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Navi & C. : Articoli : Yamato: la regina dei mari
Inviato da Vito Zita il 20/12/2005 00:33:49 (7267 letture)

Navi & C. : Articoli
Questa monografia sulla nave da battaglia della Marina Imperiale Giapponese ”Yamato” è unica nel suo genere, in quanto sia il materiale fotografico, sia tutte le notizie tecniche sono frutto di lunghe ricerche. Poiché opere di questo genere, dove sono raccolte e sintetizzate numerose cifre ed informazioni, molte volte provenienti dalle fonti più diverse, è facile incorrere in qualche svista ed inesattezza, ne chiedo anticipatamente scusa ai lettori e ringrazio fin d'ora quanti mi vorranno segnalare le loro osservazioni. In ultimo, mi piacerebbe che chi aprisse questa monografia non lo facesse solo per un interesse od una curiosità documentaristica verso questa grande nave da guerra, ma avvertisse come questa fu frutto di studi, di ricerche e di lavoro che onorano l'intelligenza e le capacità di sviluppo e di realizzazione tecnica e scientifica dell'uomo. Vorri inoltre che fossero anche, e soprattutto ricordati gli uomini che a bordo di queste navi, senza distinzione di bandiera ma uniti da uguale sentimento dell'onore e del dovere, navigarono, combatterono, soffrirono e anche morirono.




CLASSE “YAMATO” (2 unità)

Yamato - Arsenale di Kure
Impostazione: 4/11/1937; varo: 8/8/1940;
servizio:16/12/1941; perdita: 7/4/1945

Musashi - Mitsubishi - Nagasaki
Impostazione: 29/3/1938; varo: 1/11/1940;
servizio: 5/8/1942; perdita: 24/10/1944

Dislocamenti
carico normale:
tonn. 69.100
pieno carico:
tonn. 72.800

Dimensioni
lunghezze:
al galleggiamento mt. 244
fra perpendicolari mt. 253
fuori tutto mt. 263
larghezza:
mt. 38,9
immersione:
mt. 10,9

Apparato motore
caldaie:
12 Kanpon
motrici:
4 gruppi turboriduttori Kanpon
potenza:
HP 150.000
velocità:
nodi 27
combustibile:
tonn. 6.300 di nafta
autonomia:
7.200 miglia a 16 nodi

Armamento
9-460/45; 6-155/60; 24-127/50 (Musashi: 12-127); 150-25 (Musashi: 130-25)
aerei:
6; 2 catapulte

Protezione
verticale:
mm. 410 al galleggiamento
mm. 16X9 alle paratie interne
orizzontale:
max mm. 200 ai ponti corazzati
mm. 230 al ponte inclinato
artiglierie:
torri grossi calibri mm. 650 al frontale
mm. 250 ai lati
mm. 270 al cielo
mm. 560 alle barbette
torrione:
mm. 500 verticale e orizzontale
paratie trasversali:
mm. 300 a prora e poppa
subacquea:
controcarene esterne

Equipaggio
2.500 uomini

Nota La Classe “Yamato” doveva essere costituita da cinque unità. La terza, Shinano, fu trasformata in portaerei; la quarta, N. 111, fu impostata e poi annullata; la quinta, N. 797, fu solo prevista nel 1942.

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La Yamato insieme alla Musashi, furono le due più grandi e potenti navi da guerra mai costruite, dotate di cannoni del calibro più grande mai usato (460 mm.), ma esse segnarono anche la fine di un epoca dove le Marine Mondiali impostavano battaglie su potenti navi armate di cannoni di grosso calibro, vere e proprie fortezze dei mari. Ma l'arma aerea imbarcata oramai era al suo massimo sviluppo ed a nulla potevano simili navi contro ondate di attacchi aerei provenienti dal mezzo più innovativo dell'epoca, la portaerei.
La classe Yamato era il risultato finale di numerosi studi, progetti e sperimentazioni effettuati dalla Marina Imperiale Giapponese già alla fine del Primo Conflitto Mondiale, dove insieme agli Stati Uniti il Giappone si rese protagonista di una corsa alla costruzione di grandi navi da guerra. La progettazione e la costruzione di alcune unità permisero al Giappone una valida acquisizione di esperienza nelle grandi navi da battaglia, soprattutto per quanto riguardò la protezione e l'adozione di artiglierie di calibro superiore ai 406 mm. Quando fu evidente che varie Nazioni miravano ad assicurarsi la posizione di primato navale in barba al trattato internazionale sulla limitazione degli armamenti, il Giappone mise in atto degli studi su progetti di nuove unità che si svincolavano dalle limitazioni del trattato. Questo accadeva nel 1934, e vennero approntati la bellezza di 24 progetti diversi, alcuni appena abbozzati altri completi, tutti comunque basati su un armamento principale di calibro superiore ai 406 mm. (457 o 460 mm.); su velocità varianti dai 25 ed i 31 nodi; su spessori massimi di corazzatura di 400 mm. ed oltre. Ignorando i trattati di Washington e Londra, il Giappone affrettò i tempi e riprese piena libertà di azione sul potenziamento della flotta. Lo Stato Maggiore della Marina doveva decidere su quale nave da battaglia realizzare tra i numerosi progetti presentati. La scelta fu effettuata nel 1937 per una nave che doveva avere per caratteristiche un dislocamento di circa 68.000 tonnellate, oltre i 26 nodi di velocità, lunga tra i 255 e i 260 metri, con apparato motore di tipo classico e con un sistema di protezione senza uguali al mondo. Su queste basi nel 1937 e 1938 vennero impostate le due gigantesche Yamato e Musashi che quando furono completate superarono sensibilmente le caratteristiche del progetto prescelto. Nella loro enorme mole le “Yamato” si presentavano come navi eleganti nella linea di scafo in special modo sulla parte prodiera a forma di bulbo. Le sovrastrutture, col torrione ed il massiccio fumaiolo inclinato, erano ben raccolte in posizione leggermente arretrata al centronave. Indubbiamente belle ed impressionanti dal punto di vista ingegneristico, queste due navi rimasero comunque un altro esempio di inutilità bellica nella moderna guerra navale. I loro potenti cannoni non ebbero mai molte possibiltà di far sentire la loro “voce”: l'unica cosa che venne messa alla prova fu la loro robustezza, la loro eccezionale protezione che fu in grado di resistere agli effetti di numerose bombe e siluri. Però alla lunga raggiunsero ugualmente il fondo del mare, senza aver dato prova di quanto realmente valessero.
Appena entrata in servizio la grande corazzata si unì subito alla Flotta Combinata ed alzò l'insegna dell'ammiraglio Isoroku Yamamoto, Comandante in Capo e fu apprestata per appoggiare le contemporanee operazioni contro Midway e le Aleutine.

