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Spazio personale: il mio modellismo

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Data inserimento : Sun 9 Dec 2018 12:17
Categorie : Generale

Spazio personale: 1/72 rules

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Data inserimento : Sun 9 Dec 2018 20:30
Categorie : Generale

Spazio personale: Grimdall spazium

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Data inserimento : Mon 10 Dec 2018 20:15
Categorie : Generale

Spazio personale: Mondo in Scala...su M+

Le mie Campagne

   

 

Titolo Campagna

Anno

Modello presentato

 

Titolo Campagna

 Anno

Modello presentato

               

 
Easy 2018

H2O
2018

Ro.Ber.To.

2017

               

Trasporti 2016

2016

La rinascita delle FFAA italiane 2016

               

USA 2015

2015

Shark mouth

2015

 

             

 

Russia 2014

2014

Korea - Vietnam

2013

 

             

 

Prede belliche e requisizioni

2013

Fronte Occidentale ’44/45

2012

               

 

Russia - Fronte Orientale 2010-2011

2011

Veicoli civili 2008

2008

 

             

 

Dallo sbarco alla liberazione (Prima parte)

2007

 

Italeri-Dragon 1/72

 2007

 

             

 

Fantasy 2006

2006  

Fantasy 2005

2005

 

 

           

 

 

Guerra fredda

2005  

Africa Settentrionale 1941-43

2005


 
Data inserimento : Mon 10 Dec 2018 23:35
Categorie : Campagne

Spazio personale: Sulla Sabbia

SULLA SABBIA



  

LIBIA 1938 deserto del Fezzan
MEHARISTA III GRUPPO SAHARIANO REGIO CORPO TRUPPE LIBICHE

Il signor tenente ha detto ad Hamar che presto ci sara' una guerra, ha detto che sara' una guerra tra bianchi, una guerra tra infedeli... mah!...una guerra senza senso.
Il signor tenente ha detto ad Hamar che presto dovra' lasciare il suo infaticabile Mehari per salire su un autocarro veloce e potentemente armato... il sacro silenzio del deserto sara' rotto dal rombo osceno del motore, il forte odore delle nostre bestie sostituito dalla puzza di cherosene, il grido del falco coperto dal rombo degli aerei...
  INSHALLAH ! Ma Hamar sa una cosa che il signor tenente non sa...  Quando la gloria della vittoria sara' passata, quando l'espiazione nella sconfitta sara' trascorsa, dopo la morte e il disfacimento allora il deserto tornera' padrone di se stesso...
Lo fa sempre!


  WIP


1) Giugno-Novembre 1940     SIDI BARRANI


GRAZIANI AVANZA SU SIDI BARRANI

Nelle fasi iniziali del conflitto gli Italiani godono di una superiorita' quantitativa e vantano il primato della loro aviazione ma immediatamente si evidenziano i limiti qualitativi e di comando nascosti  'sotto il tappeto' da anni di propaganda di regime.
 Dal giorno stesso dell'entrata in guerra gli Inglesi assumono l'iniziativa e adottano una tattica a 'colpi di spillo' contro colonne di rifornimento e presidi fissi (Ridotte Capuzzo e Maddalena), causando perdite e prendendo prigionieri, ma sopratutto imponendo una loro 'superiorita' morale'.  Dispongono di cingolette e autoblindo obsolete ma gli Italiani non ne hanno affatto e i carri leggeri L3 si dimostrano incapaci per qualsiasi ruolo di esplorazione, supporto o combattimento.
 A seguito di pressione politica, il maresciallo Graziani si decide ad invadere l'Egitto, gli Inglesi retrocedono e gli Italiani si fermano presso SidiElBarrani, l'avanzata non ha alcun significato strategico ne' tattico, solo propagandistico.
 Ci si consolida in una catena di campi trincerati senza pero'  che questi abbiano capacita' di appoggio reciproco ed esplorazione a lungo raggio. Il comando superiore sottrae per usi logistici alle divisioni italiane i camion, praticamente immobilizzandole nel deserto.
...La divisione Cirene era dotata di cinque gruppi di artiglieria con trattori TL37 e 250 autocarri Lancia 3RO, ottime macchine con le quali furono costituiti gruppi tattici adattando i pezzi da fanteria da 65 e 47 cc sui cassoni, con cio' ci si poteva opporre con pari mobilita' alle scorribande dei blindo-corazzati britannici.
Senonche' l'intendenza di armata reclamo' a se tutti gli autocarri divisionali per assolvere alla manovra logistica, grave errore che porto' alla paralisi delle divisioni insabbiate nel deserto, incapaci di autonoma gestione per i rifornimenti e non piu' in grado di reagire alla manovra nemica. I 5000 automezzi 'sequestrati' finirono in gran parte nei cimiteri di autocarri, preda bellica del nemico...
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO  capitano G. D'Avossa  45' Regg.Artiglieria  Div.Cirene




