia che si ritira a Spezia.
L'azione e' stata pianificata dal 1938, gli aerei sono obsoleti ma accuratamente predisposti (con un meccanismo per lo sgancio su bassi fondali), gli equipaggi addestrati (hanno gia' affondato 4 cacciatorpediniere in ormeggio), cosicche' per gli Inglesi incidono poco sfortuna (la portaerei Eagle non ha potuto partecipare al raid) e fortuna (molti palloni frenati sono stati dispersi da una tempesta). Purtroppo Supermarina ha coniugato mancanza di aggressivita' e colpevole attendismo senza cogliere i segnali del disastro imminente.

Il velivolo E4F decolla per ultimo nella prima ondata, impiega 2 ore per giungere su Taranto, arriva da NordEst. Sussultando ed ondeggiando cerca disperatamente di evitare il feroce fuoco dei cannonieri italiani che hanno gia' visto tre siluri a segno sulle loro corazzate. Il pilota intravede la sagoma della modernissima Vittorio Veneto e la punta poi sgancia: 'Fish released! Go and earn your bread!!!' Quindi via nell'oscurita' verso la salvezza del mare aperto... Il siluro manchera' il bersaglio.









-CACCIA IMBARCATO BLACKBURN SKUA - OP.WHITE - CANALE DI SICILIA 17 NOVEMBRE 1940
Nell’ambito delle operazioni Club run per rinforzare Malta di caccia, con l’operazione White gli Inglesi portano la vecchia portaerei Argus, scortata dalla Ark Royal e tre incrociatori, a 400 miglia dall’isola. Sulla sua rotta sono in arrivo le corazzate italiane e l’ammiraglio Somerville decide di lanciare gli aerei al limite di autonomia. Ricevuti gli ordini, i piloti fanno i loro calcoli, hanno un surplus di 45 minuti, decolleranno in due ondate, con uno Skua e sei Hurricane ciascuna, intervallate di un’ora, Skua in testa fino all’isola tunisina di Galite dove incontreranno un aereo inviato da Malta per guidarli. Tutto andra’ storto, 25 minuti andranno sprecati per comporre le formazioni, brutto tempo e venti contrari causeranno maggior consumo ed errori di rotta in aviatori abituati a volare con riferimenti terrestri e non sul mare aperto.
Comunque il primo gruppo incontra l’idrovolante Short Sunderland e lo segue verso Malta. A 12 minuti dall’aeroporto un Hurricane va giu’ senza piu’ carburante e l’idrovolante ammara per salvare il pilota. 4 minuti piu’ tardi un secondo hurricane precipita in mare, il Sunderland, ripreso il volo, lo cerca invano. Lo Skua e gli altri 4 Hurricane atterrano a Luqa col pochissimo carburante rimasto.
Intanto decolla il secondo gruppo con in testa lo Skua L2987 ma la formazione manca l’isola di Galite e perde l’incontro con l’aereo guida, probabilmente per venti contrari che la spingono su una rotta piu’ settentrionale e, proseguendo, non trovano neppure Malta. Gli Hurricane non hanno speranze, uno ad uno terminano il carburante. Da ciascuno, le angosciate chiamate radio sono ricevute a bordo delle navi e a Malta ma non c’e’ nulla che si possa fare, Malta e’ priva di radiofaro e le navi sono troppo lontane, dirette a Gibilterra. Le comunicazioni si interrompono mentre tutti e sei piombano in mare. Lo Skua ha piu’ autonomia e il pilota, resosi conto che non trovera’ piu’ Malta, vira a Nord sperando di arrivare sulla Sicilia, infine qui, fatto segno a colpi di contraerea, effettua un atterraggio di emergenza su una spiaggia siracusana, gli aviatori sono salvi ma prigionieri.
Per i sette piloti degli Hurricane, che i loro ammaraggi in emergenza siano riusciti o meno, il destino e’ crudele e si conclude nelle gelide acque di novembre del canale di Sicilia. L’ammiraglio Somerville dira’ che si e’ trattato di uno spaventoso fallimento, ‘a frightful failure’.

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-CACCIA IMBARCATO FULMAR - ILLUSTRIOUS BLITZ – CANALE DI SICILIA GENNAIO 1941

10 Gennaio 1941, due mesi dopo Taranto, gli Inglesi si sentono cosi’ sicuri da organizzare una fitta rete di convogli di mercantili da e per Malta, Creta e Grecia protetti da corazzate e dalla portaerei Illustrious ma…
Il X Fliegercorp e' sceso in Sicilia e ai piloti tedeschi viene dato un unico ordine: affondate la portaerei.

Allertata dal radar, una sezione di Fulmar e’ in volo per respingere l’approccio degli S79 siluranti che volano a bassa quota, quindi si lancia al loro inseguimento, proprio allora il radar segnala aerei in avvicinamento in quota. La Guida caccia richiede di lanciare altri Fulmar ‘as fast as possible’ e alcuni sono rapidamente portati sul ponte di volo e approntati al decollo.
There was no CAP overhead and there were only six serviceable Fulmars in the hangar, two of which were brought up on the after lift. Barnes and I were leading the next section to take off and were on our way up to the bridge for briefing. I remember being told to get airborne as fast as possible as a huge formation was approaching from the northwards.
Alle 12,30 la portaerei chiede al comando flotta di portare le navi al vento entro 5 minuti. La risposta tarda a venire, alle 12,34 viene ricevuta l’approvazione per il cambio rotta. I Fulmar cominciano a rullare sul ponte quando i velivoli tedeschi vengono avvistati. Alle 12,35 la formazione nemica sorvola la flotta a 12.000 piedi. Alle 12,37 l’ultimo apparecchio decolla mentre le prime bombe cominciano a cadere.
This attack came at a bad moment for the fighters. Those in the air had already been engaged in two combats and were low down, and with little ammunition remaining. Relief fighters were ready on deck, but as the whole fleet had to be turned by signal from the Commander-in-Chief before they could be flown off, valuable minutes were wasted. In any case the Fulmar has not sufficient climbing speed to ensure being able to counter this type of attack, particularly if a heavy attack is launched shortly after a minor or diversionary attack.
L’assalto principale dura solo 7 minuti, un gruppo di 30 Stukas punta verso la Illustrious, altri 10 verso la Valiant come diversione per il fuoco antiaereo, l’ azione dimostra alta professionalita’.
We were at readiness on the flight deck and took off before Illustrious was to wind. Before we were at 2000ft the first bomb from a Ju87 hit the ship. It went into the open lift well and exploded in the hangar, it was really horrific to watch. As we climbed to attack, the Stukas were diving to bomb. When we reached height the air seemed full of aircraft. I looked down and saw poor Illustrious passing through huge columns of water, with smoke coming from the after end of the flight deck. It wasn’t long before we were out of ammunition and landed at Hal Far in Malta.
La portaerei risulta colpita 6 volte, con l’hangar in fiamme e il ponte inutilizzabile, e’ fuori controllo, riuscira’ a raggiungere Malta?




