: Guide: come realizzare i colori secondo il Federal Standard (FS) |
Inviato da pgdm il 16/3/2006 01:17:45 (7177 letture)
| Questo articolo spiega come riprodurre da soli i colori che rispecchino il Federal Standard (FS). Il tutto in maniera semplice ed economica, specie se comparati al costo dei colori specifici ad uso modellistico. Inoltre oggi non è semplice trovare negozi specializzati nel nostro hobby che tengano tutta la gamma di colori offerti dai vari produttori. | Chiunque conosca la pubblicazione nota come Federal Standard (o, per brevità, FS) sa che questa si compone, sostanzialmente, di quattro parti: - le avvertenze generali
- la lista dei pigmenti usati nei colori, numerati discontinuamente (chissà perché) da 1 a 47
- la lista dei pigmenti impiegati per ciascun colore, dai quali si ricava che, ad esempio, il colore 34127 è composto dai pigmenti 1, 7, 11 e 23. Nel verde 34258 risulta usato anche un pigmento 29 che nella lista dei pigmenti non figura, ma non è un grosso problema
- le chip dei colori
In realtà i pigmenti considerati sono 32. Se poi si eliminano dall’elenco i colori fluorescenti e quelli metallizzati la lista si riduce a 25. Se si eliminano quelli che, ai nostri fini, sono dei doppioni (tipo il lamp black n°2 ed il carbon black n° 39), oppure quelli, tipo il Carbazole violet n° 18, che finora non mi è mai capitato di usare, la lista dei pigmenti si riduce a circa una quindicina. Mancano, purtroppo, le chip dei pigmenti, ossia dei colori base sicchè il primo problema è cercare di capire che diavolo di colore sia un Naphtalene Tetracarboxylic Acid o un Benzimidazolone Yellow (è un giallo, d’accordo, ma che giallo?). Per fortuna ho un amico restauratore; uno, per capirsi, che ha restaurato affreschi a Pompei, molti quadri della reggia di Caserta e cose simili e che di colori ne mastica. Prima mi ha regalato un libro sui colori (con la storia di ogni colore, la chimica dei colori e così via) pensando che me la sarei cavato da solo, poi, visto che non cavavo un ragno dal classico buco si è messo pazientemente con me a cercare di risolvere il problema. Sono stati scelti i colori acrilici Brera della Maimeri, sia per la qualità (pigmento finissimo) sia per la reperibilità, sia per il costo non proibitivo. Richiesta alla Maimeri (gentilissimi) una tavola dei colori Brera (altre chips!) ho imparato che i produttori serii indicano di ciascun colore i pigmenti (o il singolo pigmento) usati. Alcuni (ad esempio il titanium dioxide o il carbon black) sono palesemente il biossido di titanio (Brera n° 18 ed il nero di carbonio n° 535 – i numeri sono riportati sui tubetti) e sono stati quindi subito identificati. Altri hanno richiesto un qualche sforzo interpretativo ma alla fine sono stati identificati. Non ho una prova scientifica per dimostrarlo, ma da ormai tanti anni riesco a “fare” i colori del FS senza difficoltà il che dovrebbe far propendere per una scelta giusta dei pigmenti. In buona sostanza, quindi, i pigmenti FS hanno, per me, le seguenti corrispondenze con i Brera della Maimeri: Denominazione colore | Pigmento FS | Colore Brera Maimeri | Bianco di titanio | 1 | 18 | Nero lampante (mai usato) | 2 | 540 | Giallo ossido di ferro (secondo me è un sabbia già perfetto da solo) | 4 | 131 | Blu ftalo | 6 | 378 | Giallo benzomidazolone | 7 | 72 | Blu ftalo verdastro | 8 | 400 | Rosso ossido di ferro | 9 | 248 | Viola quinacridone (mai usato) | 10 | 466 | Verde ftalo | 11 | 321 | Vermiglio | 12 | 257 | Terra d’ombra naturale | 13 | 493 | Magenta | 14 | 256 | Arancio | 15 | 224 | Rosso brillante chiaro | 16 | 219 | Viola carbazolene (mai usato) | 18 | 443 | Giallo diarilide | 21 | 116 | Rosso quinacridone | 22 | 258 | Marrone ossido di ferro | 23 | 476 | Terra d’ombra naturale | 24 | 492 | Verde ossido di cromo | 25 | 336 | Giallo cromo | 26 | 81 | Giallo cromo rossastro | 27 | 83 | Verde ftalo giallastro | 31 | 323 | Nero di carbonio | 39 | 535 | Alla lista ho aggiunto, derogando al FS, il 134 Ocra d’oro, il Verde oliva 331 ed il Grigio neutro 513, di cui vedremo l’utilità. Ma servono tutti? Bhè. Se, per esempio, fate aerei tedeschi avrete bisogno degli RLM 02, 66, delle triadi 70, 71 e 65; 74, 75 e 76, e magari 78 82 e 83: Bene per avere tutti questi