GIUGNO 1940   THE WIRE (filo spinato di confine)           ARMORED CAR  ROLLS ROYCE   11th HUSSARS
Il mezzo e' obsoleto e debolmente armato ( fucilone anticarro Boys e vecchie mitragliatrici) ma tatticamente ben condotto da personale addestrato e motivato da antica e gloriosa tradizione militare
...10 Giugno 1940, la notte passo' tranquilla, fra i reparti circolavano strani nomi di reggimenti inglesi, gli ussari che evocavano immagini di divise nere con stivali lucidi, bande colorate, mantellina su una sola spalla e cordelline, berretto di pelo col teschio, immagini da vedova allegra... ma il nemico dov'era? A centinaia di chilometri o dietro la prossima duna? Come potevamo saperlo? Si erano dati il nomignolo 'topi del deserto'  e noi avremmo dovuto chiamarci 'cespugli del deserto'  abbarbicati alle nostre postazioni fisse difese da muretti a secco senza alcuna possibilita' di movimento..
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO   sottotenente A.Cademartori  204 Reggiment Artiglieria d.f.









GIUGNO 1940   RIDOTTA CAPUZZO            BREN CARRIER
Il Bren Carrier consente alla fanteria la mobilita' e l'appoggio necessarie contro le ridotte fisse presidiate da truppe nazionali e coloniali, si noti davanti al mezzo un moschetto 91 col fazzoletto bianco di resa sulla punta della baionetta.
Il Bren e' un ottimo fucile-mitragliatore, solido ed affidabile, nettamente superiore al Breda 30 italiano, scomodo e inaffidabile, frequente all'inceppamento, probabilmente il peggior fucile-mitragliatore dell'epoca.







GIUGNO 1940    PISTA PER RIDOTTA MADDALENA        CARRO LEGGERO L3 IMMOBILIZZATO E ABBANDONATO

Vengono colpite con azioni di sorpresa anche le colonne che recano rifornimenti alle ridotte e nulla possono gli L3 di scorta, la mancanza della torretta girevole rende inefficace il mezzo nella reazione al fuoco







SETTEMBRE 1940  VIA BALBIA         COMPAGNIA SAHARIANA MURZUK IN TRASFERIMENTO
Le compagnie auto-avio sahariane motorizzate vengono trasferite dalle oasi del deserto al fronte egiziano per rinforzare la colonna Maletti,  potrebbero svolgere azioni di esplorazione ma saranno utilizzate come semplice fanteria, assieme alle due divisioni libiche.
'Massaud, mi dici cosa hai visto?'  ' Signor tenente, non posso dire bene, nostri carri in mezzo ai carri inglesi, noi sparato ma nostre pallottole non hanno bucato'  ' Tu hai visto male Massaud, bucano anche le nostre pallottole'  'Scialla (speriamo) signor tenente',  Ma io so che Massaud purtroppo ha visto bene!
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO   Ten.L. Pratesi     Reparto Auto-Avio-Sahariano Murzuk





 

