Forum : Marina italiana - Navi e storia

Soggetto : Nave Aldebaran 1952, 1/350 segnale LFR ponte Taranto

 marcellodandrea :

22/9/2013 19:13
 Ormai prossimo - finalmente -  a finire il ct Prestinari (vedi la pagina sui papermodel - mancano solo gli aerei della radio e per questi, siccome ho qualche dubbio sulla disposizione dei pennoni di sostegno, sto aspettando lumi da altre fonti), posso dedicare qualche energia al mio vecchio progetto di fare un avviso classe Aldebaran (non so ancora quale delle tre, vedrò più avanti).

Pensavo di autocosturire tutto, scafo compreso, ma a latere sto occhieggiando una autocostruzione per un Capitani Romani, il Regolo o il Germanico credo.

In breve, con la Aldebaran vorrei fare qualcosa di meno impegnativo e così pensavo di acquistare il modello in 1:350 Trumpeter della USS England che ha lo scafo molto simile (è una Buckley e non ho ancora visto esattamente la forma della poppa). Insomma almeno lo scafo sarebbe un lavoretto breve (le sovrastrutture vanno rifatte). 

Ho giù comprato le fotoincisioni della GMM per la USS England che sono corrette in gran parte anche per una Aldebaran appena consegnata alla MMI, salvo sostituire come al solito le battagliole (senza rete).

Lo so che Maurizio Maggi aveva iniziato un modellino simile tempo fa, e mi ero ripromesso (comunque il Prestinari era ancora molto indietro) di aspettare che lui finisse. Ma siccome quel modellino adesso sembra fermo, allora pensavo di farne uno io.

Quindi dovrei comprare il modello della USS England.  Siccome i forum ci sono anche per questo, mi consigliate un distributore o un negozio on-line a cui ordinare il modello? Non ho molta pratica con questo genere di cose...  :-)

 syerra :

27/9/2013 11:37
  ciao Marcello, se vuoi posso girarti il kit Trumpeter della England in 1/350... fammi sapere!  ;-)

 marcellodandrea :

28/9/2013 15:12
 

nel frattempo lo avevo ordinato a un negozio on-line ma mi dicono che devono verificare in magazzino se ce l'hanno. Sono passati diversi giorni, presumo che lunedì o martedì mi facciano sapere qualcosa. Se non ce l'hanno approfitterò dell'offerta, grazie :-)

 marcellodandrea :

5/10/2013 08:33
 Ed eccola qua   :-)




L'idea è quella di fare waterline una delle tre navi (Aldebaran, Altair, Andromeda - devo ancora scegliere) e, se mi riesce, affiancargli la Vespucci (sempre in 1:350). 

Come ho già detto, questo è un Buckley mentre le Aldebaran erano Cannon (molto simili, ma da rielaborare). Ho già fatto una Cannon, la USS Slater

Dal momento che l'idea è di metterci anche la Vespucci, si pongono alcuni problemi da risolvere:

1) una di queste tre navi è stata effettivamente ormeggiata accanto alla Vespucci da qualche parte nei primissimi anni di servizio? se sì, i problemi sono risolti  :-)

2) se no, potrei fare una scenetta "possibile" (anche se non realizzata). Quindi dovrei trovare: a) un ormeggio dove le due navi (Aldebaran + Vespucci) potessero eventualmente trovarsi assieme.
3) oppure, come ultima soluzione, ancorarle in rada una vicino all'altra (ma quanto vicine?)

Se qualcuno ha suggerimenti sono benvenuti :-)

A questo link qualche notizia sulle navi in questione.

 marcellodandrea :

6/10/2013 12:29
 Oltre le domande precedenti, ne ho altre due relative alla datazione di tutte le foto che via via ho raccolto su queste navi. Molte di queste foto non sono datate, ma le navi hanno subito alcune modifiche precise che dovrebbero comunque permettere di sistemare le foto "prima" o "dopo".

Considerando che intendo fare il modellino come era appena consegnato (1951-52) a stretto rigore vanno bene solo le foto con codici letterali. Ma mi sembra comunque una occaisone per mettere ordine nel mio archivio.

1) quando sono stati cambiati i codici identificativi a prua da letterali in alfanumerici (NATO)?

2) quando è stato modificato l'albero di trinchetto da singolo a tripode?


Anche qui, se qualcuno a informazioni è benvenuto  :-)

 Maurizio Maggi :

7/10/2013 11:40
 Ciao Marcello , non ho potuto rispondere prima o fare altro perchè avevo un problema con il pc.
allora ,
1) i codici identificativi letterali AD  Aldebaran, AT   Altair  e  AN  Andromeda furono sostituiti nel 1952 dalla lettera F seguita da un numero :  F 590 Aldebaran ,  F 591  Altair  e  F 592  Andromeda.
All'atto della consegna da parte dell' Us Navy avvenuta il 10/1/1951 le navi furono iscritte nei quadri del Naviglio Militare  come " Avvisi Scorta " , a partire dal 10/4/1957 furono riclassificate  Fregate A/S .

2) i radar originali ( 1 tipo S C , 1 radar di navigazione a cassetta ) furono sostituiti nel 1954 con altri più moderni che rese necessario l'installazione di un alto e voluminoso tripode. Furono imbarcati un radar  ASP / SN 6 e un radar nautico di superficie della ditta SMA.

Se può esserti utile l'unico foglio di fotoincisioni dove puoi trovare l' ASP/SN 6 in 1/350 è il Gold Medal Models - Modern Us Navy

Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

7/10/2013 12:24
 ciao Maurizio, piacere di risentirti :-)

dunque, sicuro che sia il 1952 il cambio di codice? altrove ho trovato il 1953 ma non ero sicuro del mese (o periodo dell'anno, inizio, fine). puoi controllare ancora per favore?

Riguardo il radar in questione, non mi serve perchè vorrei fare la nave appena consegnata, nel 1951-52, quindi nella sua configurazione originaria, che è quella che conosco meglio (per via dello Slater).  E' comunque una notizia da archiviare il fatto che il radar del tripode sia su un foglio GMM, grazie.

 Maurizio Maggi :

7/10/2013 15:15
 La data esatta non la conosco ma  l'identificazione è cambiata su tutte le navi tra la fine del 52' e gli inizi del 53'. Tante foto di navi diverse prese a Febb. ed a Marzo del 53' mostrano la nuova numerazione.
Circa la tua idea di un diorama con il Vespucci , non ho rinvenuto foto che mostrano vicine le due navi. Ma questo non vuol dire che non possa essere successo. Poichè tu vuoi fare la nave prima della modifica quindi tra Genn. 51' ed il 54' , dovresti anche trovare la documetazione relativa al Vespucci. Com'era in quegli anni ? Peraltro anche l'ambientazione con le navi all'ancora è di difficile realizzazione, servirebbe un diorama troppo grande per rispettare le distanze di sicurezza tra una nave e l'altra e per fare quindi una ambientazione realistica. L'unica eventuale soluzione è di raffigurale ormeggiate all'andana in banchina.
Ciao Maurizio 

 alcione :

7/10/2013 15:28
 Ciao Marcello, ti ho inviato un pdf sull'argomento, tratto dal volume dell'USMM, ed. 1974.
buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

7/10/2013 20:21
 mille grazie Alcione, pdf ricevuto, lo leggerò con calma :-)

Maurizio, anche io avevo dubbi su quanto metterle vicine, vedrò se sarà il caso di sistemarle all'andana come dici tu (oppure una dietro l'altra accostate ad una banchina abbastanza lunga, c'è qualcosa del genere?). Riguardo la Vespucci nel 1952 sì devo vedere un po', ma la scala è piuttosto piccola non credo le midifiche siano tantissime. Per cominciare mi sono procurato i piani di costruzione in fotocopia, da lì partirò per vedere cosa cambiare. Ma guarderò tra un po' di tempo. La priorità è comunque alla fregata.

Il motivo per cui qui vado ancora coi piedi di piombo è che sono alle prese con un problema relativo alle antenne radio sul Prestinari. E non sono affatto sicuro di aver capito come funzionano le cose. Ho chiesto altri lumi ma non ho risposte. Forse voi potreste darmi una mano a capirci qualcosa? In caso metto tutta la questione sull'altro topic (quello del Prestinari) sulla pagina dei papermodel. Pensavo di pubblicare semplicemente le foto finali, ma sono ancora lì a pensarci su.

 marcellodandrea :

31/10/2013 12:38
 Terminato il Prestinari (più o meno...), rieccomi con le Aldebaran.

Vorrei vedere, prima di tutto, di valutare un po' meglio questa idea di metterlo all'ormeggio accanto al
Vespucci. Ho scartato due opzioni (ormeggiate vicine al largo sarebbero state troppo vicine per essere realistiche, a meno di non fare un metro quadro di basetta; ormeggiate una di seguito all'altra lungo il fianco, avrebbe richiesto una basetta lunga, comunque, almeno un'ottantina di cm). Ho fatto due foto di altrettante soluzioni che mi sembrano più fattibili, MA, naturalmente, bisogna vedere:

1) se mai è accaduta una cosa del genere;
2) oppure, anche se non è accaduta, se c'era la possibilità teorica che accadesse, cioè se ci sono in giro per l'Italia portio dove teoricamente queste due navi avrebbero potuto trovarsi in quella posizione. In caso contrario lascio perdere.

Qui, di nuovo, ho bisogno del'aiuto di qualcuno (molto) più competente di me sulla faccenda.

Ecco le due opzioni, il metro giallo rappresenta la banchina (con o senza molo).


A) affiancate, eventualmente con un molo da una parte (ma non è necessario), potrebbe bastare la banchina a poppa). Questa (solo con la banchina, senza molo) è senz'altro la soluzione più probabile.




B) accostate ad un molo centrale, la soluzione sarebbe più carina dal punto di vista dell'ambientazione, ma meno probabile, presumo.




Che ne pensate?

 rudyf-104 :

31/10/2013 22:47
 La possibilità c'è.
Se guardi google maps a La Spezia, c'è appunto l'immagine del Vespucci ormeggiato vicino ad una nave ausiliaria (non riesco a riconoscere l'unità), e rappresenta la situazione della tua ipotesi B.
Il Vespucci si trova giusto dentro l'imboccatura del porto militare sulla sinistra. La via che passa più vicino è Viale Nicolò Fieschi, località Marola.

Ciao,
Rodolfo.

 marcellodandrea :

31/10/2013 23:30
 Il pontile che porta al parcheggio delle auto? Sì è il Vespucci con un'altra nave, la situazione è simile, non proprio uguale (le prue sono rivolte verso terra).

Nel messaggio precedente ho dimenticato di specificare quanto avevo comunque detto in precedenza, e cioè che l'anno dovrebbe essere il 1952, perché in quell'anno le Aldebaran avevano ancora molto dell'aspetto originale, e quindi sarebbe più facile per me trovare una documentazione esauriente.

Certo una di queste navi potrebbe anche essere stata accanto al Vespucci magari in un anno successivo, e allora sembrerebbe giocoforza aggiornarla all'anno in cui è successo. Ma se non è mai successo, allora preferirei il 1952.
 
Con il che bisogna chiedersi se quel molo che mi segnali a La Spezia esisteva, nel 1952.

Ma la tua segnalazione è un primo importante passo avanti. Grazie  :-)

 Maurizio Maggi :

2/11/2013 16:15
 Prima di tutto scopri quale era la base delle tre Aldebaran, forse Taranto ? Poi il Vespucci ha visitato Taranto nel corso del 52' ? O le Aldebaran hanno visitato Spezia ? Il Vespucci quando non è in crociera è spesso ormeggiato nella parte interna dell'Arsenale.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

2/11/2013 16:30
 Mi metterò al lavoro, speravo soltanto che qualcuno lo sapesse già...  :-D :-D :-D

 marcellodandrea :

10/11/2013 11:04
 Consegna di Aldebaran, Altair, Andromeda: filmato Luce  del 12 aprile 1951    (in fondo il Garibaldi)

Consegna bandiera da combattimento a Andromeda (e Aviere) a Napoli: filmato Luce del 5 luglio 1952 (filmato nave Vespucci, tempo 00.36 e più avanti)

Nave Altair a Taranto: filmato Luce del 20 maggio 1953

 Maurizio Maggi :

10/11/2013 12:06
 Marcello ma se ti piace l'idea di metterle insieme , perchè no ? A meno che non le fai in navigazione che defilano controbordo, magari la fregata rende gli onori al Vespucci . Ti prenderebbe poco spazio e le potresti mettere abbastanza vicine senza problemi di onde etc. etc. in quanto la velocità è minima.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

10/11/2013 18:42
 La tua è una idea proprio bella (ma mi preoccupano le dimensioni del diorama) che affianco alle altre senz'altro. Sarebbe anche l'occasione per animare un po' di più le mie navi, visto che non metto quasi mai "omini" in scala (in effetti nel Sauro c'è una dozzina di marinai verso poppa).

Non ho ancora cominciato il topic su betasom, lì probabilmente trovo qualcuno che può darmi qualche info in più sulle basi di queste navi. Comunque, stando ai filmati, almeno la Altair era a Taranto in quegli anni.

 marcellodandrea :

15/11/2013 19:01
 Ok, ho aperto il topic anche su betasom.it e Alagi (cioè Maurizio Brescia) mi ha dato un po' di notizie sulle navi in questione a La Spezia. Se le cose stanno effettivamente così, potrei fare un diorama con Vespucci e una Aldebaran ai due lati del molo della banchina scali ambientato appunto nel 1952 :-)


Direi che a questo punto l'unica riserva che mi mantengo fino a compimento riguarda la mia capacità di rendere il Vespucci ragionevolmente realistico e quindi gradevole utilizzando le sartie fotoincise e quanto riuscirò a fare io. Altrimenti, è il piano "B", dividerò le due navi, l'Aldebaran da sola eventualmente in navigazione, il Vespucci sullo scalo al varo (al varo erano montati solo i tronchi maggiori di trinchetto e mezzana, senza sartie o stragli di sorta, un diorama piuttosto interessante anche da solo, ci sono molte foto per potermi documentare anche sul cantiere).

 Maurizio Maggi :

15/11/2013 23:17
 Come dice Brescia , ho letto il topic su Betasom, è assai probabile che siano state ormeggiate vicine. La soluzione migliore sembra quella del Vespucci affiancato alla banchina. Altrimenti mi è venuta in mente un'altra idea folle ! Potresti fare il Vespucci quando uscì a vela , al comando dell' Ammiraglio Straulino, da mar piccolo verso mar grande. In fin dei conti dovresti solo fare un pezzo di Taranto !
Ciao Maurizio

 alcione :

16/11/2013 14:14
 Quote:
Maurizio Maggi ha scritto: Come dice Brescia , ho letto il topic su Betasom, è assai probabile che siano state ormeggiate vicine. La soluzione migliore sembra quella del Vespucci affiancato alla banchina. Altrimenti mi è venuta in mente un'altra idea folle ! Potresti fare il Vespucci quando uscì a vela , al comando dell' Ammiraglio Straulino, da mar piccolo verso mar grande. In fin dei conti dovresti solo fare un pezzo di Taranto !
Ciao Maurizio


Bella idea  così incomincerà a sparare bordate del tipo : quanti bulloni sulla trave di sx. della
campata dx del ponte girevole  prima o dopo la ricostruzione del ponte :-P e la segnalatica
orizzontale ed il piano stradale  :-? etc.etc.etc. :-P :-P :-P
sto scherzando, è veramente una bella idea :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

16/11/2013 18:34
 Per rifare Taranto, aspetto una nave più facile (che so, un incrociatore intorno al 1910 ad esempio... per restare sul facile).

A parte scherzi, il fatto è che la cosa che mi preoccuperebbe di più in quella scala sarebbe proprio rifare in modo realistico le vele al vento: per questo ho scelto a priori di farlo ormeggiato.

Ci rivediamo con i primi passi sullo scafo :-)

 marcellodandrea :

10/12/2013 18:49
 Allora, facciamo qualche passo avanti con lo scafo.

Per la costruzione utilizzerò i disegni della Aldebaran di Franco Gay (ed. Lusci, costavano 6800 lire se non ricordo male, circa 3,5 euro) e quelli disponibili on line dello USS Slater.

Come ricordavo da quando ho fatto lo Slater (che è una classe Cannon), la poppa dei caccia di scorta classe Buckley (come è la USS England del kit Trumpeter) è angolata e quindi diversa da quella delle Aldebaran, che sono Cannon e ce l'hanno stondata: così ho dovuto aggiustarla. Ho tagliato lo specchio di poppa in mezzo e l'ho allargato di quanto necessario. Userò poi delle striscioline di plasticard per allargare il ponte. Infine dovrò limare le angolature fino a farle diventare stondate come da disegno.





A prua non c'è traccia, sulle Cannon, dello spessore che vedo sul pezzo corrispondente del kit della USS England. Questa foto è un dettaglio della prua dello Slater, tratta dal sito www.ussslater.org e come si vede è tutto piatto. Non ho assolutamente una foto di questa zona ripresa sulle navi italiane, se ce l'avete mi farebbe piacere vederla.



Così ho lisciato tutto.

 alcione :

12/12/2013 15:35
 

Mi spiace ma non ho altro su gli avvisi scorta   :-(
a ben leggerti,
Francesco :-)

 alcione :

13/12/2013 15:54
 Questa foto la conosci di già ?
tratta da internet, fotografo Paolo Bonassin. 

Taranto -F 590 Aldebaran 1960

Taranto - 1960 - F 590 Adebaran
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

14/12/2013 08:29
 ce l'avevo ma molto più piccola, quindi mille grazie perché si vedono molti dettagli in più. :-)

Ho finito di chiudere tutti i fori e gli scassi del ponte dove alloggiano i vari pezzi del kit Trumpeter e tolto qualche armadietto e aggeggi vari, perché saranno sostituiti da fotoincisioni, oppure perché non ci sono proprio sulle Cannon. Ho dovuto spostare anche la maggior parte delle bitte salvo le due a prua. Siccome le bitte sono su punti di forza della nave, delle due l'una: o le Buckley li avevano in posti diversi (non ho verificato) o è un errore del kit.

