Forum : Veicoli militari

Soggetto : Somua S.35 R.E.

 MG42 :

19/3/2009 11:08
 Del carro francese Renaul R.35 in forza al R.E. si conoscono svariate foto,anche in campo operativo.
Ma del Somua S.35 io conosco una sola foto che mi pare lo ritrae nei pressi di Civitavecchia.
Qualcuno di voi conosce o può segnare altre foto dei Somua in carico al R.E.?
Grazie.

ciao
enrico

 Andrea Sansoni :

19/3/2009 12:06
 Anch'io conosco solo quella foto.
Peraltro mi par di ricordare che il R.E. abbia avuto un numero limitato di S. 35, con il quale costituì un battaglione carri dislocato in sardegna (o corsica?) alla data dell'8 settembre, e che non ebbe mai impiego operativo.
Mentre i due battaglioni di R.35 furono utilizzati in sicilia (con risultati molto modesti, peraltro, date le modeste caratteristiche del mezzo)

 Nicola Del Bono :

19/3/2009 12:14
 a memoria dovrebbero essercene almeno due nel secondo tomo SME del Pignato, mentre una terza foto appare in un articolo di Daniele Guglielmi (non ricordo se su Corazzati o Auriga)...

ciao, nicola

 skorpio62 :

19/3/2009 12:20
 Trovato su Trackstory n° 1 - Somua S-35
32 mezzi vennero ceduti all'Italia, a fronte di una richiesta di 50, per organizzare una 'Compagnia Mista Sperimentale' da utilizzare in nord Africa: un plotone di autoblinde (non specificati i modelli), un plotone di R-35 ed uno di S-35; di fatto fu solo il plotone di autoblinde ad arrivare in Africa.
Gli S-35 furono inviati, senza parti di ricambio, in Sardegna dove il reparto si sciolse, dopo l'8 settembre, senza aver mai partecipato a combattimenti.
Stefano

 izzuB :

19/3/2009 12:32
 In un album fotografico passato all'asta su E-Bay nel 2007 era presente questa fotografia






non è indicata la località dove è stata scattata.
ciao

 MG42 :

19/3/2009 12:36
 Sul libro2 Corazzati italiani 1939-45 di Pafi Falessi Fiore, del Somua dice che i reparti che ebbero in dotazione questi carri stazionarono prevalentemente in Sardegna e Corsica,parteciparono ad alcuni scontri,e tornarono nuovamente in mano francese nel corso dell'invasione dell'Italia.........

Quote:
skorpio62 ha scritto:'Compagnia Mista Sperimentale' da utilizzare in nord Africa: un plotone di autoblinde (non specificati i modelli)....


quasi sicuramente si tratta delle autoblindo a sei ruote Laffly S.15 TOE usate da reparti dei bersaglieri

ciao
enrico

 MG42 :

19/3/2009 12:39
 Grazie izzuB....addirittura la targa.....chissa se Sardegna,Civitavecchia o Corsica?

ciao
enrico

 andreagoffi :

19/3/2009 17:50
 
Buon lavoro Enrico,
in che scala il soggetto? ... 1:35 ancora non troppo malvagia la scatola
Heller, specie nell' ultima riedizione (plastica sabbia-rosacea) a patto però
di sostituire la torretta, sbagliata nella vista in pianta e, naturalmente, i
cingoli in vinile (duro come l'acciaio :-( ). Con questo non facile soggetto mi
ci sono divertito un paio d'anni orsono. Il mio carro era ambientato in Sardegna,
e c'era ... ... una forma di pecorino a testimoniarlo!
Se avessi bisogno di qualcosa, non esitare, domanda!

P.S. Profitto dell'occasione per ringraziare nuovamente, anche da questo luogo,
Giovanni Buzzi, alias " izzub" , gratissimo per le immagini della Mercedes G4
che mi sono state di preziosissimo aiuto nell'elaborazione del progetto che
questo mese ha visto la luce sulle pagine di Steel Art.

Ciao, Andrea G.

 Stefano :

19/3/2009 17:53
 Mio padre fu mandato in Sardegna nel maggio/giugno del 1943, quando sembrava che gli alleati potessero sbarcare li, era nella divisione Calabria ed era dalle parti Tempio Pausania, Olbia etici etici...partecipò alla cacciata dei tedeschi dopo i fatti dell'otto settembre e tornò sulla terra ferma nell'ottobre/novembre 1944. Gli ho chiesto nn sò quante volte se avessero in dotazione dei carri armati, anche nn di produzione italiana o se ne avesse semplicemente visti , ma lui mi ha sempre risposto che MAI gli capitò di vedere dei carri armati in mano nostra, nè italiani nè di altre nazionalità.......
Ho sempre letto anch'io su diverse pubblicazioni della dislocazione di carri armati di preda bellica in territorio sardo, ma nn mi è mai capitato di vedere uno straccio di foto ....neanche sfuocata.....