SETTEMBRE 1940  EGITTO          CARRO LEGGERO LANCIAFIAMME L3 e MOTOCICLISTA PAI
I carri lanciafiamme sono gia' stati utilizzati con successo in Etiopia e, forte di quella esperienza, Graziani sostiene di disporre del miglior esercito coloniale al mondo, purtroppo non ha capito che questa non e' una guerra coloniale. La moto Guzzi G17 reca il colore blu Savoia della Poliza Africa Italiana, il motociclista ha un giaccone e casco in cuoio simile a quello dei carristi ma color marrone. All'epoca la PAI e' l'unico reparto ad avere in dotazione il mitra Beretta e fino alla fine solo i Paracadutisti e pochi altri reparti lo riceveranno, salvo gli ufficiali che potranno permettersi di acquistarlo privatamente !  
...Prima della partenza il colonnello lancia una singolare offerta, mentre i suoi occhi tradiscono l'imbarazzo, 'i signori ufficiali interessati potranno comprare il mitra Beretta al prezzo di 1000 lire piu' 10 lire per ogni pallottola'... un esercito che vende le armi ai propri soldati non ha molti precedenti comunque gli ufficiali firmarono in massa la richiesta, ma...
i mitra disponibili saranno soltanto 5 per battaglione, gli altri si arrangino, in fondo il mitico moschetto con un po' di allenamento puo' sparare 6 colpi a minuto... Da TUTTI I VIVI ALL'ASSALTO   A.Caruso









SETTEMBRE 1940  EGITTO            CRUISER TANK A9 CATTURATO
Dopo essere stato scingolato dall'artiglieria questo carro viene ripristinato e ridipinto coi colori nazionali, una delle poche vittorie sugli Inglesi che preferiscono ritirarsi senza dare seriamente battaglia, cedendo un pezzo di deserto inutile.


  WIP




NOVEMBRE 1940  EGITTO            CARRO COMANDO RADIO L3 CON SOLOTHURN
Nel tentativo di potenziare gli inefficaci L3, alcuni vengono armati col fucilone Solothurn anticarro, arrangiamento che non risolve nulla, dato l'armamento dislocato in casamatta e la scarsita' penetrativa dell'arma.  Questo carro comando e' insolitamente dotato di un complesso radio di cui l'antenna ellittica e le casse laterali per le batterie.






GIUGNO 1940   BUQBUQ EGITTO     BLENHEIM MKI     211' SQD
Ad inizio guerra contro l’Italia la Regia Aviazione gode di un certo rispetto da parte della RAF per gli allori conseguiti nel trentennio e per il fatto che il trasvolatore Balbo e’ al comando del teatro nordafricano.
In Egitto la RAF dispone di mezzi obsoleti perche’ il meglio e’ riservato alla difesa aerea della madrepatria. La versione early del Blenheim, assieme ai biplani Gladiator e ai Lysander, e’ relegata ai territori oltremare ed e’ praticamente tutto quello che c’e’, nondimeno tutto deve essere subito scagliato contro il nemico.
Difatti, sussistendo lo stato di guerra con l’Italia dalla mezzanotte del 10 giugno, la RAF vuole essere la prima a colpire per dimostrare che, pur sconfitto in Francia, il Bull-dog britannico mantiene intatto il suo spirito aggressivo.
11 giugno 1940, gli ordini dell’ Air Commodore Collishaw sono : Alle prime luci dell’alba 6 Blenheim MKI del 211 sqd decollino per una ricognizione armata oltre frontiera e 2 ore piu’ tardi altri 8 del 45 sqd effettuino un bombardamento a bassa quota sull’ aeroporto T3 ad El Adem.
Nel frattempo nel piazzale del T3 il personale e’ radunato per ascoltare dal comandante della base un messaggio del maresciallo Graziani che annuncia l’apertura delle ostilita’. Come saranno accolti, senza scorta alcuna, questi pochi e datati aerei che si lanciano dentro al nido delle vespe?
I Blenheim piombano su El Adem, bombardando e mitragliando, un velivolo matr.L8476 incappa nel fuoco AA di una Breda35 piazzata a bordo pista e precipita in fiamme sul mare con la perdita dei tre uomini d’equipaggio. Un altro, L8579, viene danneggiato e tenta un atterraggio di fortuna a SidiBarrani dove va in fiamme ancora con la perdita dell’equipaggio. Al L8476 si pianta un motore colpito e, quando anche l‘altro cede, il pilota effettua un atterraggio sulla pancia a BuqBuq entro le linee amiche e altri velivoli risultano danneggiati.
Queste perdite sono dovute a sei CR32 decollati su allarme da Tobruk e lanciatisi all’inseguimento, secondo il rapporto del capitano Lavelli, 94’ sqd 8’ gruppo CT, essi hanno abbattuto 2 Blenheim, danneggiandone altri 4 sebbene 2 caccia abbiano subito danni per fuoco difensivo.
Nel pomeriggio altri 18 Blenheim decollano da Fuka per ripetere il bombardamento su El Adem. Incappano nei biplani della 93’ Sqd e il Tenente Bissoli riesce ad inquadrare l’ultimo velivolo di una sezione di 6 e lo abbatte, l’equipaggio, ferito, si salva divenendo i primi POW.
I Britannici ritengono di avere inflitto gravi danni ad aerei e strutture aeroportuali, in effetti solo 3 RO37 e 2 CA309 risultano seriamente danneggiati, oltre a 2 RO37, 5 S79 e 6 S81 del 14’ stormo BT che riportano lievi danni.
Nella prima giornata di guerra aerea sono andati all'assalto velivoli obsoleti e si sono scontrati con velivoli altrettanto obsoleti, nondimeno gli aviatori hanno combattuto con feroce determinazione e versato il loro tributo di sangue.