A questo punto, tuttavia, mi chiedo se non farei un lavoro più veloce e pulito rifacendo ex novo il ponte. Quello che mi frena è che non so dove procurarmi, eventualmente, delle bitte in scala (sono troppo minuscole per rifarle bene, almeno per me - così potrei anche acquistare in una volta sola le battagliole a tre fili senza reti, perché ovviamente sul foglio della England ci sono quelle americane con le reti). Sì sul ponte ci sono i riferimenti per le sovrastrutture, ma con i piani farei presto a risistemarli correttamente. Ci sto pensando...

 Maurizio Maggi :

14/12/2013 15:56
 

Marcello non ti fidare delle foto delle navi Usa, all'interno della stessa classe , ed i Cannon erano tanti,  è difficile trovarne due identiche a parte le principali sovrastrutture e l'armamento. Se hai scelto l'anno a cui riferirti per fare una delle nostre concentrati solo sulle foto di quell'anno. Anche il disegno presente sul libro dell' USMM che raffigura la nave modificata con il nuovo radar e l'albero a tripode mostra qualche piccola differenza con le foto della stessa nave. Insomma, tanto per fare una cosa nuova la documentazione è scarsa.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

14/12/2013 20:13
 documentazione scarsa? meno male pensavo peggio... :-D :-D :-D


Scherzi a parte, sì ci sto attento per quanto possibile. Comunque, riguardo le bitte e il profilo del ponte sto seguendo i piani di Gay e per il momento non ci sono differenze con quelli dello Slater.

Ho ripensato un po' alle precisazioni di Maurizio e penso sia utile, per chi ci segue, avere a disposizione i seguenti link e notizie:

Segnalo il DESAUSA (Destroyer Escort Sailor Association USA). Ho messo il link alla pagina con le caratteristiche tecniche e l'elenco di tutte le classi di DE (6 classi in tutto per un totale di 565 navi costruite su un totale di 1005 ordinate durante la guerra...), per accedere a tutto il resto bisogna tornare alla home page.

Altre notizie e grafici interessanti sono sul sito destroyerhistory.org ovviamente alla sezione dedicata dai DE. Questa è la pagina dedicata alle Cannon propriamente dette e in fondo c'è l'elenco delle varie serie costruttive, cantiere per cantiere.

Ricordo che i tre DE italiani erano:

USS Thornhill DE195, poi Aldebaran F590;  USS Wesson DE184, poi Andromeda F592 tutti della classe Cannon (a volte indicata come Bostwick) - cantiere Federal Shipbuilding & Drydock Co. Newark (New Jersey)

USS Gandy DE764, poi Altair F591 - cantiere Shipbuilding Tampa (Florida). (NB lo Slater DE766, a cui faccio e farò spesso riferimento, fa parte della serie del Gandy, poi Altair, ed è stato varato nel medesimo cantiere).

 marcellodandrea :

23/12/2013 22:42
 Insomma, come dicevo nell'altro messaggio, alla fine è stato più semplice e pulito spianare tutto. Ho tolto bitte e passacavi e ho collegato scafo e ponte al meglio, stuccando tutti i bordi. Così ho una superficie pulita su cui lavorare. Ho dato una mano leggera di primer bianco per vedere se va tutto bene. Si noti la poppa risagomata secondo i piani di F. Gay e dello Slater (l'ho allargata come indicato sopra). Anche la prua è leggermente stondata (appena appena) per togliere quell'aspetto a punta che ha nel kit Trumpeter.










 marcellodandrea :

29/12/2013 15:30
 

Ho messo i passacavi e le bitte lungo i bordi dello scafo, seguendo i piani di F. Gay (e le foto delle navi) per la loro posizione. I passacavi sono in filo di rame, le bitte in tondino di plastica.

A prua ho sistemato i pozzi delle ancore, l'occhio di cubia (che è spostato in basso fino a coincidere con il bordo del ponte - l'ho rifatto in rame perché mi sembra sensibilmente più grande di quello proposto dal kit) , la piccola piastra di protezione (trapezoidale) al di sopra e la piastra di rinforzo (rettangolare) al di sotto. La scala è minuscola e i dettagli non sono eccessivi. La protezione trapezoidale sopra l'occhio di cubia in realtà ha una intelaiatura interna (si vede nelle foto tratte dal sito web dello Slater), che mi limiterò a dipingere. Anche i perni esterni ai pozzi delle ancore sarebbero sagomati (qui un piolo nero che cercherò di pareggiare).






Lo stesso a poppa... (si noti la differenza di dimensioni e posizione tra la postazione (circa ovale) del cannone di poppa sul kit (cl. Buckley) e sulla nave vera (cl. Cannon: anche qui non so se è un errore del modello o una differenza tra le due classi perché non ho verificato). Ho utilizzato una fotocopia su carta trasparente lucida per trovare le posizioni corrette, come suggerito a suo tempo da Maurizio Maggi.



Infine una vista d'insieme



Si possono notare i vari particolari nelle foto seguenti:

(dettagli di foto inseriti a scopo discussione modellistica)

Aldebaran 1954 circa, si notino le dimensioni e la posizione (a filo del ponte) dell'occhio di cubia, nonché la piastra rettangolare al di sotto (si vede bene anche nella foto postata da Alcione poco sopra)



Uss Slater



Questa è l'Andromeda, la piastra sotto l'occhio di cubia è rettangolare ma posta in verticale, cioè è più grossa (la nave ha già l'albero a tripode)




ma è stata modificata, perché in una foto di fine 1953 è come le altre



e lo stesso presenta l'Andromeda nel 1952 a Tolone





Purtroppo non ho foto chiare per l'Altair e quindi non saprei dire, ma posso supporre che avesse la stessa piastra sotto l'ancora.

La cosa interessante è che lo Slater non presenta questa piastra sotto l'occhio di cubia. Bisognerebbe vedere le foto disponibli degli altri DE, potrebbe essere una aggiunta italiana ma non ho riscontri sicuri.

 enrico63 :

29/12/2013 17:49
 Ciao Marcello,
sei sicuramente un modellista a tutto tondo come lo testimoniano i lavori (carri, figurini) che ho visto qui su M+ ....ma con le navi hai un feeling tutto speciale.
Buon lavoro :-)

 marcellodandrea :

29/12/2013 19:01
 Quote:
enrico63 ha scritto: Ciao Marcello,
 ....ma con le navi hai un feeling tutto speciale.
Buon lavoro :-)



beh sì è vero... :-) :-) :-)  mi piacciono tantissimo, ma senza l'aiuto di questi forum avrei avuto assai meno cose da dire.

 alcione :

30/12/2013 19:46
 Viene su bene, non c'è che dire  la piastra a protezione della murata la dovrai carteggiare un pochino, così sembra una "turafalle" :-D
stò spulciando un po di riviste degli anni '70, ma non ho trovato ancora nulla per i periodi precedenti. 
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

30/12/2013 22:38
 Ho usato plasticard sottilissimo, come un foglio di carta da scrivere, ma può darsi che sia comunque troppo in scala. Vedrò dopo una mano di primer se è il caso, ora la piastra è bianca su fondo grigio e risalta parecchio :-)

 marcellodandrea :

7/1/2014 12:03
 Ho cominciato a lavorare alla plancia. Ci sono molte variazioni da fare.



Dopo aver montato il primo livello, è meglio carteggiare tutto perché comunque le scalette e i portelli saranno in fotoincisione, i corrimano vanno rimessi e altri dettagli non ci sono.


Questa è la plancia con i tre livelli montati a secco.

Nel primo livello in basso ho lisciato tutto e ho tolto i paraschegge delle postazioni AA ai lati del cannone. I paraschegge erano diversi nelle Aldebaran (cioè, erano diversi per ogni nave, la Aldebaran ce li ha convessi, la Altair diritti, la Andromeda concavi, si possono confrontare le foto delle navi vere - non capisco queste differenze, dal momento che il profilo del paraschegge serve a guidare la traiettoria del tiro dell'arma per evitare di sparare sulla nave). Comunque vanno rifatti.
Il secondo livello è il ponte a metà altezza, che nella England è curvilineo davanti, nelle Cannon e  nelle nostre navi è angolato con una forma circa trapezoidale. L'ho rimodellato seguendo il disegno di F. Gay.
Il terzo livello, la plancia scoperta, è quello che dovrà essere modificato di più. Intanto ho aggiunto il "blocchetto" trapezoidale che sporge sul davanti (un pezzettino di resina) e che compare in tutte e tre le navi italiane. 




Una vista da vicino degli ultimi due livelli in alto (giò con le due correzioni che ho detto - il terzo livello è montato a secco), da confrontare con la successiva.




Questa è una foto del mio Slater (in scala 1/240 - diciamo la verità, una scala assai comoda per i dettagli...) nella stessa zona. Lo Slater è una Cannon della stessa serie della Altair, ma ha comunque delle differenze rispetto alle navi italiane. Comunque sia, molte cose nei tre livelli sono uguali e dovranno essere rifatte per il modellino in 1/350, ad esempio il paraschegge per il porcospino davanti, e poi la struttura, piuttosto complessa, della plancia alta, che come si vede confrontando la foto precedente è molto diversa e non permette di modificare i pezzi esistenti: una parte di questi dovrà essere rifatta proprio da capo.




La plancia al momento montata a secco. Ho scelto definitivamente di fare la Aldebaran (vedi forma convessa del paraschegge esterno delle armi AA accanto al cannone), e non una delle altre due che invece avrei preferito di primo acchito, perchè ci sono dettagli di diverse parti invisibili nelle foto che altrimenti non avrei saputo come fare salvo fare riferimento al disegno di F. Gay che appunto rappresenta la Aldebaran (per esempio l'andamento del paraschegge delle armi AA sul davanti).



 alcione :

7/1/2014 14:31
 E Aldebaran sia :-D
buon lavoro,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

9/1/2014 23:01
 Grazie Alcione. Restando un momento al discorso del profilo del paraschegge delle postazioni AA sulla sovrastruttura di prua, noto ora che il piano di F. Gay ha un errore (spero non sia il primo di molti, anche in piani precedenti ho trovato imprecisioni) relativo a quel profilo, infatti per la Aldebaran è riportato il profilo concavo che invece, foto alla mano, era proprio solo della Andromeda. Purtroppo lo so che con i disegni si corre questo rischio, ma non ho scelta per quello che non vedo dalle foto...

Tornando alla sovrastruttura di prua, ho fatto qualche passo avanti :-)

Ho dovuto rifare anche le battagliole posteriori del secondo livello, perchè mi sono accorto che se le lasciavo così com'erano, la battagliola creava uno scalino a rientrare, per quanto minuscolo, con la parete del primo livello sottostante. In realtà non c'è alcun scalino e non potevo certo compensare con lo stucco. Nella foto però i due livelli sono solo appoggiati l'uno sull'altro.

Sulla parete in basso ho messo anche gli oblò (assenti nella England).



Il leggero allargamento ottenuto (complessivamente circa 1 mm) del secondo livello è poi decisivo per permettere l'alloggiamento comodo di una scaletta che si trova nella posizione indicata dalla linea rossa (dal secondo livello al ponte della tuga del fumaiolo, dietro). Comunque, per ottenere un effetto di spazio che fosse gradevole a colpo d'occhio, mi sono "aiutato" limando un po' anche i contenitori delle bandiere ai due lati.



Sono andato avanti anche con la plancia scoperta, in alto sul terzo livello (qui sempre a secco). Le parti bianche sono nuove (se si confronta con la foto del post precedente, si nota che ho dovuto rifare nuovo il pavimento della controplancia: in molte situazioni, invece di perdere tempo a modificare, a volte male, quello che già c'è, si fa prima e meglio a rifare il pezzo nuovo).

La freccia rossa indica gli scassi per alloggiare gli incastri della tuga dietro. Dovrò vedere se è il caso di mantenerli o li dovrò chiudere. Probabilmente, siccome la tuga di centro nave è completamente diversa e va rifatta ex-novo, dovrò prima finirla per poter decidere in merito (ma suppongo che vadano chiusi).

 alcione :

10/1/2014 15:35
 Solo non ho ben compreso di quali ....parabordi .....tu
parli, che hai rifatto :-? sarò di coccio ma........
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

10/1/2014 17:28
 Se non sono chiaro scusa te :-)

Per le descrizioni della sovrastruttura di prua ho distinto tre livelli, corrispondenti più che altro ai pezzi del kit:
1) la parte basale, che comprende anche la postazione del cannone davanti e le postazioni AA ai due fianchi, insomma quella con gli oblò;
2) la parte intermedia, cioè il ponte di forma trapezoidale sul davanti e al quale sono agganciate le due custodie delle bandiere dietro
3) la parte più in alto, il ponte di comando e la controplancia scoperta.

Nella prima foto del post precedente, la sovrastruttura di prua vista dal fianco sinistro, sono presenti solo i livelli 1 e 2.

Ho rifatto le battagliole del secondo livello, quelle comprese tra le postazioni semicircolari laterali e le custodie delle bandiere dietro (inizialmente avevo modificato solo il profilo anteriore, da arrotondato a trapezoidale).

Per ottenere un effettivo allargamento per quanto minimo di tutto quanto, ho tagliato le vecchie battagliole lasciando la parte di ponte sottostante. Poi ho incollato le nuove battagliole esternamente, guadagnando così lo spessore relativo a quelle vecchie. Ho tagliato via le custodie delle bandiere e le ho reincollate leggermente più all'esterno, appunto in corrispondenza delle nuove battagliole. Il risultato è stato un allargamento dello spazio dove dovrebbe andare la scaletta, indicata dalla linea rossa nella foto del post precedente, spazio che prima era del tutto insufficiente, ora è normale.  :-)

 alcione :

10/1/2014 19:32
 Sicuramente ti sarai spiegato ma.....quando parli di
parabordi io penso ad un manufatto, di forma e materiali diversi, messi esternamente ai fianchi a protezione degli
stessi da urti indesiderati, per l'appunto para- bordo.
Tra le lunette dei proiettori ed i cassoni delle bandiere
di segnalazione vedo che hai riposizionato una battagliola
al posto della precedente del kit :-?
Comunque se la modifica andava fatta, ben venga ;-)
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

10/1/2014 21:15
 sob, hai ragione, sì è una battagliola  :-)
forse è meglio se correggo il testo nel post precedente, altrimenti rischio di confondere anche altri. ciao grazie

 marcellodandrea :

11/1/2014 19:25
 Ho sistemato i pezzi più importanti relativi alla plancia scoperta, cioè la torretta dietro e la piattaforma dell'albero. Il tondino di ottone è inserito solo per verificare l'allineamento dell'albero. La torretta è di legno rivestito in plasticard.
Sul davanti, ho aggiunto la piattaforma rialzata, su cui andranno vari aggeggi tra cui la colonnina della bussola e, proprio alla sua destra, la scaletta che scende al ponte di comando coperto al di sotto (la scaletta vera e propria non è visibile, perché è coperta: sul lato prua c'è una porticina di accesso - nel post successivo ho indicato la scaletta con una freccia rossa).

A proposito del ponte di comando coperto, ho stuccato e chiuso gli oblò sul davanti perché le Cannon ne hanno molti di più e più ravvicinati. Credo che sia molto più pulito e preciso dipingerli alla fine.

Riguardo gli incastri per la tuga dietro, li ho chiusi.

Tutta la sovrastruttura è solo appoggiata, i tre livelli non sono incollati fra loro perchè, oltre che ripulire tutto con cura, devo aggiungere un sacco di altra roba...


 marcellodandrea :

11/1/2014 23:34
 Ho fatto qualche altra foto e una cosa nuova, pensavo ci volesse più tempo.
Intanto una foto della plancia scoperta. La freccia rossa indica la copertura della scaletta che scende nel ponte di comando, al di sotto.



Lo stesso pezzo visto da sotto.




Ho cominciato ad abbozzare la tuga di centro nave, tagliando prima il listello scuro e piegandolo a caldo, leggermente, al centro, per seguire la curva del ponte della nave in senso longitudinale, poi ho aggiunto il listello chiaro per arrivare alle dimensioni corrette, stando ai piani di Gay. Mancano ancora alcuni volumi sulle pareti esterne. Infine ricoprirò tutto di plastica.





 Maurizio Maggi :

12/1/2014 18:35
 Marcello ciao, controlla bene le misure della plancia in quanto la copertura della scaletta aveva un portello che apriva verso destra, come mostra la foto è quasi attaccato , come scendevano ? Sul lato di sinistra ,  in pratica dalla parte apposta della copertura, c'era una altro portello sulla parete  che consentiva l'accesso alla centrale di combattimento. Non ti posso mettere immagini per i motivi che già conosci ma quello che mi sembra eccessivo e quel rialzo a forma di gradino ( non quello che hai fatto tu intendo quello presente sul kit ) , è troppo lungo non dovrebbe correre da un lato a l'altro se ben  ricordo.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

12/1/2014 22:53
 Per il portello della centrale di combattimento potresti avere ragione tu, ma non sono sicuro perché il disegno di Gay è diverso da come mi aspettavo fosse la situazione. Se guardi qui  (il disegno in alto a sinistra) noterai che una variante delle Cannon è quella con la piattaforma da parte a parte (come presenta Gay), un'altra è quella dello Slater con la piattaforma più corta e la porta a sinistra (quella che mi aspettavo io). In ambedue - però - è presente la porta di accesso alla centrale di combattimento. Ma quale delle due è quella giusta per le navi italiane?  Il disegno di Gay è questo sotto e mostra una piattaforma che corre da parte a parte, come quella del kit. Magari non saprei come fosse situata la porta (data la piattaforma intera...), ma quello che ho fatto è solo un tentativo di interpretazione. Tra l'altro, ora che lo riguardo, sospetto che la piattaforma dietro rettangolare e quella davanti da parte a parte siano sullo stesso livello, quindi penso che dovrò alzare quella dietro rettangolare ed eventualmente coprire quella davanti con una sfoglina di plasticard da 1 decimo (nota che la piattaforma dietro ha una scala di accesso angolata di 45° sul lato destro; lo Slater ne ha due, una per parte e parallele).

