La copertina del libro, il cui titolo completo è I mezzi blindo-corazzati italiani 1923-1943 - Dal Reparto Carri armati al Corpo d'armata corazzato, è di grande effetto ed è stata dipinta dallo stesso autore Nicola Pignato e rappresenta un carro P40 con la mimetizzazione a tre toni. I capitoli sono via via dedicati ai materiali di cui venne dotato, o di cui avrebbe dovuto dotarsi, il R.E. mentre le tre appendici finali sono dedicate a prototipi e mezzi di circostanza, dati numerici sui veicoli in servizio nel 1943 e l’ultima descrive, con disegni, le dotazioni di bordo di alcuni mezzi. La parte iconografica si compone di otto tavole a colori in scala 1/35, disegni con le quattro viste classiche di molti dei veicoli trattati e da ultimo le fotografie sia operative che non. Questa è la parte che mi attrae maggiormente ed ho trovato, parlo a titolo personale, alcune immagini nuove come ad esempio quella di una torre di P40 usata come postazione fissa lungo la linea Gotica il cui armamento è il cannone L24 da 75mm già in dotazione al Pz III e IV. Altra immagine che mi ha interessato, anche dal punto di vista modellistico, è quella di semoventi M41 da 75/18 in servizio con il rinato Esercito Italiano. Ritengo che questo libro possa interessare sia chi si occupa di storia che il modellista: per entrambi gli spunti di approfondimento sono numerosi.
Il Prof. Pignato ci ha inoltre fatto pervenire una Errata Corrige. Le pagine ad essa relative sono riportate di seguito:
(larghezza 21 cm in scala 1/35) | | | | Nicola Pignato, sopra ritratto con il primo mezzo corazzato conosciuto, è autore di importanti saggi scientifici e letterari. Si è occupato soprattutto del fenomeno guerra e delle sue implicazioni tecniche e strategiche. Numerose le collaborazioni dall'Editrice Albertelli alla Fabbri (Enciclopedia dei mezzi corazzati - Profili), da Difesa Oggi a RID a Storia Militare attraverso la pubblicazione di numerosi volumi ed articoli sui mezzi corazzati di diverse epoche, sulle artiglierie e gli automezzi italiani, nonché una collana sulle armi della fanteria di alcuni eserciti che avevano preso parte alla Seconda Guerra Mondiale. Di particolare rilevanza, a partire dalla fine degli anni ’90, l’inizio della collaborazione con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, dapprima con saggi pubblicati su Studi Storico Militari e poi inaugurando, insieme con il ten. col. Filippo Cappellano, due serie di volumi. La prima è di Gli Autoveicoli da Combattimento dell’Esercito Italiano: di questi, il 1° e il 2° volume sono apparsi nel 2002, mentre il 3° è in fase di pubblicazione; l’altra, Gli Autoveicoli Tattici e Logistici dell’Esercito Italiano, in due tomi sarà distribuito questa primavera ed abbraccia il periodo dalle origini alla fine della 2.a Guerra Mondiale. Un altro lavoro da lui curato, dedicato all’opera del Generale Federico Baistrocchi ed alla riforma uniformologica da questi promossa (sempre èdito dall’Ufficio Storico dello S.M.E.) è anch’esso di imminente pubblicazione. Ricordiamo, per concludere, che l'autore è anche un appassionato di aviazione. Giovanissimo, ha collaborato a periodici del settore a carattere nazionale (Ali Nuove e Rivista Aeronautica): ancor oggi, sia pure con minore frequenza rispetto al passato, appaiono suoi interessanti contributi su pubblicazioni del settore. | |