WIP




NOVEMBRE 1940   TOBRUK         CACCIA ASSALTO CR32          160' SQUADRIGLIA
Nel 1940 il biplano CR32, utilizzato con successo durante la guerra di Spagna, costituisce 1/3 della caccia italiana. La formula biplana, anche nel piu' moderno CR42, manifestera' la sua inadeguatezza di fronte ai monoplani Hurricane. La trasformazione del CR32 in caccia assalto con due 'bombette' in pancia non ne prolunghera' di molto la vita operativa ma d'altronde i nuovissimi velivoli d'assalto BA88 si rivelano un completo fallimento, quel che e' piu' grave, non rilevato in fase di collaudo ma in fase operativa e verranno relegati al meschino ruolo di aerei civetta a bordo campo.
...Per ordine superiore fra i 32 BA88 in forza vengono scelti 3 velivoli per un'azione di attacco al suolo, due uomini a bordo, pieno di carburante, 1500 proiettili e 250 kg. di spezzoni... mentre un aereo non riesce a decollare, gli altri due non riescono a guadagnare quota, uno rientra ma il comandante di gruppo, che non ha quota e velocita' per impostare la virata di ritorno,  continua in linea retta fino ad atterrare sul campo di Sidi Rezegh, fortunatamente nella traiettoria di volo...  Da DIMENSIONE CIELO CACCIA ASSALTO









AGOSTO 1940  GLOSTER GLADIATOR 80' SQUADRON RAF
La formula biplano, ormai sorpassata, e' ancora utilizzata dagli Inglesi in Nord Africa cosi' che gli ultimi scontri fra biplani vedono opporsi i Gladiator ai CR32 e CR42. Entrambe le aviazioni spesso rivendicano abbattimenti un po' gonfiati, d'altronde e' estremamente pericoloso soffermarsi ad osservare come finisce un aereo colpito.
Un esempio per tutti, il 4 Agosto quattro Gladiator di scorta ad un Lysander piombano su un gruppo di Breda 65 scortati da CR32 impegnati in azione di assalto al suolo. Gli Inglesi rivendicano vari abbattimenti ma tutti gli Italiani riescono a rientrare, pur con velivoli colpiti e piloti feriti. Quel che e' certo, tre dei Gladiator sono abbattuti, due piloti riescono a salvarsi lanciandosi col paracadute e rientrano alla base con una pattuglia dell' 11' Ussari.  I piloti, Pat Marmaduke e Peter Wykeham Barnes diverranno poi assi per la RAF ma rimarra'  piuttosto controverso il riscontro con le perdite ufficiali della controparte.

