| Tutto è cominciato così. Stavo facendo lo Gnat in 1/72 dell’Airfix Red Arrows, quando Davide mi regala l’Hawk Airfix sempre Red Arrows. |
Decido di montarli a coppia, entrambi non sono due scatole eccelse, l’Hawk è ovviamente meglio dello Gnat, anche se mancano un sacco di particolari. Soprattutto il carrello anteriore è un pochino critico come scelta di montaggio, va montato prima di unire le fusoliere.
Avevo deciso di fare gli aerei da scatola, senza tanti giri mentali. Quando vado a dare una carteggiata all’Hawk per far sparire le linee di unione…tac….una bella zampata e faccio secca la gamba del carrello. Nel silenzio che segue, mio figlio Leonardo di 7 anni e mezzo che ha seguito tutta la vicenda si avvicina speranzoso di potersi impadronire come altre volte del relitto, ha un sesto senso per capire quando sto per buttare tutto.
Vicino c’è lo Gnat in atesa di verniciatura infilato su una matita a muso in alto. “Papà, ma se li fai senza le ruote, ci metti il pilota e li fai che volano.” Domenica piovosa. Mi viene un’idea, prendo i modelli, monto i portelli chiusi e studio una semplice base, faccio verniciare a mia figlia (la figurinista di famiglia) un paio di pilotini, li schiaffo dentro, preparo il rosso, carico l’aereografo, sistemo i pezzi sulla base e poi: “Leonardo vieni un po’ qua!” Nessuna risposta, giungono solo rumori di automobili che sparano ed inseguono. “Leoooo!” Arriva visibilmente scocciato: “Che c’è sto giocando i compiti li ho fatti!” Prendi l’aereopenna e colora! “Chi ? Io?” la sorpresa è evidente. Gli faccio vedere come funziona, gli metto la mascherina e poi comincia, dopo qualche prova su un giornale si diverte con i modelli. Dopo due ore la seconda mano.
La Domenica successiva, cera, decals (le ho messe io), ed ancora cera.
Epilogo: Va bè, sarà stato pure facile, però la soddisfazione è stata tanta, Leo si è informato di che colore farò il prossimo, almeno una mano la faccio dare pure a lui…
Altre foto in
galleria