colori servono (riferimento al numero FS dell’elenco sopra) l’1 (il bianco va via come il pane) il 2, il grigio, il 3, il 4, il 6, il 7, l’8, l’11, il 21, il 22, il 23, il 31, il 39, il verde oliva 331 e l’ocra 134. Messa così non vale certo la pena. Se però fate anche aerei italiani vi basta aggiungere il 9 e il 14 e avrete anche il verde oliva, il verde mimetico 3, il marrone mimetico 2 e il giallo mimetico 3. Se poi fate anche i giapponesi ci fate anche, ad esempio, il verde scuro Mitsubishi, il grigio Mitsubishi, il sabbia interni Kawasaki e così via. Altrettanto dicasi per i colori inglesi o americani, con l’aggiunta di qualche blu. In pratica ci fate tutti i colori dell’FS. Non solo; laddove, giustamente, ritenete che un certo colore non abbia un’esatta corrispondenza FS, potete fare tutte le correzioni che volete fino a raggiungere il colore che ritenete corretto, ivi comprese le varianti “sbiadito”, “calcinato” e così via. I costi Un litro di alcool da liquori (lo uso perchè incolore, anche se ora ho letto nel sito della possibilità di scolorire l’alcool comune esponendolo al sole) costa circa 11 o 12 euro, ossia 1,1 centesimi al ml: L’acqua distillata o demineralizzata costa circa 20 centesimi al litro, al ml praticamente zero. I tubetti di Brera da 60 ml costano fra i 4,5 e i 6,5 euro (dipende dai pigmenti) ossia, sempre al ml, fra i 7, 5 e gli 11 centesimi. Una boccetta da 10 ml di Tamiya costa 1,85 euro, un Gunze, sempre da 10 ml, sta sui 2,5 euro. Per fare 10 ml di acrilico pgdm (perdonate la vanità) occorrono 3,3 ml di acqua (1 cent.?), 3,3 ml di alcool (3,3 cent) e 3,3 ml di Brera (diciamo 30 cent medi) totale circa 35 cent. La prima volta (poi si riusa) va aggiunta la spesa per un bottiglino da 30 cc con contagocce (altri 30 cent) e spese accessorie per siringhe, aghi e bottiglie che poi vedremo. Alla fine si possono toccare anche i 50/60 centesimi per 10 ml, ossia meno di un terzo di un Tamiya, circa un quinto di un Gunze e con una qualità a mio avviso nettamente superiore. Materiale occorrente Boccette grandi (250 cc) in plastica a tenuta ermetica, oppure vetro (ma sono fragili. Ancora ricordo la faccia di mia moglie quando mi cadde un quarto di litro di rosso. Sembrava, tutt’intorno, un mattatoio...). Bottiglini di vetro scuro con contagocce, siringhe di varie dimensioni (da 20 ml, da 5, da 3 e da insulina). Imbutini in plastica, una calza di nylon sottile, stracci (tanti) cartoncini bianchi (io ho comprato un pacchetto di biglietti da visita bianchi, costano poco e sono robusti) Come si fa Supponiamo di dover preparare il bianco. Prima di tutto versiamo nel contenitore da 250 cc (in alto a sinistra nella foto) 60 ml di acqua, 60 ml di alcool e spremiamo l’intero tubetto da 60 ml. di Brera. Chiudiamo, agitiamo per bene, et voilà, il nostro pigmento base bianco è pronto. Altrettanto facciamo con gli altri. Per il bianco converrebbe acquistare un contenitore da 500 cc, usare il tubetto da 150 ml e prepararne quindi 450 ml, ma non è strettamente necessario. In pratica, almeno all’inizio, si procede così: stabiliti quali colori servono per il nostro modello verifichiamo il numero FS corrispondente. Una volta stabilito il numero (ad es. 33434) si verifica con quali pigmenti è fatto il 33434. Sull’elenco dei pigmenti di ogni colore vedremo che il 33434 è composto da 1, 4, 23 e 27, ossia, secondo la tabella di equiparazione dei pigmenti FS/Maimeri, bianco 18, giallo 131; marrone ossido di ferro 476 e giallo cromo rossastro 83. Sì. Ma in che proporzioni? Intanto lasciate ogni speranza che siano in parti uguali. Non succede mai. Che si fa allora? Abbiamo preparato i nostri bravi contenitori da 250 cc di questi quattro colori. Prendiamo un bottiglino con il contagocce, una siringa da 20, un ago il più grande possibile (si trovano in farmacia), un imbutino in plastica e la calza di nylon. Prima di procedere avrete privato il vostro ago della punta per due motivi: il primo è che c’è una buona possibilità che introducendo l’ago appuntito nella bottiglia di plastica prima o poi la roviniate, o anche buchiate. La seconda è che esiste la nota legge per la quale se c’è una possibilità teorica su un milione di infilzarsi il dito con l’ago, questo evento si realizzerà