Mi viene in mente che questa faccenda della posizione della porta di accesso per le navi con piattaforma continua da parte a parte è interessante, forse potrei scrivere al mio amico curatore del museo dello Slater e chiedere a lui se ne sa qualcosa... se non sono congelati sotto la recente glaciazione ... :-)





Riguardo la scaletta , a me risulta che il portello di accesso fosse sul davanti. Anche sullo Slater è così.  Clicca sopra questo link e gira verso destra, il portello è aperto e si vede bene che è davanti. Hai un'altra fonte? Scusa se non ho specificato la fonte, ma non pensavo che per le navi italiane potesse essere diverso. Pure nel disegno di Gay qui sopra è sul davanti, si capisce dall'orientamento della scaletta (da sinistra verso destra nel disegno).

 marcellodandrea :

14/1/2014 15:02
 Ho rivisitato la controplancia alzando la piattaforma rettangolare, come avevo detto. Ho aggiunto qualche dettaglio, tra cui la forma, secondo me, del piccolo portello per accedere alla camera di combattimento (la posizione è quella, dato il disegno riportato nella pagina del sito dello Slater che ho indicato nel post sopra). Nella seconda foto sono visibili i portelli per l'accesso alle scalette che scendono alla plancia coperta e quello della torretta dietro.
I tre livelli sono solo appoggiati, come al solito.




 marcellodandrea :

17/1/2014 15:06
 Ed ecco iniziata la tuga di centro nave, autocostruita in legno rivestito di plastica. Ho completato il rivestimento di base, pareti più ponte. Ora dovrò aggiungere i paraschegge delle postazioni AA e il fumaiolo. Come per la plancia, tutti i dettagli minuti li farò in un secondo tempo. Come sempre i pezzi sono solo appoggiati a secco.




 alcione :

17/1/2014 17:33
 :-)
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

20/1/2014 00:03
 ciao, solo per informarvi che nella stanza dedicata al centenario della prima guerra mondiale ho iniziato un topic sui cctt Insidioso e Schiaffino. Vediamo che cosa esce fuori... :-)

 marcellodandrea :

22/1/2014 15:21
 Ho finito di montare le piazzole AA sulla tuga di centro nave (salvo l'ultima spostata verso poppa). Quelle centrali hanno la piccola complicazione di essere sopraelevate: quella di destra è appoggiata sopra una specie di casottino che semplifica tutta la faccenda,  ma quella di sinistra è sostenuta da una intelaiatura che quindi va rifatta, almeno approssimativamente.




Vista di fianco. Manca, ancora, il traliccio anteriore che scende fino al ponte di coperta.



Il traliccio sotto la piazzola AA fornito nel set fotoinciso della GMM è sbagliato per la Aldebaran (infatti quello è per una Buckley) perché ha una intelaiatura a X, mentre quella giusta si vede nelal foto successiva ed è fatta a Z. Non ho una cosa del genere, ma cercherò di costruirla con fotoincisioni di recupero. per questa ragione non ho fatto il traliccio portante, ma ho fatto in modo che la piazzola AA stesse su da sola sull'intelaiatura precedente. Ai lati dell'intelaiatura si vedono due grossi avvolgicavi. Questo è un dettaglio di una foto degli anni '60 con albero a tripode, ma l'intelaiatura era la medesima.
Si noti la forma del paraschegge della piazzola, con disegno convesso.

(dettaglio di foto inserito a scopo discussione modellistica)




Una vista d'insieme, tutto è solo appoggiato, come al solito.




Non dico che riuscirò a fare un buon lavoro (ma insomma ci provo... :-)  ) ma se siete interessati metto anche illink al wip dei cctt Insidioso e Schiaffino, nella stanza dedicata alla campagna sulla Prima Guerra Mondiale. Oltretutto, come al solito, ho bisogno dei vostri consigli e critiche per fare un buon lavoro...

 marcellodandrea :

28/1/2014 15:10
 Ho aggiunto la postazione ovale per le Bofors AA binate sulla tuga  e ho cominciato a preparare quella per il cannone, subito a poppavia. Quella per il cannone ha un basamento (in scala) sopraelevato di circa 2 mm rispetto al ponte.




Una vista d'insieme con tutte le varie parti smontate.




Per finire vi segnalo la terza foto dall'alto di questa pagina:

 http://www.navsource.org/archives/06/184.htm

 si tratta della prua dell'USS Wesson (poi Andromeda): se osservate proprio sotto l'ancora, si nota abbastanza bene una piastra di rinforzo rettangolare. Purtroppo nello stesso sito non ci sono foto significative del Thornill (poi Aldebaran), ma il Wesson era stato costurito nei medesimi cantieri, quindi senza stare a controllare tutte le svariate decine di DE classe Cannon (ma un'occhiata l'ho data comunque, sempre a DE costruiti nel solito cantiere, ad esempio l'USS Booth, seconda foto dall'alto)  , penso si possa concludere che anche la piastra della Aldebaran (e probabilmente anche quella della Altair, anche questa purtroppo invisibile sulle foto disponibili del Gandy) sia di origine americana e non una aggiunta italiana.

 marcellodandrea :

29/1/2014 23:59
 A suo tempo Maurizio Maggi aveva posto un problema interessante riguardo l'accesso alla camera di combattimento (la parte anteriore della controplancia). Io avevo fatto riferimento ai disegni che si trovano su ussslater.org per sistemare la controplancia della Aldebaran. Ora ho trovato una foto che comprova non solo la possibilità di avere una piattaforma unita da parte a parte ma anche l'esistenza di un portello ridotto per l'accesso alla camera di combattimento, posto appunto sopra la piattaforma. La foto è questa, riguarda l'USS Hemminger in un momento intorno al 1944. Lo Hemminger ha una camera di combattimento davanti alla controplancia del tutto simile a quella che poi sarà montata su Aldebaran, Altair e Andromeda e si vede benissimo non solo la piattaforma continua da parte a parte, ma anche il portello a sinistra, tutto al di sopra della piattaforma. Rispetto a quello che ho messo io sulla Aldebaran il portello è solo un po' più grande e quindi lo sostituirò :-)

Anche io come Maggi ero perplesso su come fosse fatto questo portello, data la piattaforma continua: la mia soluzione sul modello era un'ipotesi e sono contento di aver trovato questa foto che chiarisce la questione :-)

La foto mostra anche un altro dettaglio che è stato oggetto di discussione e cioè, sulla destra,  la copertura della scala che scende sotto, sul ponte di comando. Si noti che la copertura è adiacente al fianco dritto della controplancia e quindi non può avere il portello a dritta (infatti il portello è anteriore, come mostra la foto panoramica sempre dello Slater già linkata qui).

 syerra :

1/2/2014 19:34
 Bellissimo lavoro Marcello, e pensare che la conversione mi pareva più semplice... ieri ho rivisto il mitico "duello in Atlantico" che possiedo in DVD e mi son ricordato di avere letto, Storia Militare?!, che proprio quell'esemplare fu in seguito al film assegnato alla nostra MM e diventò l'Aldebaran... :-)

 marcellodandrea :

2/2/2014 23:56
 Non ho mai saputo che il Thornhill, poi Aldebaran, fosse stato impiegato in quel film. Così se riesco a trovarlo potrei avere qualche informazione interessante sulla sua configurazione, chissà... Grazie della notizia.

Ho terminato le sovrastrutture più grandi della nave.  Il fumaiolo, un'anima in tondino di legno sagomato rivestita di plastic ae poi lisciata a misura.




Eccolo completato (ma devo mettere i tubi delle caldaie e i vari dettagli) a centronave, appoggiato su tutto il resto.







La postazione del primo cannone  a prua, con il paraschegge (che qui fa pure da paraonde) dotato di una serie di costolature di rinforzo come da foto dell'Aldebaran,. Al paraschegge mancano le pareti laterali, che posso mettere solo dopo averlo incollato al ponte.







Una vista d'insieme della nave con tutte le sovrastrutture appoggiate. Si notino a poppa la postazione del cannone con il bordo del paraschegge completamente piatto e, più a poppa, l'ultima coppia di postazioni AA per le Oerlikon, anche queste, come il praonde di prua, con alcune costolature di rinforzo.




Le costolature di quest'ultima postazione AA sono esclusive della Aldebaran, nelle varie foto che ho si vedono solo su questa nave, mentre le altre due hanno il paraschegge liscio.




La strana forma del bordo posteriore delle due ultime postazioni AA è facilmente spiegata da questa foto aerea del Gandy (poi Altair) . La parte a zig-zag del bordo posteriore ospita gli armadietti delle munizioni delle Oerlikon.

 Alle :

3/2/2014 22:36
 Ma alla fine rimane qualche pezzo della plastica originale? :-P :-P :-P
Scherzi a parte mi piacciono le tue realizzazioni ma ti invidio la ricerca della documentazione dei particolari che metti in tutte le tue opere... personalmente non ne sarei capace. Sinceri complimenti.:-)
Pino.

 marcellodandrea :

4/2/2014 10:42
 Grazie. No non rimane molto del kit originale, almeno della struttura principale solo lo scafo (ma la poppa è stata modificata) e la parte bassa della plancia (modificata anche quella). Il resto è tutto ricostruito e forse , facendo bene i conti, si potevano risparmiare i soldi del kit.

Tuttavia, come è noto (vd. il topic di Maurizio Maggi) esistono dei set di conversione da questo kit, che è una Buckley, ad una Cannon, set che non conosco affatto (salvo averli visti appunto nel topic di Maggi) e che forse permettono di arrivare ad un risultato apprezzabile appunto partendo da questo kit.

 alcione :

4/2/2014 17:15
 Quote:

marcellodandrea ha scritto:

tutto ricostruito e forse , facendo bene i conti, si potevano risparmiare i soldi del kit.



sicuramente, vista la mano :-P :-P :-P :-P :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

5/2/2014 00:03
 Arrivati a questo punto, con la Aldebaran ragionevolmente avviata, è venuto il momento di esaminare la fattibilità della Vespucci con attrezzatura completa. Il che significa adesso portare avanti la seconda nave e verificare quanto io sia capace di attrezzarla in modo gradevole e sufficientemente realistico in questa scala. Il diorama infatti dovrebbe apparire come qui sotto (a dir la verità devo verificare se lo scalandrone laterale del Vespucci si trova sul fianco sinistro o dritto, o su entrambi):




Se la cosa non funzionasse infatti, allora la presentazione delle due navi cambierebbe : farei l'Aldebaran in navigazione con un po' di equipaggio e la Vespucci sullo scalo al momento del varo (beh, anche lì ci sarebbero problemi per ricostruire lo scalo del cantiere, ma dispongo di una certa quantità di foto - in ogni caso, diventerebbero due lavori separati).

Immagino che il Vespucci nel 1952 (diorama con la Aldebaran) fosse diverso da come è oggi e nel 1931 (al momento del varo) fosse ancora diverso. Anche questo è un problemino che dovrò affrontare.

Naturalmente esiste una terza possibilità, che considero senza farmi troppi patemi: è cioè non riuscire a superare i problemi posti sopra. E va beh, nel qual caso il Vespucci scenderà nel dimenticatoio e completerò la Aldebaran da sola... :-)

 marcellodandrea :

12/2/2014 18:59
 In attesa di notizie più chiare sul Vespucci nel 1952, sto cominciando a scendere un po' più nei dettagli per la Aldebaran. Una cosa che mi è venuta in mente sono le strisce antisdrucciolo.  Ci saranno state nel 1952?

Questo è un ritaglio di foto della USS Gandy (poi Altair) nel 1945: le strisce antisdrucciolo sono fin troppo evidenti.

(dettaglio di foto inserito a scopo discussione modellistica)



Nei modellini di Aviere e Artigliere, ambientati nel 1952, le strisce le ho messe perché alcune foto dimostravano la presenza sulle navi vere.

La Aldebaran è ambientata sempre nel 1952, e quindi, forse, le strisce ci sono. Qualcuno ha qualche idea in proposito?   ciao grazie  :-)

 syerra :

12/2/2014 19:48
 Marcello ma realizzare uno stampo in silicone di tutte le parti di un "Aldebaran"per replicarle in resina ti pare una cattiva idea?! credo, anzi son certo, non sia difficile farlo... aiuteresti altri, me per primo ad esempio, che ha in programma la realizzazione di questo bellissimo soggetto!!! Fammi sapere magari si condividono le spese ;-)

P.S. un terzo è anche Pietro che possiede anche lui il kit per la stessa modifica :-)
io addirittura possiedo anche il kit Revell della Hawaian pilot per trasformarla in Nave Etna o Bafile, oltre ai disegni dell' ANMB :-D

 marcellodandrea :

12/2/2014 20:08
 Non ho mai fatto nulla con gli stampi di silicone e quindi non saprei da che parte farmi, anche per preparare i pezzi. Inoltre, ho sempre la sensazione che molte cose sarebbero sovrascalate, per esempio i paraschegge, che già così (plasticard da 0,25 mm) mi sembrano troppo spessi...  Infine, esiste già una conversione in resina per questo kit  per fare una Cannon (vd. il topic di Maggi sulla stessa nave in questa stanza, dove presenta appunto questo kit di conversione) , lì il lavoro di modifica dei pezzi è decisamente minore (qualcosa comunque va aggiustata...) se non si vuole autocostruire tutto.

 marcellodandrea :

19/2/2014 22:52
 

In questi giorni non ho fatto gran ché perché mia mamma, che è piuttosto anziana, ha avuto una bronchite e così il tempo era poco. Ora va meglio, ho aggiunto un po' di dettagli a prua e una mano di primer. Il primo livello della plancia è incollato al ponte adesso.

 Per cominciare ho messo il paravampa del porcospino. I montanti inferiori sono quelli che vedo da qualche foto dell'Aldebaran, apparentemente sono di meno (2 soli più grossi) di quelli presenti sullo Slater (che uso un po' come riferimento di massima per le Cannon).






La freccia rossa indica una caratteristica della Aldebaran dei primi anni '50 (successivamente, al posto dei tubi in gomma, ci saranno dei... (? assomigliano a rampini di varia lunghezza, non so come si chiamano, gli stessi presenti sul lato sinistro proprio sotto la postazione della Oerlikon). La freccia gialla indica invece la posizione di due cassette di munizioni per le Oerlikon, esterne ai due armadietti per le munizioni del cannone (i 4 tubi all'esterno contengono le canne di riserva delle Oerlikon), che si vedono in foto dei primi anni '60 e che non sono ancora sicuro che ci debbano stare nel 1952. Si noti anche che il portello sul lato obliquo a dritta del primo livello della sovrastruttura è dotato di oblò e più arretrato di quello presente sul lato sinistro (più avanti e senza oblò). Per allestire l'interno dei paraschegge dei cannoni ho fatto riferimento allo Slater perché non ho assolutamente nulla per le navi italiane.



 alcione :

20/2/2014 18:30
 A pag 3 di questo wip - foto Aldebaran lato sx - sotto la plancetta delle 20 mm. aa 
mi sembra che vi siano  due lance dell'impianto ad acqua - lavanda dello scafo ed antincendio -
sembra plausibile :-?  
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

20/2/2014 19:20
 Giusto, grazie, ecco cosa sono  :-)   ce ne sono molte altre in giro, da mettere.

Sul primo livello ho incollato il ponte del secondo livello (in pratica la plancia coperta). Dietro, a ridosso dei contenitori delle bandiere, ho messo (frecce rosse) la battagliola che chiude in parte il lato posteriore (nello spazio libero c'è una scaletta che va alla tuga) e ai due lati due ringhiere che nella nave vera sono dotate di minuscole caviglie metalliche a cui vengono arridate le sagole delle bandiere.

Le frecce azzurre indicano altri due contenitori di riserva delle canne delle Oerlikon (tutti questi contenitori in giro per la nave sono ballerini nella loro posizione su queste navi, ma le foto dell'Aldebaran nel 52-53 le mostrano lì. In varie Cannon se ne vedono altri due nella stessa posiizone ma sul lato interno, non ho ancora capito se ci sono anche qui ). Ho messo anche (frecce gialle) quelle che mi sembrano due antenne (due per parte) a cui arrivano i cavi della radio dall'albero (ma non sono sicuro della loro funzione).



Ho appoggiato il blocco superiore (ponte di comando e plancia scoperta in alto, più torrette varie), non è incollato ancora e non lo sarà fino alla fine, altrimenti non posso verniciare il ponte in mezzo (quella della foto sopra) soprattutto dietro. Incollerò l'albero a questo blocco superiore (ci sono vari montanti solidali tra l'albero e la piattaforma dietro) e poi applicherò tutto in una volta sola.

La freccia verde indica la posizione delle luci laterali (verde e rossa, una per lato), la freccia gialla indica quella che credo sia la luce bianca anteriore, la freccia rossa indica un altoparlante (anche di questi ce ne sono diversi in giro per la nave). Le frecce bianche indicano una serie di lampadine con i cavi elettrici che corrono in alto, sono anche sull'altro lato, al livello superiore e lungo la tuga.



Nella foto sotto, la freccia rossa indica la battagliola della torretta, mi pare che sia solo sul lato anteriore devo verificare meglio. Alla torretta si sale con due scalette esterne, una per lato, che ancora non ho messo. Le frecce gialle indicano di nuovo la base delle (?) antenne radio.

Qui si vede la piattaforma posteriore con il foro dell'albero. Come dicevo sopra ci sono alcune squadre di rinforzo che collegano albero e piattaforma e quindi preferisco creare un unico blocco "livello superiore-albero" così da poterlo collegare bene e poi incollare tutto assieme. La tuga bianca dietro è solo appoggiata.



Ed eccola a vele spiegate, per così dire...

 marcellodandrea :

25/2/2014 18:31
 

Ho cominciato a sistemare i dettagli della tuga, intanto quelli chiaramente visibili (o almeno decifrabili) dalle foto anni '50:

lato sinistro



1: presa d'aria di sx; 2: tubi antincendio; 3: lance ad acqua; 4: portelli; si noti anche la posizione di due salvagente a ciambella.

 lato dritto



I numeri indicano gli stessi dettagli della foto precedente. Si noti la presa d'aria (1) al termine della tuga, che arriva in basso fino al ponte nei primi anni '50 (successivamente sarà accorciata come quella sul lato sx).