  



  WIP


AGOSTO 1940 AEREO COOPERAZIONE WESTLAND LYSANDER -208’SQUADRON RAF-

Il Lysander e’ un velivolo STOL destinato all'aereocooperazione, ricognizione e sorveglianza del campo di battaglia, gli occhi dell'esercito, ma senza il completo dominio dei cieli e’ necessario relegarlo presto ad altri ruoli e assegnare la ricognizione a versioni specializzate di caccia con piu' possibilita' di difendersi.
Nello scontro di cui sopra il Lysander, dopo aver avvisato la scorta con un razzo rosso, si disimpegna e per trarsi d'impaccio il pilota lo porta giu’, volando alle montagne russe sulle dune di sabbia, cabra e picchia a pochi metri dal suolo quando... BAAAM!!! IMPATTO!!!    Il carrello destro prende in pieno la sommita’ di una duna, l’aletta e la ruota vanno in pezzi, l’aereo imbarda pericolosamente, l’ala sinistra sfiora il terreno ma il pilota riesce a mantenere il controllo, mentre riprende quota c’e’ uno scambio di battute fra pilota e osservatore, in stile british understatement:
'’Mark, we have the landing gear reduced to a stump, with only one wheel and the high wing I can’t land on the belly, I’ve got to bring it to the stall a few meters from the ground and plumb down. So, it’s a piece of cake, but you better jump with the parachute'
'‘What? Taking a walk under this sun and this heat? Paul, don’t even think about it! Let’s focus on landing that I have a dry throat and a couple of cold beers is what we need now’
‘’Deal Mark, but it’s on me’
‘’Damn, if you are offering to pay it means I need to start worrying seriously'



WIP


-OSSERVAZIONE AEREA - IMAM RO 37 BIS -115’ SQUADRIGLIA – TAMET LIBIA 1940

La specialita’ OA e’ male impostata in tutte le aviazioni, deriva dai palloni frenati che nella WWI
controllavano il tiro di artiglieria, ma aerei lenti come lo IMAM RO 37 non hanno probabilita’ di
sopravvivenza in cieli ostili. Ne e’ stata prevista la sostituzione coi CA311 che pero’ presentano criticita’,
Pricolo, capo della Regia, vuole provare il velivolo ed e’ un volo da incubo: ‘Appena si abbandonava il
volante (sic) l’aereo si poneva in posizione di cabrata o picchiata fino ad assumere assetti
decisamente pericolosi’
e Rommel scrive: ‘aeroplani logori con piloti che debbono fare miracoli,
vecchi Caproni, inermi e lenti, micidiali solo per chi vi vola, un nostro pilota si rifiuterebbe di
volarci’ Per cui il RO37 continua a svolgere il suo compito e i piloti affrontano il rischio armati di solo
coraggio… non bastera’ !



WIP

 
Data inserimento : Fri 14 Dec 2018 17:25
Categorie : 1SidiElBarrani

Spazio personale: enrico63

381/40 su affusto Ferroviario



 
Data inserimento : Fri 14 Dec 2018 17:57
Categorie : I miei Download

Spazio personale: enrico63

Littorina Blindata "LIBLI"

             

 
Data inserimento : Fri 14 Dec 2018 18:00
Categorie : I miei Download

Spazio personale: enrico63

Cassonetto e Jersey

       






 
Data inserimento : Fri 14 Dec 2018 18:15
Categorie : I miei Download

Spazio personale: enrico63

Skeleton Motorbike

Per preparare un buon fotomontaggio con i nostri modelli è bene, per prima cosa, identificare lo sfondo che si vuole utilizzare. Una volta scelto bisogna fotografare il modello rispettando la prospettiva e la luce dello sfondo. Senza questa premessa riuscire a combinare in maniera soddisfacente le due immagini diventa molto difficile e a volte addirittura impossibile.
Io mi trovo bene scegliendo un immagine che rappresenti il soggetto riprodotto come modello e questo per un motivo molto semplice. Nella foto reale il soggetto si fonde con l'ambiente che lo circonda e questa è la cosa più difficile da riprodurre nelle operazioni di fusione delle due immagini.
Se il soggetto è lo stesso del modello e quest'ultimo viene fotografato rispettando la prospettiva origimale, quando dobbiamo sovrapporre i due scatti abbiamo il punto esatto dove "appoggiare il nostro modello.
E' più difficile da spiegare che da realizzare quindi di seguito vi mostro la sequenza fin qui descritta.

La foto originale:





la foto del modello:





Naturalmente è difficile riuscire ad ottenere l'esatta prospettiva, ma più ci si avvicina più sarà soddisfacente il risultato.