-CANNONE BOFORS 40mm- ILLUSTRIOUS BLITZ – FORTEZZA DI MALTA GENNAIO 1941

La Illustrious, arrancando tra il fumo degli incendi, con piu' di 100 morti a bordo, riesce a raggiungere Malta ed entra in Grand Harbour per le indispensabili riparazioni. Gli Inglesi sanno che gli Stuka torneranno. Mentre le maestranze, cui e' stato dato l'ordine di ignorare gli allarmi, lavorano febbrilmente per rimettere in efficienza la nave, e’ stesa una rete di protezione antiaerea. Un ‘barrage box’ costituito da artiglieria pesante e cannoni Bofors a tiro rapido piazzati finanche sulle antiche mura dei cavalieri. Formazioni di Stuka approcciano l’isola.
Take off, Take off, Take off, I Fulmar superstiti decollano dagli aeroporti dove si erano rifugiati, gli ordini sono di stare lontani dal porto, debbono intercettare al di fuori dell’ombrello difensivo della contraerea ma i piloti si sentono di dover dare il tutto per tutto per difendere la loro nave.
Un Fulmar si lancia in picchiata dietro ad uno Stuka proprio in mezzo allo sbarramento. Lo Stuka cerca di salvarsi volando basso sull’ acqua sollevandosi solo per superare una diga foranea. Cio’ concede al caccia la chance di sparare una raffica mortale, lo Stuka si schianta sul mare. Dopo l’atterraggio, il comando artiglieria di Malta riceve questo messaggio: Fulmar’s pilot does not think much of the accuracy of the AA gunners’ fire which had missed the Stuka but had badly damaged his own aircraft in a manner that this never will fly again'.
23 Gennaio 1941, nella notte la nave sgattaiola fuori dal porto e dirige alla massima velocita' permessa dai danni verso Alessandria senza aspettare i cacciatorpediniere di scorta. Vi giungera' ma dovra' ancora attraversare l' Atlantico per estesi lavori nei cantieri USA. Gli Inglesi non manderanno piu’ portaerei cosi’ addentro al canale di Sicilia.





- U-BOOTE IM MITTELMEER - Novembre 1941-1942

A partire dal tardo 1941 gli U-Boot tedeschi vengono in aiuto ai sommergibili italiani che ben pochi successi avevano conseguito. Dimostrano subito aggressivita’ ed efficienza affondando la portaerei Ark-Royal, la corazzata Braham e l’incrociatore Galatea, nel 1942 affonderanno anche la portaerei Eagle, ma il Mediterraneo e’ un mare pericoloso, con molte basi nemiche, forte sorveglianza aerea ed estesi campi minati. Il traffico mercantile inglese e’ ridotto e si limita a pochi convogli pesantemente scortati per Malta, i mercantili isolati solo sotto cosa egiziana o medio-orientale. Anche i sommergibili tedeschi, come gli Italiani, subiranno forti perdite e nessuno di loro varchera’ nuovamente lo stretto di Gibilterra.
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-SILURO A LENTA CORSA MAIALE – ALESSANDRIA D’EGITTO NOTTE 18 DICEMBRE 1941

DeLaPenne: ‘Come va Bianchi?’ Bianchi: ’Bene comandante
D: ’Hai paura?’ B: ’Si, comandante’ D: ’Anch’io, Bene, andiamo
I tre equipaggi della X MAS penetrano il porto di Alessandria e portano a segno un colpo micidiale. Mentre De la Penne/Bianchi e Martellotta/Marino, pur con problemi ai respiratori, riescono comunque a raggiungere gli obiettivi assegnati, Marceglia e Schergat sul loro 223, avvistata la Queen Elizabeth, appruano il maiale per passare da quota occhiali alla immersione sotto chiglia e dirigono direttamente sulla nave da battaglia, la loro operazione sara' da manuale, vincolando la testata esplosiva alla carena.
La mattina seguente le corazzate Queen Elizabeth e Valiant risulteranno affondate sul basso fondale del porto, colpiti anche una petroliera ed un caccia. Per quanto l'importanza delle corazzate nella guerra aereonavale sia andata scemando a favore di portaerei e sommergibili, gli effetti dell'impresa si ripercuoteranno nella battaglia di mezzo giugno 1942. Il convoglio VIGOROUS diretto da Alessandria a Malta e’ costretto ad invertire la rotta alla notizia dell’uscita in mare della flotta da battaglia italiana. La scorta e’ costituita dai soli incrociatori in quanto il 1st battle squadron della Mediterranean Fleet, tradizionale fiore all'occhiello della Royal Navy, non esiste più dal dicembre 1941.



 
Data inserimento : Sat 15 Oct 2022 15:56
Categorie : 12SulMare1940/41

Spazio personale: Sulla Sabbia

13) Sul Mare 1942

-CACCIA SPITFIRE MKV TROP-CACCIA WILDCAT-AIR CARRIER WASP- MEDITERRANEO 1942

Malta e' sotto assedio, sottoposta a pesanti bombardamenti baerei. Gli Hurricane sono surclassati dai caccia della Regia e della Luftwaffe e il capo della caccia:
'Either, Sir, we get the Spitfires here within days, not weeks, or we're done. That's it'

Le portaerei inglesi sono troppo piccole per lanciare un numero sufficiente di Spit verso l’isola, Churchill chiede allora a Roosvelt la disponibilita' della portaerei USA Wasp. Vengono cosi' sbarcati i bombardieri in picchiata e gli aerosiluranti ed imbarcati 47 Spitfire, poi la Wasp entra nel Mediterraneo e il 20 Aprile li lancia entro il loro raggio di autonomia verso Malta ma.... quando gli Spit arrivano si trovano presi di mira sotto una ben calcolata incursione della Lufwaffe, il loro trasferimento e' stato intercettato dai radar tedeschi e gli Spit vengono tutti distrutti a terra entro poco tempo.
La situazione e' gravissima, Churchill chiede un secondo tentativo. Questa volta gli Spit imbarcati sono 64 e si provvede a predisporre rifugi e protezioni nelle piazzole di sosta a Malta, inoltre all'atterraggio gli Spit verranno riforniti entro pochi minuti per decollare subito con un pilota fresco ed esperto, questa volta, il 9 Maggio,  l'operazione Bovery riesce e la caccia, rinforzata con gli Spit, riuscira' a contrastare efficacemente gli Ju88 e i CantZ causando tali perdite che questi cesseranno gli attacchi diurni... Churchill dira': 'Chi dice che la vespa (WASP) non punge due volte?



