| Sebbene denominato autoportato, l'obice da 100/17 sistemato in posizione girevole per 360° a bordo dell'autocarro "gigante" Lancia 3/Ro era un semovente ruotato vero e proprio. |
L'idea può essere fatta risalire ad una proposta avanzata verso la metà del dicembre 1940 quando l'offensiva britannica si stava avvicinando alla Cirenaica. In mancanza di una grande unità corazzata, si immaginò di costituire una massa di manovra capace di grande mobilità e con potente azione anticarro basata su pesanti "autocarri batteria", parzialmente corazzati e in grado di sparare non soltanto da fermi ma anche in movimento. Non vi fu tempo di allestirli, ma più tardi dopo la riconquista della zona orientale e precisamente nell'estate 1941 si provvide a realizzare una prima batteria. Fu scelto il 3/Ro - il miglior autocarro coloniale da 5 T e, anziché dotarlo di 6 pezzi da 47 (o 4 da 65 o 2 da 75 o 77), si preferì installarvi uno solo pezzo da 100. Fu eliminata la parte superiore della cabina, fu rinforzato ed abbassato il cassone ricavando davanti all'affusto originale privato della coda una riservetta per le munizioni. La velocità massima su strada risultò di 40 Km/h e l'autonomia fu accresciuta con rastrelliere per numerose taniche. La gittata originaria del pezzo fu leggermente ridotta e l'equipaggio composto di un capo-pezzo, 4 serventi e 2 automobilisti. Le batterie, su 4 pezzi, dapprima inquadrate nel Reparto Esplorante del Corpo d'Armata di manovra furono poi assegnate a un gruppo del 136° artiglieria "Giovani Fascisti" combattendo fino alla fine della presenza italiana in Tunisia. |
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