La Battaglia delle Midway
Le Flotte Riunite alla battaglia delle Midway
Comandante in Capo Amm. Yamamoto Isoroku

SQUADRA PRINCIPALE (amm. YAMAMOTO)
GRUPPO PRINCIPALE (amm. YAMAMOTO)
3 Corazzate (Yamato, Mutzu e Nagato)
1 Portaerei leggera (Hosho con 8 aerei)
2 Portaerei per idrovolanti con minisommergibili (Nisshin e Chiyoda)
1 Incrociatore leggero (Sendai)
9 Cacciatorpediniere
2 Petroliere
SQUADRA COPERTURA ALEUTINE (amm. TAKASU SHIRO)
4 Corazzate (Fuso, Hyuga, Use e Yamashiro)
2 Incrociatori leggeri (Kitakami e Oi)
12 Cacciatorpediniere
2 Petroliere

SQUADRA PORTAEREI
(amm. NAGUMO CHUICHI)
GRUPPO PORTAEREI (amm. NAGUMO)
4 Portaerei: I Divisione con Akagi e Kaga (135 aerei);
II Divisione (amm. Yamaguchi) con Hiryu e Soryu (126 aerei)
GRUPPO APPOGGIO (amm. ABE HYROAKI)
2 Corazzate (Haruna e Kirishima)
2 Incrociatori pesanti (Tone e Chikuma)
GRUPPO DI COPERTURA (amm. KIMURA SUSUMU)
1 Incrociatore leggero (Nagara)
11 Cacciatorpediniere
GRUPPO RIFORNIMENTO (C.V. OTO)
5 Petroliere
1 Cacciatorpediniere

SQUADRA INVASIONE PER MIDWAY
(amm. KONDO NOBUTAKE)
GRUPPO PRINCIPALE (amm. KONDO)
2 Corazzate (Hiei e Kongo)
1 Portaerei leggera (Zuiho con 24 aerei)
4 Incrociatori pesanti (Atago, Chokai, Haguro e Myoko)
1 Incrociatore leggero (Yura)
8 Cacciatorpediniere
GRUPPO APPOGGIO VICINO (amm. KURITA TAKEO)
4 Incrociatori pesanti (Kumano, Mikuma, Mogami, Suzuya)
2 Cacciatorpediniere
1 Petroliera
GRUPPO APPOGGIO IDROVOLANTI (contramm. FUJITA RUITARO)
2 Portaerei per idrovolanti (Chitose con 20 aerei e Kamikaua Maru con 12 aerei)
1 Cacciatorpediniere
1 Trasporto
GRUPPO TRASPORTO (contramm. TANAKA RAIZO)
12 Trasporti
1 Incrociatore leggero (Jintsu)
3 Cacciatorpediniere per trasporto
10 Cacciatorpediniere
1 Petroliera
GRUPPO RICERCA MINE (C.V. MIYAMOTO)
4 Dragamine
3 Cacciasommergibili
2 Cargo
1 Nave rifornimenti
GRUPPO RIFORNIMENTI (C.V. MURAO)
4 Petroliere
1 Nave officina

SQUADRA ALEUTINE
(amm. HOSOGAYA MOSHIRO)
GRUPPO PRINCIPALE (amm. HOSOGAYA)
1 Incrociatore pesante (Nachi)
2 Cacciatorpediniere
2 Petroliere
8 Cargo
GRUPPO PORTAEREI (amm. KAKUTA KAKUJI)
2 Portaerei (Ryujo con 27 aerei e Junyo con 45 aerei)
2 Incrociatori pesanti (Maya e Takao)
3 Cacciatorpediniere
1 Petroliera
GRUPPO INVASIONE ATTU (contramm. OMORI SENTARO)
1 Incrociatore leggero (Abukuma)
4 Cacciatorpediniere
1 Trasporto
1 Posamine
GRUPPO INVASIONE KISKA (C.V. ONO TAKEJI)
2 Incrociatori leggeri (Kiso e Tama)
1 Incrociatore ausiliario (Asaka Maru)
3 Cacciatorpediniere
2 Trasporti
3 Cercamine

Inoltre 3 formazioni di sommergibili per un totale di 15 unità.

La Yamato partecipò a quasi tutte le più importanti battaglie del Pacifico, ma come abbiamo già detto in precedenza non ebbe molte possibilità di far sentire il peso dei suoi cannoni da 460, ci limiteremo dunque a dare ampio risalto alle battaglie del golfo di Leyete, dove trovo sì la sua fine ma ebbe modo di partecipare attivamente agli scontri con le forze americane.

LE BATTAGLIE DEL GOLFO DI LEYETE
“Sho” in giapponese significa “vittoria”. E' la denominazione che i giapponesi diedero ad un piano che non si proponeva conquiste di nessun genere ( i tempi erano decisamente cambiati!) ma soltanto la difesa del suolo della patria e delle terre che erano state sottomesse per difenderlo da vicino. Il piano fu studiato nell'estate del 1944 coll'intesa che sarebbe stato reso operativo non appena gli americani avessero sferrato l'attacco, in ordine di tempo, ad uno dei seguenti obiettivi: le Filippine, l'isola di Formosa e le Ryukyu, e infine il suolo del Giappone. L'operazione ritenuta più imminente era quella contro le Filippine, e quindi il piano di difesa relativo fu denominato “Sho 1”. Per quanto riguardava direttamente la Marina, il piano prevedeva che i convogli americani avrebbero dovuto essere intercettati dalla Flotta radunata, per tale evenienza, nella baia del Brunei, sulla costa settentrionale dell'isola di Borneo. In caso di sbarco già avvenuto, la flotta avrebbe dovuto annientare il nemico assalendolo dove aveva preso terra; le portaerei dell'amm. Ozawa, avrebbero dovuto scendere dal nord verso le Filippine e fungere da esca per dividere in due la flotta avversaria. Se questi erano i piani di difesa giapponesi, quelli americani cercavano di sfruttare al massimo la superiorità aerea ormai acquisita e puntavano, naturalmente, all'annientamento della Marina giapponese allo scopo di accelerare la soluzione del conflitto. Tutto era incominciato nel luglio del 1944 quando Roosvelt si era recato a Pearl Harbor e aveva concertato le mosse successive dell'Esercito e della Marina nel Pacifico con il gen. Douglas MacArthur e l'amm. Nimitz.
Un mese dopo la conferenza di Quebec, i piani furono concretati, fu stabilito un calendario preciso e l'azione contro le Filippine (precisamente contro l'isola di Leyete) fu scadenziata per dicembre. L'amm. Halsey (che si alternava con Spruance al comando della Flotta americana nel Pacifico che con il primo veniva denominata Terza Flotta e con il secondo Quinta Flotta), constatata la sempre più debole reazione dell'aviazione giapponese, propose però di forzare i tempi e anticipare lo sbarco a Leyete all'ottobre. La proposta fu condivisa dall'amm. Nimitz che ottenne l'approvazione da Washington e il piano fu reso operativo per il 20 ottobre. I due responsabili delle operazioni navali erano l'amm. Hasley, quale comandante della Terza Flotta, che dipendeva direttamente dall'amm. Nimitz, e l'amm. Kinkaid, comandante della Settima Flotta che dipendeva dal gen. MacArthur, comandante supremo alleato dell'area del Pacifico sudoccidentale. La Settima Flotta, che ebbe il compito di proteggere il convoglio d'invasione, comprendeva due forze anfibie (la forza di attacco nord al comando del contramm. Barbey e la forza di attacco sud al comando del viceamm. Wilkinson), un gruppo di portaerei di scorta al comando del contramm. T.L. Sprague e una forza di copertura e di appoggio che comprendeva le corazzate California, Maryland, Mississippi, Pennsylvania, Tennessee e West Virginia, cinque incrociatori pesanti, sei incrociatori leggeri, diciotto portaerei di scorta, ottantasei cacciatorpediniere e unità minori. La Terza Flotta era composta da otto portaerei pesanti ( Wasp, Hornet, Hancock, Lexington, Essex, Intrepid,Enterprise e Franklin) otto portaerei leggere (Monterey, Cowpens, Princeton, Langley, Cabot, Independence, San Jacinto e Belleau Wood), sei corazzate (Massachusetts, South Dakota, Iowa, New Jersey, Washington e Alabama) sei incrociatori pesanti, nove incrociatori leggeri e 58 cacciatorpediniere. Tutte queste unità componevano la Task Force 38 al comando del vice amm. Marc A. Mitscher a bordo della Lexington. La bandiera dell'amm. Halsey, che pure era in mare, sventolava sulla New Jersey. La Task Force 38 si suddivideva in 4 Task Groups; il 38.1 comandato dal vice amm. John S. Mc Cain, il 38.2 comandato dal contramm. Gerald F. Bogan, il 38.3 comandato dal contramm. Frederick C. Sherman e il 38.4 comandato dal contramm Ralph E. Davison. Durante la normale navigazione la Task Force 38 occupava una zona di mare larga nove e lunga quaranta miglia. Gli sbarchi ebbero inizio il 17 ottobre 1944 nell'isola di Sululan nel golfo di Leyete e automaticamente l'amm. Toyoda comandante in capo delle Flotte Riunite dette il via all'operazione “Sho 1”. La flotta salpò immediatamente per la baia del Brunei dove giunse il 20 ottobre, ripartendone il 22 nel primo mattino. Era evidente però che alle Filippine la flotta sarebbe giunta non prima del 25, quando cioè gli americani avrebbero già quasi completamente effettuato gli sbarchi. Questa constatazione e la preoccupazione delle validità dell'impresa suscitarono le proteste degli ufficiali giapponesi. Kurita fu costretto a tenere a tutti, poco prima della partenza, un discorso, che qui riportiamo in alcuni dei brani più importanti.
“So che molti di voi sono decisamente contrari al compito che ci è stato affidato. Ma la situazione bellica è molto più critica di quanto a chiunque voi sia dato sapere. Non sarebbe forse una vergogna se la flotta giapponese restasse indenne mentre la nazione perisce? Sono convinto che il Quartier Generale Imperiale ci stia offrendo una occasione gloriosa. Poiché comprendo l'estrema gravità del momento che il Giappone sta attraversando, voglio accettare quest 'ultima missione nel golfo di Leyete. Dovete ricordare tutti che potrebbe avvenire anche un miracolo. Chi può dire che nel corso di una battaglia decisiva per la nostra flotta non possa avere l'occasione per cambiare il corso della guerra? “
Il discorso tenuto dall'amm. Kurita Takeo sull'incrociatore pesante Atago, sua nave ammiraglia, che il 22 ottobre lasciò la baia dei Brunei con tutte le unità della Seconda Flotta, composta dalla prima e dalla terza divisione corazzate ( Yamato, Musashi, Nagato, Haruna e Kongo), dalla quarta, quinta e settima divisione incrociatori ( Atago,Chikuma, Chokai, Haguto, Kumano, Maya, Myoko, Suzuya, Takao e Tone) e dalla seconda squadra cacciatorpediniere (con gli incrociatori leggeri Yahagi e Noshiro e 15 cacciatorpediniere). Insieme alla flotta di Kurita partì dal Borneo anche una squadra al comando dell' amm. Nishimura Shoji e composta dalle corazzate Yamashiro e Fuso che costituivano la seconda divisione corazzate, dall'incrociatore pesante Mogami e da quattro cacciatorpediniere. Intanto dal Giappone si muovevano la Terza Flotta mobile dell'amm. Ozawa Jisaburo e la Quinta Flotta dell'amm. Shima Kiyohide.
La Terza Flotta era composta dalla terza e quarta divisione portaerei ( Chiyoda, Chitose, Hyuga, Ise, Zuiho e Zuikaku) e dalla decima squadra cacciatorpediniere ( con gli incrociatori leggeri Isuzu, Oyodo e Tama e otto cacciatorpediniere). La Quinta Flotta era invece composta dagli incrociatori pesanti Ashigara e Nachi e dall'incrociatore leggero Abukuma e da quattro cacciatorpediniere. Ecco così completato il quadro delle forze che parteciparono alla battaglia del golfo di Leyete, certamente la più grande battaglia navale mai combattuta. Vi presero parte complessivamente 282 navi ( 216 americane, 64 giapponesi e 2 australiane ), parecchie centinaia di aerei, 186.000 uomini ( 143.000 alleati e 43.000 giapponesi). Fu una battaglia tanto complessa che la si suole dividere in quattro parti: la battaglia del mare di Sibuyan, quella dello stretto di Surigao, quella di Samar e quella di Capo Engaño.

