| Guppo Corazzato Leoncello - Repubblica Sociale Italiana 1943/1945 |
Costituzione: 13 settembre 1944 Scioglimento: 29 aprile 1945 Dislocazione: Pelopponazze (Brescia) Organico: 10 ufficiali, 20 sottufficiali e 92 soldati. Comandante: capitano Gian Carlo Zuccaro
ORGANIZZAZIONE Squadrone Comando Squadrone Carri "M" Squadrone Carri "L" Squadrone Deposito Officina STORIA Nato su idea del capitano Zuccaro, ebbe il compito di difendere il Ministero delle Forze Armate a Peloponazze, vicino a Desenzano. Il capitano Zuccaro iniziò ad organizzare il Gruppo all'insaputa dei tedeschi, con il nome di copertura di "Battaglione Carri dell'Autodrappello Ministeriale delle Forze Armate" cercando e recuperando mezzi corazzati un po' dovunque. Il Gruppo seguì un periodo di addestramento, compiendo esercitazioni a fuoco sulle colline nei pressi del lago di Garda e nell'ottobre '44 assunse la Difesa del Ministero. Il Gruppo non partecipò effettivamente a nessuno scontro a fuoco con formazioni avversarie ad eccezione delle "scaramucce" avute con i partigiani al momento dell'insurrezione del CLN durante i giorni della Liberazione. Nell'aprile 1945 lo Squadrone Comando fu dislocato a Milano. Il 25 aprile lo Squadrone, agli ordini di Zuccaro, mosse verso Brescia, unitamente ad elementi della Decima, per prelevare carburante dal deposito di Desenzano, per portarlo allo Squadrone "M", bloccato mentre muoveva verso Milano. Circondato da "Fiamme Verdi", lo Squadrone Comando ingaggiò il combattimento, ma dovette cedere ed arrendersi. Lo Squadrone Carri "M" fu ugualmente impegnato in combattimento mentre arrestava la sua marcia verso Milano per mancanza di carburante, mentre lo Squadrone Carri "L" combattè nei pressi di Lonigo (VI). Lo Squadrone Deposito e l'officina si arresero a Pelopponazze.
MEZZI IN DOTAZIONE Squadrone Comando 1 Semovente M43 da 105/25 ("Bassotto") 4 Autoblindo AB40/41 4 Autovetture 8 Autocarri 1 Autocarro radio 4 mitragliere anti aeree da 20mm
Squadrone Carri "M" 4 carri medi M13/40 3 carri medi M15/42
Squadrone Carri "L" 12 carri L3 (nelle differenti versioni)
COLORAZIONE E SEGNI DISTINTIVI DEI MEZZI I veicoli adottavano la tipica mimetizzazione del periodo: fondo sabbia, con chiazze in marrone rossiccio e verde. Alcuni carri M erano dipinti in grigioverde. Sul lato destro della torretta dei carri e della casamatta dei semoventi era dipinto un rettangolo bianco con un leone nero rampante, con il fascio repubblicano tra le zampe anteriori, mentre sul lato sinistro trovavano posto il simbolo di squadrone e plotone. Sulla parte anteriore e su quella posteriore delle casematte era dipinto un piccolo tricolore.
Fonti "Con l’Onore per l’Onore – L’organizzazione militare della Rsi sul finire della Seconda Guerra Mondiale", Giuseppe Rocco,Greco & Greco Editori, Milano 1998. "RSI – Forze Armate dalla Repubblica Sociale – La guerra in Italia – 1943 –1944 - 1945", Nino Arena, Ermanno Albertelli Editore, Parma 1999 - 2002. "Fronte terra – L’armamento italiano nella Seconda Guerra Mondiale", Bruno Benvenuti, Ugo Colonna, volume 2/II, Edizioni Bizzarri, Roma 1972. "Gli ultimi in grigioverde", Giorgio Pisanò, Edizioni FPE, Milano, 1967. "Guerra Civile", Numero 2 - settembre/ ottobre 2003, Editoriale Il Veliero, Imperia
Paolo Crippa |
|