| Luciano B. Nel 1943 aveva 14 anni e si trovava in Romagna in un piccolo paese sulla Linea Gotica. Conversazione avvenuta a Roma il 27-02-2002 |
Domanda: Come si viveva in quei giorni, quando è passato il fronte? Come si viveva…si viveva male, mancava tutto, c'era poco da mangiare, noi che stavamo in campagna ci arrangiavamo in qualche modo, avevamo le tessere annonarie. La tessera ci dava diritto a 200 grammi di pane al giorno, persone che facevano lavori pesanti avevano diritto a qualcosina di più ma era sempre poco. 200 grammi di pane messi in mano ad un ragazzino, dal forno a casa erano già finiti e quelli si sarebbero dovuto farseli bastare per tutta la giornata, di carne neanche a parlarne, i contadini nascondevano galline, conigli e maiali. Mio padre era un artigiano quindi la lira in tasca per fortuna non ci mancava, e con la borsa nera qualcosa in più si arrangiava, certo che per chi stava nelle città poteva essere più dura.
D: Chi faceva la borsa nera? La facevano quelli che già prima della guerra stavano bene, avevano i soldi per compare la roba da mangiare di nascosto e poi la rivendevano salata sempre di nascosto. Mi ricordo che mio padre riuscì a comprare 100 chili di farina da un contadino, dovette pagare subito e poi andammo per giorni e giorni la mattina prestissimo quando non c'era nessuno in giro a prenderla con le biciclette due tre chili alla volta, se ti fermavano i carabinieri o qualche pattuglia tedesca, l'unico modo per evitare una fucilata o l'arresto era provare a regalare il pacco e sperare di essere lasciati andare, per fortuna non ci hanno mai fermato, anzi di pattuglie e guardie non ne ho mai viste. Oltre alle guardie c'era anche il rischio che il borsanerista, dopo essersi messo in tasca i soldi sparisse senza consegnare quanto pattuito, quindi si comprava sempre da personaggi e contadini conosciuti e mai da forestieri che venivano da fuori. A borsa nera si trovava tutto quello che non si trovava nei negozi, ma soprattutto roba da mangiare. Con quella farina mia madre ci faceva le piadine.
D: Chi si è comportato meglio i Tedeschi o gli Americani? Fino a che il fronte stava lontano, giù verso Roma, i tedeschi non si sono mai comportati male, se ti facevi gli affari tuoi ti lasciavano in pace, quando sono iniziati i combattimenti però erano ridotti al lumicino e per mangiare i soldati spesso requisivano quello che trovavano, ma quando avevano i rifornimenti ci lasciavano stare. Da noi non sono passati gli americani, sono passati gli inglesi, gli ufficiali erano bianchi ma le truppe tutte di colore e non si sono comportati per niente bene, le nostre donne … (e qui si ferma, non è voluto entrare nello specifico ma quello che è successo è si può immaginare N.d.R.) … quelle almeno i tedeschi le lasciavano stare. Mi ricordo che quando provarono ad occupare il paese si fermarono alle prime raffiche di mitraglia dei tedeschi, si erano appostati sul campanile della chiesa e sparavano, non provarono neanche ad entrare, bombardarono con cannoni e aerei per un giorno, quando smisero i tedeschi non c'erano più e la terra intorno al paese sembrava arata per la semina, era rivoltata zolla per zolla, usavano la stessa tattica che hanno usato adesso in Afghanistan, bombe granate e ancora bombe per giorni e giorni e poi avanti con la fanteria. Noi eravamo nascosti nelle cantine, quando siamo usciti mezzo paese era distrutto, avevano colpito anche il campanile della chiesa, poi sono arrivati i soldati di colore inglesi dell'Ottava Armata ed e successo quello che è successo, dove è passata la Quarta armata americana le cose per i civili sono andate meglio. Passato il fronte al posto degli inglesi sono arrivati gli americani che hanno messo un comando e un deposito, sembrava arrivato all'improvviso il benessere, sigarette, pane bianco, cioccolata, scatolette, medicine e ogni ben di Dio. Certo, visto con gli occhi d'oggi potrebbe anche far sorridere, ma per me bambino, significava poter mangiare a sazietà ed era bellissimo. Se però i tedeschi avessero avuto tanta roba pure loro, secondo me stavano ancora là!
D: E i soldati Italiani? Non me li ricordo proprio, una decina al comando tedesco me li ricordo, ma quando si cominciò a parlare d'armistizio si dissolsero nel nulla, chi scappò sui monti, chi tornò a nascondersi a casa, non ne vidi più uno. Sa com'è, non ci si capiva niente, non si sapeva a chi dare retta c'era tanta confusione, non sapevamo cosa fare.