LA BATTAGLIA DEL MARE DI SIBUYAN
La flotta dell'amm. Kurita subì un primo attacco al largo dell'isola di Palawan ad opera dei sommergibili americani Darter e Dace nelle prime ore del mattino del 23 ottobre. Le due unità dopo aver segnalato le posizioni e la consistenza dell'avversario lanciarono i loro siluri. L' Atago,che aveva a bordo l'amm. Kurita fu colpito due volte dal Darter e andò a fondo ( Kurita e lo stato maggiore si trasferirono sulla Yamato), mentre l'incrociatore Takao, colpito anch' esso due volte dal Darter, riuscì a proseguire. Il Dace mise a segno i suoi siluri sull'incrociatore Maya che affondò. Sulla flotta di Kurita si avvicendarono poi gli attacchi aerei nel pomeriggio del 23 ottobre e per tutta la giornata seguente. Gli aerei provenivano dal task Groups 2, 3, e 4 che si erano disposti nel mare di Sibuyan. Le portaerei americane subirono gli attacchi degli aerei giapponesi provenienti dalla terraferma e molti degli attaccanti furono abbattuti. Uno riuscì a colpire con una bomba la portaerei americana Princeton: il proiettile sfondò il ponte di volo e penetrò nel deposito siluri dove provocò una tremenda esplosione che condannò la nave. Gravissimi furono i danni inflitti a Kurita dagli aerei provenienti dalle portaerei americane. Il primo attacco fu portato alle 10.40 del 24 ottobre e si protrasse per un ora: fu colpito anche l'incrociatore Myoko che abbandonò la flotta per far ritorno nel Borneo, ma i colpi si concentravano sulle due corazzate giganti Yamato e Musashi che, pur colpite da siluri e bombe, accusarono danni minimi. A mezzogiorno giunse il secondo attacco ad opera di ventiquattro aerosiluranti mentre il terzo condotto da ventinove aerei proveniente dalle portaerei Essex e Lexington, fu portato alle 13.25 ed ebbe come risultato l'inizio della fine della Musashi che, colpita a prua da tre siluri, fu costretta a rallentare la velocità rimanendo così staccata dal resto della flotta. La quarta ondata di cinquanta aerei provenienti dall' Essex e dall' Enterprise la sorprese alle 14.30 e le inflisse altri siluri; la situazione costrinse Kurita ad ordinare alla Musashi di abbandonare il campo di battaglia e di allontanarsi con la scorta dei cacciatorpediniere Hamakaze e Kiyoshimo. Una quinta ondata di più di cento aerei della Cabot, dell' Essex, dell' Enterprise, dell' Intrepid e del Franklin venne all'attacco alle 15.10 e la battaglia si trasformò in un vero e proprio tiro a segno. Dopo aver incassato complessivamente 19 siluri e 17 bombe, la Musashi andò a fondo alle 19.35 con il suo comandante Inoguchi Toshihira e con oltre mille marinai.