Una vista del lato sinistro. Sulla sovrastrttura di prua ho aggiunto le scalette (bianche) alla torretta del sistema di tiro MK 52 in alto sulla controplancia e i salvagente a ciambella.

 alcione :

25/2/2014 18:47
 
Forse che le manichette antinc. un pelino sovradimensionate :-? o è una mia impressione :-?
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

25/2/2014 19:11
 Purtroppo l'impressione conta, è vero sembrano anche a me un pelino più grandi, ma intanto non ho trovato da nessuna parte un filo di rame poco più sottile, e poi nelle foto dei Cannon questi tubi li vedo proprio grossi... vediamo una volta dipinti se riesco a sfinarli ...

 alcione :

25/2/2014 19:27
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:................questi tubi ..............


Manichette, Marcello, manichette ....o M.B. ti bacchetta ;-) :-P
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

25/2/2014 21:15
 ih ih, fammi dire qualche sfondone ogni tanto ... :-D :-D :-D

 marcellodandrea :

28/2/2014 23:47
 Volevo segnalare questo filmato  sulla Aldebaran che ho trovato proprio ora, dal quale non è possibile ricavare molti particolari modellistici, ma mi sembra molto interessante a prescindere. Gli ho appena dato un'occhiata e devo studiarmelo con calma. La data non è più il 1952 (vd. l'albero della Altair - quello della Aldebaran non si vede almeno nelle parti che ho guardato io) , ma è più avanti solo di pochi anni, perché compare la corazzata Andrea Doria, leggo radiata nel 1956 e il sommergibile Tazzoli, entrato in servizio nel 1954.


Poi, una foto dello Slater a centro nave  a sx, tratta dal sito www.slater.org: solo per notare che le manichette sono tubi belli grossi in relazione alle persone, così alla fine ho lasciato quelli che avevo montato... :-)

(dettaglio di foto inserita a scopo discussione modellistica)

 marcellodandrea :

3/3/2014 12:08
 

Qualche giorno fa ho messo un piede in fallo e mi sono procurato una distorsione, così devo starmene qualche giorno a riposo in attesa di poter riutilizzare il mio piede al 100%... (sob) e così  mi sono guardato tutto il filmato con calma. Mi rimangio alcune cose di quelle che ho detto. Intanto da un punto di vista modellistico ci sono molti particolari interessanti che esaminerò al momento opportuno. Ci sono però due questioni che vorrei discutere un attimo con voi se mi aiutate. La data del filmato e la presenza/assenza delle guide antisdrucciolo che avevo citato in precedenza.

 Data: non si può essere precisi al mese, immagino, almeno non con le nostre informazioni, ma credo che il filmato sia stato comunque fatto nella seconda metà del 1953. Ci sono due ragioni per questo:

 1) al tempo 38.05 ci sono scene di vita di un marinaio e si legge "W la classe 1934", di conseguenza quel marinaio imbarcato dovrebbe avere 18/19 anni e quindi 1934 + 18/19 anni = 1952/53.

 2) al tempo 36.12 sfila l'Altair e si vede benissimo che ha l'albero a tripode, ma al tempo 54.51 è inquadrato l'albero dell'Aldebaran ed è di tipo iniziale (singolo); lo stesso al tempo 56.40 la nave ormeggiata in primo piano ha l'albero singolo, quella dietro l'albero a tripode e quindi è l'Altair (subito dopo compaiono altre navi diverse).

 Guide antisdrucciolo: non ho alcuna foto che mostri la loro presenza, ma il dubbio ce l'ho sempre perché nelle navi americane c'era. Qui nel filmato, in tutte le sequenze in piena luce solare le guide non si vedono ma al tempo 46.00 è inquadrata la prua in luce lunare e mi sembra proprio di vedere chiaramente le guide (l'aspetto è quello di una fila di traversine ferroviarie, una dietro l'altra) a coppie, due a sx e due a dx del cannone di prua, che arrivano fino ai comandi delle catene, poi si interrompono.

Che ne dite?  :-)

 marcellodandrea :

10/3/2014 15:42
 Relativamente all'antisdrucciolo, su betasom mi dicono che probabilmente risultano invisibili in luce normale perché erano state riverniciate nel medesimo colore del ponte. Se è così, l'unico modo per farle sarebbe di fare delle mascherine e utilizzare il borotalco per rendere ruvide le varie parti, ma in scala così piccola il rischio grosso è che sembri semplicemente sporco, più che una guida antisdrucciolo. Credo che lascerò perdere questo dettaglio, anche se le guide sono indubbiamente presenti, stante il filmato di cuisopra.


Nella nave ho aggiunto qualche dettaglio della tuga, in particolare tutta una serie di costolature interne alle postazioni AA (dalle foto delle nostre navi si vede poco e nulla, perciò ho fatto riferimento a qualcosa sul filmato e poi allo Slater), ma anche gli armadietti delle munizioni dentro le postazioni delle Oerlikon sopraelevate, infine un po' di manichette arrotolate (nella prima foto i piccoli cerchi bianchi verso prua: ho usato una strisciolina di carta).



Tutti i vari livelli sono solo appoggiati, salvo il primo livello della sovrastruttura che è incollato la ponte.



A sinistra ci sono un po' di armadietti, ma questi si vedono bene nelle foto delle nostre navi (e anche nel filmato). I segni a lapis sulla fiancata indicano la posizione degli ombrinali, che però metterò più avanti.



La disposizione dei tubi dentro il fumaiolo è problematica. A sentire il curatore del museo dello Slater, all'apice arrivavano 8 tubi distinti. Sinceramente qualche dubbio ce l'ho. Dalle foto delle nostre navi e da quelle di altre Cannon, sembra (sembra) che ci siano tre tubi come li ho disposti sul modello, più un altro tubo a sinistra coperto da un coperchio conico (forse per il vapore).

 GS49 :

10/3/2014 20:42
 Ciao Marcello.
Intanto complimenti per quanto modelli.............e che modelli!!!!!!!
A proposito di scarichi dei fumaioli a me risultano 2 scarichi rettangolari da 1400x650 (dove convergono i diesel generatori della propulsione dopo che sono passati nei rispettivi silenziatori sul Main deck) + 1 diesel generatori servizi nave diam. 450mm.
Le posizioni dovrebbero corrispondere alle ordinate 76-77 (diesel di prora) il primo e 78-79 (diesel di poppa) il secondo mentre lo scarico diesel servizi al centro tra le ordin. 80-81.







Le immagini sopra dovrebbero chiarire il tutto.
Immagini postate al solo scopo di discussione modellistica.
Ciao.
Giulio




 marcellodandrea :

11/3/2014 08:37
 caro Giulio
grazie :-) 

Questa è la foto principale che ho usato come riferimento

(dettaglio di foto tratta dal sito www.ussslater.org)





la freccia indica il tubo coperto dalla protezione conica, mentre i tre tubi delle caldaie pensavo fossero quelli più chiari. 

Ho altre 2-3 foto di Cannon in tempo di guerra in cui si vede nel fumaiolo qualcosa del genere.

Che dire? Non saprei a che cosa dare la precedenza  :-)   

Se hai qualche dato più decisivo in favore della tua configurazione, ti prego di farmelo sapere, a togliere i tubicini faccio in un attimo. Ma in mancanza di meglio preferisco lasciare com'è.

 GS49 :

11/3/2014 23:40
 Ciao Marcello.
Ho fatto una verifica generale delle costruzioni in oggetto e.....
I due scarichi chiari che si vedono sono stati provvisti di "cappello" piu largo del tubo di scarico e che impedisce l'ingresso dell'acqua quando piove, (standard USA per le navi messe in riserva o in "naftalina" per preservarle al max dall'usura) in effetti sono gli scarichi dei due diesel generatori di servizio nave ed anno diametro di 280mm. (in alcune navi venivano convogliati in un tubo piu grande diam 450mm ma creavano problemi di contropressione quando uno dei due diesel era fermo per cui alla fine furono portati allo scarico separatamente, Caso classe Cannon).
Quello che hai indicato con la freccia è lo scarico del diesel di emergenza anch'esso dotato di "Cappello" ed ha diamentro effettivo di 160mm.
Per me i 4 scarichi dei diesel generatori da 1600 Kw diam 400mm (600con coibentazione termica) sono stati portati separatamente all'esterno fino alla ghiotta di raccolta acque piovane che era rettangolare con dimensioni di 700x600x1000di profondità  fino all'esterno e provvista di alette inclinate verso poppa.
Le due piastre rettangolari che ti ho indicato sono la parte terminale delle ghiotte suddette.
Ti allego disegno della sistemazione in oggetto.



Questo quanto mi risulta in merito ed in generale per le Cannon.
Non sono a conoscenza di sistemazioni diverse da queste per i fumaioli in tutte le navi ma naturalmente non posso escludere che ci siano state per ovviare ad eventuali problemi riscontrati nei vari teatri operativi a cui sono state destinate queste navi.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

12/3/2014 08:29
 sì che i cerchi chiari fossero "cappelli" pensavo anche io dato che non sono forati. Ma allora i tubi principali sono 6 (più quello del diesel d'emergenza) ?

E, abbi pazienza, le ghiotte ho capito più o meno che cosa sono ma potresti illustrarle meglio?    (per me e per altri che leggono sarebbe interessante capire bene)

ciao grazie  :-)  :-)  :-)

 GS49 :

12/3/2014 13:38
 E va bene..... ti giro alcuni rendering sull'oggetto:



Vista in pianta ....


Vista Iso.......


Sezione longitudinale.........
I diametri sono quelli che ti ho dato.
Anche gli scarichi dei DG di servizio e di emergenza erano Flangiati per permettere la messa in riserva ma queste flangie erano sistemate all'atto della messa in naftalina.
I suddetti scarichi avevano ombrinale di scarico acque piovane o condensa alla radice del silenziatore.
Ho eliminato (per semplificazione) la struttura sotto al "Tappo" in lamiera del fumaiolo costituita da angolari trasversali ogni 650mm e longitudinalmente sulla mezzeria.
Spero di essere stato di aiuto.
Ciao.
Giulio








 marcellodandrea :

12/3/2014 14:26
 sì tutto molto chiaro grazie mille.

Ripensandoci, questa situazione spiega un po' quella affermazione del curatore del museo dello Slater che m disse che gli sembrava che ci fossero 8 tubi... ma che doveva andare su per la scaletta a fare una foto e controllare, cosa che poi però non ha mai fatto perché era inverno e lì fa un freddo cane, oltre la neve in quantità.   I tubi sono 7 (compreso lo scarico di emergenza) e 4 di questi finiscono sotto le protezioni rettangolari.

 GS49 :

12/3/2014 15:35
 In effetti i tubi sono otto se si conta lo sfogo della valvola di sicurezza vapore da 2"1/2 che però era all'esterno de fumaiolo al centronave dello stesso  di prora.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

13/3/2014 10:49
 wow ecco chiarito tutto :-)  :-)  :-)

grazie :-)


PS era il tubo che andava alla sirena?

 GS49 :

13/3/2014 21:26
 Si...........nello stesso tubo era installata all'estremità la sirena la quale fungeva da allarme sonoro nel caso che fosse scattata la valvola di sicurezza per eccessiva pressione nella caldaia.
Un tubo del vapore era innestato sullo stesso tubo di scarico della valvola di sicurezza e per mezzo di una valvola permetteva di utilizzare normalmente la sirena per le necessarie segnalazioni acustiche.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

14/3/2014 08:18
 grazie, provvedo alla modifica :-)

 marcellodandrea :

19/3/2014 12:08
 Ho aggiunto una serie di boccaporti sul lato sinistro della tuga.



e infine ho modificato il fumaiolo (che non è incollato alla tuga).

 alcione :

19/3/2014 18:44
 Meno male che Giulio viene in soccorso per dipanare qualche matassa :-D a tutto vantaggio
della costruzione e delle ns. limitate conoscenze su determinati aspetti tecnici che, possono
sembrare superflui, ma hanno la loro ragione di essere in un contesto di riproduzione quanto
più possibile attendibile; ottimo lavoro e a presto rileggerti,
ciao,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

21/3/2014 18:10
 condivido tutto (complimenti a parte) ... :-)

Così eccomi ad approfittarne subito.

Devo aggiungere una certa quantità di dettagli sopra la tuga a centro nave. Comincio dagli areatori a sinistra, visibili in questo fotogramma del solito filmato. Si tratta di 2 secondi (non di più) dell'intero film nei quali si vede un dettaglio importante, e cioè la struttura a parallelepipedo a poppavia degli areatori (dietro la testa del comandante della nave).





Come sapete la mia opinione è di datare quel filmato alla fine del 1953 per via della presenza contemporanea dell'albero di primo tipo e dei codici Nato sulle fiancate. Si tratterebbe perciò del documento più vicino al 1952 che ho a disposizione per attestare la presenza di questa struttura dietro gli areatori. 

Compare e si vede chiaramente in foto del 1960, 1959, 1958 e 1955 come questo dettaglio qui sotto dove si nota anche un'altra cosa interessante, e cioè che lo "scatolone"  :smile:  in questione è presente insieme a due areatori solo nell'Aldebaran, mentre nell'Andromeda (in mezzo) gli areatori non ci sono (c'è solo uno scatolone più lungo) e nell'Altair ce n'è uno solo davanti al medesimo scatolone...



e quindi si tratta di un ulteriore dettaglio (assieme alla forma dei paraschegge delle postazioni AA sulla sovrastruttura di prua e a quelli all'estrema poppa) che differenzia le tre navi.

Ho deciso perciò di inserire lo "scatolone" nella Aldebaran perché secondo me è molto probabile che lo avesse in opera anche nel 1952.

Per inciso, almeno sulle mie foto, questa struttura scompare sull'Aldebaran ad un certo punto e nel 1978, al disarmo, non c'è più, ma non ho date sulle foto in questione e non saprei dire da quale anno.  Non so neanche se fosse presente sul Thornill (cioè la nave sotto bandiera americana, perché ho una sola foto di questa e come al solito è ripresa sul lato sbagliato...).

Sulla Altair è ancora presente nel 1967 e poi non ho foto successive che mostrino il lato sinistro. Sul Gandy è chiaramente presente con la stessa conformazione.

Sulla Andromeda la vedo ancora nel 1969 e poi non ho foto posteriori, così come era presente anche sul Wesson.

 Ho due domande se potete aiutarmi. Che cosa è lo "scatolone"?  Perché dietro è fatto così come si vede nel fotogramma tratto dal filmato (cioè con una specie di grata)?

 ciao grazie  :-)

 alcione :

21/3/2014 18:57
 Il fatto di avere una grata anteriormente mi fà pensare ad una struttura contenente dei motori
- come quelli scatolati dei condizionatori domestici - per la ventilazione forzata dei locali sotto-
stanti , ma non per il riscaldamento - calderine ausiliare nel locale macchine -...
comunque qualcosa che ha bisogno di essere raffreddato......- la presenza delle grate ....
ciao,
Francesco :-)

 alcione :

21/3/2014 19:20
 Dovresti informarti circa la ventilazione forzata dei locali sottostanti, come avveniva sulle unità
della USN...
Sulle corvette antisom classe Albatros, degli anni 1953/1955, la M.M.I.  per la ventilazione e cir-
colazione d'aria nei locali chiusi presenti sul ponte di coperta usava oblò e maniche a vento.
Può anche essere che la ventilazione non c'entri affatto e che all'interno vi fosse un apparato 
per la produzione di energia atto ad alimentare apparati sottostanti...
ciao,
Francesco  :-)

 marcellodandrea :

21/3/2014 20:18
 
In questo link tratto dal sito dello USS Slater


http://www.ussslater.org/tour/decks/superstr/superstr.html

e in quest'altro

http://www.ussslater.org/tour/decks/main/main.html

ci sono alcune indicazioni, ma non so quanto possano essere utili per capire, a me spiegano poco perché non conosco la funzione di diverse cose. In particolare nella posizione dello "scatolone" c'è una sagoma rettangolare color grigio chiaro definita "Spud Lkr", ma non saprei proprio che cosa significhi (Lkr è una abbreviazione, compare in diversi posti nel disegno).

 GS49 :

21/3/2014 22:06
 Ciao.
Spud lkr= Deposito Patate..........Locker=Deposito (ma non centra niente con gli scatoloni) a destra c'è anche il Vegetable lkr=deposito verdure.
Gli scatoloni sono "Casotti di ventilazione" e quelli circolari sono Casotti di ventilazione pure loro (alcuni definiti "Natural Vents = Ventilazione Naturale" ed Exhaust= Estrazione forzata (significa che c'è un ventilatore assiale che aspira l'aria dai locali e la espelle all'esterno mediante un casotto circolare o rettangolare).
I casotti di Sinistra Nave sono quelli di presa aria di ventilazione forzata dei locali apparato motore e locale riduttori.Quelli di Destra nave sono quelli definiti "Natural ventilation" = Ventilazione naturale ma in effetti sono di Estrazione Naturale degli stessi locali (l'aria entra da sinistra ed esce da destra).
Tutti i casotti rettangolari sono provvisti di "griglia di presa o scarico ad alette" le quali sono inclinate di 45° in modo da evitare l'entrata dell'acqua all'interno del casotto (le linee verticali sono tondini di rinforzo saldati sulle alette per evitare la vibrazione delle alette durante il moto dell'imbarcazione). Dentro al casotto c'è il ventilatore inizialmente trattavasi di "Turboventilatori a vapore" successivamente sostituiti da ventilatori elettrici.


La figura è un esempio di casotto.
Nel tuo caso i casotti sono due appaiati (hanno una parete in comune).
I casotti circolari potevano essere a manica a vento e nel caso di "Ventilazione Naturale" erano rivolti verso prora per sfruttare la pressione dinamica della nave in movimento  quelli di estrazione naturale erano ovviamente rivolti verso poppa per lo stesso motivo.
Comunque dalle foto a disposizione di noi modellisti non sono facilmente discriminabili questi particolari
A proposito Marcello Bel lavoro .....Complimenti per la ricerca ed i dettagli.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

22/3/2014 08:13
 grazie di nuovo tutto chiaro  :-)  ho citato la tua spiegazione anche su betasom, anche lì erano un po' perplessi.

 Maurizio Maggi :

22/3/2014 12:05
 Per me non c'è nessuno " scatolone ", questa foto mostra chiaramente che  è una paratia di lamierino posta in opera in sostituzione della battagliola,  ritengo allo scopo di dare riparo ai ventilatori dai colpi di mare. Probabilmente erano di altezze differenti e le viste dall'alto danno l'impressione di una struttura rettangolare
ciao Maurizio


 marcellodandrea :

22/3/2014 15:24
 Inutile dire che questo scambio di osservazioni è molto interessante per me e spero anche per altri.