D. Sono passati con i partigiani……… Senta io non ho un bel ricordo neanche dei partigiani, c'erano in mezzo a loro persone oneste che realmente erano sui monti per un ideale, per far la guerra ai tedeschi e ai fascisti, ma per lo più erano banditi, alcuni di loro si sono arricchiti con i furti che hanno fatto, quella di combattere i tedeschi e i fascisti per certi era una scusa bella e buona, quando sono scesi in paese meno male che nel CLN locale (Comitato di Liberazione Nazionale N.d.R.) i presidenti erano il medico e un avvocato che appoggiati dagli americani li hanno tenuti a freno, altrimenti sarebbe successo un macello, erano scalmanati affamati di tutto, anche di carne umana, i peggiori di tutti erano i socialisti che andavano a caccia di vendette personali, erano cento volte peggio dei comunisti. Una domenica nel 1945 dopo la messa, in piazza, fu pestato un ragazzo che conoscevo bene perché abitava di fianco a casa mia, la cui unica colpa era quella di aver sposato la figlia della sorella di un impiegato del comune che aveva lavorato nell'ufficio dove distribuivano le tessere annonarie. Dopo il pestaggio se ne andarono via tranquillamente a piedi, mi ricordo, e le giuro che è vero, che alcuni li ho sentiti parlottare fra loro dicendo: "Ma tu lo sai chi è quello che ci hanno mandato a pestare? Io neanche so quello che ha fatto…."
D: E subito dopo la guerra? Era tutto distrutto, quel po' di industria che avevamo non c'era più, giravano le AM-Lire e con gli aiuti del piano Marshall le cose lentamente sono andate meglio, c'erano un sacco d'armi in giro in mano a persone poco raccomandabili, furono eseguite vendette personali con le più banali scuse politiche, in tanti morti ammazzati il nero ed il rosso non c'entravano niente.
D: Cosa si diceva del Re? E vero che era odiato? Ma no, tutta una montatura di dopo la guerra dei socialisti, il mio paese era rosso, ma per noi il Re era bene o male un simbolo, e poi non è che ce ne importasse molto delle sorti di "Sciaboletta" e della sua famiglia, quando noi avevamo il problema quotidiano di portare a casa le pagnotta, Monarchia o Repubblica che differenza poteva fare? Mi ricordo che il referendum fu un gran caos, organizzato alla buona e senza mezzi, ma almeno la segretezza del voto come parvenza era garantita, le cabine chiuse c'erano, se poi come dicono ci siano stati dei brogli io questo proprio non lo posso dire, io nel 1946 ero già a Roma e mi ricordo che quello che sarebbe diventato mio cognato era Carabiniere di servizio ai seggi e io gli portai il pranzo, c'era un solo seggio ed una valanga di gente impressionante, tanto disordine, ma per noi ragazzi era molto più importante il poterci finalmente divertire e ridere, di politica almeno nel mio giro di amici, niente!
Dopo un attimo di pausa per ragionare torna a parlare del fronte e di altro ma senza un legame temporale. (N.d.R.) Quello che mi ricordo degli americani era il numero dei mezzi, erano più piccoli di quelli tedeschi ma sembravano costruiti meglio e soprattutto non finire mai. La sera quando passavano gli aerei diretti sulla Germania li contavamo a volte, e si arrivava sempre oltre i cento. E poi quanta roba avevano, le sigarette te le regalavano dentro a dei barattoli di latta che ne portavano 50, solo le Chesterfield però, le Camel e le Lucky Strike era più raro averle, chissà che fine hanno fatto. E poi erano grossi, pure rispetto ai tedeschi, tutti grossi, pure quelli che parlavano italiano. Le votazioni i repubblicani le hanno vinte con il 50,2 %, un niente, ma quelli che hanno mandato via il Re non sono stati i socialisti e i comunisti, è stato De Gasperi e la DC che pochi giorni prima del referendum voltarono la faccia alla monarchia e fecero campagna dicendo di votare contro, ma a noi cosa poteva importare di avere un Re od un Presidente quando si aveva la pancia vuota! Le cose della politica le facevano solo quelli che avevano i soldi già prima della guerra. Mi ricordo Don Gioacchino, non era un prete, era una montagna, un omone, si è dato da fare con i tedeschi, con gli inglesi e con gli americani, per lui erano tutti uguali, raccattava tutte le cibarie che poteva e poi pensava lui a darle alle famiglie più povere, quelle che non potevano neanche pigliarsi i rifornimenti degli americani, ha nascosto ed aiutato soldati e piloti d'ambo le parti, che uomo, non l'ho mai visto fare, ma quando agitava quelle mani grosse come palanche zittiva tutti, comunisti fascisti o repubblichini. Riusciva a far paura pure ai soldati di colore inglesi, quelli si che erano cattivi, ne avevamo tutti paura, anche più dei tedeschi che quando erano in ritirata quello che potevano arraffare hanno arraffato, siamo stati contenti che sono rimasti pochi giorni e che poi sono venuti gli americani, è stato brutto, molto brutto, non se avevano la loro roba da mangiare, ma se potevano pigliavano la nostra, noi avevamo nascosto i viveri dappertutto, hanno fatto anche manbassa di quello che potevano trovare nelle case colpite, nessuno fiatava, pigliarsi una fucilata da quelli era facile.
D. Non è che si confonde con i marocchini francesi? No, no, erano inglesi, sembravano indiani, ma sono sicuro che erano inglesi, ed erano cattivi, rubavano e distruggevano, e i loro comandanti li lasciavano fare. |
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