LA BATTAGLIA DELLO STRETTO DI SURIGAO
Protagonista di questa fase della battaglia del golfo di Leyete fu la squadra dell'amm. Nishimura con le corazzate Yamashiro e Fuso, l'incrociatore Mogami e i cacciatorpediniere Asagumo, Michishio, Yamagumo e Shigure. Nishimura venne a trovarsi secondo i piani, nello stretto di Surigao nella giornata del 24 ottobre; avvistò una parte della Settima Flotta che Kinkaid aveva affidato al contramm. Jesse B. Oldendorf con l'incarico di bloccare l'uscita dello stretto di Surigao nel golfo di Leyete. Ciononostante decise, col favore della notte, di irrompere nel golfo di Leyete sostenendo eventualmente la battaglia con le navi americane. La squadra di Nishimura fu attaccata in un primo tempo da motosiluranti, ma poi, verso le 02.30 della notte sul 25 ottobre, incappò nella flotta di Oldendorf. In ordine di tempo i colpi furono messi a segno dai cacciatorpediniere del C.V. G. Coward ( che danneggiarono la corazzata Fuso, affondarono il caccia Yamagumo e colpirono più o meno gravemente la corazzata Yamashiro e i caccia Michishio e Asagumo) e da quelli del C. V. Mc Manes ( che affondarono il caccia Michishio e colpirono nuovamente la Yamashiro). Toccò poi agli incrociatori ( 4 pesanti e 4 leggeri) che avevano alle loro spalle sei corazzate e molti caccia: il fuoco incominciò alle 03.51 e al termine la Yamashiro, la Fuso e l'incrociatore Mogami erano affondati. Della squadra di Nishimura si salvò soltanto il cacciatorpediniere Shigure che rientrò alla base nell'isola di Borneo due giorni dopo. Anche la squadra dell'amm. Shima ( composta da 3 incrociatori e da quattro caccia ) aveva imboccato lo stretto di Surigao con l'intenzione di entrare nel golfo di Leyete; giunse sul luogo della battaglia mentre le navi giapponesi stavano affondando ed anzi l'incrociatore pesante Nachi venne a collisione con l'incrociatore Mogami ormai in preda alle fiamme. Vista la situazione, tuttavia, l'amm. Shima ordinò il ripiegamento e abbandonò il golfo di Leyete attraversando lo stretto di Surigao.

LA BATTAGLIA DI SAMAR
Nel pomeriggio del 24 ottobre, prima della tragica notte dello stretto di Surigao, la ricognizione americana avvistò la Terza Flotta mobile dell' amm. Ozawa che, provenendo dal Giappone, fu scoperta al largo dell' isola di Luzon. Era suo compito funzionare da esca per dividere le forze americane. Halsey, infatti, cadde nel tranello e ritenendo che Ozawa conducesse con sé l' intera flotta giapponese gli lanciò contro la Terza Flotta, lasciando libero il mare di Sibuyan. Kurita, che dopo lo scontro del mattino con gli aerei aveva fatto marcia indietro, si rifece avanti e alle 18.00 comunicò al Quartier Generale che avrebbe attaccato il golfo di Leyete nel mattino successivo. Alle 23.30 entrò nello stretto di San Bernardino e lo superò indisturbato in un ora. Alle 07.00 circa del giorno seguente, 25 ottobre, Kurita, entrato nel golfo di Leyete, si imbatté in uno dei tre Task Groups della Settima Flotta, quello comandato dal contramm. C. A. F. Sprague e composto dalle sei portaerei Fanshaw Bay, St. Lo, White Plains, Kalinin Bay, Kitkum Bay e Gambier Bay scortate da sette cacciatorpediniere. Kurita si aspettava invece di incontrare la Terza Flotta e la sua meraviglia risulta chiaramente dal messaggio che inviò al Quartier Generale: «Per un' occasione mandata dal cielo, ci lanciamo all' attacco delle portaerei nemiche...» Gli americani si trovarono chiaramente in condizioni di inferiorità: Kinkaid, informato da Sprague, chiese invano aiuti ad Halsey, non sapendo che questi aveva abbandonato la sua zona per lanciarsi su Ozawa. Per la prima volta la Yamato poté puntare sul nemico i suoi cannoni da 460; lo scontro che ne seguì fu sfavorevole agli americani le cui artiglierie nulla potevano contro le grandi navi di Kurita. Vennero affondate la portaerei Gambier Bay e i caccia Hoel, Jhonston e Roberts e danni furono accusati in maniera più o meno notevole dalle altre cinque portaerei. Gli americani che avevano fatto in tempo ad alzarsi dai ponti di volo prima dell' inizio della battaglia riuscirono ad affondare i tre incrociatori pesanti Chiokai, Suzuya e Chikuma e tre cacciatorpediniere. Alle 09.11 però proprio mentre gli incrociatori Tone e Haguro avevano a portata di tiro le portaerei americane in fuga, Kurita decise di rompere il contatto; la sua decisione fu motivata dall' impegno assunto di raggiungere il golfo di Leyete e attaccare i convogli alleati. Due ore furono necessarie a riordinare la flotta, ma poco più di un' ora dopo aver ripreso il cammino verso il golfo di Leyete, Kurita decise di interrompere l' azione e di ritirarsi verso lo stretto di San Bernardino. Ancora oggi, nonostante molte supposizioni, non sono mai state chiarite le ragioni di questa seconda strana decisione. Nell' attraversamento dello stretto di San Bernardino e del mare di Sibuyan gli aerei americani nel corso di ripetuti attacchi affondarono l' incrociatore Noshiro e danneggiarono la Yamato e la Nagato. La giornata del 25 ottobre vide anche l' esordio dei Kamikaze. Mentre il Task Group 3 di C. A. F. Sprague sosteneva l' attacco delle navi di Kurita, alle 07.00 del mattino il Task Group 1 di T. L. Sprague venne attaccato da questi apparecchi: la portaerei Santee e la portaerei Suwanee vennero colpite da aerei suicidi che ne danneggiarono gravemente i ponti di volo. Poi verso le 11.00, dopo che Kurita si fu ritirato, fu la volta del Task Group: otto Kamikaze si buttarono sulle portaerei: quattro furono abbattuti dall' artiglieria prima che colpissero le navi, due colpirono la Kalinin Buy provocando lievi danni, uno sfiorò la Kitkum Buy ma cadde in mare, uno colpì in pieno la St. Lo, provocando l' esplosione della santabarbara e facendola affondare. Nella breve storia dei Kamikaze, questa fu la vittima più illustre.

In tre giorni 32 navi a fondo

PERDITE AMERICANE: 6 NAVI
Portaerei leggera Princeton
Portaerei di scorta Gambier Buy Portaerei di scorta St. Lo Cacciatorpediniere Jhonston Cacciatorpediniere Hoel Cacciatorpediniere Samuel B. Roberts

PERDITE GIAPPONESI: 26 NAVI
Corazzata Fuso Corazzata Musashi
Corazzata Yamashiro
Portaerei pesante Zuikaku
Portaerei leggera Chitose
Portaerei leggera Chiyoda
Portaerei leggera Zuiho
Incrociatore pesante Atago
Incrociatore pesante Chikuma
Incrociatore pesante Chiokai
Incrociatore pesante Maya
Incrociatore pesante Mogami
Incrociatore pesante Suzuya
Incrociatore leggero Abukuma
Incrociatore leggero Kinu
Incrociatore leggero Noshiro
Incrociatore leggero Tama
Cacciatorpediniere Akitsuki Cacciatorpediniere Asagumo Cacciatorpediniere Hayashimo Cacciatorpediniere Hatsutsuki Cacciatorpediniere Michishio Cacciatorpediniere Nowake Cacciatorpediniere Uranami Cacciatorpediniere Yamagumo Cacciatorpediniere Wakaba