-AEROSILURANTE BRISTOL BEAUFORT MK I- MALTA BATTAGLIA DI MEZZO GIUGNO 1942

 Londra decide di inviare dalla base di St.Eval in Cornovaglia gli aerosiluranti Beaufort. Quando arrivano quelli del 217 Squadron, l'isola e’ ridotta allo stremo ma due convogli alleati si stanno avvicinando, ‘Harpoon’ ha lasciato la Clyde e superato Gibilterra, ‘Vigorous’ e’ salpato da Alessandria d'Egitto. La sera del 14 giugno l'equipaggio di un Martin Baltimore riferisce di aver avvistato una forza navale, composta da incrociatori pesanti e corazzate, convergere su ‘Vigorous’ che sta per finire in bocca ai cannoni delle navi da battaglia italiane. Non c’e’ tempo da perdere, nove Beaufort ricevono l'ordine di attaccare all'alba. Otto decollano verso le ore 04:00 ma l'ultimo, pilotato dall'ufficiale di volo Arthur Aldridge, decolla in ritardo. Il pilota, invece di tentare di ricongiungersi ai suoi, fa rotta direttamente verso parte della flotta nemica, quattro incrociatori e quattro cacciatorpediniere. Arriva pochi minuti prima dell'alba alle 05:15, gli artiglieri italiani non aprono il fuoco, credendo l’aereo solitario che compare tra le nubi possa essere amico. Aldridge punta su una grande nave, vola con un angolo di 45° davanti ad essa e lancia il suo siluro da circa 800 yarde (secondo gli Italiani da 300 metri), la nave non ha tempo di manovrare e il siluro esplode mentre l’aereo si allontana, ha colpito a prua l'incrociatore pesante Trento da 10.500 tonnellate. L’incrociatore ha un’ampia falla nel locale caldaie di prora, anche le caldaie centrali sono allagate mentre la nafta va a fuoco e si sviluppa un furioso incendio, le turbine rimangono senza vapore. La nave e’ immobilizzata e in fiamme con disperati tentativi di spegnere l’incendio per ripristinare le macchine e di rimorchiarlo coi cacciatorpediniere di scorta. …sono andato giu’ all’entrata del locale caldaia che bruciava e ho trovato il palombaro di bordo che si stava preparando all’immersione. Gli ho chiesto cosa diavolo stesse facendo e lui senza esitazioni : ‘devo andare giu’ nel fuoco, e’ un ordine’, significava la morte, secondo l’ufficiale doveva immergersi per chiudere i kingstone, i rubinetti della nafta in fiamme, e’ stato un eroe… Arrivano gli altri Beaufort e attaccano le altre navi. contro un fuoco intenso, tutti effettuano il lancio, gli Italiani in allarme sono in grado di manovrare e "pettinare" le scie dei siluri pero’ l’alta colonna di fumo che si leva dal Trento immobilizzato e’ avvistata dal comandante del sottomarino HMS Umbra che si avvicina alla nave colpita e alle 9:10 mette a segno un altro siluro. Esplode il deposito munizioni, il Trento si rovescia ed e’ gia’ affondato alle 9:15 con gravissime perdite di vite umane (657 su 1152 uomini a bordo) …quando il siluro del sommergibile ci colpi’ si staccarono i primi 50 metri di prora facendo volare tutto il castello di comando con lo stato maggiore. Io andai a poppa e mi tuffai dopo essermi tolti i pantaloncini per evitare che qualcuno vi ci si aggrappasse. Raggiunsi il Saetta e mi tirarono dal paraurti di poppa usando i cappotti… a terra, dietro ad un tavolino, ho visto mio fratello addetto a registrare i nomi dei sopravvissuti, gli ho detto il mio nome e lui ha alzato lo sguardo, quello sguardo che non dimentichero’ mai… poi sono arrivate le medaglie a pioggia, per grado, ma chi le meritava di piu’ non c’era piu’… Testimonianze del marinaio Riccardo Scarpari da ‘TrentoinCina’
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-AEROSILURANTE SAVOIA MARCHETTI S79-281’SQ 132'GR-BATTAGLIA DI MEZZO GIUGNO 1942

Lo S79, bombardiere di derivazione civile, in funzione aerosilurante, pur essendo manovriero e buon incassatore, presenta diversi limiti. Per la sua sagoma e' vulnerabile all'antiaerea, per il suo inadeguato armamento difensivo lo e' alla caccia imbarcata e l’eventuale perdita di cinque aviatori e' troppo 'costosa'. Purtroppo il suo successore S84, pur progettato appositamente, si rivela peggiore. Nonostante cio', il coraggio e il sacrificio degli equipaggi permettono di conseguire risultati significativi sulla rotta per Malta.
Nella battaglia di mezzo giugno, dopo che gli incrociatori di Da Zara hanno scompaginato il convoglio Harpoon, gli aerei conseguono rilevanti successi, solo 2 mercantili su 6 arrivano a Malta con perdite anche fra le unita' di scorta mentre il convoglio Vigorous partito da Alessandria e' costretto ad invertire la rotta e la vittoria, sia tattica che strategica, arride all'Asse.
Improvvisamente un urto fa sobbalzare il velivolo e la nostra paura. L'elica del motore sinistro diminuisce di giri ma bisogna andare sotto. Un'altra cannonata prende il motore centrale che va a fuoco e spruzza olio sul parabrezza. Aichner ordina di manovrare l'antincendo e continua la rotta di avvicinamento: mille metri, novecento, ottocento, com'e' lento il tempo, la mano del pilota accarezza la leva di sgancio ma non si decide... seicento metri, via! Siluro sganciato !!! Non c'e' piu' spazio per virare, la gragnuola delle traccianti ci prende in pieno, l'ala di compensato e tela del S79 fiorisce di cento margherite, sorvoliamo il cacciatorpediniere, perdiamo quota, il velivolo va giu', lo sentiamo mancare mollemente sotto i piedi, l'unico motore efficiente di colpo cede. Ci troviamo in mare, l'acqua penetra dagli sportelloni, dalle lacerature, tutti subito fuori! Inquadrato nel rettangolo spalancato del portellone scorgo un bellissimo cielo azzurro e la prua argentea e rossa del cacciatorpediniere che si inabissa lentamente... Da ILGRUPPO BUSCAGLIA di M.Aichner