Un saluto

Stefano

 Sergio :

20/3/2009 23:08
 Nel libro di Corbatti e Nava "...come il diamante! I carristi italiani 1943-45" c'è un capitolo curato da Nicola Pignato relativo alle unità corazzate del Regio Esercito dopo l'armistizio dove sono, fra l'altro, narrate le vicende del CC Btg. Carri Somua in Sardegna: ne consiglio la lettura a quanti siano interessati all'argomento visto che, a quanto ne so, si tratta dell'unico testo che tratta specificatamente di questo argomento, inedito (a questo livello di dettaglio) fino alla pubblicazione di questo libro.

Ciao

Sergio

 MG42 :

21/3/2009 09:38
 Grazie della segnalazione Sergio !!!

ciao
enrico

 izzuB :

4/7/2009 19:09
 



E' saltata fuori questa in un forum francese: la fotografia risulta provenire da questo sito

http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3g010-0019811/
e risulta essere stata scattata a Napoli nel 1946 :-o
ciao

 MG42 :

4/7/2009 21:11
 Possibile sia il 1946 e Napoli?

il primo davanti sembra danneggiato, almeno mancante di una cofanatura
e mi sembra che non hanno la targa.......foto che riapre un bel paragrafo.......

 Fabio :

5/7/2009 09:04
 Enrico, da quell'angolazione  nelle condizioni di luce in cui è scattata la foto credo sarebbe difficile se non impossibile leggere targa...
Comunque grazie mille per le foto davvero interessantissime ed, almeno per me, sconosciute!!!
Ciao
Fabio

 Nicola Del Bono :

5/7/2009 14:10
 Allora, ho fatto vedere la foto a papà (che era a Napoli e che tra l'altro lavorava con gli inglesi) e mi ha confermato che in città c'erano anche i Francesi (sia metropolitani che Marocchini).
La foto sembra ritrarre l'angolo del palazzo reale e sullo sfondo San Martino sulla collina del vomero.

A questo punto i Somua potrebbero essere arrivati dalla Tunisia con le truppe Francesi e in ogni caso essere in forza alle truppe alleate (l'araldica tra l'altro non sembra riferirsi a mezzi italici...)

ciao, nic ;-)

 MG42 :

5/7/2009 17:18
 anche se.....quelli in torretta somigliano molto ai contrassegni tattici di plotone...........................................

ciao
enrico

 Nicola Del Bono :

5/7/2009 17:30
 
Quote:
MG42 ha scritto: anche se.....quelli in torretta somigliano molto ai contrassegni tattici di plotone...........................................

ciao
enrico


Io mi riferivo più che altro alla "macchia bianca" che (non so perchè) mi fa pensare ad un "elefante" o comunque ad un disegno, ad un araldica particolare (mai vista prima)...è vero che i simboli dietro, di fianco, possono somigliare ai caratteristici contrassegni italici...

d'altra parte ho sempre pensato che nel 1946 non avessimo ancora mezzi corazzati in servizio presso il Regio Esercito (ed esercito Italiano dal 2 Giugno...) --- ma magari mi sbaglio, magari si tratta dei primissimi mezzi rientrati in servizio nel nostro esercito ancora prima del trattato di pace del 1947...

ciao, Nic :-)

 izzuB :

5/7/2009 17:40
 In un articolo di N.Pignato, pubblicato su Storia Militare 43, è riferito il fatto che i Somua in dotazione al 200° furono requisiti dai Gaullisti dopo l'armistizio:potrebbe trattarsi di questi perchè i Somua presenti in Tunisia furono tolti dal servizio nel 1943
ciao

 MG42 :

5/7/2009 17:46
 Bisognerebbe chiedere a qualche sito Francese se hanno idea di che carri possano essere.....

ciao
enrico

 Nicola Del Bono :

5/7/2009 18:33
 
Quote:
MG42 ha scritto: Bisognerebbe chiedere a qualche sito Francese se hanno idea di che carri possano essere.....

