| F-14B (N.F. 163217) Jolly Rogers Scala 1/32 (PARTE 2) |
F-14B VF-103 “Jolly rogers” Parte 2 Verniciatura Il modello è stato opportunamente mascherato nelle aree già verniciate (carrelli, abitacolo, ali,) Come strategia generale su questo modello vengono applicati colori lucidi per evitare un ulteriore strato di vernice trasparente lucida prima di applicare decals e lavaggi. Questo per evitare di “affogare” i particolari più piccoli in troppa vernice perdendo il dettaglio superficiale.
La verniciatura inizia dale tips dei timoni, spruzzate con giallo (insigna yellow).
dopodichè nastrando la parte che rimane gialla, si è spruzzato il nero lucido della Testor.
Prima di passare a verniciare il resto del modello, sono state realizzate le zone di camminamento sulle prese d’aria, testurizzando con dello stucco e un pennello duro.
La fase successiva è di passare un blu molto scuro su tutte le linee di pannellatura (preshading) con cui sarà possible “giocare” in trasparenza con il grigio finale, dando al modello un aspetto disomogeneo nella desaturazione del colore originale. Questa è solo la base, ovviamente occorre schiarire ulteriormente il grigio a verniciatura finita. Il preshading è stato spruzzato con vernice (blu Gunze) molto diluita a bassa pressione avvicinando molto l’aerografo al modello e seguendo attentamente le linee dei pannelli.
È il momento di spruzzare il grigio; in questa particolare livrea del tomcat i grigi sono tre, ovviamente si è iniziato dal più chiaro sul ventre (Fs 36375 Xtracolor) cercando di lasciar intravedere il preshading in sottofondo, e successivamente schiarendo il grigio di base, si sono spruzzare zone più chiare per “macchiare” la superficie come appare nelle foto dell’originale.
Una foto dell’originale:
A vernice asciutta lo stesso procedimento è stato applicato alle fiancate anteriori della fusoliera, però applicando il secondo tono di grigio (Fs 36320 Xtracolor) e schiarendo in particolare le giunzioni delle pannellature come rilevato dalle foto dell’aereo originale.
Una foto dell’originale:
Si prosegue con la verniciatura del dorso, utilizzando il terzo tono di grigio (Fs. 36237 Xtracolor), sempre lasciando intravedere in trasparenza le linee di preshading e a seguire macchiando la varie zone con lo stesso grigio schiarito con bianco. Anche sul dorso alcune pennellature sono state ripassate con il colore originale schiarito, sul vero aereo era prassi che dopo lo smontaggio di alcune pannellature per evitare problemi di corrosione salina venissero riverniciate le linee di giunzione e le viti appena rimontate. Quindi ecco il risultato della verniciatura appena descritta.
Mentre la verniciatura asciuga per qualche giorno, si può approfittare per verniciare anche altri particolari, come le derive sul ventre, il tettuccio, etc…etc..
Una curiosità sul soggetto 103 del VF-103 è che prima dell’ultimo volo è stato rimosso lo stemma di bandiera sull’ala superiore, per cui è stato necessario riprodurre la sverniciatura dello stemma con alcune spruzzate di grigio più chiaro al posto del vecchio stemma.
Dopo questa piccola curiosità, si procede a verniciare i dettagli in fusoliera, le strisce walkway sul dorso delle prese d’aria con un nero e vari toni di grigio scuro, e i sensori con l’apposito giallo radome.sensori con l’apposito giallo radome.
Praticamente la verniciatura base è terminata, si procede ora con la applicazione delle decals direttamente sulla vernice lucida e ben asciutta. In merito alle decals, è stato utilizzato l’unico foglio in commercio dedicato a questo esemplare, la Zotz Decals fornisce il foglio per realizzare due esemplari del VF-103 vedi link:
http://www.zotzdecals.com/reviews/zotz32014/zotz32014.htm Purtroppo la qualità dei queste decals non è eccellente dal punto di vista dello spessore, anche se ottimamente stampate e fedeli, lo spessore è notevole e sarà difficile renderlo invisibile, specialmente sulle superfici che resteranno lucide. A fronte del costo del foglio decals ci si aspettava una qualità superiore, ma essendo l’unica chance per realizzare questo soggetto non si può fare altro che accettare.
Terminata la posa delle decals, sono state spruzzate alcune passate di vernice lucida solo in corrispondenza delle decals per cercare di coprire al meglio lo spessore e ridurre l’effetto “silvering”. Asciugato anche questo strato di vernice, si prosegue effettuando dei lavaggi per evidenziare le pennellature. E’ stata usata una miscela grassa di nero, bitume e bruno Van Dyk a olio, leggermente diluita con olietto diluente e diluente per colori ad olio (si trovano nei negozi di belle arti, appositamente per diluire i colori ad olio, sono meno aggressivi della solita acqua ragia). Con questi solventi non si rischia di asportare la vernice a smalto e i colori ad olio si diluiscono meglio che con la solita acqua ragia.
Dopo la applicazione (1 minuto) si asporta l’eccesso di colore con un panno per pulire gli occhiali che non lascia peli. Si passa il panno nel verso del flusso d’aria sul velivolo per “sporcare” come sul vero aereo. Durante questa operazione in genere il modello si scurisce un pochino e questo contribuisce a dare una impressione di invecchiamento.
