| di Vince Tassone (STORMO! © 2005 1 (2005) 1-2) Questa e la traduzione di un articolo pubblicato su "STORMO!", http://www.stormomagazine.com/index.htm , e gentilmente concesso per M+. |
Benchè iI primo aviorifornimento effettuato con l’impiego dell’aviazione da parte dell’Esercito Italiano, risalga alla battaglia di Caporetto del 1917, la costituzione di un corpo di fanteria aviotrasportato, fu studiata e realizzata solo con l’avvento al potere del regime fascista, che vedeva in questo tipo di unità, il simbolo della guerra moderna.
Le prime unità di paracadutisti furono organizzate nel 1938 in Libia, sotto la direzione di Italo Balbo, e consistevano in due battaglioni per un totale di circa 300 Ascari e 50 ufficiali italiani. 1° Rgt. “Fanti dell’Aria” 1° Btg. Paracadutisti Libici 2° Btg. Paracadutisti Libici
Un terzo battaglione fu creato nel 1940 composta da truppe nazionali e aggregato con le unità esistenti nel “Gruppo Mobile Tonini”. Combatterono a Derna nel Gennaio del 1941 inquadrati nella 10a Armata, e ritardarono l’avanzata delle truppe Australiane, furono annientati a Beda Forum.
Balbo vedeva all’inizio del 1940 una grande opportunità di ottenere una vittoria decisiva contro le truppe inglesi in Africa, e previde di organizzare due divisioni di Paracadutisti per attaccare ed occupare l’Egitto. Scuole e campi di addestramento furono costituiti a Castel Benito in Libia, Tarquinia e Viterbo in Italia, sotto la direzione della Regia Aeronautica, l’impiego tattico delle truppe rimaneva sotto il controllo del Regio Esercito. Tre battaglioni, incluso uno di Carabinieri, erano pronti nel Luglio del 1940, e furno impiegati in azione nel Novembre del 1941. Avevano il compito di coprire il fianco dell’Ariete, vennero distrutti durante la ritirata Italo-Tedesca nella regione montuosa di Jebel Akhbar alla fine del 1941. Il battaglione dei Carabinieri, da solo, arrestò dal 18 al 20 Dicembre l’avanzata di una divisione meccanizzata e due battaglioni inglesi, composti da truppe indiane.
1 Btg. Paracadutisti 2 Btg. Paracadutisti 3 Btg. Carabinieri Paracadutisti
Fra gli impieghi dei paracadutisti studiati dallo SME, figurava l’occupazione del Canale di Corinto, delle isole Greche ed colpi di mano in AOI. Le operazioni in AOI è probabile che siano state pianificate con l’impiego di voli non-stop effetuati direttamente dall’Italia con gli SM82. Operazioni di lancio furono effetuate con successo nell’Aprile del 1941 sulle isole greche di Zante e Cefalonia, tuttavia non vi fu alcuna resistenza alle truppe occupanti.
La prima divisione di paracadutisti fu formata nel Settembre del 1941 al comando del Generale Enrico Frattini. La divisione era composta da due reggimenti di fanteria e uno di artiglieria, integrati dall 8° Btg Guastatori. La divisione prese il nome di “Folgore” e si addestò in modo specifico a Viterbo per la prevista e mai effettuata invasione di Malta, l’operazione C3. Dopo la cancellazione dell’operazione, la Divisone fu dispiegata in Nord Africa nel luglio del 1942 e fu formalmente ridenominata 185° Divisione il 27 luglio dello stesso anno. Ogni reggimento era composto da tre battaglioni e una compagni aanticarro con cannoni da 47/32. Il 3° e l’11° battaglione, rimasero in Italia e più tadi formarono il nucleo della divisione “Nembo”. Circa 3000 paracadutisti era in Nord Africa al momento della battagli adi El Alamein.