ciao
enrico

vero...tra l'altro (a voler seguire l'ipotesi italica) sarebbe davvero strano immaginare che si usassero mezzi di preda bellica Francese...con gli stessi a zonzo per le strade di Napoli (immagino che gl iavrebbe dato un pò di fastidio...) :-o :-D

magari erano in forza truppe alleate o Francesi, che ne erano ri-entrate in possesso;se non mi sbaglio nel tomo di Pignato dello SME si parla (c'è anche una foto) di mezzi preda bellica Francese (Somua e renault) concentrati e stoccati a Napoli dopo l'armistizio ocn la Francia -- magari ne era rimasto qualche esemplare in loco, subito riutilizzato da fine 1943...

ciao, Nic

 mario :

23/10/2018 15:51
 Riapro questo vecchio topic per chiedere se esistono informazioni più recenti in merito ai carri Somua del RE.
Esistono altre foto che rappresentino il possibile simbolo dell' "elefantino" o è nota solo quella di Napoli - di dubbia attribuzione.
A qualcun altro oltre a me sembra che il carro in secondo piano abbia forse una mimetizzazione a grosse chiazze con andamento verticale?
ciao a tutti
Mario

 mario :

26/10/2018 14:18
 Ho provato a di interessare gli amici di Missing Lynx alla questione, ma finora senza successo:
https://www.tapatalk.com/groups/missinglynx/somua-s35-in-italy-t317106.html

 mario :

29/10/2018 10:03
 Ciao a tutti,
pubblico qui le informazioni che ho raccolto finora, consultando diversi libri, ma trovando informazioni utili solo in:
La meccanizzazione dell’esercito fino al 1943
Gli autoveicoli da combattimento del Regio Esercito Italiano fino al 1943 Volume II
...come il diamante! - Storia dei carristi italiani 1943-45

Cappellano/Pignato indicano 32 carri ricevuti, di cui indicano 32 targhe, più una possibile:
“Impiego tattico
Teoricamente, quello dei carri M. I carri SOMUA (indicati come ACM 1936) furono immatricolati con i numeri 4401, 4402, 4403, 4404, 4405, 4406, 4407, 4408, 4409, 4410, 4421, 4437, 4438, 4439, 4549, 4550, 4551, 4552, 4553, 4554, 4555, 4556, 4557, 4558, 4559, 4560, 4561, 4562, 4563, 4564, 4565, 4566 e 5145(?) a partire dal 15 marzo 1941. Essi equipaggiarono il CC battaglione del 131 o Reggimento dal giugno 1941, che dopo l'addestramento di base fu trasferito nel Veneto nel successivo luglio. Dislocato in Sardegna con circolare del 15 dicembre 1941, il CC passe poi, dal 20 settembre 1942, al 32° Rgt Carri del XIII Corpo d'Armata, per essere poi inserito nel Raggruppamento motocorazzato del Colonnello Scalabrino. Fu disciolto il 2 ottobre 1944.”

Ceva/Curami riproducono un documento che ne indica come consegnati 33 nel 1941 (si tratta comunque di un inventario generale dei corazzati disponibili durante la guerra).

Cappellano/Pignato indicano:
“E’ in corso la spedizione di un esemplare di ognuno dei tipi dei carri di cui (stiamo parlando quindi dei carri R.35, B1 bis e Somua S.35) sopra presso la Direzione del Servizio Automobilistico – viale del Pinturicchio – Roma”
Che il CC era partito il 15 settembre 1941 per la Sardegna.
Ed inoltre:
“Poco ci è pervenuto sui carri B 1 bis, se non che essi trovarono impiego per esperimenti su ostacoli anticarro alla scuola Centrale del Genio di Civitavecchia sino dall’8 novembre 1941 (2 esemplari non molto efficienti, di cui uno senza torretta). Ulteriori esperimenti con tutti i carri in uso uso (B. 1 bis e SOMUA compresi) terminarono il 24 maggio 1943.”

Due delle foto riprodotte in questo libro hanno le seguenti didascalie:
“Carro armato SOMUA (Arsenale Esercito di Napoli via M.S.I.G.)” e
“Modifiche apportate in Italia al caricamento esterno del carro S. 35”

Da Storia militare 43 sappiamo che il CC era dislocato dal 25 dicembre 1941 in la Sardegna.

In rete ho trovato la riproduzione di un documento dell’8 Ottobre 1943 del generale utili che indica come esistenti “btg. Carri Somua (ex francesi): non ha organico. Si tratta di 26 carri, in pessime condizioni.”