LA BATTAGLIA DI CAPO ENGAÑO
I contatti con la flotta mobile di Ozawa furono stabiliti nella serata del 24 ottobre dai ricognitori della Terza Flotta di Halsey. L' esca prevista dal piano “Sho 1” stava funzionando, ma, considerando con il senno di poi quanto sarebbe successo nella notte e nella giornata successiva nello stretto di Surigao e al largo di Samar, si trattava veramente di un sacrificio inutile. La superiorità americana era schiacciante 64 navi e 797 aerei contro 17 navi e 29 aerei giapponesi. Gli equipaggi dei 29 aerei, inoltre, non avevano ancora sufficiente esperienza di volo e di attacco. Durante la notte, Halsey predispose i ponti di volo in modo che all' alba gli aerei potessero decollare. La prima ondata raggiunse la flotta di Ozawa alle 08.00 e i suoi risultati furono l' affondamento della portaerei Chitose e di un cacciatorpediniere nonché il danneggiamento della Zuikaku. La seconda ondata giunse alle 09.45 e mise fuori combattimento la portaerei Chiyoda che venne affondata dagli incrociatori nel pomeriggio. La terza ondata attaccò Ozawa e riuscì ad affondare la Zuikaku e a colpire gravemente la Zuiho affondata alla quarta ondata. Altre unità furono affondate e tra queste l' incrociatore Tama che venne colpito dal siluro di un sommergibile. Costretta così la flotta mobile a fare marcia indietro,Halsey abbandonò il teatro della battaglia e puntò a sud per tentare di bloccare lo stretto di San Bernardino prima che vi rientrasse Kurita. Ma quando vi giunse, nella notte del 26 ottobre, Kurita era già passato tre ore prima. Così si concludeva il ciclo delle battaglie del golfo di Leyete: i giapponesi vi avevano perso la bellezza di 26 navi, tra le quali 3 corazzate, 4 portaerei, 6 incrociatori pesanti e 4 leggeri nonché 9 caccia. Gli americani avevano dovuto solo registrare la perdita di 3 portaerei leggere e di 3 cacciatorpediniere. La più grande battaglia navale di tutti i tempi era finita ed era finita anche la potenza navale giapponese.
Nei mesi successivi la portaerei Shinano di 59.000 tonn. Fu affondata da un sommergibile non appena entrata in servizio; un altro sommergibile finì la corazzata Kongo; gli incrociatori Kumano e Nachi furono affondati dagli aerei, mentre altri sommergibili finirono la nuova portaerei Unryu e l' incrociatore pesante Myoko. Negli ultimi mesi di guerra vennero affondati anche gli incrociatori Kashi, Haguro, Ashigara, Takao,Tone e Aoba.

LA PERDITA DELLA YAMATO
Nell' aprile 1945, quando gli americani dettero l' assalto ad Okinawa, ultimo bastione delle difese giapponesi prima del territorio metropolitano, la Yamato venne destinata ad una missione suicida, tanto da avere la sola dotazione di combustibile per la navigazione di andata. Salpò dal Mare Interno il 5 aprile 1945, scortata dall' incrociatore leggero Yahagi e da 8 caccitorpediniere, dirigendo subito verso Okinawa. Il 7 aprile venne scoperta dai ricognitori americani e subito attaccata dalle squadriglie delle portaerei americane. Fu centrata da circa una dozzina di siluri, da 7 bombe di grosso calibro e da parecchie altre da 250 chili. I siluri esplosero quasi tutti sul lato dritto, rendendo impossibile ogni tentativo di bilanciamento. Inoltre una bomba di grosso calibro perforò il cielo di una torre da 155 mm. ed andò ad esplodere in un deposito di munizioni, con effetti disastrosi. Dopo di ciò la grande e superba corazzata si inabissò.
Quasi a dimostrazione di quanto il mare fosse stato protagonista del secondo conflitto mondiale, la resa dei giapponesi venne firmata il 2 settembre 1945 a bordo della corazzata Missouri.



In questa parte dell'articolo vengono presentate le tabelle relative all'armamento in dotazione alla corazzata ma anche le tabelle di ogni singolo tipo di arma, dal grande al piccolo calibro, approfondendo le loro caratteristiche tipiche.


ARMAMENTO

Armamento Principale 9 x 18.1"/45 cal Model 1934 in tre torrette triple
2 anteriori e 1 posteriore
Armamento Secondario 12 x 6.1" (155mm)/60 cal Model 1914 in quattro torrette triple
1 anteriore, 1 posteriore, 1 centronave dx, 1 centronave sx
le 2 torrette centronave sono state rimosse nel 1944
12 x 5" (127mm)/40 cal Model 1928 in 6 postazioni binate centronave dx e sx
24 x 5" (127mm)/40 cal Model 1928 in 12 torrette binate (Apr./44 Yamato)
Armamento Antiaereo 24 x 25mm/60 cal AA in 8 postazioni triple
72 x 25mm/60 cal AA in 24 postazioni triple (Apr./44 Yamato)
96 x 25mm/60 cal AA in 32 postazioni triple (Apr./44 Musashi)
87 x 25mm/60 cal AA in 29 postazioni triple (Jun./44 Yamato)
146 x 25mm/60 cal AA in 41 postazioni triple & 23 postazioni singole (May./45 Yamato)
4 x 13mm MG sono state rimosse nell' Apr./44


RADAR

Ricerca di superficie Type 21
15cm Range Finders
Ricerca aerea N/D
Navigazione N/D
Controllo di fuoco N/D

AEREI IMBARCATI

Ad ala fissa 2 E13A1 Aichi "Jakes"
2 F1M2 Mitsubushi "Petes"
4 trasportabili al massimo
2 catapulte

46 cm/45 (18.1") Calibro Type 94

Caratteristiche dei cannoni

Designazione 46 cm/45 (18.1") calibro Type 94 (Model 1934)
Classe della nave Classe Yamato in 3 torrette triple
Data della designazione 1939
Data di entrata in servizio 1941
Peso del cannone (singolo) 162.4 tons (165 mt)
Lunghezza del cannone (singolo) 831.9 in (21.130 m)
Lunghezza del foro 815 in (20.700 m)
Numero scanalature 72
Lunghezza rigatura intorno 806 in (20.480 m)
Volume camera intorno 41,496 in3 (680 dm3)
Celerità di tiro 1.5 - 2 colpi al minuto

Munizionamento

Tipo Contenitore
Proiettile tipo e peso APC Type 91 - 3,219 lb (1,460 kg)
HE - 2,998 lbs. (1,360 kg)
IS - 2,998 lbs. (1,360 kg)
Carica di lancio APC - 74.6 lbs. (33.85 kg)
HE - intorno 138 lbs. (62.6 kg)
Lunghezza del proiettile APC - 76.9 in (195.35 cm)
Carica di propellente 794 lbs. (360 kg) DC1
Velocità all' ogiva APC - 2,559 fps (780 mps)
HE - 2,641 fps (805 mps)
IS - 2,641 fps (805 mps)
Pressione di lavoro 19-20.3 tons/in2 (3,000-3,200 kg/cm2)
Vita approssimativa di una canna 150-250 colpi

Note:
1) È la mia abbreviazione per le granate incendiarie (sankaidan) intese per l' uso AA.
2) Le cariche di lancio venivano usate in sei contenitori.

Penetrazione della corazzatura

Distanza Parte corazzatura Corazzatura ponte
0 yards (0 m) 34.01" (864 mm) ---
21,872 yards (20,000 m) 19.43" (494 mm) 4.30" (109 mm)
32,808 yards (30,000 m) 14.19" (360 mm) 7.43" (189 mm)
Nota: Questi dati provengono da "Battleships: Axis Battleships" di Garzke e Dulin e si basa su una formula empirica dell' USN sulla penetrazione delle corazzature.

Distanza

Elevazione Con 3,219 lb (1,460 kg) AP Velocità da combattimento Angolo di caduta
2.4 gradi 5,470 yards (5,000 m) 2,264 fps (690 mps) 3.3
5.4 gradi 10,840 yards (10,000 m) 2,034 fps (620 mps) 7.2
8.6 gradi 16,400 yards (15,000 m) 1,844 fps (562 mps) 11.5
12.6 gradi 21,870 yards (20,000 m) 1,709 fps (521 mps) 16.5
17.2 gradi 27,340 yards (25,000 m) 1,608 fps (490 mps) 23.0
23.2 gradi 32,810 yards (30,000 m) 1,558 fps (475 mps) 31.4
30.0 gradi 39,180 yards (35,830 m) N/D N/D
40.0 gradi 44,510 yards (40,700 m) N/D N/D
45.0 gradi (max elevazione della torretta) 45,960 yards (42,030 m) N/D N/D
48.0 gradi 46,050 yards (42,110 m) N/D N/D
50.0 gradi 45,790 yards (41,870 m) N/D N/D

Dati della montatura delle torrette

Designazione Tripla torretta
Peso 2,730.2 tons (2,774 mt)
Elevazione -5 / +45 gradi
Velocità di elevazione 10 gradi per secondo
Carrello intorno +150 / -150 gradi
Velocita del Carrello 2 gradi per secondo
Rinculo del cannone 56.3 in (1.43 m)
Angolo di caricamento +3 gradi
Note: Questi montaggi hanno avuto una croce di testa scorrevole, unica per il suo punto di ancoraggio del cilindro di elevamento. Ciò ha permesso di regolare un' altezza di -5 / +45 gradi o un' altezza di +3 / +41 gradi. Il vantaggio di questo è che la regolazione posteriore ha fatto sì che nessun perno di bloccaggio dovesse essere inserito per tenere i cannoni all' angolo di caricamento; soltanto l' operatore ha mantenuto i comandi "per diminuire" la posizione fino a che un indicatore non gli ha indicato che il caricamento era completo. Ciò ha accelerato il ciclo di caricamento come indicato nella tabella qui sopra.