Dunque, Maggi ha ragione a dire che nella foto dell'Andromeda che ha postato c'è una paratia davanti.

penso anche io che la paratia sia quello che a me sembrava uno "scatolone" intero, cioè esteso su tutto quello spazio (mentre nelle altre navi era più piccolo e c'erano dei ventilatori separati davanti).

Ma osservate quest'altra foto su naviearmatori, di qualche anno precedente. Si nota quello che in effetti si vede anche nella foto riportata sopra, e cioè che dietro la paratia c'è una struttura a forma di parallelepipedo (oltre ad un contenitore cilindrico orizzontale che sta all'inizio di quello spazio e che si vede in entrambe le foto). Quella struttura a parallelepipedo dovrebbe essere uno "scatolone" simile a quelli delle altre navi, anche se a differenza di quello dell'Aldebaran questo ha delle costolature ed è più lungo.

Per la Aldebaran la presenza dello "scatolone" nonché la sua forma e dimensioni sono fuori di dubbio (vedi filmato e foto), ma anche sulla Altair, almeno per il momento nelle foto che conosco, non vedo mai una eventuale paratia al posto della battagliola. In quella posizione c'era sicuramente un contenitore, come si vede anche in questa foto del Gandy (poi Altair), del giugno 1945

(dettaglio di foto inserito a scopo discussione modellistica).



Dunque in conclusione bisogna stare attenti, almeno sulla Andromeda (ma è bene controllare con attenzione anche sulle altre navi perché la possibilità esiste evidentemente), a identificare chiaramente se quello che si vede in quella posizione è davvero lo "scatolone" dietro, oppure una paratia che a volte era montata al posto della battagliola :-)

 GS49 :

22/3/2014 19:01
 Ciao Ragazzi.
Volevo solo dirvi di stare attenti alle date delle foto su cui ragionate.
Tenete conto di questi fattori che sono intervenuti successivamente all'entrata in squadra delle navi.
Tra il 1945 ed il 1969 le navi hanno subito svariate modifiche rispetto al loro arrivo in Italia.
Premetto che le griglie di presa aria erano rivolte verso centronave e quindi non sono visibili nelle foto prese di profilo.
Trà l'altro una delle modifiche è stata proprio la sostituzione dei turboventilatori a vapore (oramai giunti al limite operativo) con ventilatori assiali intubati elettrici (motori Antideflagranti magneti marelli) e sistema di intercettazione tagliafuoco pneumatica con attivazione manuale.
Sono stati aggiunti al posto degli scarichi naturali iniziali (come compaiono anche nei Dis. di Aldebaran precedentemente postati da Marcello) ventilatori elettrici come i precedenti modificando le maniche a vento classiche rivolte verso poppa in "Funghi" di estrazione provvisti di sistema di intercettazione pneumatico dei flussi d'aria da attivarsi in caso di incendio.
Le prese e gli scarichi aria sono stati delocalizzati rispetto alle sistemazioni precedenti per evitare (il sistema di ventilazione forzata agli scarichi ed alle prese movimenta una maggior quantità di aria limitrofa agli stessi) che l'aria calda espulsa dai ventilatori potesse essere riaspirata dagli estrattori e reimmessa nei locali da raffreddare.
Le portate aria di ventilazione sono state aumentate rispetto alle precedenti in modo da avere temperature piu basse nell'apparato motore (tenete conto che i Diesel generatori hanno un rendimento che è funzione diretta della temperatura dell'aria comburente la quale se troppo calda riduce la potenza resa dai diesel stessi) in modo da assicurare all'imbarcazione la max potenza dei propulsori alle alte velocità.
Le griglie di presa e scarico aria sono state rivolte (tenendo conto di quanto sopra) in modo da non interferire le une con le altre.
Sono stati aggiunti svariati Ventilatori di servizio ai locali Tecnici e ciò ha comportato l'aggiunta delle relative griglie di presa e scarico aria.
E ci sono svariate modifiche e o riattamenti avvenuti negli anni tra il 45 ed il 69....
I locali poi sono stati rimaneggiati e rimescolati secondo gli usi e costumi della MM che certamente non sono mai stati come quelli della USNAVY (Depositi, locali tecnici ed allestimenti vari).
Per commentare le foto postate direi che:
-Quella postata da Maurizio (1969) mostra una nave ben diversa da quella che era nel 45 con molte modifiche già attuate negli anni precedenti.
Una cosa è certa le prese aria e gli scarichi di apparato motore non sono stati eliminati ma semmai sicuramente riposizionati e ridimensionati in base ai criteri sopra detti.
La foto postata da Marcello si riferisce ad una nave del 45 dove le prese aria e gli scarichi erano come postato precedentemente per la nave museo americana quindi con griglie rivolte verso centronave e quello che si vede in pianta è il casotto di presa aria di ventilazione.
Se ci fosse la stessa foto ripresa dall'alto nel 1969 si potrebbero certamente discriminare meglio le modifiche di cui sopra.
Scusate la lungaggine ma secondo me è utile per Marcello per decidere il periodo a cui fare riferimento nell'allestimento del modello.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

23/3/2014 11:21
 Il periodo in cui vorrei situare l'Aldebaran è il 1952, quando aveva ancora i codici letterali AD di identificazione.

Ho appena scritto questo post così lo completo con un'altra osservazione.

In quella zona ci sono altri dettagli interessanti. Nel solito filmato (che, ricordo, credo sia sdatabile abbastanza sicuramente alla fine del 1953) e nella solita zona (davanti al fumaiolo; nella foto sotto si vede un grosso tubo di stufa a sinistra che viene su dalla cucina sottostante, mentre a destra la struttura curva è il primo ventilatore) c'è il dettaglio indicatoda una freccia:




Che cosa è? A me sembra una presa d'aria alla base del fumaiolo (ce ne sono di simili un po' ovunque sulle Cannon del periodo della guerra) ma non ne sono sicuro ovviamente.

 GS49 :

24/3/2014 13:34
 Ciao Marcello.
Quello che definisci "Grosso tubo di stufa" è in effetti il "fungo" di estrazione forzata della cappa cucina. In basso come vedi c'è il ventilatore assiale (indicato dall'indice del comandante).
Il fungo era alto quanto basta per distanziarlo dalle prese aria ventilazione apparato motore (e da qualunque altra presa aria di ventilazione) minimo di 3 mt (10 Ft) tra bocca di scarico e bocca di aspirazione. Il motivo era quello di evitare che gli odori della cucina, scaricati dall'estrattore, potessero essere immessi anche negli altri locali della nave.
Quello sulla destra è uno dei due "Casotti di ventilazione" apparato motore i motori erano sotto nella parte tra il Main deck ed il ponte su cui è il comandante.
In zona c'erano altri due funghi (di ventilazione naturale) che per effetto della depressione dell'estrattore immettevano aria fresca nel locale cucina.
Altra nota sul filmato che per me è come minimo dela fine del 1956 e non del 53 come pensi infatti se ascolti il commentatore del filmato ad un certo punto asserisce che la nave è stata consegnata alla MM 5 anni fa.
Altra cosa che volevo dirti è che ho contattato un amico in America che dovrebbe avere molte foto dello Slater e di altre navi della classe gli ho chiesto di cercare e mandarmi le foto che possono interessarti. Appena mi arrivano te le posto per mail.
Devo poi fare una puntualizzazione.....nei post precedenti ti ho inserito un disegno tipico delle sistemazioni delle prese aria e scarichi. in effetti, secondo l'amico di cui sopra, quelli dell'Aldebaran e delle altre navi della classe erano avviati ed orientati entrambi verso poppa, erano separati e non appaiati come ti ho postato ed il motivo era proprio distanziare tali aspirazioni dallo scarico e dalle prese aria di ventilazione della cucina.
Ti anticipo anche che c'era un'altro fungo di estrazione naturale aria posizionato subito dopo il fumaiolo a centro-nave ordinate 82-83 con altezza di circa 1400mm dal ponte (mi confermerà meglio l'amico).
Ultima cosa.... quella struttura che hai postato il 22-3 ed indicato con la freccia altro non è che il famoso deposito patate.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

24/3/2014 17:33
 Sì avevo notato il commento che dice che la consegna era di "cinque anni fa" il che farebbe 1956 (1951 + 5), però non torna con quello che si vede, almeno per quello che ne so. Nel 1956 tutte e tre le navi dovrebbero avere già il tripode e dovrebbero aver già sostituito la direzione di tiro subito prima delle bofors di poppa da una a forma cilindrica con un'altra di forma cubica o comunque a parallelepipedo: invece si vede al tempo  59.25 (ma anche in altri punti)  che l'albero è ancora singolo e al tempo 55.58 che la direzione di tiro è ancora cilindrica. Infine, anche se più indiretto, c'è la festa da ballo a casa del marinaio imbarcato, dove si legge un cartello con scritto "w la classe 1934" e 1934 + 18/19 = 1952/53 (il 1952 no perchè il codice è già quello nato, quindi sarebbe il 1953).
Non voglio dire di avere per forza ragione, ma mi ci vorrebbe qualche conferma diversa, tipo il periodo di sostituzione degli alberi (io so il 53/54 per tutte) o della direzione di tiro  :-)


(all'inizio c'è scritto "Le inchieste del telegiornale", e si tratta evidentemente di quello televisivo. Leggo che il primo telegiornale è stato trasmesso il 3 gennaio 1954 e perciò il filmato è andato in onda dopo quella data, ma potrebbe essere stato fatto anche diverso tempo prima di quando è stato trasmesso. Forse la RAI potrebbe dircelo?... )

Aggiungo infine una cosa dell'ultimo minuto. Spulcia che ti spulcia, guardando meglio una minuscola foto della Aldebaran trovata su internet e datata 1955, l'albero sembra ancora singolo. Siccome la foto è di E Bagnasco, penso la datazione sia giusta. Questo potrebbe spostare un po' in avanti la data del filmato. Ho chiesto lumi, vediamo se almeno possiamo chiarire questo aspetto.

 marcellodandrea :

25/3/2014 18:51
 A quanto sopra aggiungo questo, giuro che me ne sono accorto solo ora (ammesso che prima fosse visibile, non lo so), comunque ecco cosa compare riguardo la data:







A proposito, ho trovato un altro filmato e questo è sicuramente databile al 1951 dato l'argomento. Non è molto utilizzabile per i dettagli, almeno per le tre Aldebaran (che comunque via via si vedono visto che è di loro che si parla principalmente), ma è comunque molto interessante.

 GS49 :

25/3/2014 19:35
 Ciao Marcello.
A proposito del calcolo basato sulla classe (1934)..... hai tenuto conto del fatto che all'epoca la ferma di MM era di 24 mesi?..... questo sposta la data che hai calcolato molto più avanti nel tempo.
In secondo luogo ti anticipo che da una foto ripresa (mi pare a Brindisi) datata 1933-34 l'albero era ancora quello originale.
Per me la modifica è stata fatta in concomitanza con i primi lavori di aggiornamento dei sistemi di combattimento e quindi (data la cronica carenza di fondi del periodo la MM preferì utilizzare gli stanziamenti alla costruzione di nuove unità) dopo il 56.
Comunque se intendi realizzare la nave del 52 la stessa era ancora come consegnata.
Ciao.
giulio

 marcellodandrea :

27/3/2014 09:56
 Beh sì ne ho tenuto conto, ho scritto 1934 + 19 = 1953 (ma forse potrebbe essere anche i primi del 1954 effettivamente, però non credo oltre)   :-)

Sono andato avanti a mettere qualche altro dettaglio, ventilatori, stipetto (lo "scatolone"), tubo di scarico della cucina e i due funghi di ventilazione davanti, postazioni delle direzioni di tiro più a poppa. La tuga non è incollata al ponte né il fumaiolo alla tuga.



Si noti che i ventilatori con copertura curva a sinistra della foto (quelli accanto al tubo di stufa sul lato sinistro della tuga) non sono uguali, il secondo è più alto e più stretto. 

Si noti che ultima direzione di tiro Mk51, a poppa, ha ancora la forma cilindrica complessiva, mentre appena qualche anno dopo (già nel 1955 credo) esteriormente diventerà a sezione quadrata in tutte e tre le navi.







 marcellodandrea :

4/4/2014 15:11
 

Prima di incollare la tuga al ponte dovrò pianificare la verniciatura del ponte e delle pareti, in particolare di quelle anteriori, coperte dalle paratie laterali che si estendono sul ponte lungo il trincarino nella zona a lato del fumaiolo. Nel frattempo, vedo di aggiungere gli ultimi dettagli, in questo caso i sostegni dei "funghi" (? come si chiamano) che servono a sparar via le bombe di profondità dai lanciatori laterali. Ne serve uno per ogni bomba imbarcata, perchè il "fungo" va perduto in mare insieme alla bomba. Presumo perciò che le navi imbarcassero tanti "funghi" quante erano le bombe di profondità che portavano.

 In queste navi sono visibili sia nelle foto della consegna, nel 1951, che in altre posteriori di qualche anno, perciò nel 1952 erano presenti e dovrei metterli. In particolare, direi che sono presenti sicuramente in due posizioni: 1) sul paraschegge del cannone di poppa; 2) sulla parete a poppavia della tuga.

 dettaglio di foto, 1951 consegna delle tre navi a Norfolk (VA)




dettaglio di foto, Aldebaran a Taranto 1954



Quello che non capisco dalle foto è:

 1) come era la disposizione corretta complessiva? nelle foto si vedono chiaramente solo due file in alto sul paraschegge di poppa.

 2) che cosa sto vedendo in realtà? Solamente i sostegni dei "funghi" oppure proprio i funghi in posizione?

 alcione :

4/4/2014 18:39
 


GANDY

ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/4/2014 19:15
 Si chiamano cucchiaie? Grazie :-)

Sì lì ne vedo 6 anche io, ma quello è il Gandy, appunto (poi Altair). Se guardiamo l'Altair a Norfolk nel 1951, si vede che la disposizione delle cucchiaie (o dei sostegni) è diversa rispetto alla Aldebaran, sia nella fila sopra che in quella di sotto.

Faccio poi una correzione. La freccia verde che indica la fine della tuga nella Aldebaran (foto in BN) è situata sopra un cesto ma comunque, sotto il cesto, c'è qualcosa che potrebbe essere una serie di cucchiaie ed era quelle che intendevo io. Nella foto naturalmente non si vede gran ché e quindi potrebbe trattarsi di altro.

 alcione :

4/4/2014 19:35
 Tieni presente che la cucchiaia è un tubo con la parte superiore foggiata per contenere una bas,
con due ritegni - inferiore e superiore - per ogni cucchiaia. Il " tubo " ( detto anche " stampella " a perdere )  veniva inserito nel lanciabas pirico - tipo mortaio - e  "sparato ".
Può essere che ci sia una dotazione di cucchiaie anche dove indichi - la foto non è molto chiara ( Gandy)  ma - a ben vedere - i ritegni sembrano simili sull'Aldebaran.
L'unica differenza che vedo tra le foto del Gandy e poi dell'Altair è la disposizione dell'altoparlan-
te che sull'Altair sembra non più centrale tra i sostegni delle cucchiaie, ma spostato più in alto.
ciao,
Francesco :-)

 alcione :

4/4/2014 20:30
 Poppa DE 53/APD37 C. Lawrence
quindi ci sono due file , dodici cucchiaie e ora anche la prima foto - Gandy - è più chiara ( 12 )

DE 53 Lawrence

ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

5/4/2014 08:08
 Sì questa foto è abbastanza chiara e mi sarà di notevole aiuto, grazie.

Una domanda: nel forum di betasom mi dicono che, siccome nelle foto dell'Aldebaran si vedono solo i sostegni e non le cucchiaie, forse i lanciatori erano stati sostituiti con altri nazionali tipo Menon (che non conosco) che non avevano bisogno di cucchiaie a perdere. Che ne pensi?

 alcione :

5/4/2014 18:35
 

MENOM
per una risoluzione maggiore - fonte : Le armi delle navi italiane - E.Bagnasco  -

questo è quello suggerito dagli amici di Betasom : L.B. piro-pneumatico Mod. M (Menom 1942)
progettazione e costruzione nazionale, prodotto in quantitativi limitati.
La cucchiaia non era a " perdere "; se ti dicono che era anche su le Ape/Gabbiano non era presente
su tutte; alcune montavano il lanciabas tipo G ( germanico ) con cucchiaia a perdere ( vedi le 
foto delle corvette che mi hai fornito tempo fa )
Comunque sul testo dell'USMM - che hai in copia il capitolo dedicato agli ex DE Usa - non si parla
di un cambio dell'armamento A.S. - del resto - mi dico - vista l'abbondanza di materiali e armi di
provenienza ex Usa - nel periodo - perchè cambiare? poi tutto è possibile, foto docet   ;-)
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

5/4/2014 20:11
 fermi tutti, solito filmato, tempo 41.25, si vede il lanciatore che spara via la bomba e anche la cucchiaia, quindi erano del tipo americano ancora nel 1953-54.

 alcione :

5/4/2014 20:20
 Dopo lo rivedo con calma; e questa è andata ;-) :-D :-P
ciao,
 Francesco :-)

 GS49 :

6/4/2014 11:00
 Ciao.

http://www.ussslater.org/tour/weapons/k-gun/k-gun.html

 GS49 :

6/4/2014 11:08
 :-o ;-) :-D

http://hnsa.org/doc/depthcharge6/

un'altro link interessante

http://www.google.st/patents/US2966850

guardati i brevetti e tutti i link correlati
Ciao.
Giulio

:pint:

 Maurizio Maggi :

6/4/2014 19:31
 le immagini che seguono mostrano dove erano installati i supporti per le " cucchiaie " di scorta ( gli americani le chiamavano in altro modo ) . In missione di guerra erano sue due file parallele come mostra la foto







i DE avevano otto lanciatori - 4 x 4 - sui lati e due tramogge all'estrema poppa oltre che all' Hedgehog mk10, arma letale nei confronti dei sommergibili, montato a prora. I lanciatori laterali mk6



lanciavano generalmente le cariche mk6 cilindriche, per una più veloce ricarica erano installati al loro fianco i rack per le mk6



nel 1944 e negli anni seguenti venne introdotta ed utilizzata la carica di profondità mk9, le dimensioni totali erano le stesse della mk6 ma aveva il vantaggio non indifferente di una maggiore velocità di discesa e di una maggiore precisione di caduta senza oscillazioni laterali che ne rallentassero la discesa. E' molto, diciamo pittoresca l'idea che sistemi d'arma ad alta efficienza sviluppati per contrastare i sempre più perfezionati U BOOT potessero essere stati sostituiti da sistemi nazionali sicuramente buoni ma non ottimi. E come se si fossero sbarcate le Bofors da 40mm per sostituirle con le Breda 37/54. Andate a leggere se trovate resoconti dell'epoca circa lo stupore dei ns equipaggi riguardo  la precisione di tiro dei cannoni USA da 127 montati sui caccia da noi acquisiti, non c'era esercitazione antiarea dove il tiro migliore era sempre quello delle navi ex USA. Va bene l'amor di patria ma come si possano dire certe sciocchezze rimane per me un mistero. Ultima immagine la mk9 che spesso armava le tramogge di poppa
ciao Maurizio

 marcellodandrea :

6/4/2014 21:25
 ciao Maurizio, grazie del contributo :-)   beh, un sacco di roba da digerire tra tutti, mi ci vorrà un po' di tempo (anche perché mia mamma ha altri problemini nel frattempo e il tempo è agli sgoccioli...)