Corbatti/Nava
Fornisce ulteriori informazioni sull’impiego del CC battaglione in Sardegna e riproduce un documento anglo-americano che riporta “Issued to units: 36 carriage, revolving, for car “Somua” 47/32 mm”.
E inoltre questo passaggio di difficile interpretazione:
“Qualche novità si registrava tuttavia alcuni mesi più tardi e precisamente il 1 aprile, quando - in ottemperanza al f.°2753/B/Ord. in data 13.3.1944 - il 32° Rgt. Carristi veniva ricostituito da parte del 132° Rgt . Carrisiti (si noti il cambio di denominazione, invece di fanteria carrista) con il conseguente mutamento dei numeri di battaglione e loro sedi. Per il rinato 32°, i reparti dipendenti risultarono così dislocati: il I "M" a Sanluri, il II "M" a Selargius, il III "Somua" a Delianova (Dolianova) , il IV Motomitraglieri a Perdiana (Serdiana) ed il V Gruppo semoventi da 75/18 a Sanluri.

Dal Diario Storico del rinato 132°, ne apprendiamo in tanto la forza: 81 ufficiali, 155 sottufficiali, 805 truppa. La disponibilità in fatto di carri era:
- I btg. carri "L': 43 carri armati L.35, 2 autovetture, 4 autocarri e 5 motocicli;
- II btg. carri "L': 49 L.35, 3 autocarri e 22 bighe;
- il Motomitraglieri: 1 fucile mitragliatore, 55 mitragliatrici, 72 motocarrelli e 69 motocicli.
Entrambi i Reggimenti furono successivamente inquadrati nella ricostituita (11 maggio 1944) Divisione "Granatieri di Sardegna”. A seguito di ciò, al giugno 1944, il R. Esercito ancora poteva allineare:
- il 32° Rgt. carristi su:
- I battaglione carri "M" (ex XVI);
- II btg. carri "M" (ex XVIII);
- III btg. carri L. (ex CC Somua/33° di Parma)”

Quindi:
• almeno 1 carro era in spedizione per Roma;
• almeno un carro era a Civitavecchia fino al 24 maggio 1943 (che almeno un Somua si fosse effettivamente trovato a Civitavecchia è confermato anche da una didascalia del libro di Ceva/Curami che indica Civitavecchia come la località in cui è stata scattata la fotografia);
• forse una traccia di Somua a Napoli si può leggere nella didascalia del libro di Cappellano/Pignato.

ma non ho altre traccie di carri Somua a Napoli.
• almeno un carro era stato lievemente modificato con il caricamento esterno di vanga e piccone, modifica comunque non visibile in alcuna delle foto conosciute, quindi forse rimasta sperimentale.

Ritengo probabile che tale modifica avvenisse a Roma.
Inoltre che almeno due carri Somua fossero a Roma è testimoniato anche dalla didascalia di questa foto trovata online:

Qui (stranamente) mi sembra mimetizzato con livrea a due toni, similmente al carro in secondo piano fotografato a Napoli!
• non si sa con certezza quanti carri fossero stati inviati in Sardegna, ma sembrerebbe non tutti.
• sembrerebbe che ad aprile 1944 questi carri, comunque in condizioni non buone, non fossero più disponibili per il R.E..
• non c’è traccia di cessione di questi veicoli alle forze armate della Francia Libera nell'articolo su Storia militare di Pignato (notizia forse confusa con la confisca dei mezzi italiani in Corsica riportata nel libro di Corbatti/Nava).
• dei carri operativi in Sardegna sono note solo queste due fotografie:


Nella prima foto forse si può riconoscere un contrassegno tattico (bicromatico?) sulla piastra laterale centrale della torretta); il faro anteriore destro sembrerebbe un'aggiunta italiana (oppure il faro anteriore destro presente su alcuni veicoli francesi, spostato dagli italiani), come l'antenna radio anteriore destra; sembra esserci una seconda antenna radio al centro del carro, sul lato destro e davanti alla cupola del capocarro c'è uno strano "triangolo", che non si trova nelle altre foto e sui carri francesi.
Nella seconda si identifica la sigla CC (200°) sulla piastra posteriore sinistra della torretta, e forse una macchia scura sulla piastra anteriore sinistra (dove su altri carri si vede il simbolo del rinoceronte e, forse, dell'elefante); sicuramente manca il caricamento posteriore degli attrezzi da zappatore.
Entrambe riportano la data 1942 in didascalia, con località "Sardegna" per una e "Dolianova" (non Delianova) per l 'altra.

Sul sito http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-3g010-0019811/ è disponibile la foto:

localizzata con certezza a Napoli, e datata 13 maggio 1946.