Dopo il lavaggio a olio, bisogna aspettare almeno un paio di giorni prima di mettere di nuovo mano al modello, in quanto I colori ad olio asciugano molto lentamente. Asciugato il lavaggio a olio viene il momento di passare una mano di opaco, per la precisione su questo modello è stato passato del satinato (humbrol) trasparente sul ventre e un opaco (humbrol) trasparente sul dorso, perché la parte del dorso esposta al sole costantemente appare più opaca nelle foto dell’ originale. Le zone della fusoliera e le derive sono state mascherate per mantenere la colorazione lucida come sull’originale.
Asciugato anche questo strato di trasparente si procede con un ulteriore invecchiamento “di precisione” con dei colori ad acquerello (marrone scuro, nero e blu) si creano degli aloni su tutto il modello esagerando nei punti dove l’aereo originale appare più sporco. I tomcat venivano spesso lavati con idropulitrici per rimuovere lo sporco delle pedate che i tecnici lasciavano ovunque e questo creava particolari effetti di sporco su tutto l’aereo. Con l’aiuto dell’acquerello e di polvere di grafite si è macchiato il modello in modo da ricreare lo sporco che appare sulle foto del vero aereo.
Le sporcature della parte di ala che entra in fusoliera e struscia continuamente sono state realizzate con un cotton fioc sporco di polvere di grafite tenuto in posizione mentre le ali venivano ruotate in poisizione aperta-chiusa.
Lo stesso trattamento è stato applicator anche sul ventre. Finita la fase di “invecchiamento” al modello mancano tutti gli accessori di dettaglio, portelli, scaletta, carrelli, piloni etc..etc..Ovviamente questi sono stati dipinti a parte e rifiniti con le stesse tecniche del modello ora vanno solamente incollati in posizione.
Per quanto riguarda tutte le luci di posizione sono state ricavate da sprue trasparente, sagomando ogni singola luce con limette abrasive per unghie lucidanti, successivamente verniciate con rosso o verde trasparente vinilico della Vallejo e una mano di Future a pennello. Infine incollate in posizione. La resa è sicuramente di effetto su un modello in scala così grande.
Un altro dettaglio da non tralasciare in questa scala, è l’anello metallico fra i coni di scarico e il corpo terminale delle gondole motore che in questo caso è servito anche da congiunzione fra i due pezzi che purtroppo non hanno lo stesso diametro. L’anello è stato realizzato al tornio in alluminio.
Le varie fasi di incollaggio dei particolari richiedono ancora un poco di pazienza, ma il modello finalmente inizia a essere imponente nel suo insieme. Per questo soggetto I carichi bellici sono stati rilevati da una foto dell’originale in volo.
Per cui sono stati realizzati i serbatoi del kit, opportunamente reincisi.
Le due bombe GBU provengono da un altro kit e sono state ritoccate per riprodurre il particolare rivestimento anticalore utilizzato sulle bombe imbarcate.
I missili sono in resina, in quanto quelli del kit sono assolutamente deludenti, mentre gli sparrow del kit sono la prima versione cioè gli E mentre Gli F-14 B e D volavano la versione M degli sparrow per cui i due installati sul mio soggetto provengono da un altro kit.
I bordi di entrata e tutte le parti verniciate con colori metallici sono realizzate con i Metalizer della Testor e poi lucidate con limette lucidanti per unghie.
Le luci di formazione alle estremità alari sono state verniciate, mentre quelle in fusoliera provengono da un foglio in fotoincisione Eduard.
Al termine dell’ assemblaggio la posa del tettuccio in posizione aperta e i carichi di caduta completano il modello. Il modello è completo, una foto dell’originale tanto per confrontare la resa con il modello……
La somiglianza è buona….possiamo mostrare il resto……..
Fino a qui, fra sopra e sotto sembra un modello in 1/48, ma se ci avviciniamo ai particolari…..la cosa cambia……
…..è stata inserita una sfera cromata e forata per dare l’impressione della parabola del sensore frontale J
La presa di pressione statica sul lato destro è stata autocostruita, in quanto nel kit non è fornita…..
I carichi provenienti da altri kit donano al modello un realismo più spinto….confrontando anche l’originale….
I tubi di sfiato dei motori sono stati autocostruiti con tubetto di ottone…..
Alcuni dettagli superficiali sono stati autocostruiti con plasticard, come i rinforzi sui pannelli dorsali e le guarnizioni sulle fessure dorsali dove scorrono le ali quando cambiano posizione.
Ma ora che ce lo siamo girato tutto, vogliamo dare un’occhiata anche sotto??........
Ecco fatto, che dire è un bel modello, migliorabile, però ha un suo fascino…….
Anche se assomiglia molto all’originale, purtroppo non vola, per compensare questa mancanza e omaggiare ancora una volta questo aereo fantastico inseriamo le poche foto dell’ultimo decollo dell’ aereo originale che vola il suo ultimo volo verso la pensione.
Conlusioni
Finalmente si può esporre in vetrina, è stato un lavoro pesantissimo, durato dai primi di Gennaio fino ai primi di Settembre quasi senza sosta, direi che è un modello molto impegnativo, e che richiede molto per essere apprezzabile. Inoltre se si desidera accessoriarlo con i vari set di dettaglio in commercio la spesa diventa notevole. Ma finalmente, la soddisfazione di vederlo in vetrina appaga di tutto lo sforzo. Buon modellismo a tutti.
Davide Splendore