| La F40, presentata nel 1987, è nata per festeggiare i 40 anni della Ferrari, voluta dal Drake in persona, avrebbe dovuto rappresentare la summa di tutta l’esperienza e la tecnologia avanzata in uso nella massima formula applicata ad una vettura stradale. E cosi fu. Io considero questa vettura come l’ultima modello a incarnare lo spirito della ‘vera Ferrari’, infatti è una macchina che, come con le vecchio GTO o SWB, si può usare su strada per tutta la settimana e trasformare in un vera vettura da gara alla domenica. |
Ed infatti le F40 GT che hanno partecipato al campionato italiano GT nel 1992, preparate da Michelotto, non erano molto diverse dalle sorelle stradali: per regolamento le modifiche al motore, alle sospensioni e ai freni erano davvero irrisorie, nel 1993 fù concessa qualche libertà in più tanto che Michelotto utilizzò alcune parte derivate dalle F40 LM. Viste le molto similitudine tra la versione gara e strada, Tamiya ha pensato bene di riprendere in mano il kit della stradale (rilasciato alla fine degli anni 80) e di ‘aggiornarlo’ alla versione GT (definizione più corretta di ‘Competizione’). La vettura scelta è quella schierata dal Jolly Club nel 1993 e sponsorizzata da Monteshell (n. di telaio 80742) che pilotata da Marco Brand si aggiudico il titolo vincendo ben 8 gara sulle 10 previste. Questa stessa vettura, qualche anno dopo, ha corso nel campionato giapponese GT con i colori della Taisan, potremmo aspettarci una scatola nuova da Tamiya?? Ma incominciamo a parlare del kit. La boxart rappresenta già una novità, una nuova presentazione grafica più elegante del solito, dove sono rappresentate tutte le matarozze che si trovano all’interno e viene anche indicato il numero di parti impiegate, ben 143 (foto1). Delle 7 stampate che compongono il kit ben 5 sono le stesse del vecchio kit, la differenza più evidente è rappresentata dal fatto che la carrozzeria e le parti della vettura sono stampate in bianco. Ci sono anche altre differenze un po’ meno evidenti: nella stampata B (foto5) il pezzo 2 è stato completamente rifatto per rappresentare lo scarico diretto senza il silenziatore (foto6) mentre la stampata D non è più cromata ma nera, va anche detto che della stampata D si utilizzeranno solo i 2 intercooler (foto7). Le parti nuove sono raccolte su due telaietti (foto8) dove troviamo i cerchioni da gara, i bulloni esagonali per fissare i cerchioni, i dischi dei freni (di diametro maggiore rispetto agli altri), gli specchietti (che andranno attaccati ai vetri praticando due forellini sugli stessi), dei nuovi supporti per la fanaleria posteriore, il condotto di raffreddamento della valvola wastegate, l’estintore e la centralina da mettere nell’abitacolo. Nel foglietto delle fotoincisioni (foto9) troviamo la griglia del cofano posteriore, i dischi dei freni, le griglie per i radiatori posteriori e gli intercooler, il gancio di traino anteriore, la paratia anticalore da mettere sopra gli scarichi, le parti riflettenti degli specchietti e il selettore per la leva del cambio (forato!!). Le fotoincisioni di Tamiya sono leggermente più spesse di quelle di Studio27 e risultano quindi meno ‘piatte’ dando alle griglie un piacevole effetto tridimensionale davvero veritiero. Completano il kit le mascherature per i vetri, le gomme slick, i 3 terminali di scarico in metallo bianco (veramente belli) e le decal dedicate stampate in maniera sempre precisa dalla nostrana Cartograph (foto10/11). Come già anticipato sul forum, mi ha lasciato perplesso la mancanza del roll-bar di protezione all’interno dell’abitacolo, su altro forum mi hanno risposto che la F40 nasceva già nell'allestimento stradale con un roll-bar integrato nella scocca. Penso sia vero anche perché il kit della Fujimi in scala 1/16 della stessa versione non lo prevede e non penso che Tamiya prenda una cantonata cosi grossa. Le nuove parti aggiunte a questa versione rendono il kit ancora attuale, un’ottima base per lavori di elaborazione e superdettaglio, ma anche il modello costruito ‘da scatola’ farà la sua bella figura nella bacheca magari proprio accanto ad una F40 stradale.
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