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-CACCIA SEA HURRICANE MKIB  AIR CARRIER INDOMITABLE- BATTAGLIA DI MEZZ'AGOSTO 1942

11 Agosto 1942, a tarda sera arriva il primo attacco aereo sul convoglio Pedestal diretto a rifornire Malta. Per contrastare l’incursione, proveniente dalla Sardegna, vengono lanciati i Seahurry e i Fulmar della Indomitable e Victorious, la Eagle e’ stata gia’ affondata da un U-Boat. Nel buio incombente del crepuscolo l’intercettazione non riesce ma anche gli aerei incursori non registrano centri.

Alla fine l’oscurita’ e’ totale, la flotta in allarme spara a tutto cio’ che vola mentre alcuni aerei britannici sono ancora in aria a corto di carburante, il mare e’ una tavola nera e per loro e’ impossibile ritrovare le portaerei per l'appontaggio. Ai comandanti delle portaerei giunge dalla nave ammiraglia Nelson il crudo ordine di far ammarare gli aerei, poi i cacciatorpediniere di scorta proveranno a salvarne i piloti.

Il comandante della Indomitable, Tommy Troubridge, tuttavia decide di dare tutto l’aiuto possibile ai suoi piloti. Conduce la sua grande nave fuori dalla linea, manovrando al vento con tutte le luci accese, ignorando ancora gli ordini sopraggiunti dalla Nelson : ‘Douse lights and rejoin immediately’. La Indomitable resta fuori posizione a luci accese per piu’ di un’ora a 26 nodi ma raggiunge l’obiettivo, sette dei suoi Hurricane rientrano al nido e un Fulmar e un Hurricane della Victorious vengono a ‘far visita’.  Troubridge dira’: “What is the good of a carrier without her fighters?”



 


-CACCIABOMBARDIERE RE2001 GV – BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942

Il caccia Reggiane RE2001 combatte, pur nettamente svantaggiato a quote alte, come caccia puro contro Hurricane e Spitfire sui cieli di Malta subendo perdite dolorose.
Il pilota neozelandese Jack Rae e il suo gregario avvistano un Reggiane che stava per lasciare il combattimento e tornare alla base. Quello che segue impressiona Rae: «Non ero mai stato coinvolto in una tale complessa serie di acrobazie prima di allora, mentre lo inseguivo. In due occasioni quasi entrai in vite per seguire le sue manovre. Trovavo difficile riuscire ad ottenere una posizione vantaggiosa per aprire il fuoco, mentre il pilota italiano, a più riprese, arrivò pericolosamente vicino a colpirmi. Alla fine il suo motore iniziò a fumare e sapevo di avere danneggiato la sua coda. Trovandoci nel mezzo dello stretto di Sicilia, però, con poco carburante e poche munizioni, decidemmo di invertire la rotta, per non rischiare di trovarci in difficoltà se attaccati a nostra volta. Ma mentre viravamo per tornare alla base, lasciando il nostro avversario che fumava copiosamente, con mio grande stupore mi avvidi che anche lui aveva virato. Ci sferrò un ultimo attacco, in segno di sfida, tanto per mostrare che cosa pensava di una coppia di Spitfire
Nel tentativo di danneggiare le portaerei a protezione dei convogli si aguzza l’inventiva, l’idea dei piloti Galimberti e Vaccari (GV) e’ di utilizzare un proiettile da 381 di artiglieria navale, dotandolo di governali. Due RE2001 della Sezione Speciale di Guidonia, vengono armati e provati con tali bombe modificate da 630 chili. Galimberti perito in un incidente, i piloti Vaccari e Robone intervengono contro il convoglio Pedestal. Avvistato l’obiettivo, si abbassano compiendo un lungo giro per poi avvicinarsi di poppa alla Victorious come se volessero atterrarvi, vengono scambiati per Hurricane e non c’e’ contrasto antiaereo, la sorvolano ad una quota di circa 20 m, sganciano le bombe per poi allontanarsi quasi indisturbati. Le due grosse bombe colpiscono la Victorious ma, o la quota di sgancio troppo bassa o spolette non adatte, sicuramente non deflagrano ne’ perforano. Sembra che una delle bombe si frantumi sul ponte di volo, l’altra rimbalza e rotola in mare. Nonostante il coraggio dei piloti italiani, che senza scorta, con aerei appesantiti in un cielo in cui gli Hurry fanno buona guardia, arrivano allo sgancio, la portaerei e’ veramente fortunata poiché se le due grosse bombe fossero esplose, sfondando il ponte, avrebbero causato danni disastrosi.




-AEROSILURANTE HENKEL 111 H-6 - 6/II/KG26- BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942

La Luftwaffe partecipa alle battaglie dei convogli con bombardieri in picchiata Stuka e JU88 e con siluranti HE111 del KG26 (Vestigium Leonis) riallocati dalla Romania dove operavano sul Mar Nero. I successi si ottengono quando gli attacchi aerei sono effettuati in modo coordinato ma le perdite sono ingenti, per l’efficace contraerea della scorta navale e a causa della caccia imbarcata e poi di quella basata a Malta.
Dopo la prima giornata di continui attacchi aerei il convoglio mercantile e’ integro, il tramonto e’ prossimo quando alle ore 20,35 i radar segnalano ancora una formazione aerea in avvicinamento. Le navi sono in formazione allungata e le loro sagome scure si stagliano contro le ultime luci dell’orizzonte, scendono in picchiata gli Ju88 che danneggiano il Rochester Castle, l’Empire Hope viene ripetutamente colpito e mandato a fondo. Gli Heinkel, armati con due siluri, arrivano bassi sul mare e vanno al lancio silurando i piroscafi Brisbane Star e Clan Ferguson. Sul Clan Ferguson la benzina in fusti prende fuoco, l’incendio raggiunge la stiva e 150 tonnellate di munizioni che esplodono, i superstiti abbandonano la nave. Il Deucalion, colpito da un siluro, deve essere affondato dal suo caccia di scorta. Entra nella mischia il sommergibile Alagi che silura l’incrociatore Kenya mente il sommergibile Bronzo finisce il mercantile Clan Fergusson. E’ allora che a bordo delle navi mercantili scoppia il panico e alcune virano di bordo per tornare a Gibilterra, e’ necessario inviare i CT per convincerli a tornare in rotta mentre gli aerei si allontanano e la notte cala silenziosa e apparentemente tranquilla sui mercantili superstiti.






