| Abbiamo dato un' occhiata a come la casa ceca MPM ha interpretato la versione "navalizzata" del mitico caccia tedesco che avrebbe dovuto armare le portaerei tedesche. |
MPM ME 109 T Upgraded Kit scala 1/72 Art No.72132
- 36 parti in plastica iniettata “limited”
- 8 parti in resina 1 lastrina in fotoincisione con 12 elementi
- 2 tettucci termoformati ( vacu-form )
- Decals per due versioni
- Prezzo: 9,77 € circa
- Commento: bella dotazione di dettagli in resina e fotoincisione per interni e altri dettagli. Alcune inesattezze da correggere e mancanza di istruzioni per le parti in resina, foglio decals migliorabile come scelta soggetti e dotazione di stencil. Consigliato.
Questo modello è la riedizione in versione Upgraded di uno dei primi kit prodotti dalla ditta MPM con l’aggiunta di parti in resina, presente inoltre una lastrina di dettagli fotoincisi e due tettucci in vacu-form. I primi stampi, diversamente dalle ultime realizzazioni di notevole livello qualitativo, presentavano diverse sbavature, anche questo non fa eccezione ma si tratta di residui di facile asportazione grazie al tipo di plastica facilmente lavorabile. Gli stampisti si sono fortemente ispirati all’ ultimo modello Hasegawa della versione E, riuscendo anche a emulare lo stile giapponese nelle fini pennellature incise.
L’ abitacolo beneficia di parti in resina che riproducono il pavimento solidale con la paratia posteriore, la paratia anteriore, i fianchi laterali, un piccolo dettaglio che non sono riuscito ad identificare, forse il collimatore ? ( le istruzioni identiche alla “prima edizione” non accennano alle nuove parti in resina !), la pedaliera ed il seggiolino, a quest’ ultimo si potrà modificare lo schienale troppo rettangolare, conferendogli una forma a trapezio più corretta.Cloche e piastra corazzata del poggiatesta sono in plastica. Il cruscotto è fotoinciso,corredato di foglietto di acetato con stampati gli strumenti. Sempre fotoincisi le pedaliere, le cinture di sicurezza, il regolatore del trim, il pannello dei fusibili e l’asta dell’antenna. Due i tettucci in vacu-form forniti: uno del primo tipo con bordi arrotondati proprio delle prime serie ed uno del tipo squadrato delle versioni successive.
La fusoliera, esclusa l’ogiva, risulta più corta di un millimetro; l’ogiva, nella versione con il foro dell’arma coassiale carenato, è a mio avviso eccessivamente arrotondata , la renderei più appuntita osservando disegni e immagini. Sul lato sinistro della fusoliera mancano i due pannelli ovali per il rifornimento del dispositivo GM-1 di cui l’aereo era dotato. La presa d’aria del compressore va modificata poiché riproduce quella con taglio angolare della versione “E”, mentre la versione “T” era dotata di un tipo diverso con imboccatura “squadrata”.
Prendendo in considerazione i disegni in scala tratti dalla bibliografia l’apertura alare del modello è più corta di appena mezzo millimetro, la rastremazione delle ali alle estremità è in eccesso di un millimetro, inoltre i terminali alari vanno rivisti cercando di dare una forma più squadrata. Sulla faccia superiore dell’ala risultano mancanti alcuni pannelli, basterà inciderli, aiutandosi con i disegni o le immagini qui fornite; manca pure un ulteriore pannello semicircolare posto vicino al pannello delle armi alari. Nei disegni sono segnati degli spoiler sul secondo pannello in prossimità del bordo d’attacco alare, tuttavia questi ultimi erano presenti solo sui primi esemplari prodotti. Le ali del modello portano l’incisione del presunto punto di piegatura delle ali, la documentazione consultata esclude l’aereo fosse stato dotato di tale possibilità (Vds “Sea Eagles”, 1994 Air Research Publications). La MPM ha omesso anche di dotare le ali dei trim fissi che sono uguali a quelli dell’ala della versione “E”. Le pennellature della parte inferiore dell’ala risultano più corrette, la piccola presa d’aria posta sul pannello quadrangolare centrale andrebbe rifatta più larga, mancano anche i fori di scarico dei bossoli dietro ai rigonfiamenti delle armi alari che probabile i più attenti vorranno modificare nella forma e nelle dimensioni, sempre con le immagini sotto gli occhi.
Le gambe del carrello e le ruote sono forniti in resina o per chi lo preferisce possono sempre essere utilizzate le originarie parti in plastica. Il ruotino di coda risulta corretto nelle dimensioni così come gli altri elementi presenti nella stampata.
Il modello può essere costruito come un T-1 (o un T-0) poiché vengono forniti il gancio d’arresto ventrale e i distanziatori per il cavo d’arresto (anche se mancano i ganci per il decollo con catapulta che erano posti sotto la fusoliera pressappoco all’altezza del parabrezza) ed un T-2 che era invece privo di tali dotazioni.
Le decalcomanie, ridotte all’essenziale con le sole croci e codici laterali e subalari e 4 mezze svastiche con totale mancanza di stencils, danno la possibilità di decorare il T-2 W.Nr.7743, RB+OP che andò perduto in un incidente ad Augsburg in data 03.04.1941 nello svolgimento di prove di volo (attenzione alla cover della scatola di montaggio che lo riproduce completo di gancio e distanziatori mentre invece erano assenti {Vds “Sea Eagles” pagg.29 e 31}) ed il prototipo V-17a W.Nr. 301, TK+HM (registrazione civile D-IKAC); tuttavia l’esemplare in questione era un Me 109 B motorizzato con uno Jumo 210D e ali corte impiegato a Tavemünde per prove di decollo con catapulta (Vds “Sea Eagle” tabella a pag.42) dotato solo dei ganci e dei distanziatori del cavo d’arresto oltre che di un cavo che si protende tra i citati distanziatori e la gamba di forza del ruotino di coda (Vds “Sea Eagles” pag. 37 e “Messerschmitt Bf 109” parte 1, pag. 78, stessa foto con migliore definizione). Bibliografia 1-Robert Michulec “Messerschimitt Bf 109” Vol 1 Monografie AJ Press 2- Robert Michulec “Messerschimitt Bf 109” Vol 5 Monografie AJ Press 3-Francis L.Marchall “Sea Eagles-the Messerschmitt Bf 109 T “ Air Research Publication .1994
Conclusioni: con qualche piccolo intervento si può senza dubbio ottenere una bella riproduzione di questo mitico caccia in una versione poco nota. Un kit che consiglio , sempre con l’ avvertenza che si tratta di un modello “limited” quindi necessita di un po’ di lavoro e di esperienza nel montaggio. La nuova dotazione di pezzi in resina certo ne rende più interessante l’ acquisto, anche se inserire un piccolo foglio istruzioni per le nuove componenti e arricchire il foglio decals avrebbe certo giovato al tutto. Ringraziamo Marco Lunardi per la indispensabile collaborazione fornita per realizzare questa recensione .
Giuseppe Verde con la collaborazione di Giovanni Carlassare