A proposito, scusa, potresti dirmi che nave è quella di cui riporti la foto?  così la archivio per benino :-)

 Maurizio Maggi :

9/4/2014 07:39
 Ciao Marcello, mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo, anche noi lo scorso Dicembre ci siamo trovati ad affrontare gli stessi problemi. Hai tutta la mia comprensione,ci vuole tanto coraggio.
La nave nella foto è il DE 156 Reeves, la foto è stata presa nell'Ottobre del 43'
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

16/4/2014 20:14
 Grazie, ma la situazione è tornata ad un livello accettabile, giusto in tempo per la pasqua :-) ...

Così torniamo alla nave. L'immagine qui sotto è tratta dal filmato su youtube "Navi americane donate all'Italia" (1951, arrivo delle tre Aldebaran in Italia). L'immagine mostra le bombe di profondità mk6 sui lanciabombe (freccia rossa) e le cucchiaie in posto sui sostegni (freccia gialla). Si ricorderà che nelle foto della consegna delle navi, a Norgfolk, le cucchiaie non ci sono, i sostegni sono vuoti.



 D'altra parte, in foto posteriori del 1952-54 o nel filmato del 1953-54, i sostegni delle cucchiaie sono vuoti (tempo 53.16 ad esempio, oppure 56.56). Per ritrovare le cucchiaie in posto bisogna arrivare, almeno nelle foto che ho io, al 1958 (Tenerife). Nel frattempo, le bombe vengono cambiate e le navi imbarcano le mk9 (si veda il filmato del 1953-54, ai fianchi e a poppa, tempo 41.22 oppure 29.36).

 Dunque abbiamo due problemi:

 1) nel 1952 (codici letterali) le bombe erano le mk6 o le mk 9?  --  Non lo so, metterò le mk 6 (anche perché le mk9 non ce le ho...)

 2) le cucchiaie c'erano oppure no?  --  Anche qui non ne ho idea. A Norfolk non c'erano, all'arrivo in Italia sì, poi nel 1953 sono sparite di nuovo etc. etc. Ho deciso, se non avete argomenti forti in contrario, di metterle, per il semplice fatto che ne ho una quantità nel foglio di fotoincisioni della GMM e che, mettendole, mi evito il serio problema di simulare sostegni vuoti realistici (che sarebbero un sacco piccoli e sottili).

 marcellodandrea :

22/4/2014 14:51
 

La questione dei lanciabombe è un pochino più complicata del previsto, perchè ogni singola cucchiaia è lunga 1,5 mm e mi ci vuole la lente di ingrandimento per riuscire a vederle bene... Se le metto ora non riuscirò poi a dipingerle singolarmente, anche perchè quelle alla fine della tuga sono difficili da raggiungere. Mi sa che dovrò prima dipingere tutto, poi dipingere le cucchiaie separatamente e infine attaccarle (spero, vedremo).

 Lasciando da parte la faccenda per il momento, vi sottopongo un altro quesito, che riguarda questa volta il fumaiolo della nave. Nella foto sottostante (di metà anni '60 più o meno) si vede quella cosa che sporge indicata dalla freccia rossa, che non è la piccola piattaforma che porta il tromboncino della
sirena, indicato dalla freccia verde. Lo stesso aggeggio si vede in tutte le foto della Aldebaran, anche nel 1951-52.




Che cosa è secondo voi? Sullo Slater non c'è (mentre c'è nella stessa posizione la piattaforma con il tromboncino):




Non credo sia una piattaforma più grande che chiude la scala, altrimenti non si può salire al di sopra. Potrebbe essere un anello di sicurezza o un buttafuori, comunque io non ne ho idea e dal punto di vista modellistico è ovviamente diverso.

Per curiosità, sulla Altair non c'è, mentre è presente sulla Andromeda.

 alcione :

23/4/2014 18:37
 Non che ci fossero le cucchiaie ma semplicemente che
venivano riposte nell'apposito magazzino, data la non
impellente urgenza di usarle ;-)
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

24/4/2014 08:30
 Beh certo capisco. Ma che mi dite di quell'aggeggio sul fumaiolo ???

 marcellodandrea :

24/4/2014 18:58
 

Ho scovato questi fotogrammi sul filmato, che prima mi erano sfuggiti. Ho cercato di cambiare i colori per capirci qualcosa di più, ma con scarsi risultati. Nel primo si direbbe che il dettaglio misterioso (freccia rossa) sia un anello di forma quadrata (la piattaforma del tromboncino è indicata dalla freccia verde)




Nel secondo invece sembra che in quella posizione non ci sia niente... (osservate i tempi, sono a pochi secondi di distanza)



Comunque, vuoi per il primo fotogramma, vuoi perchè mi sa tanto di uno di quei dettagli da terno al lotto, mi sto orientando a mettere un anello quadrato in quella posizione.
 

 marcellodandrea :

27/4/2014 19:29
 TROVATO !!!!!  :-) :-) :-)


dettaglio di fotogramma dal filmato "Navi per la difesa"

 alcione :

28/4/2014 20:21
 Quindi dagli USA arrivarono già con la piattaforma,
vuota o traforata con cornice :-?
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

28/4/2014 21:04
 a me pare una cornice e così l'ho montata sul modellino. Comunque, come avevo già notato, non tutte, solo la Aldebaran e la Andromeda. La Altair non ce l'aveva.

 marcellodandrea :

30/4/2014 15:51
 Qualche aggiornamento. Ho messo la scaletta verticale che scende dal secondo livello della plancia sulla tuga: in altri Cannon e nello Slater è obliqua, ma nella Aldebaran era verticale come si vede dal solito filmato.


anche questo è un dettaglio visibile sul filmato al tempo 53.16: la presenza di due grossi bauletti ai lati dell'osteriggio dietro la postazione del cannone di poppa




Ho messo anche le altre scalette su tutto lo scafo, così come la cornice (o quello che è) sul fumaiolo. L'ultimo livello della plancia non è incollato. Le scalette sono le GMM 350-38 (USS England) ma bisogna aggiungerne delle altre perché come al solito sono insufficienti: vanno bene quelle GMM 350-9 (Extra-ladders).





 marcellodandrea :

6/5/2014 18:48
 Ho cominciato a fare l'albero, che costituirà un unico blocco con il livello superiore della plancia, da incollare poi tutto assieme dopo aver verniciato i livelli sottostanti (altrimenti è impossibile colorare il ponte del secondo livello). Al momento comunque l'albero è separato da tutto. L'allestimento dell'albero è complesso ma si può ridurre ad una serie di passaggi più semplici.
 
Ho sistemato per prima la piattaforma asimmetrica (freccia rossa) in alto, che sorregge il radar.



Poi ho messo la piattaforma ovoidale sottostante, con i relativi sostegni.



Qui mi sono fermato perché avrei dovuto sistemare le piattaforme indicate, nella foto sottostante, con le frecce rosse e gialle.
 
(dettaglio di foto, Aldebaran a Tolone, 1952)



Il problema è che non trovo nulla che mi dica come erano fatte le piattaforme e che cosa contenevano (salvo vedere un po' meglio, in altre foto, il dettaglio con la freccia rossa). Non posso usare lo Slater come riferimento, perché la disposizione è diversa e forse anche quello che c'era, ovviamente.

Nei due filmati più volte citati qualcosa si vede. Nel filmato "F 590 avviso scorta" al tempo 52.23, 52.38 e nel filmato "navi per la difesa" al tempo 58.28, ma non è gran ché e non mi consente di fare con sicurezza.
 
Noto, per finire, che nella foto di Tolone del 1952 fatta a tutte e tre le navi in transito, Aldebaran e Altair sembrano avere la medesima disposizione delle piattaforme sull'albero, mentre quella della Andromeda è diversa.
 
Qualcuno può aiutarmi a capire meglio la situazione?

 alcione :

9/5/2014 19:44
 Spiacente ma per l'elettronica non sò come aiutarti :-?
ciao,
Francesco :-)

Questa pagina diBETASOM la conosci ? vai quasi alla fine .
Ancora  BETASOM
Anche QUI

 marcellodandrea :

14/5/2014 18:17
 Grazie comunque :-) tra l'altro grazie anche a GS49 che mi ha inviato delle foto inedite dell'albero dello Slater. Il problema è che l'Aldebaran è proprio diversa e, sospetto, anche le varie navi tra di loro...

Beh, per cominciare ho sistemato la piattaforma centrale (freccia rossa) (che attrezzatura è?), ricavando la posizione dalla foto dell'Aldebaran a Tolone nel 1952 riportata qui subito dopo.



Riguardo la conformazione delle piattaforme, ecco alcune considerazioni. Nella foto sotto, del 1952, la freccia rossa indica la solita piattaforma centrale. Le frecce gialle indicano tre piattaforme diverse, una bassa, due alte.



La piattaforma bassa, nel 1953, è fatta come quella con la freccia rossa, come si vede dal fotogramma sottostante (dal filmato "F 590 avviso scorta" - la piattaforma bassa è quella col tromboncino, quella sopra è quella indicata con la freccia rossa in precedenza). Si noti che la scaletta sale all'interno del rettangolo delle due piattaforme.



La parte più alta si vede in quest'altro fotogramma, sempre del filmato "F590 avviso scorta" del 1953. Le frecce gialle indicano le piattaforme alte, che NON hanno la medesima struttura di quelle basse, ma sono piuttosto simili a quelle ipotizzate da Secondo Marchetti sul forum di Betasom.it (luci con seduta qui simil rettangolare per la manutenzione).  In questa immagine la freccia rossa indica la posizione del pennone dell'albero, che è posto DIETRO l'albero e non davanti. Per finire, la freccia celeste indica i sostegni della piattaforma in alto, che non sono pieni come li ho messi io in un primo tempo e dovrò quindi sostituirli.



Il fotogramma qui sotto invece è tratto dal film "navi per la difesa" e risale al 1951.



Si nota la posizione delle scalette e di molti altri aggeggi, così come delle piattaforme già dette e due dettagli ulteriori: il picco indicato dalla freccia rossa e soprattutto (freccia e punto interrogativo verde) l'assenza di un'antenna che, DOPO il 1952 (si noti che l'antenna NON c'è neppure nella foto a Tolone, la seconda dall'alto in questo post), compare invece proprio lì alle spalle del radar in testa d'albero. Nel mio modello questa antenna non ci va dunque, ma potrà essere messa se si facesse l'Aldebaran con l'albero di primo tipo ma già con i codici nato sulle fiancate (F 590), quindi dal 1953 fino alla sostituzione dell'albero con il tripode. Si può confrontare la posizione dell'antenna nella posizione della freccia verde con la foto successiva (Aldebaran a Taranto 1954) dove l'antenna, appunto, è in posto. Nel ritaglio si notano anche abbastanza bene i punti di arrivo e partenza della scaletta che porta alla parte più alta dell'albero (frecce blu).



La foto sopra mi permette di chiedere il vostro ulteriore aiuto a proposito di un dettaglio che mi lascia perplesso, e cioè la posizione della scaletta nella parte bassa dell'albero (non quella indicata dalla freccia blu, ma quella più in basso). A giudicare dalla foto, sembrerebbe scorrere leggermente spostata sul lato destro dell'albero e non davanti. Se volete scaricare la foto e ingrandirla adeguatamente, è qui a questo link.

Noi abbiamo visto, però, la scaletta scorrere dentro le prime due piattaforme basse sul davanti del'albero (terza foto dall'alto di questo messaggio). Ma è anche vero che le piccole piattaforme alte (le luci con le sedute ipotizzate da S Marchetti) non sono vuote dentro, quindi la scaletta deve passare per forza a lato (diciamo quindi sul lato destro). Per finire, si consideri il cavo che scende dal radar cilindrico sulla piattaforma in testa d'albero, fa una curva ad S proprio sopra il pennone e scende lungo l'albero, come si vede bene nella penultima foto (1951, la piccola freccia gialla). La "scaletta" potrebbe essere questo cavo in realtà, però a me sembra di vedere i pioli. Ergo... come diavolo è messa questa scaletta ???  :-)

 alcione :

15/5/2014 17:38
 Quella che tu vedi come una scala, io credo che sia la parte non in ombra dell'albero ;-)
la scala è quella che vedi nella terza foto del post precedente, quella con la data 1953, sulla
faccia sx. dell'albero; nelle altre foto si vedono le estremità dei pioli.
A proposito e..." fuori tema " .....ho visto su M.T. il tuo articolo sul Prestinari .
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

18/5/2014 07:50
 

Metto un ultimo contributo alla scaletta. Sto pensando che forse una scaletta alta, sul davanti dell'albero, non ci sia. Cioè forse c'è una prima scaletta sull'albero dalla base alla piattaforma centrale, poi c'è semplicemente la scaletta esterna sul lato destro, dalla piattaforma centrale a quella in alto.

 Avrò di nuovo pochissimo tempo nel prossimo futuro, mia mamma si è lussata la spalla e così avrà bisogno di molta assistenza almeno per un mese e più, comunque un'occhiata la darò ogni tanto, poi vedremo... (solo perché non pensiate che sono sparito così, non mi sembrava corretto) :-)

 alcione :

20/5/2014 19:48
 Auguri per la Mamma, Marcello e in ...gamba ;-)
ciao,
Francesco :-)

 euro :

20/5/2014 22:25
 auguri per la mamma e sulla nave fai quello che puoi :-)
ma l'albero è di metallo?

 marcellodandrea :

23/5/2014 20:16
 Come dicevo, una visitina ogni tanto la faccio. Mia mamma abita sotto di me, ma il problema è che a casa sua non ho internet, e così se sto lì non posso stare qui e viceversa... 

L'albero è di metallo nella nave vera, ed è di metallo anche sul modello, un tondino di ottone rastremato.

Per inciso, le scalette le ho messe, ma non ho ancora fattole foto. Le ho messe per come ho finito per interpretare io le foto: una scaletta bassa dalla torretta della direzione di tiro alla piattaforma centrale, poi la scaletta esterna sul lato destro che arriva fino in cima all'albero. Siccome sopra la piattaforma ci sono le due piccole piattaforme piene (cioè non vuote al centro) con le luci, mi sono convinto che non ci sia nessuna scaletta sul lato anteriore dell'albero sopra la piattaforma centrale (a differenza di quanto accade sullo Slater ad esempio).

Nella foto che vi proponevo due post sopra, in cui si vede la Aldebaran che esce da Taranto nel 1954, quella che "sembra" una scaletta messa strana (un po' davanti un po' esterna) e che corre lungo tutto l'albero è in realtà un effetto ottico dovuto al cavo che scende dal radar coperto in alto (quello con la cupola) : parte dfal radar, fa una curva a "S" sotto e poi scende lungo tutto l'albero fino al ponte della tuga (si può seguire, facendoci caso, sulla foto).

ciao a presto e grazie per gli auguri, ma in effetti anche io sono un po' cotto  (ma c'è tanta gente che sta peggio, lo so, mi contento visto che in fondo non si è rotta niente). :-)

 alcione :

24/5/2014 20:18
 Osservando questa foto vedo che sulla controplancia c'è un telemetro, se non lo hai già
visto :
 


ciao,
Francesco
:-)

 marcellodandrea :

24/5/2014 20:27
 Sì infatti c'è un telemetro ma è ancora presto per metterlo. Si trova su una specie di trespolo sopraelevato (una torretta, in effetti...) posta proprio davanti quella del radar direzione tiro e subito dietro la pedana di legno anteriore (in pratica nel mezzo della controplancia, appunto). C'è su tutte le Cannon, anche sullo Slater, e credo prenderò questo a modello per la forma della torretta, perché di quella delle nostre non ho foto ravvicinate ovviamente. Diciamo che per avere un'idea di come è fatta quella zona la cosa migliore è guardare questo link e poi la foto panoramica animata in fondo alla pagina :-)

PS puoi riscalare la foto un po' più piccola? :-)  sennò rende la pagina un po' troppo larga e scomoda da leggere. Tanto per vederla a scala piena basta cliccarci sopra.

PPS Grazie e ancora grazie di continuare a darmi suggerimenti e quant'altro.

 alcione :

24/5/2014 23:17
 Si vede anche la scaletta sulla faccia anteriore dell'albero; il telemetro mi sembra diverso da quello osservato sui ns. Avvisi scorta.
ciao,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

7/7/2014 20:41
 La situazione con mia mamma è un po' migliorata e ora sta facendo la fisioterapia. Quindi eccomi di nuovo qua con i progressi fatti in questi due mesi.


Questa è la mia interpretazione dell'albero versione 1952 dell'Aldebaran. La frccia indica il punto dove finisce la scaletta abssa e comincia quella alta (n.1).





Ho messo poi la cupoletta del radar e il cavo a "S" che scende lungo l'albero fino al ponte della tuga (2).



Al di sotto della cupoletta ci sono dei sostegni a squadra (3). Ho messo anche le antenne circolari all'esterno del pennone (4 - sono manovelle fotoincise) e tutto il resto dei dettagli.