15.5 cm/60 (6.1") Calibro 3 Nendo Shiki Gun

Il complesso delle armi secondarie subì vari cambiamenti. Dapprima le artiglierie antisiluranti erano in numero di 12 cannoni da 155/60 in quattro torri trinate, quelle antiaeree consistevano in 12 pezzi da 127/40, in 24 mitragliere da 25 mm e in 4 da 13 mm. Nel 1944 le due unità sbarcarono le due torri trinate laterali da 155, sostituendole con 12 mitragliere da 25.Successivamente l' armamento antiaereo venne potenziato con l' aggiunta di cannoni da 127 e da 125 sino a raggiungere la consistenza indicata nelle tabelle. I cannoni da 155/60, che erano poi quelli provenienti dagli incrociatori classe "Mogami" dopo la loro trasformazione in incrociatori pesanti, e quelli da 127/50 avevano i valori riportati qui sotto.


Caratteristiche dei cannoni

Designazione 15.5 cm/60 (6.1") 3 Nendo Shiki (Model 1914)
Classe della nave Originalmente usati dagli incrociatori Classe Tone e Mogami, prima della trasformazione in pesanti,
reimbarcati poi sulla Classe Yamato e incrociatori leggeri Classe Oyodo
Data designazione 1933 (disegno datato 1914)
Data di servizio 1935
Peso del cannone 12.5 tons (12.7 mt)
Lunghezza del cannone 378.5 in (9.615 m)
Lunghezza foro 366.1 in (9.300 m)
Numero scanalature 40
Lunghezza rigatura 315.9" (8.025 m)
Volume camera 2,319 in3 (38.0 dm3)
Celerità di tiro 5 colpi al minuto

Munizionamento


Tipo Contenitore
Proiettile, Tipo e Peso AP - 123.2 lbs. (55.87 kg)
HE - N/D
Carica di lancio 6.8 lbs. (3.1 kg)
Lunghezza del proiettile 25.6 in (65 cm)
Carica di propellente 43.0 lbs. (19.5 kg) 36 DC2
Velocità all' ogiva AP e HE: 3,018-3,035 fps (920-925 mps)
Illuminante: 2,461 fps (750 mps)
Pressione di lavoro 21.5 tons/in2 (3,400 kg/cm2)
Vita approssimativa della canna 250-300 colpi
Note:
1) Il corredo include AP, HE e proiettili illuminanti.
2) La carica di propellente è un contenitore contenente 2.6 oz (75 gm) di polvere nera.
3) La velocità all' ogiva è occasionalmente quotata in alto a 3,215 fps (980 mps) ma le risorse
giapponesi usavano un valore più basso anziché più alto.

5"/40 (12.7 cm) Calibro Types 88 and 89


Caratteristiche dei cannoni

Designazione 5"/40 (12.7 cm) calibro Type 88 (1928)
5"/40 (12.7 cm) calibro Type 89 (1929)
Classe della nave Type 88: Sottomarini I-5 and I-6
Type 89: Quasi tutti gli incrociatori giapponesi e i cacciatorpediniere di scorta classe Matsu
Data designazione 1928 / 1929
Data di servizio 1932
Peso del cannone 3.05 tons (3.1 mt)
Lunghezza del cannone 208 in (5.284 m)
Lunghezza foro 200 in (5.080 m)
Numero scanalature 36
Lunghezza rigatura 175 in (4.450 m)
Volume della camera 549 in3 (9.0 dm3)
Celerità di tiro Type 88: 8 Colpi al minuto
Type 89: 8 - 14 Colpi al minuto

Munizionamento


Tipo Fisso
Peso del proiettile completo HE - 75.7 lbs. (34.32 kg)
IS - 77.2 lbs. (35 kg)
Proiettile tipo e peso HE - 51.7 lbs. (23.45 kg)
IS - 50.7 lbs. (23 kg)
Carica di lancio N/D/D
Lunghezza proiettile N/D
Contenitore del propellente tipo e peso Cartuccia - 26.3 lbs. (12 kg)
Carica di propellente 8.77 lbs. (3.98 kg)
Velocità all'ogiva HE - 2,379 fps (725 mps)
IS - N/A
Illum - 2,362 fps (720 mps)
Pressione di lavoro 16 tons/in2 (2,500 kg/cm2)
Vita approssimativa della canna 800 - 1500 Colpi
Note:
1) Il tutto include HE, granate incendiarie, illuminanti e colpi ASW .
2) Questa è la mia abbreviazione per le granate incendiarie (sankaidan) intese per l'uso AA.

Gittata

Elevazione Con 50.7 lbs. (23 kg) Tutto il proiettile
Gittata 45 gradi 16,185 yards (14,800 m)
Alzo max armi AA 75 gradi 30,840 feet (9,400 m)
Elevazione Con proiettili Illuminanti
Gittata 45 gradi 15,910 yards (14,550 m)

Dati della torretta

Designazione Type 88: Cannone singolo su Sottomarino
Type 89: Binato serie A1 montato su classe : Aoba, Furutaka, Takao, Atago e Maya
A1 Mod 1montato su classe: Myoko, Mogami e Tone; A1 Mod 2 montato su classe: Kaga Shokaku e Hiryu;
A1 Mod 3: montato su classe Yamato; B1 montato su classe Matsu
Type 89
B1 Mod 4 montato su classe Matsu
Peso Type 88: 8.7 tons (8.8 mt)
Type 89:
A1: 20 tons (20.3 mt), A1 Mod 1: 24 tons (24.5 mt), A1 Mod 2: N/D, A1 Mod 3:
28.5 tons (29mt), B1: N/D, B1 Mod 4: N/D
Elevazione Type 88: - 7 / +75 gradi
Type 89: -7 / +90 gradi
Velocità di elevazione Type 88: Solo operazione manuale
Type 89:
A1 (tutti) 12 gradi al secondo, B1: 16 gradi al secondo
Carrello About +/- 70 gradi
Velocità del Carrello Type 88: Solo operazione manuale
Type 89:
A1 (tutti) da 6 a 7gradi al secondo, B1 16 gradi al secondo
Ricarica cannone N/D

25 mm/60 (1") CalibroAA MG Type 96 (in 8 postazioni trinate - Aprile 1944 - Yamato)

Caratteristiche dei cannoni

Designazione 25 mm/60 (1") AA MG Type 96 (M1936)
Classe delle navi Quasi tutte
Data della designazione 1935 (In Giappone)
Data di entrata in servizio 1936
Peso del cannone 253.5 lbs. (115 kg) non include il caricatore
Lunghezza del cannone 90.4 in. (2.296 m)
Lunghezza della canna 59.1 in (1.500 m)
Numbero delle rigature 12
Lunghezza della rigatura 53.2 in. (1.350 m)
Volume della camera N/D
Celerità di tiro Ciclico: 220 - 260 colpi al minuto
Effettivo: 110 - 120 colpi al minuto

Munizionamento

Tipo Fisso
Peso del proiettile completo 1.5 lbs. (0.68 kg)
Proiettile tipo e peso AP - 0.57 lbs. (0.26 kg)
Comune - 0.55 lbs. (0.24 kg)
Comune Incendiario - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Tracciante - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Carica di lancio Comune - 0.02 lbs. (0.01 kg)
Lunghezza proiettile N/D
Carica di propellente 3.60 - 3.88 oz. (102 - 110 gm) K3
Velocità all'ogiva 2,953 fps (900 mps)
Pressione di lavoro 17.1 tons/in2 (2,700 kg/cm2)
Vita Approssimativa della canna 12,000 Colpi
Nota: Dati tratti da "Japanese Cruisers of the Pacific War" e "Naval Weapons of WWII".