-MAS 553 CLASSE 500 TERZA SERIE - BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942

La notte e’ calata silenziosa, il mare e’ calmo, ma a sud di Pantelleria pencolano motosiluranti Italiane e tedesche e i piccoli Mas, gli idrofoni annunciano che il convoglio sta arrivando nel loro raggio di azione.
Alle ore 01.00 vanno per prime sotto le MS tedesche seguite dalle motosiluranti italiane MS 16 e MS 22 che prendono di mira l’incrociatore Manchester. Questi apre il fuoco con le torri trinate prodiere da 152 mm e accosta per evitare i due siluri lanciati, ne schiva uno ma viene raggiunto dal secondo sul fianco destro. Esplode un deposito di proiettili con allagamento nella sala macchina, il timone si arresta, tre dei quattro assi porta-eliche risultano immobilizzati, l’incrociatore si ferma sbandato sul fianco di 12°. Alle ore 02.00 ne e’ ordinata l’evacuazione e la nave si inabissa tre ore dopo. Intanto la MS 31 lancia due siluri contro il piroscafo Glenorchy, entrambi vanno a segno sul fianco destro, in preda agli allagamenti il mercantile rimane immobilizzato e al mattino affonda capovolgendosi fra la nafta incendiata.
Poi e’ la volta dei Mas, alle 03.11 il Mas 552 avvista i due piroscafi di testa e si porta al lancio mentre l’incrociatore Kenya, che di prora li precede, lo ingaggia con l’artiglieria ma il piccolo scafo dirige contro il Wairangi e lo silura sul fianco destro dalla distanza di circa 400 metri. Il piroscafo, con la sala macchine e la stiva 3 allagata, sbanda, si ferma e, abbandonato dall’equipaggio, affonda. Alle 03.40 il Mas 554 avvista l’Almeria Lykes e attacca da una distanza di 500 metri, colpendo a prora e aprendo un ampio squarcio nella stiva 1. Rimasto privo di corrente il piroscafo viene abbandonato dall’equipaggio ma il suo affondamento si verifichera’ dopo parecchie ore. Poi il Mas 557 si imbatte nel piroscafo Santa Elisa e manovra coi motori principali alla massima forza per raggiungere una posizione di lancio favorevole. Il rumore dei motori allarma il Santa Elisa che reagisce col suo potente armamento e manovra schivando il siluro. Fra la nave americana e il Mas si svolge, con tiro rapido, un violento scambio di colpi di mitragliera, restano uccisi i 3 serventi del cannone sul cassero. Raggiunto il lato opposto del piroscafo, e portatosi a distanza ravvicinata, viene dato il “fuori” al secondo siluro, che alle 05.05 arriva a segno a prora della nave. Il carico del Santa Elisa, costituito in gran parte da benzina trasforma il piroscafo in una torcia e costringe l’equipaggio ad abbandonarlo sulle imbarcazioni di salvataggio prima della definitiva esplosione. Il Mas 564, quasi contemporaneamente, attacca il piroscafo Rochester Castle da una distanza di 500 metri ma fallisce il bersaglio quindi, dopo averlo aggirato, si porta nuovamente al lancio col siluro che raggiunge il bersaglio a centro nave. L’esplosione apre un largo squarcio ma le paratie reggono impedendo all’acqua di allagare la sala macchine e il piroscafo puo’ continuare nella sua rotta. Infine il Mas 553 porta l’ultimo attacco alle 05.08 lanciando i siluri da 300 mt contro un piroscafo senza subire reazione, si nota lo scoppio di un incendio poi la nave esplodere, si tratta forse dell’ Almeria Likes in fase di affondamento.




-CACCIA BEAUFIGHTER -MALTA- BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942

Il caccia bimotore a lungo raggio Beaufighter sin dalla prima versione e’ una potente macchina multiruolo, armato con sei mitragliatrici, quattro cannoncini e due bombe, l’utility car Tilly e’ mimetizzata nello stile tipico maltese.
Il tenente pilota David Jay, Newyorkese arruolatosi volontario nella Royal Canadian Air Force, e’ in organico al 248’ squadrone del comando costiero RAF (motto: il faut en finir), equipaggiato con Beaufighter e dislocato in Inghilterra con compiti di scorta convogli e incursioni sulla costa norvegese e olandese, quando nel luglio 1942 i Beau vengono riallocati a Malta in previsione dell’operazione Pedestal, il convoglio di rifornimenti da far giungere all’isola assediata ormai ridotta allo stremo. 11 Agosto 1942 - Allo scopo di menomare il potenziale aereo offensivo dell’Asse concentrato sugli aeroporti della Sardegna, al tramonto una formazione di nove Beaufighter a lungo raggio del 248’, al comando del ten. col. T. G. Pike, decolla dall’aeroporto maltese di Luqa. Viene effettuata a volo radente una micidiale azione di mitragliamento contro gli aerei parcheggiati ad Elmas e a Decimomannu. Jay partecipa allo strike con cui vengono colpiti e incendiati parecchi velivoli arrivati dal continente per partecipare l’indomani all’attacco del convoglio britannico e che non sono stati ancora decentrati perché si trovano in fase di rifornimento. Cinque aerosiluranti S 79 risulteranno completamente distrutti, altri 14 rimangono più o meno danneggiati, sono colpiti anche 3 caccia Mc 202 e 3 Bf 109. Ciò ridurra’ sensibilmente la potenza della pur ragguardevole massa aerea italiana. 13 Agosto 1942 - Dopo una giornata allo sbando, finalmente il convoglio entra nel raggio di autonomia dei caccia maltesi, per primi i Beaufighter a lungo raggio del 248’ che iniziano a scortare le superstiti navi del convoglio, scontrandosi con le ondate di velivoli avversari provenienti dalla Sicilia. Da Gerbini decolla una formazione di dieci Ju 88 del II./LG.1, tre velivoli rientrano alla base per guasti meccanici, gli altri sette sono raggiunti da una pattuglia di Bf 109 del I./JG.77 decollati da Pantelleria. Alle 08.00 piombano sulle navi superstiti del convoglio e, mentre i Bf109 si scontrano con i Beau per dare protezione ai bombardieri, gli JU88 scendono in picchiata colpendo con il comandante del Gruppo, magg. Gerhard Kollewe, il piroscafo Waimarama. Essendo carico di benzina sistemata in lattine sul ponte, il mercantile prende fuoco da prua a poppa ed il carico di munizioni che si trova nelle stive esplode facendolo letteralmente sparire dalla superficie del mare, sollevando al suo posto un’enorme colonna di fumo alta alcune centinaia di metri. Intanto il Beaufighter di David Jay e’ finito sotto il tiro dei cannoncini di un Bf109: ‘CHEERIO Mac, good luck, bailing out, port engine on fire’ Sono le ultime parole di Jay al suo compagno sergente McFarlane prima che il suo Beau precipiti nel Mediterraneo. Durante la furiosa battaglia aerea un altro aereo intercetta questa ultima comunicazione di addio prima che la radio diventi silenziosa. Entrambi risulteranno poi dispersi, in compagnia dei tanti marinai ed aviatori, amici e nemici, persi in mare durante l’operazione Pedestal.