La foto del modello preparata per la la fusione:





E a lavoro terminato:






Qualche ritocchino sulle ombre, piccoli aggiustamenti sulla luminosità e il gioco è fatto.


 
Data inserimento : Sat 15 Dec 2018 21:39
Categorie : foto ambientate

Spazio personale: Sulla Sabbia

2)Dicembre1940-Febbraio1941 OPERAZIONE COMPASS



OPERAZIONE COMPASS - GLI INGLESI TRAVOLGONO LA X ARMATA


8 DICEMBRE 1940         CAMPO DI NIBEIWA          M11/39       RAGGRUPPAMENTO MALETTI
Le 2 divisioni libiche e il raggruppamento Maletti sono 'trincerate' (nidi di mitragliatrice e cannoni dietro muretti a secco) nei campi di Matkila, Tummar e Nibeiwa mentre le divisioni Cirene, Catanzaro e 2 divisioni  CCNN sono in seconda schiera.
I 22 M11/39 del II Battaglione carri sono stazionati appena fuori del campo presidiato da fanteria libica e artiglieria nazionale.
Tramonto del 8/12/1940, l'oscurita' nel deserto cala rapidamente, tutto e' tranquillo...ancora per poco...






9 DICEMBRE 1940       NIBEIWA         INFANTRY TANK MATILDA MKII       7' RTR      7' ARMOURED DIVISION
Gli Inglesi attaccano il 9 Dicembre 1940, l' esplorazione ha individuato uno spazio non presidiato che permette loro di oltrepassare e prendere alle spalle i campi trincerati.
A Nibeiwa, alle ore 3 gli Indiani del Rajputans aprono un pesante fuoco d'artiglieria e alle ore 7 irrompono i Matilda del 7 RTR seguiti da fanteria scozzese ed indiana.
I carri M11 non fanno neppure in tempo ad entrare in combattimento, il perimetro del campo (2,2 x 1,6 Km) e' rapidamente penetrato, la fanteria libica non ha nulla con cui opporsi, i nostri artiglieri cadono sui pezzi, il generale Maletti e' ucciso mentre prova a resistere.
Il Matilda, con corazzatura frontale da 75mm, e' praticamente imperforabile dalle armi anticarro italiane e, come un rullo compressore, tutto travolge, 'sembra la cosa piu' vicina all'inferno mai vista'.
Alle 10,40 tutto e' finito e la storia si ripetera' drammaticamente uguale per tutti gli altri campi che cadranno non appena i Matilda, dopo il rifornimento, torneranno ad attaccare. 
Anche le divisioni nazionali vengono sopraffatte e Sidi Barrani viene ripresa mentre le superstiti forze italiane si ritirano nella cinta fortificata di Bardia.
...Quando ormai i carri e le fanterie nemiche erano arrivati ad una decina di metri dalla nostra postazione la mitragliatrice, una Fiat 35, si inceppo'. Il sottotenente, in un impeto di rabbia, la rovescio' ed io, inginocchiato a lato per l'alimentazione dell'arma, venivo steso a terra da una pedata sferrata da un sergente nemico. Mentre con la lunga baionetta questi veniva su di me vidi i miei comandanti, che fino all'ultimo avevano sparato con le pistole, alzare le mani e Istintivamente alzai anch'io le braccia. Il sergente rimase titubante poi mi fece cenno di andare verso le sue linee. Forse devo la vita al fatto che, cadendo all'indietro,  persi il casco coloniale e l'australiano, vedendo il fazzoletto che usavo attorno alla fronte, credette fossi gia' ferito...
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO  serg.magg. S.Gremese Div.Sabratha


 