Successivamente ho montato il radar rettangolare in etsta d'albero (5), il picco della bandiera (6) e i dettagli della plancia scoperta (7 - comandi vari e scaletta di discesa dalla pedana)




Il filmato "F 590 avviso scorta" mostra all'inizio, quando la nave parte, il comando per mollare la catena del corpo morto, che è agganciata ad un anello a prua (8). Ho messo anche le ancore, che soo quelle originali del kit della USS England.




Ho rifatto in plastica le alette (come si chiamano ?) laterali della tuga




montandole a sinistra (10)




e a destra (11)



Ho messo l'interno di portelli fotoincisi a simulare l'interno dei passaggi verso prua




Ho messo infine i sostegni delle zattere a prua (13) (si nota anche a bayyagliola che chiude la piattaforma alla base dell'albero)





e a poppa (14)





Per finire ho dato una lisciata alla basetta del diorama (quella con l'acqua per intenderci), mentre poi ce ne vorrà un'altra più larga al di sott per fare da base alla bacheca. A poppa delle navi c'è la banchina, il pontile fra le due.

 marcellodandrea :

25/10/2014 15:36
 ciao a tutti. Finiti i tre pipe per la campagna della Grande Guerra, riprendo l'Aldebaran per completarla.

Sto valutando un po' la questione Vespucci da metterle a fianco, perché non riesco a trovare viste chiare del ponte negli anni '50. Il disegno più vecchio che ho risale al 1977 e ho giusto qualche foto degli anni precedenti ma con poche certezze. Il fatto di aver trovato alcuni disegni della nave riferiti al 1977 (sulla vecchia rivista navale "Navi e modelli di navi" edita a Firenze negli anni '70 e '80 da Lusci e soci) mi fa un po' da calamita e mi suggerisce di soprassedere per l'Aldebaran e fare il Vespucci accanto ad un'altra nave più moderna: l'unica al momento che avevo in programma era il Fante (ex classe Fletcher) e prendendo a riferimento (per il Fante) la metà degli anni '70,  potrebbe anche andare bene con un Vespucci basato sul disegno del 1977.

Se lascio il Vespucci per il Fante, ovviamente farò l'Aldebaran da sola, magari in navigazione questa volta.

 Mario Bentivoglio :

25/10/2014 15:41
 Grande Marcello ...AVANTI TUTTA !!!!!!!!
:-)
un salutone
mario

 marcellodandrea :

29/10/2014 18:08
 Beh proprio avanti tutta... no, me la prendo con più calma :-)  :-)  :-)

Ecco un po' di nuovi dettagli, prima della verniciatura del modello.


Da sinistra a destra: colonnine delle piazzole delle Bofors binate, cucchiaie dei lanciabombe, armadietti delle munizioni del cannone e altri dettagli interni alla postazione, altre cucchiaie, armadietti delle munizioni per le Oerlikon di poppa.




Da sinistra a destra: gruetta dello scalandrone, gru della lancia baleniera (questa e quella accanto sono del kit Trumpeter, con qualche dettaglio in più), staffa di sostegno della lancia, colonnine delle postazioni delle Oerlikon sulla sovrastruttura di prua




Botole (vanno sotto, ma non so dove) nelle postazioni delle Oerlikon dietro il fumaiolo, scalette interne alle postazioni delle direzioni di tiro, rastrelliere per i caricatori delle Bofors (li ho messi anche nella postazione centrale subito a poppavia, alla fine della tuga). I dettagli di questa foto vengono tutti dallo Slater (cioè da una Cannon americana) ma mi sembravano tutti ragionevoli sulla Aldebaran del 1952.




Colonnine delle oerlikon a prua, e quello bianco è ... non lo so, nel filmato "F 590 avviso scorta" su youtube, si vede al tempo 57.08 e sembrano una serie di proiettili addossati alla parete. Perché lì dovrebbero esserci dei proiettili non lo so, ma sembrano proprio tali.





Il modello quasi pronto per essere verniciato. Questo è il momento in cui mi metto a spulciare foto e filmati da prua verso poppa e cerco di aggiungere tutti i dettagli che eventualmente ho lasciato. Armi etc. le monterò dopo. Il ponte di comando e l'albero non sono ancora incollati sulla struttura al di sotto.


 marcellodandrea :

4/11/2014 19:07
 Qualche altro dettaglio.

Sempre da sinistra a destra, due faretti per le segnalazioni




L'alberetto così come compare nel filmato "Navi per la difesa" che mostra i tre avvisi nella configurazione del 1951, alla consegna (già nel filmato "F 590" del 1954 circa l'alberetto è diverso); il (come si chiama?) volano che chiude dall'esterno il portello che dà accesso, secondo il filmato "F 590 avviso scorta" alla stanza dove era distribuita la posta; l'alberetto dove è issata la bandiera in navigazione



L'albero della bandiera a poppa con relative luci





Infine le antenne sul fumaiolo che reggono i fili della radio (sono fotoincisioni di recupero)

 marcellodandrea :

11/11/2014 15:18
 Ho aggiunto le battagliole della tuga, seguendo sia il filmato "F 590 avviso scorta", sia i disegni (ma ci sono piccoli punti sui quali come al solito non sono sicuro). Ho messo la battagliola anche sul lato interno della posizione della lancia baleniera, perché nel solito filmato si vede in posto, al tempo 53:18 e 53:24.








 marcellodandrea :

1/12/2014 15:15
 Sono andato un po' avanti con il modello terminando, più o meno, la colorazione.

Prima ho finito di mettere le battagliole e dato un'ultima mano di primer Tamiya




poi il grigio cinerino sempre Tamiya ad aerografo (50% bianco lucido, 50% bianco opaco, alcune gocce di grigio oceano; il tutto poi modulato con bianco puro verso l'alto). Si notano lungo la fiancata piccoli rettangolini di carta, in corrispondenza degli ombrinali.




Disponendomi a riprendere un certo numero di inevitabili sbaffini, ho dipinto a pennello i ponti con un grigio scuro (ho usato un Policolor, mischiando bianco, nero e grigio di payne).




Si nota la plancia scoperta. Manca ancora la torretta del telemetro, devo montarla per forza ora, altrimenti non avrei potuto dipingere l'interno.



A questo punto ho dato un paio di mani di vernice lucida nei punti dove vanno le decals con i codici di identificazione (AD). Le decals mi sono state fatte da kikko64, di questo forum, che ringrazio ancora (anche per le ottime decals dell'antisdrucciolo per i cctt Insidioso e Schiaffino nella campagna sulla prima guerra mondiale). Per finire ho dato alcune mani di trasparente acrilico opaco (quello che uso con tutte le mie navi è della ditta Nova e lo trovo in ferramenta), all'inizio è proprio opaco ma sovrapponendo diverse mani diventa satinato. Ho completato con qualche minima colatura di sporco a olio.




L'ultimo livello della plancia non è ancora incollato a tutto il resto.



per finire una foto della poppa, anche qui con le decals in posto


 Rizzilla :

2/12/2014 10:41
 Clap Clap Clap.

Bello

 alcione :

3/12/2014 18:52
 Bel lavoro :-D
ciao,
Francesco :-)

 euro :

4/12/2014 14:39
 Troppo bravo, complimenti!! :-o

 marcellodandrea :

19/12/2014 19:11
 

cari amici, inserisco questo post per fare tantissimi cari auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti. :smile:  :smile: :smile:  :smile:  :smile:  :smile:  :smile:  

 

Il mio anno purtroppo continua ad essere un po' travagliato, il dolorino che sentivo al ginocchio da qualche tempo è in realtà una lesione al menisco mediano. Vedremo quando sarà possibile intervenire e ripulire, perché anche se non devo farci cose particolari (tipo giocare a calcio o simili) comunque è una seccatura e sempre limitante.

 enrico63 :

19/12/2014 21:22
 Auguri anche a te  e tutti i tuoi...Buon anno e buone feste!!!!!
E auguri per i tuoi "acciacchi"!!
Ciao

 marcellodandrea :

12/1/2015 15:38
 Ok, piano piano si va avanti.  Ho aggiunto gli scaricabombe e i lanciabombe a poppa (fotoincisioni GMM)





I cerchi bianchi a lato delle rastrelliere laterali sono le basi dei lanciatori veri e propri, che devo ancora fare. 

nonché lo stipetto a lato del fumaiolo fatto a suo tempo...




 dj :

3/2/2015 23:47
 Sono estasiato dai tuoi lavori ! Ti seguo sempre con molto interesse desideroso di impare qualcosa.
Complimenti da Giuseppe

 marcellodandrea :

9/4/2015 22:57
 Come dicevo nel wip sull'Audace, ho finito i lanciabombe mentre aspettavo lumi per l'altro modello... ecco le foto, oltre i lanciatori veri e propri (in tondino di plastica, le cucchiaie ellittiche sono fotoincisioni), ho aggiunto anche il sostegno a squadra sotto gli scaricabombe a poppa.










 marcellodandrea :

9/11/2015 20:17
 Finito l'Audace, ho di nuovo un po' di tempo per portare avanti l'Aldebaran.   Ho montato i tre cannoni da 76/50, una volta tanto prendendomela comoda e limitandomi a dettagliare quelli del kit di partenza della England.













 alcione :

10/11/2015 18:02
 Finalmente....dopo tanto Audace un po di Aldebaran..... :-P

ciao
Francesco :-)

 marcellodandrea :

11/11/2015 08:41
 piano piano... :-)

aggiungo che la colorazione dei cannoni, interamente in grigio chiaro, è quella iniziale del 1951-52, come da aspettarsi. Successivamente tutto l'affusto e la parte iniziale del cannone diventa grigio molto scuro e solo la metà distale della canna rimane chiara (in alcuni periodi è tutto grigio scuro).

 Maurizio Maggi :

11/11/2015 11:36
  Marcello non mi funziona la mail, ricevo ma non riesco ad inviare msg , ecco perche non hai visto risposte. In ogni caso sto cercando quali corvette erano a Taranto e l'aspetto nel 51' - 52' . Appena ho qualcosa ti scrivo qui,
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

11/11/2015 22:54
 Grazie Maurizio. :-)

Rinnovo comunque l'invito a non perderci troppo tempo. Non so se ci avete fatto caso ma ho cominciato questo modello nell'ottobre 2013... due anni fa. Ho lasciato perdere l'idea di mettere la Vespucci insieme all'Aldebaran perché non riesco a farmi un'idea chiara del suo allestimento nel 1952 (ho i disegni dei primi anni '70, così la farò in quegli anni, per esempio accanto al Fante). Per cui non so se l'idea di affiancargli una Gabbiano (da autocostruire) e rimandare ulteriormente il completamento di questo modello sia una buona idea. Insomma potrei concludere che è meglio chiuderla qui e fare l'Aldebaran da sola, in porto o in navigazione.

 marcellodandrea :

13/11/2015 23:25
 Passiamo alla lancia baleniera. Il kit originale della England ne ha due basiche. L'Aldebaran ne ha una sola, che ho dettagliato un po' di più con plastica e fotoincisioni, seguendo le foto della lancia dello USS Slater.




Il cerchietto nero è l'uscita dello scarico motore.









Non ho montato tutte le manovre delle gru della lancia perché sono delicate, lo farò una volta fissata la nave sulla basetta.





Già che c'ero, in previsione del montaggio delle Oerlikon AA, ho montato le rotaie semicircolari alla base delle mitragliatrici (sono striscioline di plasticard).










 marcellodandrea :

18/11/2015 21:21
 Ho messo le catene delle ancore. Dal filmato "F 590 avviso scorta" su youtube vedo che nel 1953-54 erano grigio scure, presumo perciò che fossero così anche nel 1951-52. La disposizione è ripresa da quella dello USS Slater nel suo museo di Albany  (nelle newsletters on line ci sono moltissime foto, si tratta solo di leggersele tutte... :-)  ): l'ancora di sinistra ha la catena attorno all'argano, mentre quella di destra è fissata ad un blocco e assicurata con una bozza (il pezzo di catena laterale).






Ho messo anche le mitragliatrici binate Oerlikon da 20 mm, metterò le foto nel prossimo post.

Inserisco qui invece una foto tratta dal solito filmato per porre una questione. Quello che indico con le frecce rosse si trova proprio davanti al fumaiolo, all'inizio della tuga (il fumaiolo è a destra e c'è una scaletta appoggiata, si riconosce la scialuppa a sinistra mentre la custodia del telo parasole occupa tutta la foto di traverso): è un cannone ad acqua? E' praticamente uguale a quello dello USS Slater, solo che in quest'ultimo si trova a poppavia del fumaiolo e non davanti.


 alcione :

19/11/2015 20:32
 [quote]
marcellodandrea ha scritto:

Inserisco qui invece una foto tratta dal solito filmato per porre una questione.... un cannone ad acqua? E' praticamente uguale a quello dello USS Slater, /quote]

Perché dici che potrebbe essere un cannone ad acqua :-?
Io credo che sia un falso cannone per istruzione degli addetti al pezzo - caricamento, puntamento, fuoco etc. etc.
Se poi hai tradotto dall'inglese, alzo le mani :-P
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

21/11/2015 15:57
 
Il "coso" in questione sullo Slater è questo:




ed è citato solo in questa vista, poco dietro il fumaiolo. Dunque è un cannone da addestramento?


Aggiungo le foto delle Oerlikon da 20, con una panoramica delle armi montate da prua a poppa. Le Oerlikon della Aldebaran sono binate e del pezzo originale della England ho tenuto solo il basamento conico.




Le canne sono di sprue stirato, gli altri dettagli sono fotoincisioni GMM della England, con qualche altro piccolo dettaglio in plastica.


























 marcellodandrea :

24/11/2015 15:48
 Ho messo anche le Bofors binate. Sono della ditta l'Arsenal ma solo due (perché tante mi erano rimaste da quelle che avevo comprato per fare i due Aviere-Artigliere). La terza, quella più a poppa, è fatta ricostruendo il basamento ma utilizzando canne e fotoincisioni de l'Arsenal (nella stessa confezione ce n'erano per alcune armi in più - ho messo un telo a coprire qualche piccola imperfezione).  Ricomprarne altre 6 per farne solo una mi sembrava uno spreco (e non ho in programma altre navi italiane con queste armi a bordo), comunque il risultato è gradevole.










 alcione :

24/11/2015 23:25
 Visto anche l'affusto fatto con una piattina di ferro
lo vedo solo come un falso cannone da istruzione.
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

26/11/2015 18:18
 Ed ecco quindi il falso cannone. La base in scala (almeno stando al disegno nel sito dello Slater) ha il lato di 4 mm.










Noterete che ho messo le scale dalla coperta al castello. Prima me ne ero dimenticato... sob.






 Maurizio Maggi :

27/11/2015 13:31
  Certo che da uno come Marcello che se lo sarebbe mai aspettato un cannone ad acqua ! Adesso ci mancano solo le bofors a pompetta d'acqua !
Dai che stai facendo  un'altro un bellissimo modello, ormai ci hai viziato !
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

27/11/2015 14:47
 va beh, pensavo fosse un estintore come quelli che vedo sui rimorchiatori. Comunque, sto facendo il porcospino.

 marcellodandrea :

2/12/2015 16:32
 Ho messo il porcospino utilizzando le fotoincisioni del fogLio GMM per la England, le zattere (idem con le fotoinc GMM) e i due grossi proiettori ai lati del secondo livello della plancia.





















 marcellodandrea :

2/12/2015 23:18
 
Qualcuno ha una immagine più dettagliata di questo telemetro?


(Aldebaran 1951 - dettaglio di fotogramma da youtube: "navi per la difesa")

 alcione :

2/12/2015 23:24
 I razzi sono piatti ? magari con della colla riesci
a dare un tot di volume ?
Per il telemetro, trattandosi di apparati USA non
trovi nulla sul sito Navsource ?
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

2/12/2015 23:31
 Sono fotoincisioni quindi sono piatti. Sono microscopici, ho provato in vari modi ma erano sempre brutti, questo era il modo più pulito di farli. Se proprio sono brutti anche così, posso sempre coprirli tutti con il telo, vedo che compare in molte foto.

Il telemetro è di 2,5 metri.

Su Navsource ho cominciato a guardare tutte le Cannon, Qui si vede qualcosa. (Senegalais, ex USS Corbesier DE 106) e anche qui (USS Baron DE 166).  Domani guarderò le altre classi di DE.



PS in questa foto (USS Kyne DE 744) si vede un dettaglio che compare anche nel filmato "F 590 avviso scorta", e cioè una scaletta più piccola posta di fianco a quella che arriva in cima al fumaiolo. Forse dovrei aggiungerla anche all'Aldebaran.

 alcione :

2/12/2015 23:43
 Lasciali " al naturale " non coprirli.
Ti ho trovato QUESTA FOTO al volo in
questi pochi minuti, qualcosa si vede :-P
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

2/12/2015 23:55
 Scusa mentre tu rispondevi io ho modificato il post precedente. Forse qualcosa si trova.

 alcione :

3/12/2015 00:05
 Quote:

marcellodandrea ha scritto:

/744/0674410.jpg">in questa foto (USS Kyne DE 744)


Coperto da un telo c'è il " trespolo " del famoso
cannone ;-)

Allora hai trovato quello che cerchi :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

3/12/2015 19:23
 
Questa è la plancia scoperta dello Slater come è oggi restaurata. Si nota la piattaforma del telemetro. Sapete che cosa è quella specie di grosso tubo sul ponte indicato dalla freccia rossa?

(USS Slater museum, dettaglio di foto dal sito www.ussslater.org)



 alcione :

3/12/2015 19:37
 QUI' si vede meglio
ma non so cosa sia :-?
ciao,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

3/12/2015 20:16
 Dovrebbe essere un aspiratore del sistema di ventilazione dedicato alla CIC che si trovava al livello inferiore
ti allego un disegno del telemetro da 2,5 mt
Ciao Maurizio


 marcellodandrea :

8/12/2015 23:27
 Dunque, per cominciare ho rifatto il porcospino. La prima versione era stata fatta seguendo le misure e i pezzi delle fotoincisioni GMM per la USS England. Ma l'osservazione sui razzi piatti mi ha fatto ricontrollare e mi sono accorto che quelle misure sono troppo sovrascalate (in effetti c'era qualcosa che non tornava). Adesso è tutto in plastica, sensibilmente più piccolo e più vicino a quanto appare dalle foto. Comunque ho coperto i razzi, piatti sono brutti.







