| autocostruzione di griglie motori e radiatori |
Un semplice sistema per costruirsi griglie per radiatori, pannelli di aerazione ecc.
Costruendo il piccolo CV35 in 1/72 ho dovuto affrontare qualche problema e inventarmi qualcosa per creare piccoli particolari.
Visto che non mi va di usare fotoincisioni, ho escogitato questo sistema piuttosto semplice per realizzare in poco tempo le griglie dei motori.
Sia il materiale che l'attrezzatura sono economici e di facile reperibilità: il filo di rame è ricavato da un semplice filo elettrico spellato, mentre il saldatore è del tipo rapido del costo di pochi euro.
Il sistema può tornare utile anche per fare piccoli radiatori, pannelli di aerazione, nastri munizioni per mitragliatrici e roba simile, cambiando solo le dimensioni del profilato di base ed eventualmente del diametro del filo di rame.
Per prima cosa si deve avere un profilato ad
H (poi vedremo il perchè).
Si arrotola a spire contigue e ben strette un singolo filo di rame attorno al profilato, fino a raggiungere la lunghezza desiderata leggermente in eccesso.
Col saldatore elettrico si salda pochissimo stagno, proprio un velo, il minimo indispensabile per tenere assieme le spire senza impastare il tutto,.
Sarà bene, una volta steso lo stagno e mantenendolo a temperatura di fusione, spazzolare con un pennello rigido di setola la griglia per asportare lo stagno in eccesso.
Si deve poi praticare un'incisione con un cutter bene affilato, progressivamente con vari passaggi sui due bordi della griglia, che alla fine si staccherà.
Questa si potrà tagliare ancora ponendola su una superficie rigida, per poi rifinirla con carta smeriglio tenendola con una pinzetta.
Ed ecco le grigliette montate
N.B. E' bene usare un profilato ad
H perchè altrimenti il filo si salderebbe al profilato stesso, rendendone impossibile il distacco.
Per le griglie del cofano dei camion ho escogitato invece quest'altro sistema.
Prima di tutto occorre sagomare la punta di un cacciavite da orologiaio, in questo caso larga 1,8mm, affilandola come uno scalpello.
Per ottenere altre misure basterà usare dei cacciavitini più piccoli o più grandi, costano pochissimo e sono di facile reperibilità.
Poi, aiutandosi con un righello per andare dritti e un rivettatore o una rotellina da orologio per distanziare regolarmente le tacche (o ancora con lo stesso righello) si spinge sul plasticard.
Riguardo all'inclinazione, andando per tentativi, si troverà quella più adatta allo scopo; si può iniziare intorno ai 45° e provare poi con un angolo maggiore o minore, anche in base al tipo di plasticard usato.
In questo modo si alzano delle linguette di materiale, una dopo l'altra.
E' importante che la pressione sia il più possibile uniforme e che la distanza tra una tacca e l'altra sia regolare, in questo caso 0,5mm.
Con un po' di prove ci si riesce abbastanza bene, è tutta questione di "manina".
Ecco il risultato, non mi sembra male e credo che vada bene anche per la scala 1/72.
Tornando al primo tipo di griglie, dopo una giusta osservazione di Fabio circa quelle del CV35, ho adottato un altro sistema per renderle più simili all'originale.
Lavorando con una fresetta orientata a circa 45° ho praticato delle incisioni parallele in una lastrina di ottone.
Ecco le foto del procedimento:
e il risultato