-BOMBARDIERE JUNKER JU88 I/KG77- BATTAGLIA DI MEZZ’AGOSTO 1942

Dei 15 mercantili salpati da Gibilterra ne giungono a Malta solo 5 ma vitale per l'isola e' l'arrivo, trainata da cacciatorpediniere e rimorchiatori, della petroliera Ohio, colpita piu' volte e semiaffondata ma piena di benzina avio. La nave affondera' in rada non prima di aver scaricato il prezioso combustibile. La battaglia e' un successo tattico dell'Asse ma strategico per gli Alleati, pagato pero' a caro prezzo.
...L'esplosione della bomba caduta vicino alla poppa puo' risultare mortale per la nave. Attraverso la grossa falla dello scafo l'acqua entra copiosamente, aumentando l'allagamento causato dal siluro del sommergibile Axum. A seguito di questi nuovi gravissimi danni, la Ohio, gia' pericolosamente bassa sull'acqua, aumenta la sua immersione, il piatto ponte comincia a piegarsi e il suo comandante, cap. Mason, teme che la petroliera possa spezzarsi… Subito le unita' di scorta riprendono il loro tenace compito di rimorchio, i CT Bramham e Penn le si affiancano per sorreggerla da ambo le parti mentre il Ledbury si dispone a poppa per fare da timone, squadre di volontari salgono a bordo per contenere con le pompe l'allagamento. Infine il dragamine Rye ricomincia a tirare da prora. Tirare l'appesantita ed enorme petroliera che ad ogni minima deviazione di rotta minaccia di sbattere contro i CT che la affiancano, non e' compito facile. La nave continua ad abbassarsi tanto che un uomo, sporgendosi puo' toccare il mare con la mano ma fortunosamente la velocita' risale a 4 nodi… Finalmente, alle 18,30, appaiono le piatte coste meridionali di Malta...
Da 'OPERAZIONE PEDESTAL' di F.Mattesini



 
Data inserimento : Sat 15 Oct 2022 19:05
Categorie : 13Sul Mare 1942

Spazio personale: Sulla Sabbia

INDICE DEI MEZZI E LINK AI WIP


DI TERRA - GERMANIA
-AUTO KFZ 11 HORCH CABRIO- HQ PANZERARMEE WIP
-AUTO KFZ 15 HORCH 901 TYP 40- 164'DIVISIONE
-AUTO HORCH con MITRAGLIERA 20MM- LUFTWAFFE
-AUTOCARRO CENTRO RADIO MERCEDES WIP
-AUTOCARRO PROTZE e MITRAGLIERA 20MM FLAK 30- LUFTWAFFE
-BLINDO CINGOLATO SDKFZ 254 SAURER BEOBACHTUNGSPANZER
-BLINDO SDKFZ 222 e SIDECAR ZUNDAPP KS750 - 5' LEICHTEDIV
-BLINDO SDKFZ 232 (FU) RADIO
-BLINDO SDKFZ 223 KLEINER PANZERFUNKWAGEN RADIO
-BLINDO SDKFZ 263 RADIO
-CANNONE CC PAK 36r 7,62 CM WIP
-CANNONE CC/AA FLAK 18 88MM-
-CARRO COMANDO PANZER I - 5' LEICHTEDIVISION
-CARRO COMANDO PANZERBEFELHSWAGEN III H- 21 DIVISIONE
-CARRO PANZER IA- CARRO PANZER IIF -5' LEICHTEDIV.
-CARRO PANZER IV D- 5'LEICHTEDIV.
-CARRO PANZER IV F1- 15' PANZERDIVISION
-CARRO PANZER IV F2- 21' PANZER DIVISION
-CARRO PANZER IB- 5' LEICHTEDIVISION
-CARRO PANZER IIC- STAFF 21 PANZER DIVISION
-CARRO PANZER III F- 5' LEICHTEDIV.
-CARRO PANZER III G
-CARRO PANZER III J
-CARRO PANZER III J SPECIAL
-CARRO PANZER III L SPECIAL 15’ PANZER DIVISION
-CARRO PANZER IVE- 15' DIVISIONE
-MOTOCINGOLATA SDKFZ 2 KETTENKRAD- BRIGATA PARACADUTISTI RAMKE
-SEMICINGOLATO da 12 TON. e KANONE 18 da 17CM
-SEMICINGOLATO SDKFZ 250/3 COMANDO- HQ PANZERARMEE
-SEMICINGOLATO SDKFZ 250/3 FUNKWAGEN- OSSERVAZIONE D'ARTIGLIERIA
-SEMICINGOLATO SDKFZ 251/3 AUSF.B- COMANDO 90' LEICHTE DIV.
-SEMICINGOLATO SDKFZ 251/8 KRANKENPANZERWAGEN AMBULANZA
-SEMICINGOLATO SDKFZ 7 da 8TON. -CANNONE 10,5 CM SK18
-SEMICINGOLATO SDKFZ 7 e FLAK 88mm WIP
-SEMICINGOLATO SDKFZ 9 SCHWERER ZUGKRAFTWAGEN 18 T FAMO- RAOC
-SEMICINGOLATO SDKFZ10-CANNONE CC PAK 50MM
-SEMICINGOLATO SDKFZ10/AA 20MM- 5’ LEICHTEDIV.
-SEMICINGOLATO SDKFZ10/PAK37 e PAK47 AUF PZKPFWI- 5'LEICHTEDIV. WIP
-SEMOVENTE 15 CM S.I.G.33 B SELBSTFAHRLAFETTE-AUTOCARRO OPEL BLITZ- 90' LEICHTE DIV.
-SEMOVENTE 15 CM S.I.G.33 su PANZER III - AUTOGRU BUSSING-NAG
-SEMOVENTE DIANA 7,62 CM F.K.(r) AUF GP. SELBSTFAHRLAFETTE SD.KFZ.6/3- 90' LEICHZE DIV.
-SEMOVENTE LG.S.F.H.13 (SFL.) AUF LORRAINE-SCHLEPPER- 21' PANZER DIV.
-SEMOVENTE SDKFZ 139 MARDER III
-SEMOVENTE STUG III AUSF D ASSAULT GUN- SONDER VERBAND 288 90' LEICHTE AFRIKA DIV.
-SIDECAR BMW R75-AUTO WV TYP 82 DI SANITA'- BATTAGLIONE VAN DER HEYTE BRIGATA RAMKE
-SONDERKOMMANDO DORA e MEHARISTA LIBICO WIP


