 | Questa riedizione che giunge a oltre 40 anni dall’edizione precedente, apparsa nel 1960, pur nell’assenza della parte fotografica che ne era parte integrante, ci riconsegna un’opera di grande rilievo nella storiografia italiana della seconda guerra mondiale. |
L’autore, comandante dell’ARMIR e dal gennaio 1943 della Prima Armata italiana, successore di Rommel alla guida delle forze dell’Asse in Africa, rappresenta un raro caso di uomo d’armi italiano rispettato dagli avversari e dai suoi uomini, unica voce dissonante quella di Mussolini che lo bollò di tradimento dopo il suo, coerente, passaggio dopo l’8 settembre 1943 ai militari fedeli alla monarchia. La maggior parte dell’opera tratta evidentemente le vicende che lo videro protagonista dal gennaio 1943 al 13 maggio 1943 come comandante delle forze italo-tedesche che abbandonarono definitivamente l’Africa dopo anni di guerra sfortunata e di illusioni coloniali frustrate, ma una parte considerevole è dedicata alle vicende belliche italiane sul fronte africano nel periodo 1940-1942, inquadrate in modo molto convincente e documentato nella visione strategica ,o meglio della sua mancanza, dell’alto comando italiano e del regime fascista. I ben poco benevoli commenti di Messe sulle premesse con le quali si entrò e si condusse la guerra, le gravi carenze di preparazione ma anche di condotta militare da parte dei comandi italiani, un quadro complessivamente desolante, tuttavia non mancano di sottolineare le grandi doti del soldato italiano e l’eroismo di tanti reparti sacrificati ad un nemico preponderante. Questo è anche particolarmente evidente dalla capacità e dall’animus pugnandi dei soldati di Messe che da lui esemplarmente riorganizzati, pur essendo fortemente rimaneggiati e scarsamente equipaggiati dopo la battaglia di El Alamein e la seguente ritirata, diedero grandissima prova nella difesa della penisola tunisina. Le vicende della campagna di Tunisia nella quale, nonostante il divario enorme in mezzi e uomini e morale, le truppe dell’Asse, ma soprattutto italiane, si sacrificarono coscientemente per ritardare per quanto possibile l’inevitabile invasione della nostra penisola, sono descritte in modo esemplare dall’autore, la cui preoccupazione evidente è quella di regolare alcuni conti relativi alla frequente ed sommamente ingiusta sottovalutazione del soldato italiano evidente in tanti resoconti bellici di fonte anglosassoni e anche tedesca. Come si evince da questo libro, la storia della campagna di Tunisia e dalla Prima Armata Italiana, è la storia di truppe italiane finalmente ben condotte ed in grado di opporsi con efficacia ad un nemico largamente superiore, e cresce ancora il rammarico per tutti gli eventi bellici nei quali i nostri soldati furono insensatamente immolati per l’insipienza dei nostri comandi. Una lettura caldamente consigliata anche per tutti coloro in cerca di ispirazione per la campagna entrante… Vincenzo Valentini
Titolo: | la mia armata in Tunisia | Autore: | Giovanni Messe | Editore: | Mursia | Pagine: | 357 | Fotografie: | oltre 320 | Prezzo: | 19,50 Euro | Reperibilità: | buona | |
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