Il Douglas Dc9 (la sigla DC sta per Douglas Commercial) è un aereo fondamentale nella storia dell’aviazione civile del dopoguerra ed è stato per più di 30 anni il vero antagonista del Boeing 737, attuale best seller degli aerei civili.
La versione più diffusa con 621 esemplari costruiti e, a detta dei piloti, anche la migliore, è stata la /30 (composta dalle sottoversioni /32, /33 e /34) di cui ancora molti in servizio.


Il kit
E' realizzato dalla Fly Model in scala 1/144 e la scatola oggetto della recensione è quella del Dc9/30 della NASA usato per l’addestramento in gravità zero degli astronauti americani.
Durante questo tipo di voli l’aereo sale ad alta quota in verticale e poi si butta in picchiata con una repentina affondata, creando al suo interno uno stato di assenza di gravità che simula per circa 25 secondi le condizioni che gli astronauti troveranno nelle navicelle spaziali.
Il fatto che fino ad oggi l’unico kit decente del Dc9/30 fosse il valido ma ormai superato Airfix (uscito, se non vado errato, addirittura alla fine degli anni ’60), mi ha sempre lasciato perplesso e vedere che due grosse marche specializzate in aerei civili come Revell e Minicraft (che, tra l’altro, ha realizzato uno splendido Dc9 super80 in 1/144 qualche anno fa) si sono fatte superare dalla piccola Fly Models mi stupisce ancora di più…..
Il kit si presenta in una scatola di medie dimensioni ed è composto da 41 pezzi tutti compresi in unica stampata.

Ai lati della scatola sono riportate le altre versioni già commercializzate del Dc9/30 ed una del più corto Dc9/20, ancora non in vendita.
E' stampato in plastica e la delicatezza dei particolari lo mette allo stesso livello delle nuove realizzazioni delle grosse marche.
E’ un kit con pochi pezzi, veloce ed apparentemente facile da montare.
A confronto con i kit civili della Revell, potrebbe apparire povero di dettagli, ma il Dc9 era un aereo semplice e in definitiva c’è tutto ciò che serve.
E’ presente anche un blocchetto di resina con tutte le antenne, molto fini e ben realizzate.
Il foglio delle istruzioni è piccolo ma completo ed è presente un foglio decal per il Dc9 N932NA della NASA.


Il prezzo è buono ed allineato al mercato, ma perde il confronto con l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei kit Revell.
Fusoliera
Tutte le pannellature del kit sono in negativo molto fine (forse troppo, se consideriamo che la verniciatura potrebbe cancellarle) e la fusoliera comprende anche i piloni dei motori completi.
La fusoliera non presenta i buchi per i finestrini ed il vetrino per il cockpit, e quindi per le parti trasparenti bisogna usare le decal.
Questa è una scelta che mi trova d’accordo perché penso che in questa scala le decal sono il sistema migliore per realizzare i vetri, ma so già che molti modellisti non saranno d’accordo con me!
Le forme generali sono corrette mentre nelle misure è uscita fuori una differenza nella lunghezza della fusoliera.
Premetto che esistono pochi disegni in scala del Dc9 e che non posso essere sicuro al 100% di quelli che possiedo, ma confrontando il kit con le misure in scala del Dc9/30 è risultata una lunghezza eccessiva di circa 2,5 mm. nella parte davanti alle ali.
Non è una differenza da poco e credo che i modellisti più esigenti dovranno affrontare il delicato lavoro di accorciamento della fusoliera.
In tutti i modi penso che alla fine il modello finito avrà l’aspetto dell’aereo reale e non apparirà così lungo come un Dc9/40….
Un altro difetto, anch’esso da verificare perché presente solo su uno dei disegni in scala in mio possesso, riguarda la posizione dei piloni dei motori che sarebbe troppo arretrata di circa 1,5 mm.
In questo caso però intervenire sarebbe molto difficile e rischioso e quindi ritengo che sia meglio lasciare tutto così.
Altre piccole parti da dettagliare sono: il timone, dove va aggiunta una piccola bugna che copre l'attuatore del trim, la coda che mi sembra leggermente poco appuntita, il buco di scarico dell’APU sulla destra accanto al motore che manca del tutto, gli sfoghi accanto ai motori che vanno bucati e la zona posteriore in basso dove andrebbe aggiunto qualche dettaglio.
Ali
Nulla da dire, le forme sono corrette e le pannellature sono ben realizzate.
Stabilizzatori orizzontali
In pezzo unico e ben fatti, ma con una strana particolarità.
Sotto gli stabilizzatori, vicino ai trim, è presente una grossa bugna di forma aerodinamica che non è presente in nessuna foto del Dc9.
Le cerniere dei trim sono visibili nell’aereo reale, ma le loro carenature sono due per stabilizzatore e sono molto piccole, mentre questa bugna, presente solo accanto ad uno dei trim è decisamente più grande.
Dopo aver studiato foto e disegni del Dc9, sono arrivato alla conclusione che questa bugna non dovrebbe esserci, ma mi sembra troppo evidente per essere un grossolano errore dello stampista.
Forse i Dc9 della NASA, a causa del particolare tipo di sollecitazioni che devono subire nei loro voli, hanno bisogno di un rinforzo nella zona degli stabilizzatori, ma di questo non ho trovato nessuna conferma.
In tutti i modi, andrà verificato come sono fatti gli stabilizzatori dell’aereo che vorrete realizzare, ma sulla base della documentazione che ho visionato, i Dc9 civili non ce l’hanno e quindi andrà tolta con taglierino e carta abrasiva.
Dato che a terra i Dc9 hanno quasi sempre gli stabilizzatori a cabrare e i trim nelle posizioni più disparate, non mi sarebbe dispiaciuto trovare i relativi pezzi staccati da riposizionare mossi.
Motori
La forma dei motori mi sembra corretta e l’unico appunto che mi sento di muovere è la mancanza del bordo anteriore in pezzo unico, mancanza che costringerà ad una delicata stuccatura dei due semigusci.
Carrelli
Buoni e completi. Le ruote e i portelli sono ben dettagliati, andranno solo aggiunti i tubi dei freni.
Manca del tutto il dettaglio dell’interno del vano, ma nel Dc9, che è molto basso da terra, rimane del tutto invisibile.
Decal
Il foglio decal comprende tutto il necessario per realizzare il Dc9 N932NA compreso il cockpit, i finestrini, tutti i portelloni e i vari stencil.

Conclusione
Da appassionato dell’aeronautica civile italiana, nella quale il Dc9/30 ha fatto da padrone dalla fine degli anni ’60 alla metà degli anni ‘90, devo dire che ho accolto con grande piacere questo kit.
La lunghezza eccessiva della fusoliera non lo farà diventare il kit definitivo del Dc9/30 e costringerà i più esigenti a del lavoro aggiuntivo, ma sicuramente si tratta di un grosso passo in avanti rispetto al kit Airfix e penso che tanti modellisti lo potranno montare da scatola con un ottimo risultato finale.
Complimenti alla Fly Models, se questo kit avrà il successo meritato, probabilmente presto avremo tutte le scatole al completo della famiglia dei Dc9.