Sul libro Militaria Wydawnictwo Militaria 395 sul Somua S35 è pubblicato questo profilo:


Sul libro "Fortini di Sardegna 1940-1943" di Daniele Grioni e Giuseppe Carro è pubblicata questa fotografia:


Ho contattato l'autore/tavolista di Militaria Wydawnictwo Militaria 395 e dice che l'unica documentazione fotografica che ha utilizzato per preparare il profilo a colori è stata proprio la fotografia dei due carri a Napoli.

A questo punto, cercando di arrivare a qualche conclusione:
1) mi sembra probabile che i due carri fotografati a Napoli fossero italiani;
2) l'insegna bianca dei due carri fotografati a Napoli (forse un'elefante, forse due elefanti, forse altro) è supportata dalla fotografia del un plotone di carri Somua italiani con l'insegna del rinoceronte. Quindi è possibile/probabile che, almeno per un certo periodo, alcuni Somua avessero come distintivo "un grosso mammifero/dei grossi mammiferi".

Spero in qualche vostro input.

Mario

 Barbarigo :

31/10/2018 15:12
  Ti seguo con molto interesse, Mario.
Stai trovando una "miniera d'oro" di informazioni.

Paolino

 mario :

31/10/2018 16:51
 Modifico il mio posto di sopra. Dalla foto i Somua a Roma -Pietralata sono (almeno) due.

 mario :

6/11/2018 13:19
 Un mio caro amico mi ha inviato una nuova fotografia di un Somua italiano:

e soprattutto una corrispondenza con il compianto dottor Pignato sui due Somua di Napoli, risalente al 2009:
Gentilissimo Sig. xxx,
grazie per la segnalazione. Si trattava di mezzi avviati alla rottamazione.
Nel '46 il ferro era prezioso. E così se ne sono andati i cimeli più rari.
Cordial saluti ed ancora auguri.
NP

A presto
Mario

 Nicola Del Bono :

7/11/2018 12:53
 Grazie ancora Mario...

Direi quindi che possiamo tutti convenire su Napoli e sul 1946....si desume quindi che un aliquota (solo 2?) dei Somua sia stata immatricolata, con tanto di insegne (e grandi "mammiferi") a Napoli ma poi non sia stata mai stata inviata in Sardegna...

Mi sembra poco plausibile immaginare che dei nostri Somua possano essere rientrati a Napoli dalla Sardegna (e a nostro carico) dopo l'armistizio per rimanere in attesa di rottamazione sino al 1946....che io sappia il materiale di stazza in sardegna e corsica fu ovviamente requisito dagli alleati (inclusi i francesi) e nessun carro - inclusi gl iitlaici M - fu mai riconsegnato al Regio Esercito (almeno sino al 1946)..

Purtroppo il sito della regione lombradia non è attivo al momento...occorerebbe sapere se colui che ha fatto la tavola possiede una foto in alta definizione, perchè quella in nostro possesso è alquanto sgranata...da dove abbia poi ipotizzato il giallo è anche da capire...ad ogni modo non mi sembra che il rettangolo di identificazione da lui ipotizzato (giallo e nero) sia corretto..a mia conoscenza la nostra araldica prevedeva i seguenti (come da tavola pubblicata su zimmerit):








 Nicola Del Bono :

7/11/2018 13:58
  
Tra l'altro lo specchietto di cui sopra permette di identificare il somua di Villanova (nella bella foto in addestramento) come un carro comando di battaglione su due compagnie (tale quindi erail battaglione in questione). Dalla foto si evince pure che era un CR (carro Centro-radio) che effettivamente erano inquadrati di norma nel reparto Comando.

Como già segnalato le radio (e il complesso antenne) erano quelle Italiane, retrofittate..

ciao, Nicola 

 mario :

8/11/2018 10:12
 Ciao Nicola,
io ho riconsiderato la questione della requisizione dei mezzi italiani da parte di forze alleate / francesi in Sardegna: non ho trovato traccia scritta di ciò, mentre invece confermerei che sia avvenuto per i mezzi italiani in Corsica.
Reputo anche più probabile che i due Somua a Napoli fossero "rientrati" dalla Sardegna piuttosto che mai inviati (anche se è una considerazione che lascia il tempo che trova): forse in Sardegna non esistevano fonderie idonee al riciclo di piastre di metallo così spesse?
Una foto ad alta risoluzione sarebbe veramente utile.
La tavola polacca è chiaramente sbagliata per il simbolo tattico (e azzardata per l'araldica di reparto).
A presto
Mario

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