Gittata

Elevazione Con 0.55 lbs. (0.25 kg) HE Proiettile
Gittata a 45 gradi 7,439 yards (6,800 m)
Gittata a 50 gradi 8,200 yards (7,500 m)
Alzo massimo per armi AA 85 gradi Effettivo: 9,843 feet (3,000 m)
Massimo: 18,040 feet (5,500 m)

Dati postazione

Designazione Singola, Binata e Trinata
Peso Singola: 1,731 lbs. (785 kg)
Binata: 2,425 lbs. (1,100 kg)
Trinata: 3,970 lbs. (1,800 kg)
Elevazione -10 / +85 gradi
Velocità di elevazione Solo a elevazione manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 12 gradi per secondo
Carrello 360 gradi
Velocità Carrello Solo a movimento manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 18 gradi per secondo
Rinculo cannone 4.33 in (11 cm)

25 mm/60 (1") Calibro AA MG Type 96 (In 24 postazioni trinate - Aprile 1944 - Yamato)

Caratteristiche dei cannoni

Designazione 25 mm/60 (1") AA MG Type 96 (M1936)
Classe delle navi Quasi tutte
Data della designazione 1935 (In Giappone)
Data di entrata in servizio 1936
Peso del cannone 253.5 lbs. (115 kg) non include il caricatore
Lunghezza del cannone 90.4 in. (2.296 m)
Lunghezza della canna 59.1 in (1.500 m)
Numero deelle rigatura 12
Lunghezza della rigatura 53.2 in. (1.350 m)
Volume della camera N/D
Celerità di tiro Ciclico: 220 - 260 colpi al minuto
Effettivo: 110 - 120 colpi al minuto

Gittata

Elevazione Con 0.55 lbs. (0.25 kg) HE Proiettile
Gittata a 45 gradi 7,439 yards (6,800 m)
Gittata a 50 gradi 8,200 yards (7,500 m)
Alzo massimo per armi AA 85 gradi Effettivo: 9,843 feet (3,000 m)
Massimo: 18,040 feet (5,500 m)

Munizionamento

Tipo Fisso
Peso del proiettile completo 1.5 lbs. (0.68 kg)
Tipo e peso del proiettile AP - 0.57 lbs. (0.26 kg)
Comune - 0.55 lbs. (0.24 kg)
Comune Incendiario - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Tracciante - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Carica di lancio Comune - 0.02 lbs. (0.01 kg)
Lunghezza del proiettile N/D
Carica di propellente 3.60 - 3.88 oz. (102 - 110 gm) K3
Velocità all' ogiva 2,953 fps (900 mps)
Pressione di lavoro 17.1 tons/in2 (2,700 kg/cm2)
Vita approssimativa di una canna 12,000 colpi
Note: Dati tratti da "Japanese Cruisers of the Pacific War" e "Naval Weapons of WWII".

Dati postazione

Designazione Singola, Binata e Tripla
Peso Singola: 1,731 lbs. (785 kg)
Binata: 2,425 lbs. (1,100 kg)
Tripla: 3,970 lbs. (1,800 kg)
Elevazione -10 / +85 gradi
Velocità di elevazione Solo elevazione manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 12 gradi per secondo
Carrello 360 gradi
Velocità del Carrello Solo a movimento manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 18 gradi per secondo
Rinculo del cannone 4.33 in (11 cm)

25 mm/60 (1") Calibro AA MG Type 96 (In 32 postazioni trinate - Aprile 1944 - Musashi)

Caratteristiche dei cannoni

Designazione 25 mm/60 (1") AA MG Type 96 (M1936)
Classe delle navi Quasi tutte
Data di designazione 1935 (In Giappone)
Data di entrata in servizio 1936
Peso cannone 253.5 lbs. (115 kg) non include il caricatore
Lunghezza cannone 90.4 in. (2.296 m)
Lunghezza canna 59.1 in (1.500 m)
Numero di rigature 12
Lunghezza della rigatura 53.2 in. (1.350 m)
Volume della camera N/D
Celerità di tiro Ciclico: 220 - 260 Colpi al minuto
Effettivo: 110 - 120 Colpi al minuto

Gittata

Elevazione Con 0.55 lbs. (0.25 kg) HE Proiettile
Gittata a 45 gradi 7,439 yards (6,800 m)
Gittata a 50 gradi 8,200 yards (7,500 m)
Alzo massimo a 85 gradi per armi AA Effettivo: 9,843 feet (3,000 m)
Massimo: 18,040 feet (5,500 m)

Munizionamento

Tipo Fisso
Peso del proiettile completo 1.5 lbs. (0.68 kg)
Tipo e peso del proiettile AP - 0.57 lbs. (0.26 kg)
Comune - 0.55 lbs. (0.24 kg)
Comune Incendiario - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Tracciante - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Carica di lancio Comune - 0.02 lbs. (0.01 kg)
Lunghezza del proiettile N/D
Carica di propellente 3.60 - 3.88 oz. (102 - 110 gm) K3
Velocità all'ogiva 2,953 fps (900 mps)
Pressione di lavoro 17.1 tons/in2 (2,700 kg/cm2)
Vita approssimativa della canna 12,000 colpi
Note: Dati tratti da "Japanese Cruisers of the Pacific War." e "Naval Weapons of WWII".

Dati postazione

Designazione Singola, Binata e Trinata
Peso Singola: 1,731 lbs. (785 kg)
Binata: 2,425 lbs. (1,100 kg)
Trinata: 3,970 lbs. (1,800 kg)
Elevazione -10 / +85 gradi
Velocità di elevazione Solo elevazione manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 12 gradi per secondo
Carrello 360 gradi
Velocità del Carrello Solo a movimento manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 18 gradi per secondo
Rinculo del cannone 4.33 in (11 cm)

25 mm/60 (1") Calibro AA MG Type 96 (In 29 postazioni trinate - Giugno 1944 - Yamato)

Caratteristiche del cannone

Designazione 25 mm/60 (1") AA MG Type 96 (M1936)
Classe delle navi Quasi tutte
Data di designazione 1935 (In Giappone)
Data di entrata in servizio 1936
Peso del cannone 253.5 lbs. (115 kg) non include il caricatore
Lunghezza del cannone 90.4 in. (2.296 m)
Lunghezza della canna 59.1 in (1.500 m)
Numero delle rigature 12
Lunghezza della rigatura 53.2 in. (1.350 m)
Volume della camera N/D
Celerità di tiro Ciclico: 220 - 260 colpi al minuto
Effettivo: 110 - 120 colpi al minuto

Gittata

Elevazione Peso 0.55 lbs. (0.25 kg) HE Proiettile
Gittata a 45 gradi 7,439 yards (6,800 m)
Gittata a 50 gradi 8,200 yards (7,500 m)
Alzo massimo a 85 gradi per armi AA Effettivo: 9,843 feet (3,000 m)
Massmo: 18,040 feet (5,500 m)

Munizionamento


Tipo Fisso
Peso del proiettile completo 1.5 lbs. (0.68 kg)
Tipo e peso del proiettile AP - 0.57 lbs. (0.26 kg)
Comune - 0.55 lbs. (0.24 kg)
Comune incendiario - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Tracciante - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Carica di lancio Comune - 0.02 lbs. (0.01 kg)
Lunghezza del proiettile N/D
Carica di propellente 3.60 - 3.88 oz. (102 - 110 gm) K3
Velocità all' ogiva 2,953 fps (900 mps)
Pressione di lavoro 17.1 tons/in2 (2,700 kg/cm2)
Vita approssimativa della canna 12,000 colpi
Nota: Dati tratti da "Japanese Cruisers of the Pacific War" e "Naval Weapons of WWII".