Poi ho fatto la piattaforma del telemetro prendendo a modello quella dello Slater, con un pezzettino di plastica e un po' di fotoincisioni di recupero.




Ho messo l'aspiratore di sprue stirato, poi da dipingere in grigio




Ecco la piattaforma montata sulla plancia scoperta





Qui un po' di dettagli che ho messo per completare questa fase, come si vedono da una foto molto chiara di questa zona nel 1951 con la nave appena arrivata dagli USA pubblicata su Storia Militare Dossier
n. 15 1945-70 (nella sezione documentazione fotografica, ora a mente non ricordo il numero della foto, vi saprò dire se volete)

1: due armadietti bassi nuovi per le munizioni (delle Oerlikon), qui ancora non verniciati in grigio chiaro
2: una piccola scatoletta dietro il porcospino
3: ho tolto l'estintore rosso (che avevo messo per similitudine con altre navi non avendo foto di questa zona) e messo i dettagli corretti (alcuni elmetti e manichette di estintori arrotolate)
4: ho ridipinto la colonnina in grigio chiaro

poi naturalmente c'è il nuovo porcospino (5) e il telemetro (in vari tondini di plastica: 6)







 marcellodandrea :

11/12/2015 23:14
 Ho messo il complesso Mk 52 di direzione tiro. Per il radar mi sono dovuto arrangiare con una retina fotoincisa di recupero.




Per chi non ha familiarità, la centrale di tiro si trova nella torretta dietro il telemetro  (davanti all'albero)








 dj :

11/12/2015 23:38
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Ho messo il complesso Mk 52 di direzione tiro. Per il radar mi sono dovuto arrangiare con una retina fotoincisa di recupero.....

Be se questo è "arrangiare" direi che ti arrangi molto bene ... quello che piace non è solo il modello in se stesso ma la completezza e la ricchezza dei particolari che lo compongono e soprattutto la competenza e la descrizione di ogni piccolo dettaglio costruito.
Chiamare tutto questo solo modellismo è riduttivo .... I lavori di Marcello sono vere OPERE di modellazione .
Ne sono sempre più convinto.

Giuseppe

 alcione :

11/12/2015 23:44
 Mi spiace solo per il porcospino coperto :-(
ma è tutto OK :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

11/12/2015 23:53
 

Grazie, ma non esageriamo :-)  "arrangiare", sia perché la retina non era convessa (l'ho piegata premendoci contro la punta del manico di un grosso pennello) , sia perché il disegno del radar reale è diverso (solo trame orizzontali). I particolari sono abbondanti perché posso fare riferimento allo Slater come confronto per le foto dell'Aldebaran. In quanto al porcospino (parzialmente) coperto, i razzi piatti erano (sovrascalati e) brutti :-)

Se passa la campagna sulle FFAA italiane negli anni '50, a questo punto (dopo Aviere, Artigliere e Aldebaran) posso fare solo le cannoniere Alano. Si troverà un disegnino da qualche parte?

 alcione :

11/12/2015 23:59
 Io ho costruito una " Cani" :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

12/12/2015 00:02
 Sì la Segugio, il wip è in questa stanza. LA tua è in 1:15, le mie sarebbero in 1:350 (data la scala dovrei farne almeno due, se no neanche si vedono ... ) Appunto chiedevo se avevi un disegno... :-)

 alcione :

12/12/2015 00:05
 Certo che ho il disegno ;-) quanto sganci....... :-P
e anche l'articolo di Bagnasco :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

12/12/2015 00:15
 Beh allora, se puoi, gradirei una copia, grazie.

Non so se poi quella campagna (o quell'altra sulle marine) ci sarà davvero, ma le Alano sono navi piccoline e veloci da fare (le ultime parole famose) e pensavo che prima o poi sarebbe carino metterle - appunto - accanto al trio Aviere/Artigliere e Aldebaran. Poi per finire ci farò anche il Tazzoli magari (ecco in effetti potrei fare una Alano accanto al Tazzoli o al da Vinci, perché no).

 alcione :

12/12/2015 00:21
 Comunque sia ti farò avere il tutto; come fonti io
iniziai con Navsource, giusto per capire le differenze
tra le varie LCS(L) , per poi integrare con le foto su
Navi e Armatori e i due articoli di Bagnasco; non
credo che si trovi di più sull'argomento.
ciao,
Francesco :-)

 enrico63 :

12/12/2015 11:57
 Certo che te sei tremendo con ste navi...fai delle robe da paura:-o :-o
Sai che non posso esserti di aiuto ma ti seguo sempre affascinato.
Ciao
:-)

 marcellodandrea :

13/12/2015 23:11
 Grazie Enrico ma neppure tu scherzi (in quanto a "robe da paura"; e diversi altri qui in giro)  :-)


Per finire con le direzioni di tiro ho messo anche le MK 51 nelle tre postazioni di poppa (qui c'è solo un po' di pezzettini di plastica e di filo di rame).











 marcellodandrea :

20/12/2015 12:10
 Ho fatto la basetta, decidendo definitivamente di sistemare la Aldebaran da sola, senza la Vespucci accanto. Il fatto è che non sono riuscito a trovare notizie ragionevolmente precise su come fosse attrezzata la Vespucci nel 1951. Tutti i disegni che ho visionato risalgono agli anni '70 (i disegni di F Gay sono riportati pari pari dai piani Panart, Amati e da quelli dell'Assoc Navimodell Bolognesi, anche se in scale diverse) e le foto degli anni '50, che pure ci sono, non sono molto chiare. Dunque il Vespucci resta in attesa di essere fatto comunque in un contesto degli anni '70.

Farò la Aldebaran ancorata a Taranto alla banchina che compare anche nel filmato "F 590 avviso scorta".

Manca ancora la bacheca, che però temo non potrò fare se non dopo Natale, per via delle ovvie chiusure, ferie etc. di fine anno. Nel frattempo farò una serie di armadietti di munizioni che si trovano dietro il fumaiolo e una grossa presa d'aria sempre nella stessa zona. Ci sono anche alcuni avvolgicavi.


 

 marcellodandrea :

24/12/2015 19:03
 AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI !!!  :-) :-) :-)

 marcellodandrea :

27/12/2015 19:26
 Ho aggiunto una cosa che sembra un grosso areatore, subito a poppavia del fumaiolo, seguito da un certo numero di armadietti munizioni per le bofors e da alcuni avvolgicavi 8quelli delle fotoincisioni erano giganti e più adatti ad una corazzata, così ho usato quelli del kit della England, lisciandoli meglio possibile...).





Vista d'insieme. La prossima spero con bacheca, mare e banchina.

 

 marcellodandrea :

28/12/2015 23:25
 Ho sentito la vetreria che mi fa di solito le bacheche. Resteranno chiusi fino all'11 gennaio, quindi questo lavoro resterà in sospeso fino ad allora. Mi scoccia un po', avrei preferito finire (o quasi) prima, ma tant'è...

 marcellodandrea :

25/1/2016 22:54
 La bacheca è finalmente arrivata. Ora vediamo l'ambientazione... :-)



 marcellodandrea :

8/2/2016 23:33
 

Alla fine ho fatto la nave in navigazione.  Prima il cartoncino ondulato e uno strato leggero di gel acrilico (Maimeri) per onde un pochino più consistenti su tutta la superficie



poi dipinto: questa volta niente grigio-verde, ma un mix di blu scuro, nero e giallo ocra, con lavaggi blu e verdi



Poi ho incollato la nave alla basetta: Non ho ancora messo i livelli superiori della plancia con l'albero, così si lavora meglio alla scenetta



Con il mare già dipinto si gestisce meglio il gel acrilico per la scia, perché si vede bene contro il fondo scuro (qui nella foto in effetti è già un po' asciugato). La forma della scia è tratta d auna foto di nave Altair sempre nei primi anni '50.



Una volta secco il gel, ho ridipinto tutto col solito colore blu-verde, poi ho dipinto la scia in varie tonalità più chiare fino al bianco, infine ho usato un po' di cotone idrofilo fissato con il vernidas per aggiungere più schiuma in determinati punti, seguendo un po' la foto dell'Altair. Infine una mano di vernidas copre tutto. E' la prima volta che uso il cotone idrofilo, perciò ho cercato di non esagerare.










Adesso posso incollare i livelli alti della plancia e l'albero, sistemare a prua il bompresso (e forse le boe di grippia, devo verificare), sartie e cordami vari, infine la bandiera sull'alberetto in fondo alla tuga (a poppavia dell'ultima postazione binata di bofors) :-)

 Icepol :

9/2/2016 00:07
  Mamma mia che spettacolo!!!! Io non so una mazza di poppavia tribordo e "bagordi" ma una cosa la capisco bene: sei bravissimo!

 stefanoc :

9/2/2016 00:59
 Gran bella realizzazione, COMPLIMENTI, mi piace proprio :-D ...ottima anche la resa del mare e delle onde spumose, mi sento inzuppato :-P

 ilducaluca :

9/2/2016 06:38
 :-o :-o :-o
Sembra vera!!! 
Sei davvero bravo!!! 

 dj :

9/2/2016 19:38
 Ciao Marcello
bellissimo tutto ... soprattutto il tutorial sul mare che terrò da conto e che sicuramente copierò, per quanto nelle mie possibilità ....  diciamo che proverò a copiarti ;-)

Giuseppe :-D

 Maurizio Maggi :

9/2/2016 19:46
  Bravo Marcello un bel lavoro come al solito. Manca solo una cosa : dalle foto delle tre navi gemelle prese in navigazione guarda dove stavano i scarichi dell'acqua lungo la fiancata ( l'acqua di raffredamento motori ) , se li aggiungi ti completano tantissimo il modello . Molto bella l'onda , le navi americane erano molto " pulite " e tiravano su poca acqua , avevano carene ben progettate e molto marine.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

9/2/2016 23:37
 L'unico scarico che vedo con una certa frequenza nelle foto in navigazione è quello (la "virgola" bianca) indicato dalla freccia rossa, qui sull'Aldebaran ripresa a Tolone nel luglio 1952. A volte ce n'è un altro che scarica acqua molto più a poppa, dopo il cannone. Nelle foto (sia italiane che americane)  li vedo solo sul lato destro. Anche nel filmato "F 590 avviso scorta" si vede l'Altair che passa a velocità sostenuta quasi al traverso e non ci sono scarichi sul fianco sinistro.

E' di questi che parli?




Approfitto e metto una foto della nave con albero e plancia completi.


 

 deepice :

10/2/2016 01:10
  bellissimo davvero mi immagino che effetto vederlo dal vivo...

 Maurizio Maggi :

11/2/2016 15:33
  Marcello è quello che hai indicato nella foto , se riesco a far funzionare lo scanner ti posto una foto di un  Cannon dove si vede bene. C'era anche un altro scarico molto più piccolo verso poppa , ma quello importante - su tutti e due i lati - è quello della foto.
Ciao maurizio

 soldier75 :

13/2/2016 00:19
 meravigliosa, sembra vera... :-o

 alcione :

13/2/2016 18:33
 Nel suo elemento naturale e in navigazione, è un
fantastico colpo d'occhio :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

13/2/2016 19:33
 Grazie a tutti :-)

Maurizio, io ho guardato le foto delle varie Cannon su Navysource, ma mi pare di averli visti (tutti e due, quello più grande e l'altro più piccolo quasi a poppa) solo sul lato sinistro. In effetti mi sembrava strano che fossero su un lato solo, però questo mi sembrava...  Grazie se hai una documentazione più precisa.

 marcellodandrea :

17/2/2016 21:33
 Ho messo il sartiame, il bompresso a prua e la bandiera sull'alberetto alla fine della tuga. La bandiera è di carta, dipinta a pennello.










Non è ancora alla fine, manca il dettaglio che diceva Maurizio (e - naturalmente - un minimo di equipaggio, almeno sulla plancia e qualcuno a poppa: ma aspetto ad ordinare i figurini l'Arsenal per fare tutt'uno con quelli che mi serviranno per le due cannoniere Alano) ma insomma quasi... :-)

 dj :

18/2/2016 12:14
 Ciao Marcello
i tuoi modelli sono sempre molto interessanti ...
a proposito dell'equipaggio i figurini l'Arsenal li prendi direttamente in Francia oppure c'è un distributore in Italia ??

Ciao Giuseppe :-D

 ilducaluca :

18/2/2016 12:30
 Ciao, non ho la più pallida idea di cosa sia il sartiame, ma nell'insieme è davvero stupenda ;-)

 marcellodandrea :

18/2/2016 13:15
 Il sartiame sono le "cordine" che vedi intorno all'albero (in effetti ci sono anche le sagole delle bandiere e i fili delle antenne radio).


I figurini l'Arsenal li distribuisce RegiamarinaMAS (insieme a molte altre cose di molte altre ditte).

 fabrix67 :

18/2/2016 13:39
 Urca, il mare sembra vero!!!!
:-o :-o :-o Spettacolare.
Non che la nave sia da meno, anzi
Hai tutta la mia ammirazione, già da molto tempo.

fabrizio

 ilducaluca :

18/2/2016 17:05
 Grazie Marcello per la spiegazione ;-)

 marcellodandrea :

18/2/2016 18:58
 Grazie di nuovo a tutti per avermi seguito, consigliato, criticato e fornito materiale informativo, a Maurizio Maggi e ad Alcione ma anche a ogni altro. Un grazie particolare anche a kikko64 del nostro forum, che mi ha gentilmente fatto le decals della nave (i codici rossi AD). :-)

Ok, avrei preferito fare questa nave per la campagna sulla rinascita delle ffaa italiane, ma sospetto che a questo punto della lavorazione non me la accetteranno...

scherzi a parte, se guardate il primo post è dell'ottobre 2013 se non erro, due anni e quattro mesi circa, era tempo di finirla.

Ora, a parte l'equipaggio (come dicevo, 4-5 persone in plancia ci vogliono e una diecina di marinai verso poppa, non di più) e gli scarichi dell'acqua di raffreddamento (un dettaglio da pochi minuti di lavoro) , posso tornare a dedicare quel poco tempo che ho a disposizione alle cannoniere Alano... :-)    ma mi auguro di vedere progressi a breve anche sulle altre navi della campagna :-)

 corale :

18/2/2016 20:06
 Tanta ammirazione per queste opere :-o :-o :-o

 marcellodandrea :

23/2/2016 23:02
 Ho aggiunto lo scarico dell'acqua di raffreddamento, per il momento solo sul lato destro.  In pratica ho stirato un po' di sprue trasparente, ho aggiunto cotone idrofilo e qualche puntina di bianco puro, più il vernidas.







Ora manca solo l'equipaggio.  

Stavo pensando che ci starebbe bene (diciamo così...) una bandiera di segnalazione su una sagola dell'albero, ma non saprei quale. Qualche suggerimento ?  :-)

 dj :

24/2/2016 08:20
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: .....Stavo pensando che ci starebbe bene (diciamo così...) una bandiera di segnalazione su una sagola dell'albero, ma non saprei quale. Qualche suggerimento ?  :-)

Ecco questo sarebbe un ottimo argomento da trattare e da studiare .... purtroppo non sono all'altezza della situazione.
Eventualmente sarebbe utile anche segnalare qualche sito che tratta la faccenda....
P.S. grazie per il suggerimento figurini L'Arsenal

Ciao Giuseppe :-D

 Maurizio Maggi :

24/2/2016 13:41
  Allora potresti esporre le tre bandiere  L F R  , in questo ordine dall'alto verso il basso inferite sulla stessa cima che è il segnale standard  convenuto per richiedere l'apertura del ponte girevole di Taranto. Magari la nave stà arrivando un pò veloce ma immaginiamo che è ancora lontanuccia ma ha già esposto il segnale.
Aho !! E basta co' ste domande difficili !!
Ciao Maurizio
(per vedere le bandiere vai in rete  " bandiere di segnalazione codice nato ")  ariciao 

 enrico63 :

24/2/2016 14:50
 Grandioso Marcello......come tuo solito!!!!!
La foto in controluce è stupenda.

Ciao
:-)

 marcellodandrea :

24/2/2016 19:21
 Quote:
Maurizio Maggi ha scritto:  Allora potresti esporre le tre bandiere  L F R  , in questo ordine dall'alto verso il basso inferite sulla stessa cima che è il segnale standard  convenuto per richiedere l'apertura del ponte girevole di Taranto. Magari la nave stà arrivando un pò veloce ma immaginiamo che è ancora lontanuccia ma ha già esposto il segnale.
Aho !! E basta co' ste domande difficili !!
Ciao Maurizio
(per vedere le bandiere vai in rete  " bandiere di segnalazione codice nato ")  ariciao 




Sulla stessa cima a sinistra o a dritta ? :-D :-D :-D

 Alle :

24/2/2016 20:58
  Bellissima, Marcello, bellissima. :-o

 Maurizio Maggi :

25/2/2016 16:35
 A dritta , Sinceramente non mi ricordo se lo issano su tutti e due i lati.
Ciao Maurizio

 dj :

25/2/2016 19:59
 Quote:
Maurizio Maggi ha scritto:  ...Aho !! E basta co' ste domande difficili !!
Ciao Maurizio
(per vedere le bandiere vai in rete  " bandiere di segnalazione codice nato ")  ariciao 

Meno male che ci sei ...  anzi ... che ci siete
Per le bandiere ho trovato questo

ciao Giuseppe



 marcellodandrea :

16/6/2016 12:15
 Penso di farvi cosa gradita comunicandovi che ho appena ricevuto conferma dall'USMM che il segnale L (lima) F (foxtrot) R (romeo) è effettivamente quello usato dalle navi per richiedere l'apertura del ponte girevole a Taranto. Il segnale è in vigore dal 27 luglio 1889 e ancora oggi valido.

Quindi penso che lo alzerò sull'Aldebaran.

 dj :

16/6/2016 22:10
 Se non ricordo male dovrei avere una foto degli anni 30 con il codice LFR issato ... Se la trovo la posto qui..
saluti Giuseppe :-D

 euro :

24/6/2016 17:00
 Spettacolare!!!!!
:-o :-o :-o :-o

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