senza dubbio alcuno. A questo punto con la siringa da 20 aspireremo appunto 20 ml di colore. Per evitare bolle d’aria, immergete l’ago nel colore, aspirate un po’, poi, senza togliere l’ago dal colore svuotate la siringa, poi riaspirate, Vedrete che la siringa si riempie completamente senza bolle d’aria. Fare così sarà poi importantissimo quando si comporranno i colori definitivi. Stirate un pezzo di calza sul vostro imbutino, immergetelo nella bottiglietta con il contagocce e versate pian piano il colore nelle bottiglietta attraverso la calza. Avrete un colore privo di impurità, cosa molto importante quando si usa l’aerografo. Procedendo così vi troverete con le vostre quattro bottiglie da 250 di colore e quattro boccettini da 30 ml con gli stessi colori. A questo punto entra in gioco la vostra personale abilità coloristica. Versate in un piccolo contenitore (io uso i tappi in plastica dell’acqua minerale) una goccia di ogni pigmento (nel nostro caso una goccia di bianco, una di giallo ecc.) e con un pennellino mischiate. Valutate ad occhio il colore (la valutazione finale va fatta a colore spruzzato ed asciutto) e aggiungete gocce dell’uno o dell’altro colore finchè non avrete raggiunto una tonalità che ritenete soddisfacente. E’ VITALE che vi segniate su un foglietto quante gocce di ogni pigmento avrete messo. Io mi segno i numeri dei colori che sto usando e poi faccio una crocetta sotto ognuno di essi ogni volta che ne aggiungo una goccia. Provate a spruzzare sul cartoncino (potete anche pennellare, più o meno il risultato è lo stesso) e confrontate il colore asciutto con la chip del FS. Se il risultato vi soddisfa a quel punto saprete che il 3343 si compone, poniamo, di quattro parti di bianco, una di giallo, due di marrone e una di giallo cromo – sono dati a casaccio, solo per esempio). Nulla vi vieta, naturalmente, di stabilire che anche un nonnulla di verde ci sta bene. Benissimo. A questo punto prendete un altro boccettino con contagocce, imbutino calza e siringhe e fate questo conto: 4 unità di bianco, 1 di giallo, 2 di marrone e 1 di giallo cromo fanno in tutto 8 unità. Se il vostro bottiglino è da 30 ml potrete metterci dentro 3 volte 8 unità (ossia 3 volte 8 ml, per un totale di 24 ml di colore definitivo). Quindi di bianco 3 x 4 unità (ossia 12 ml, che aspirerete con la siringa da 20 ml, evitando, come vi ho detto, che si formino bolle d’aria che possano falsare la misurazione) di giallo e di giallo cromo 3 x 1 unità (ossia 3 ml di ognuno, che converrà aspirare con una siringa da 3 o da 5 ma sempre con l’ago grosso) e infine 3 x 2 unità di marrone. Questi colori li prenderete direttamente dal contenitore da 250 cc filtrandoli con la calza come vi ho illustrato. Naturalmente ad ogni cambio di colore sciacquerete attentamente la siringa aspirando e spruzzando in un contenitore d’acqua (anche di rubinetto). Quando avrete introdotto tutti i pigmenti nel bottiglino, chiudete, agitate ed il vostro 33434 è pronto per andare direttamente nell’aerografo. Pulite siringhe, ago, imbuto ecc. E congratulatevi con voi stessi. Breve notazione per la siringa da insulina: A volte si legge o lo si ritiene, a torto o a ragione non importa, che quel certo colore è come il 34xxx ma un po’ più rossiccio. Per aggiungere piccolissime quantità di quel pigmento che secondo voi aggiunge quel necessario rossiccio, la siringa da insulina è ottima perchè consente di dosare quantità veramente infinitesimali. Segnarsi ovviamente quante unità rispetto ad una data quantità di colore (es. 20 ml di 34434 + 2 unità di rosso 23) Prima però vi preparerete un’etichetta che indichi il colore ed i componenti nell’esatta misura. Quando avrete esaurito il colore non farete altro che prendere i vostri contenitori da 250 cc e riaspirare i colori secondo le proporzioni stabilite all’inizio e riavrete sempre lo stesso colore. Come vedete io segno in rosso il numero del pigmento ed in nero le parti di quel pigmento che occorrono in quel colore. Sarebbe buona norma prepararsi anche un registrino a parte con le stesse informazioni per evitare, in caso di perdita del bottiglino, di perdere anche la ricetta. Temo di essere stato un po’ prolisso. Saluti PG
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