| Andaldo S.V:A. 5 "ricognitore" Kit SMER 1/50 |
Sono rimasto affascinato da questo aeroplano fin da quando visitai da bambino il museo nella casa di Gabriele D’annunzio e lo vidi appeso nel salone. Prima o poi ne farò un modellino pensai, ma fino ad oggi non avevo ancora visto una scatola in negozio, per cui l’occasione non è mai capitata fino a circa un mese fa, quando nella vetrina di un famoso negozio Romano, ho visto una scatola SMER….e così per una cifra irrisoria ho fatto l’acquisto. Appena a casa ho iniziato da subito e devo dire che purtroppo non si tratta di un kit di ottima qualità, ma pare sia l’unico in commercio, e quindi non c’è alternativa per riprodurre questo aeroplano.
La plastica è molto morbida e il dettaglio delle stampate è un po’ approssimativo, ma con una buona dose di pazienza si può rimediare a molte mancanze e trasformare il kit in un modello accettabile.
Per iniziare, è necessario fare alcune modifiche alle semifusoliere. Eliminare gli scarichi del motore in plastica evidentemente grossolani, inoltre, assottigliare il timone di coda che successivamente verrà tagliato e riposizionato.
Ovviamente, autocostruire tutto l’interno dell’ abitacolo, con plasticard e filo in rame. Il cruscotto è stato realizzato con la tecnica di forare la paratia principale e utilizzare strumenti in acetato ricavati da vari foglietti
Contemporaneamente, l’elica è stata stuccata e risagomata per essere poi preparata alla verniciatura. Mentre sul radiatore è stata incollata una retina ricavata da una bomboniera per simulare la protezione in rete dell’aereo originale.
Prima di assemblare le semifusoliere, è necessario verniciare l’interno con una verniciatura che riproduce l’effetto legno. Per realizzarla è stato necessario un fondo ocra chiaro su cui poi sono state applicate 3 mani di vernice vallejo “woodgrain” espressamente dedicata a realizzare finto legno, stesso procedimento è stato applicato all’elica dando una mano in più per renderla più scura.
Unite le semifusoliere, si può procedere a preparare le ali. Queste, hanno bisogno di stuccature nei punti di estrazione dallo stampo.
L’effetto centinatura non mi convinceva assolutamente, osservando le foto di un originale ho pensato di riprodurre l’effetto con un procedimento un po’ laborioso. Sono state applicate striscioline di nastro adesivo in modo da lasciare una fessura in corrispondenza di ciascuna centina delle ali.
Successivamente è stato spruzzato stucco Tamiya, e una volta asciugato, sono state rimosse le striscioline di nastro. Il risultato è una striscia di stucco in rilievo in corrispondenza di ogni centina, come nella telatura del vero aereo.
A questo punto sono stati tagliati gli alettoni e praticati tutti i fori per i tiranti con una punta da 0,2 mm. Passando ai piani di coda, l’effetto tela è inesistente, quindi con lima e carta vetrata sono stati risagomati per rendere meglio l’effetto, nella foto si può notare la differenza fra prima e dopo la modifica.
Terminata tutta questa preparazione, il modello è stato spruzzato con una mano di stucco bianco Tamiya per uniformare le molte stuccature e dare un fondo chiaro alla verniciatura.
E’ arrivato il momento della verniciatura, le ali sono state spruzzate con un colore ocra chiaro, per dare una base di effetto tela. Si è spruzzato il colore solo sulle centine sfumando a poco a poco, in modo di lasciare la parte fra una centina e l’altra più chiara.
Soltanto sul ventre delle ali, è stato spruzzato il tricolore, sempre passando più volte sulle centine.
Finita la verniciatura del tricolore, ogni centina è stata ripassata con una velatura di marrone scuro molto diluito, per dare un effetto profondità e mettere in risalto l’ombra di ogni centina. Nel vero aereo era possibile vedere in trasparenza l’ombra delle centine all’interno della telatura delle ali, con questo procedimento si è tentato di simulare questo effetto.
Sul dorso della ala inferiore è stata riprodotta la mimetica dando piccole pennellate di verde erba, come veniva realizzata sul vero aereo.
Ecco il risultato finale, su cui è stata spruzzata una mano di opaco per sigillare la verniciatura.
Passando alla fusoliera, il procedimento inizia con una mano irregolare di colore ocra, sulla quale sono state date poi diverse mani diluite di Vallejo “woodgrain”, stendendo il colore secondo le venature del legno che si vuole riprodurre. Il vero aereo era costruito con differenti pannelli di legno, per cui si è verniciato per zone tentando di riprodurre differenti pennellature e venature diverse. La cofanatura è stata verniciata per ultima utilizzando Alclad dark aluminium.
Il ventre non è stato verniciato subito in quanto dopo l’assemblaggio dell’ ala inferiore sarà necessario stuccare.
Le ruote del kit sono inaccettabili, quindi sono state utilizzate ruote in resina provenienti da un’ altra scatola, le quali sono state verniciate a parte, così come i montanti.
Finalmente, è possibile assemblare i pezzi insieme. Sono stati applicati i tiranti all’ala inferiore, utilizzando filo di nylon da 0,10 incollato con una microgoccia di attak, sulla parte ventrale dell’ala. Poi l’ala è stata stuccata e verniciata sul ventre con la tecnica precedentemente descritta. A questo punto è stata assemblata l’ala inferiore alla fusoliera stuccando dove occorre. Successivamente è stata colorato il ventre della fusoliera con la tecnica di simulare l’effetto legno e al termine sono stati assemblati i piani di coda precedentemente verniciati.
Per comodità sono state applicate le decal (ottime) sulla fusoliera e i piani di coda.
A questo punto sono stati incollati i montanti in fusoliera e sulla ala inferiore, una volta asciugata bene la colla è stata applicata l’ala superiore, questa è stata l’operazione più complessa, in quanto i montanti combaciano con difficoltà e ci si deve accontentare del risultato.
Finalmente si passa a infilare e incollare ciascun tirante attraverso l’ala superiore tenendolo in tensione con il peso di una molletta per panni e applicando una microgoccia di attak nel foro di passaggio.
Al termine si dovranno tagliare gli eccessi di filo dalla ala superiore con una lametta, e quindi poi, stuccare il microforo per nascondere l’operazione.
Una mano di colore base mostrerà se ci sono ancora fori da stuccare.
Continuando la colorazione come per l’ala inferiore si arriverà al termine della verniciatura.
Il carrello è stato preparato a parte, avendo cura di infilare il filo di nylon e simulare gli elastici che fungevano da ammortizzatori tramite filo di teflon. La posa delle decal e tutti gli accessori (autocostruiti) terminerà il lavoro. Ovviamente una mano di opaco trasparente darà la giusta finitura, l’unica zona non coperta da opaco trasparente è la cofanatura in alluminio. Al termine di questo lavoro, ecco il risultato finale, che rende molta soddisfazione.
Buon modellismo.