| Quanto di seguito riportato è il risultato di uno scambio di opinioni con l’amico Pier Luigi Moncalvo, che ha pubblicato un articolo sullo stesso argomento sul recente Flash n°188 dell’IPMS Italy. |
Se andiamo a considerare quanto riportato dalle istruzioni relative all’applicazione dei colori della Tavola 10, che stabiliva i nuovi colori mimetici per la R.A. , applicabile, se pur con la dovuta gradualità, dall’ autunno del 1941, a riguardo del colore Grigio azzurro scuro, si trova riportato: “ …..quando è richiesto, superfici laterali, dorsali e ventrali degli aeroplani bellici e superfici ventrali degli idrovolanti bellici, per impiego notturno.”
Da notare poi che in una nota relativa alla omologazione delle vernici, relativa agli idrovolanti e datata 20 marzo 1941 si dice : “per il colore grigio azzurro scuro si consentono variazioni verso tonalità più scure ma non verso tonalità più chiare”.
L’amico Moncalvo ha ritrovato poi alcune note dalle quali risulta che “solo l’Arson Sisi (ndr: ditta produttrice di vernici) cominciò a fabbricare il Grigio azzurro scuro asportabile (denominazione di fabbrica: Blu notte) nel 1941”. Altro riferimento per l’impiego del colore Grigio azzurro scuro per gli aerei da impiego notturno è riportato nella circolare D.C.A di Torino, F°1898-B.2.10 del 21 luglio 1941, precisando che tale colore dovrà essere rapidamente asportabile.
Fin qui alcune normative; ma l’effettivo uso? E’ difficile nelle foto in b/n riconoscere tale colore; l’amico Moncalvo ha effettuato interessanti analisi sui toni di grigio scuro di alcuni aerei , specie CR42, confrontandoli con il nero delle insegne della parte inferiore delle ali, ma credo sia giusto far riferimento alla testimonianza di un pilota, il Ten. Gino Del Bufalo, annotata sul proprio diario. Tale testimonianza è stata riportata dalla rivista Aerofan n°82, rivista fonte, a mio avviso, inesauribile per chi si dedica alle vicende della Regia. Il diario riporta:” “In questo periodo (primi giorni dicembre 1941) ho volato ben quattro volte con il CR 42 notturno. E’ un bell’apparecchio, nuovo, nuovo e tutto dipinto di blu” Successivamente “Nel pomeriggio il comandante mi ha mandato solo, col fido CR42 blu…..”
Quindi, siccome Del Bufalo non poteva sapere che 60 anni dopo una banda di buontemponi si sarebbe messa a discutere sul colore del CR42 notturno, è da ritenere che la sua testimonianza sia al di sopra di qualunque parte; a sostegno dell’uso di tale colore allego una foto a colori, che non credo certo valida per definire le tonalità, dove, secondo la didascalia, si vede il gen. Fougier che scende da un CR42 il cui colore è molto vicino a quello della divisa di un altro ufficiale presente.
La foto proviene dalla rivista “Tempo” degli anni di guerra; a me è arrivata ritagliata ed incollata su un quaderno (che stava per essere gettato via) per cui non ho informazioni sul numero. In conclusione, credo si possa dedurre che con quasi certezza prima dell’avvento della tavola 10, il colore usato poteva essere il nero; per dopo non mi meraviglierei se le due tenute mimetiche siano state usate indifferentemente, considerate le condizioni in cui versava in generale la situazione italiana, cosa che si ripercuoteva sull’applicazione delle norme, con le licenze poetiche derivate dalla nostra proverbiale arte di arrangiarsi; quello che mi meraviglia è come su certi testi si sia rigidi per l’applicazione pedissequa di altri colori, per esempio il Nocciola chiaro, e non si applichi lo stesso metro per il povero Grigio azzurro scuro.
Riccardo Trotta
Gruppo Plastimodellismo Fiorentino-CMPR -IPMS