DI TERRA – ITALIA
-AUTO FIAT 1100 MIMETICA
-AUTO FIAT500 'TOPOLINO'-TRATTRICE BREDA 32 e CANNONE DA 149/40 MOD.35- 33' GRUPPO WIP
-AUTOCANNONE 100/17- RECAM WIP
-AUTOCANNONE CONTROCARRI/CONTROAEREI 90/53- DIVISIONE ARIETE
-AUTOCARRO CL39 COLONIALE e BREDA 20mm- BATTAGLIONI GIOVANI FASCISTI
-AUTOCARRO DOVUNQUE 35-BREDA 35-MOTO GUZZI ALCE- DIV. ARIETE
-AUTOCARRO LANCIA 2RO e CANNONE DA 88/55-AUTOCARRO FIAT 626- 1’ ARTICELERE
-BLINDO AB 41- VIII BATTAGLIONI BERSAGLIERI CORAZZATO DIV.TRIESTE
-BLINDO AB41 e LANCIA APRILIA COLONIALE – NIZZA CAVALLERIA - RECAM WIP
-BLINDO AB41 PAI- BATTAGLIONE ROMOLO GESSI POLIZIA AFRICA ITALIANA – RECAM WIP
-CAMIONETTA AS37- COMPAGNIA SAHARIANA MURZUK
-CAMIONETTA CHEVROLET DI PREDA BELLICA con BREDA 20mm- RECAM
-CAMIONETTA SAHARIANA e FUCILONE CC SOLOTHURN 20 mm- COMPAGNIA SAHARIANA WIP
-CANNONE CC 47 mm ‘ELEFANTINO’- 187’ FOLGORE
-CANNONE CC SOLOTHURN 20MM- 9'REGGIMENTO BERSAGLIERI DIV.TRIESTE WIP
-CARRO L3 COMANDO RADIO SOLOTHURN
-CARRO M11/39- RAGGRUPPAMENTO MALETTI
-CARRO M13/40 PRIMA SERIE- 6' AUSTRALIAN CAVALRY REGIMENT
-CARRO M13/40- 1' CARRO 1' PLOTONE 1' COMPAGNIA 132' DIVISIONE ARIETE
-CARRO M13/40- SQUADRONE COMANDO VII BATTAGLIONE DIV. ARIETE CAM WIP
-CAMIONETTA FIAT 1100- UFFICIO PROPAGANDA REGIO ESERCITO WIP
-CARRO L3 LANCIAFIAMME-MOTO GUZZI GT17 PAI
-CARRO L3
-CARRO L6- GRUPPO CORAZZATO LANCIERI DI NOVARA DIV. LITTORIO
-CARRO M14/41- 3'PLT.1'CMP.IV BATT. 133'LITTORIO WIP
-31' BATTAGLIONE GUASTATORI DEL GENIO WIP
-MEHARISTA SAHARIANO WIP
-MOTOTRICICLO BENELLI-MITRAGLIATRICE BREDA 37-MARO’ SAN MARCO WIP
-SEMOVENTE M13 75/18 -CARRO COMANDO M13- DIVISIONE ARIETE
-SENTINELLA- 187' REGGIMENTO PARACADUTISTI DIV.FOLGORE WIP
-TRATTORE TL37-OBICE 100/17-CANNONE 75/27- 1'ARTICELERE EUGENIO DI SAVOIA DIV.BRESCIA
-TRATTORE PAVESI e CANNONE DA 105/28-SEMICINGOLATO 3 TON e CANNONE 105 LEFH 18-

