| E’ l’ultima evoluzione della serie di autoblindo prodotte durante la guerra dall’Ansaldo-Fossati/Spa. In realtà, rispetto al modello 1941 la principale modifica consisteva nell’adozione della torretta già studiata per l’autoblindo alleggerita AB 42. |
Quest’ultima era stata espressamente progettata per la guerra nel deserto e ordinata verso la metà di quell’anno, ma vi si rinunciò nel marzo del ‘43 quando le sorti della nostra presenza in quel teatro erano ormai segnate, trasformando la commessa in altrettante macchine mod. AB 43. La torretta in parola appariva più bassa e più larga rispetto a quella del mod. 40-41, pur conservandone l’armamento; i portelli d’accesso erano a due battenti ed era provvista del supporto per il tiro contraerei. Il fondo scafo era protetto da una blindatura antimine; una cassetta sgancia-fumogeni era fissata posteriormente allo scafo e, dopo i primi esemplari, le macchine vennero dotate di servofreno. I supporti per i fustini, invece, erano quelli già in uso sulle ultime AB 41 consegnate all’Esercito italiano. La produzione dell’AB 43 iniziò tuttavia dopo l’armistizio, cosicché le circa 100 macchine consegnate nel 1944-45 furono prevalentemente utilizzate da unità tedesche. Un certo numero, recuperato dopo la guerra, restò in servizio con l’Esercito italiano. Qualcuna fu utilizzata dai Carabinieri e dalla Polizia. La macchina differiva dall’AB 41 per l’altezza (2,480 m) e la lunghezza (5,410). Peso 7,36 t. Velocità .max su strada 81 Km/h. |
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