Dati postazione

Designazione Singola, Binata e Trinata
Peso Singola: 1,731 lbs. (785 kg)
Binata: 2,425 lbs. (1,100 kg)
Trinata: 3,970 lbs. (1,800 kg)
Elevazione -10 / +85 gradi
Velocità di elevazione Solo elevazione manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 12 gradi per secondo
Carrello 360 gradi
Velocità del Carrello Solo a movimento manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 18 gradi per secondo
Rinculo del cannone 4.33 in (11 cm)

25 mm/60 (1") Calibro AA MG Type 96 (In 41 postazioni trinate e 23 postazioni singole - Maggio 1945 - Yamato)

Caratteristiche del cannone

Designazione 25 mm/60 (1") AA MG Type 96 (M1936)
Classe delle navi Quasi tutte
Data di designazione 1935 (In Giappone)
Data di entrata in servizio 1936
Peso del cannone 253.5 lbs. (115 kg) non include il caricatore
Lunghezza del cannone 90.4 in. (2.296 m)
Lunghezza della canna 59.1 in (1.500 m)
Numero delle rigature 12
Lunghezza della rigatura 53.2 in. (1.350 m)
Volume della camera N/D
Celerità di tiro Ciclico: 220 - 260 colpi al minuto
Effettivo: 110 - 120 colpi al minuto

Gittata

Elevazione Peso 0.55 lbs. (0.25 kg) HE Proiettile
Gittata a 45 gradi 7,439 yards (6,800 m)
Gittata a 50 gradi 8,200 yards (7,500 m)
Alzo massimo a 85 gradi per armi AA Effettivo: 9,843 feet (3,000 m)
Massmo: 18,040 feet (5,500 m)

Munizionamento

Tipo Fisso
Peso del proiettile completo 1.5 lbs. (0.68 kg)
Tipo e peso del proiettile AP - 0.57 lbs. (0.26 kg)
Comune - 0.55 lbs. (0.24 kg)
Comune incendiario - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Tracciante - 0.55 lbs. (0.25 kg)
Carica di lancio Comune - 0.02 lbs. (0.01 kg)
Lunghezza del proiettile N/D
Carica di propellente 3.60 - 3.88 oz. (102 - 110 gm) K3
Velocità all' ogiva 2,953 fps (900 mps)
Pressione di lavoro 17.1 tons/in2 (2,700 kg/cm2)
Vita approssimativa della canna 12,000 colpi
Nota: Dati tratti da "Japanese Cruisers of the Pacific War" e "Naval Weapons of WWII".

Dati postazione

Designazione Singola, Binata e Trinata
Peso Singola: 1,731 lbs. (785 kg)
Binata: 2,425 lbs. (1,100 kg)
Trinata: 3,970 lbs. (1,800 kg)
Elevazione -10 / +85 gradi
Velocità di elevazione Solo elevazione manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 12 gradi per secondo
Carrello 360 gradi
Velocità del Carrello Solo a movimento manuale
Qualche trinata con sistema Ward-Leonard RPC: 18 gradi per secondo
Rinculo del cannone 4.33 in (11 cm)

13.2 mm/76 (0.52") Calibro MG Type 93 (Rimosse nell' Aprile 1944)

Caratteristiche del cannone

Designazione 13.2 mm/76 (0.52") MG Type 93 (M1933)
Classe delle navi Quasi tutte
Data della designazione 1933
Data di entrata in servizio Circa nel 1939
Peso del cannone 92.6 lbs. (42 kg)
Lunghezza del cannone 55.5 in. (1.410 m)
Lunghezza della canna 39.5 in (1.003 m)
Numero delle rigature 8
Lunghezza della rigatura N/D
Volume della camera N/D
Celerità di tiro 425 - 475 colpi al minuto ciclici
250 colpi al minuto di norma

Gittata

Elevazione Con 0.11 lbs. (0.05 kg) Proiettile
Gittata a 45 gradi 6,560 yards (6,000 m)
Gittata a 50 gradi 7,108 yards (6,500 m)
Alzo massimo a 85 gradi per armi AA Massimo: 14,764 feet (4,500 m)
Effettivo: 13,060 feet (3,980 m)

Munizionamento

Tipo Fisso
Peso del proiettile completo 4.0-4.2 oz (113-119 gm)
Tipo e peso del proiettile Palla, AP, Tracciante, WPI, HEI
1.57-1.83 oz (44.5-51.8 gm)
Carica di lancio N/D
Lunghezza del proiettile N/D
Proiettile completo 5.3-5.4 in (134-137 mm)
Carica di propellente 0.53 oz (15 gm)

Velocità all' ogiva

HC - 2,641 fps (805 mps)

Pressione di lavoro

19 tons/in2 (3,000 kg/cm2)

Vita approssimativa della canna

3,070 colpi

Dati postazione

Designazione Singola, Binata e Quadrinata
Peso Singola: 249 - 470 lbs. (113 - 213 kg)
Binata: 692 lbs. (314 kg)
Quadrinata: 2,565 lbs. (1,163 kg)
Elevazione -15 / +85 gradi
Velocità di elevazione Solo elevazione manuale
Carrello 360 gradi
Velocità del carrello Solo movimento manuale
Rinculo del cannone N/D

Propulsione

Caldaie 12 Caldaie Kanpon
Temperatura 325 gradi C
Turbine Turbine a vapore Kanpon
Eliche 4
Cavalli Vapore 150,000 su disegno
153,553 ottenuti su prove nave
Autonomia massima 7,200 NM a 16 knts
Velocità massima 27.46 knts alla velocità massima
Capacità massima di carburante 6,300 tons

Armatura


Parti
16.14" (410mm) Vickers con .35" (8.9mm) Ducol piastre di sostegno in acciaio
15.74" (400mm) Vickers con .35" (8.9mm) Ducol piastre di sostegno in accciaio (scafo #110 & 111)
1" (25mm) DS piastre in acciaio nel compartimento motori (scafo #110 & 111)
3" (76mm) finali
6" (152mm) sopra la cintura
Ponti 1.3"-1.9" (33-48.3mm) ponte di sovrastruttura
7.87" (200mm) MNC ponte principale
7.48" (190mm) MNC ponte principale (scafo #110 & 111)
3.5" (89mm) ponte secondario
Torrette principali 25.6" (650mm) facce
15" (381mm) parti
Secondarie (155mm) 1" (25mm) NVNC
Barbette 21.5" (546mm) parti
21.25" (540mm) parti (scafo #110 & 111)
Torrione 19.5" (495.3mm) parti
Compartimenti stagni 1,065 sotto la linea d' acqua
82 sopra i ponti corazzati



Comparazione navi
Nave Parte armatura Armatura ponte Armatura linea d' acqua percentuale in lunghezza
Yamato 16.14" 7.87" 53.5&
Iowa 12.1" 1.5" principale--6" secondario +1.5" N/D
Nelson 14.12" 6.32" 54.7%
Nagato N/D N/D 63.15%

Equipaggio

Designato 2200
In tempo di guerra 2500+

 

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