DI TERRA – UNITED KINGDOM e COMMONWEALTH
-AUTO WILLYS MB JEEP- SAS SPECIAL AIR SERVICE
-AUTOCARRI CHEVROLET 1533X2 30CWT-BREDA 20mm-LONG RANGE DESERT GROUP WIP
-BLINDO AEC MK I
-BLINDO DAIMLER 11th HUSSARS
-BLINDO DINGO SCOUT CAR-TRATTORE QUAD e CANNONE DA 25 PDR
-BLINDO HUMBER- ROYAL DRAGOON
-BLINDO MARMON HERRINGTON MARK II ARM.CAR- SOUTH AFRICA WIP
-BLINDO ROLLS ROYCE ARM.CAR- 11’ HUSSARS
-CANNONE AA BOFORS 40mm- ILLUSTRIOUS BLITZ
-CANNONE CC 2 PDR PORTEE- 3th Royal Horse Artilley WIP
-CANNONE CC 57 MM PORTEE- 9' DIVISIONE AUSTRALIANA
-CANNONE CC 75MM FREE FRENCH – LEGION ETRANGERE
-CARRO CHURCHILL MARK III- KINGFORCE 1'ARM. DIV.
-CARRO CRUISER A13- 2’RTR 7’ARMOURED DIV
-CARRO CRUISER A10 CS- TRAILER SCAMMELL- 5'RTR 2'ARM.DIV. WIP
-CARRO CRUISER TANK A9 WIP
-CARRO CRUSADER III SHERWOOD FORESTERS 10’ ARMOURED DIV. WIP
-CARRO CRUSADER I- 7'HUSSARS 7'BRIGATA 7'DIVISIONE CORAZZATA
-CARRO CRUSADER II- COUNTY OF LONDON YEONMARY 22'BRIGATA 7'DIV.
-CARRO GRANT- 3’ ROYAL TANK REGIMENT 4’ ARM.BGD. 7’ ARM.DIV.
-CARRO MATILDA MKII- INFANTRY TANK 7' RTR 7'DIV
-CARRO MATILDA SCORPION 42’RTR 1’ARMY TANK BRIGADE WIP
-CARRO SHERMAN II M4A2- 9'LANCERS 2'ARMOURED BGD. 1' ARMOURED DIV. WIP
-CARRO SHERMAN III M4A2- 41' RTR 24' ARMOURED BDE.
-CARRO SHERMAN II-WARWICKSHIRE YEOMANRY 9’ARM.BGD 2'NZ WIP
-CARRO STUART- B SQUADRON 8'KING'S ROYAL IRISH HUSSARS 4'BRIGATA XXX CORPO
-CARRO VALENTINE II- 'C' SQN. 40 RTR 23' ARMD.BDE. 8' ARMD.DIV.
-CARRO VICKERS MK VI- NAVIGATOR’S TANK 3' THE KING'S OWN HUSSARS
-CINGOLETTA BREN CARRIER
-MITRAGLIATRICE PESANTE VICKERS- COMBE'S FORCE ROADBLOCK
-SEMOVENTE BISHOP
-SEMOVENTE M7 PRIEST- 11' ROYAL HORSE ARTILLERY
-TRATTORE SCAMMEL  WIP

DI CIELO – GERMANIA
-AEREO SANITARIO FIESELER STORCH e AUTOCARRO AMBULANZA OPEL BLITZ WIP
-AEROSILURANTE HENKEL 111 H-6 - 6/II/KG26 WIP
-BOMBARDIERE JUNKER JU88 I/KG77 WIP
-CACCIA BF 109E TROP- STAFFEL/JG 27 WIP
-CACCIA F 109 F4 TROP- 14 GIALLO di HANS JOACHIM MARSEILLE WIP
-CACCIA RICOGNITORE F 110 E3 TROP E AUTOCISTERNA OPEL BLITZ- 14' STORMO RECON WIP
-CACCIABOMBARDIERE JUNKER JU87 D3 STUKA- STAFF 3' STUKAGESWADER WIP
-CACCIABOMBARDIERE JUNKER JU87 R2 STUKA- 6' STUKAGESWADER/2 IMMELMANN WIP
-RICOGNITORE HENSCHEL HS 126- 14 GRUPPE 2 STAFFEL WIP
-SONDERKOMMANDO BLAICH BF108 TAIFUN WIP

DI CIELO – ITALIA
-AEROSILURANTE SAVOIA MARCHETTI S79-281’SQ 132'GR
-CACCIA ASSALTO BREDA BA65- 159' SQUADRIGLIA CACCIA ASSALTO
-CACCIA ASSALTO MACCHI MC200 BOMBE ALARI- 77' SQ XIII GR 2' ST. C.T WIP
-CACCIA FIAT CR 42 BOMBE ALARI- 50' STORMO D'ASSALTO
-CACCIA FIAT G50- 352 SQ. 20'GR. 51'ST. C.T.
-CACCIA MACCHI MC202- 81SQ. 1'STORMO C.T.
-CACCIA ASSALTO CR32- 160' SQUADRIGLIA
-CACCIA MACCHI MC 202- PIL. ITALO ALESSANDRINI 90'SQ.10'GR.4'ST WIP
-CACCIA MC200- 373 SQ. ASSO DI BASTONI
-CACCIABOMBARDIERE JU 87 STUKA PICCHIATELLO- 209 SQ 102' GR.AUT. B. a T. WIP
-CACCIABOMBARDIERE RE2001 GV WIP
-OSSERVAZIONE AEREA - IMAM RO 37 BIS -115’ SQUADRIGLIA WIP

DI CIELO – UNITED KINGDOM e COMMONWEALTH
-AEROCOOPERAZIONE WESTLAND LYSANDER -208’SQUADRON RAF WIP
-AEROSILURANTE BRISTOL BEAUFORT MK I WIP
-AEROSILURANTE SWORDFISH MKI WIP
-CACCIA PESANTE BEAUFIGHTER WIP
-BOMBARDIERE LEGGERO BLENHEIM MKI - 211' SQD WIP
-BOMBARDIERE MEDIO BOSTON III WIP
-CACCIA CURTISS KITTYHAWK- CLIVE CALDWELL 112' SQD. RAF WIP
-CACCIA CURTISS TOMAHAWK MK II- SGT. WILLIAM EARL HOUSTON 112' SQD. RAF WIP
-CACCIA GLOSTER GLADIATOR- 80’SQUADRON RAF WIP
-CACCIA HURRICANE MK I- 274’ SQUADRON RAF WIP
-CACCIA HURRICANE MKIIC 213 SQD WIP
-CACCIA HURRICANE MKIID 6 SQD FLYING CAN-OPENER WIP
-CACCIA IMBARCATO BLACKBURN SKUA - OP.WHITE WIP
-CACCIA IMBARCATO FULMAR - ILLUSTRIOUS BLITZ  WIP
-CACCIA MARTLET F4F-3A- 805’ SQ. FLEET AIR ARM  WIP
-CACCIA SEA HURRICANE MKIB AIR CARRIER INDOMITABLE WIP
-CACCIA SPITFIRE MKV TROP-CACCIA WILDCAT-AIR CARRIER WASP WIP

DI MARE – GERMANIA
-U-BOOTE IM MITTELMEER WIP

DI MARE – ITALIA
-MAS 553 CLASSE 500 TERZA SERIE WIP
-SILURO A LENTA CORSA MAIALE WIP

 
Data inserimento : Thu 21 Mar 2024 13:13
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