11 DICEMBRE 1940    BUQBUQ     NAVIGATOR'S LIGHT TANK VICKERS MK VI     3' THE KING'S OWN HUSSARS
Mentre le divisioni italiane che ci riescono si ritirano, da parte inglese inizia un inseguimento con poche battute d'arresto dovute alla necessita' di rifornimenti o alla resistenza opposta dalla nostra artiglieria che, sacrificandosi in azioni di retroguardia, permette alle divisioni Cirene, Marmarica, 23 Marzo, 28 Ottobre e resti della Catanzaro di rinchiudersi dentro la piazzaforte di Bardia.
A BuqBuq i carri leggeri del 3' Ussari, per carenza di esplorazione, si trovano a caricare contro uno schieramento di artiglieria piazzata in posizione dominante sulle dune. Sotto il fuoco si impantanano nella piana in terreno paludoso,  e' una strage per i Vickers che non riescono a manovrare. Solo quando i carri veloci Cruiser riescono ad intervenire sul fianco, gli Italiani si arrendono.
Qui le bandierine multiple stanno ad indicare il carro dell'ufficiale navigatore.






DICEMBRE 1940    TOBRUK T2   AVIAZIONE D'ASSALTO   BREDA BA65  159'SQUADRIGLIA    77LUPI IN CARROZZA77
Le divisioni di fanteria italiana cedono di schianto su tutta la linea di fronte alla mobilita', aggressivita' e potenza delle pur limitate forze meccanizzate/corazzate avversarie, all'aviazione di assalto si chiede allora l'impossibile, arrestare gli Inglesi.
Visto il fallimento dei BA88, si recuperano tutti i BA65 disponibili, anche se erano in via di radiazione. Il BA65 e' una macchina pesante, sottopotenziata e inaffidabile ma ben protetta e con una potenza di fuoco che i velivoli successivi non raggiungeranno mai. I piloti si sacrificano con attacchi a volo radente che pero' oggettivamente non possono fermare il nemico.
 




22 GENNAIO 1941      TOBRUK     CAPTURED M13/40       6' AUSTRALIAN CAVALRY REGIMENT
Subentrano poi gli Australiani che investono e prendono prima Bardia poi Tobruk e si lanciano all'inseguimento delle colonne italiane in ritirata lungo la strada costiera, verso Barce e Bengasi, per tutta la Cirenaica.
Vengono catturati anche alcuni M11/39 e  M13/40 che sono ridipinti col simbolo nazionale, il canguro.
Il loro reale utilizzo e' problematico perche' i primi M13/40, mancando di filtri antisabbia, hanno vita operativa breve.

  WIP




5 FEBBRAIO 1941    BEDA FOMM     COMBE'S FORCE ROADBLOCK
Mentre gli Australiani inseguono lungo la costa, gli Inglesi lanciano per linee interne una piccola forza dotata di artiglieria, controcarri e mitragliatrici pesanti per bloccare la strada costiera a BedaFomm.
Arrivano giusto in tempo, si dispongono in agguato verso le ore12, la strada e' vuota, alle 14 si presenta una lunga colonna di camion, le residue forze corazzate italiane sono in fondo alla colonna per respingere gli Australiani. e passera' altro tempo prima che giungano a scaglioni in testa alla colonna.
Cosi' gli Inglesi hanno buon gioco a respingere gli attacchi portati avanti mano a mano che gli M13/40, risalendo la colonna, entrano in campo e caricano con la forza della disperazione il blocco controcarro predisposto.






6/7 FEBBRAIO 1941     BEDA FOMM    CRUISER TANK A13     2' ROYAL TANK REGIMENT   7'ARMD DIV
Sopraggiungono i Cruiser tank della 7'divisione e si dispiega l'ultima battaglia con gli M13 che caricano cercando di forzare il passaggio mentre i Cruiser assaltano sul fianco la colonna annientando ogni resistenza.
Non c'e' storia e il 7 Febbraio la X armata si arrende in una disfatta totale.
Il comandante inglese O'Connor potra' trasmettere al suo quartier generale: 'Volpe sorpresa e uccisa in aperta campagna'


   





HURRICANE MK I  274' SQUADRON  RAF
Un contributo determinante al successo britannico viene dalla RAF che, dotatasi dei piu' performanti Hurricane ( per velocita' ed armamento, 8 mitragliatrici) rispetto al biplano Gloster Gladiator surclassa la caccia italiana e vanifica l'intervento di bombardieri e caccia assalto che si sacrificano nell tentativo di rallentare l'inseguimento inglese.

  WIP



 
Data inserimento : Sun 23 Dec 2018 12:16
Categorie : 2OperazioneCompass

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