FOLGORE 1° Divisione Paracadustisti 185° Divisione 186° Reggimento Paracadutisti (5, 6, 7 Btg.) 187° Reggimento Paracadutisti (2, 4, 9, 10 Btg.) 185° Reggimento di artiglieria Paracadutisti 8° Bt. Guastatori Paracadutisti
A El Alamein, la Folgore fu coinvolta nei combattimenti iniziali a Deir el Munassib e Qaret el Himeimat. La Divisione fu poi riorganizzata in raggruppamenti che al momento della battaglia di Alam Halfa erano I seguenti: RUSPOLI 7°, 8t° Guastatori. BECHI 2°, 4° Btg COMOSSO 9°, 10° Btg. TANTILLO 5°, 6° Btg. Artiglietia. 1°, 3° Btg (il 2° fu sciolto per mancanza di cannoni)
Durante la battaglia di Alam Halfa, la Folgore coprì il fianco sinistro della brigata leggera “Ramke” insieme ad alcune unità della divisione “Brescia”. Durante l’operazione “Beresford” il “Comosso” respinse nella notte del 3-4 Settembre 1942 un attacco della fanteria Neozelandese e catturò il Brigadiere G.H.Cilfton, catturando veicoli e armi. La Folgore fu nuovamente attaccata il 30 Settembre dalla 131° Brigata di fanteria inglese con il supporto dei carri degli Scots Grey , preceduti da un violento fuoco di artiglieria. Gli Inglesi furono nuovamente respinti, la Folgore perse 45 uomini, gli Inglesi 400. Il 23 ottobre 1942, Montgomery lanciò la sua offensiva e la Folgore fu di nuovo sotto al fuoco, questa volta toccava alla 44° Brigata di fanteria, alla 7^ divisione corazzata e a due battaglioni Francesi provare a sfondare. Il 24 Ottobre furono respinti di nuovo nei pressi di Naqb Rala, il giorno successivo la 4^ Brigata corazzata inglese e il 44° btg. Fanteria, tornarono all’attacco a Dier Munassib, ma furono di nuovo respinti perdendo 22 carri. Nei giorni successivi seguirono altri attacchi che videro impegnata la 7^ Divisione corazzata, ma fallirono con perdite considerevoli. La Folgore riportò la distruzione di 110 carri nemici. Questi fatti convinsero Montgmery a spostare la direzione della sua offensiva dal fianco sud a quello nord. L’operazione “Supercharge” ebbe successo e costrinse Rommel a ritirarsi il 2 Novembre, la Folgore priva di automezzi venne lasciata a coprire la ritirata dei reparti tedeschi, circondanta da enormi forzi nemiche fu annientata, solo un centinaio di Parà al comando del Capitano Lombardini, riuscirono a scampare e riformarono il 285° battaglione “Folgore” che combatté in Tunisia, in organico alla Divisione Meccanizzata “Trieste”.
Dopo la fine della guerra in Africa, gli ultimi superstiti vennero unito al 185° reggimento paracadutisti della Divisione “Nembo”. Come la Folgore, la Nembo fu impiegata prevalentemente come Divisione di Fanteria e combatté contro l’8° Armata Inglese fino dalla sua avanzata in Calabria nel 1943.
NEMBO 184 Divisione 183° Rgt. paracadutisti (10°, 15°, 16° Btg.) 185° Rgt. paracadutisti (3°, 8°, 11° Btg.) 184° Rgt artiglieria paracadutisti 184° Guastatori
Fu anche proposta la creazione della 3^ Divisione “Ciclone” e formalmente, nell’agosto del 1943 formata su 4 Btg. La Regia Marina e la Regia Aeronautica organizzanoro piccole unità per la progettata invasione di AMlta, unità che furono poi impiegate in Nord Africa nella zona di Bengasi contro le basi aeree alleate. E’ curiosa la formazione, avvenuta nel 1942 di una unità di paracadutisti formata da prigionieri di guerra Indiani, chiamata “Azad Hindustani” (Frecce Rosse).
REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA La prima unità formata nella RSI, fu il Gruppo Paracadutisti volontari formato con elementi dell’ADRA, il 10° Btg Arditi e il 17° 18° e 20° btg. della Divisone “Ciclone", il 12° e 8° Btg. della “Nembo” e una compagnia in addestramento a Viterbo. Il gruppo fu ribattezzato “Gruppo Paracadutisti Nembo” e assegnato alla 2^ divisione Fallschirmjager (FJ) tedesca. Una compagnia del 10° Arditi, fu impiegata in Russia e poi in Olanda, durante l’operazione Market-Garden. Il “Btg. indipendente Paracadutisti Nembo”, fu formato nel 1943 da 1200 uomini, addestrati a Spoleto dalla 4^ Divisione FJ tedesca, combatterono tenacemente ad Anzio, perdendo il 70% degli effettivi. Anche il Btg. “Azzurro” fu coinvolto nei combattimenti di Anzio.
Sebbene non furono mai utilizzati nel loro ruolo primario, i Paracadutisti rappresentarono le migliori truppe fasciste nella 2GM. Le unità erano generalmente ben addestrate, equipaggiate ed ideologicamente motivatissime, si dimostrarono estremamente coraggiosi e determinati in combattimento, Winston Churchill paragonò la Folgore ad El Alamein a dei leoni, tale era il loro slancio.
Bibliografia: Greene, J. and Massignani, A., “Rommel’s North African Campaign,” Da Capo Press, 1994. Lorioli, A., “Paracadutisti,” Axis Europa Journal, Volume III, Number III, Issue 13.
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