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Le poraterei della Marina Militare Italiana
Argomento: Navi & C. : Articoli Data: 23/4/2006
Questo tipo di nave si diffuse poiché fu evidente, per la flotta in mare, l’esigenza di disporre di aerei per la scoperta delle forze avversarie, per la direzione del tiro delle artiglierie e per l’attacco diretto contro le unità nemiche.Le marine che operavano in aree estremamente vaste, come gli oceani, rivolsero subito le loro attenzioni verso questo tipo di unità. La Marina Militare Italiana, non avvertì questa esigenza, per la ristrettezza dell’area operativa in cui era chiamata ad intervenire (il bacino del Mediterraneo), anche se il possibile spostamento della squadra navale, in aree lontane dalle proprie basi, avrebbe potuto richiedere l’opportunità di assicurare il sostegno di una, sia pur limitata, componente aerea. Venne pertanto ideata una nave “trasporto e appoggio idrovolanti”.


Non venne realizzata ex-novo, ma venne trasformato lo scafo di una nave mercantile, il piroscafo “QUARTO”. Questo venne requisito nel 1915 e incorporato nella Regia Marina nel febbraio dello stesso anno: ricevette il nome di “EUROPA”.
La nave venne trasferita presso l’arsenale di La Spezia dove avvenne la trasformazione. L’unità dislocava 8800 tonnellate era lunga 123 metri e poteva trasportare 8 idrovolanti : 6 caccia e 2 ricognitori. L’Europa fu radiata il 10 settembre del 1920.
Alla fine della prima guerra mondiale, la Regia Marina disponeva di una sua aviazione ma con la nascita dell’Aeronautica Militare, nel marzo del 1923 come arma autonoma, che assumeva la funzione di unica forza aerea nazionale, l’Aviazione di Marina scomparve.
Durante la conferenza navale di Washington del 1922, (che tra l’altro stabiliva i limiti di tonnellaggio per le marine di tutte le potenze, uscite vittoriose dalla prima guerra mondiale) fu l’Italia ad evidenziare l’importanza e l’utilità delle navi portaerei; tanto più che il delegato Italiano, l’Ammiraglio Acton, chiese ed ottenne che il tonnellaggio per le portaerei, da assegnare all’Italia, fosse portato a 54000 tonnellate rispetto alle 28000 inizialmente previste.
Al termine della conferenza all’ Italia e alla Francia vennero assegnate 60000 tonnellate da destinare a questo tipo di unità.
A partire dal 1921, iniziò lo sviluppo dei progetti per la realizzazione della prima nave portaerei Italiana, il primo dei quali prevedeva un’unità da 11000 tonn, 30 nodi di velocità, 16 caccia imbarcati e numerosi cannoni contraerei.
Nel 1925 venne approntato il primo progetto ufficiale per una nave da 12480 tonn. a cui seguì, nel 1928, un altro progetto per un’unità da 15000 tonn. con capacità d’imbarco di 40/50 aerei. Nel 1932, questo progetto, subì ulteriori modifiche : il dislocamento venne portato a circa 16000 tonn, il ponte di volo era continuo, la linea di volo era costituita da 45 velivoli e l’artiglieria era costituita da 4 cannoni da 152 mm e 7 da 100 mm.
Di questi progetti non se ne fece nulla sia perché lo Stato Maggiore non sostenne adeguatamente la realizzazione pratica della nave sia perché venne sopravvalutata la forza dell’aviazione basata a terra.
Nel frattempo, sulle più grandi unità della Marina, navi da battaglia e incrociatori pesanti,venivano installate catapulte per il lancio di idrovolanti e, dato che il numero di quest’ultimi aumentava, si decise di realizzare una grossa unità ausiliaria destinata al trasporto e all’appoggio degli idrovolanti destinati alla flotta.
La nave era la “GIUSEPPE MIRAGLIA” che fu impostata a La Spezia il 5 marzo 1921 e varata il 20 dicembre 1923; l’allestimento iniziò il 24 gennaio 1925 e fu armata la prima volta l’ 1 novembre 1927.
Dislocava a pieno carico 5913 tonn. e poteva raggiungere i 21 nodi di velocità. Era dotata di due catapulte di lancio e un “telone Hein” per il recupero del velivolo con la nave in movimento; poteva imbarcare e trasportare fino a 20 velivoli.
L’unità venne anche impiegata come trasporto velivoli per l’Etiopia e la Libia. La nave sopravvisse alla guerra e venne radiata il 15 luglio 1950.
All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, ancora non era chiaro il destino della portaerei per la Marina; si pensò di riconvertire grandi navi passeggeri come la Roma e l’Augustus e di trasformare l’incrociatore Bolzano in unità lancia aerei.
Solo nel 1941 venne decisa la realizzazione di un’unità portaerei, e solo dopo lo scontro di Capo Matapan venne accelerato il progetto.
Venne scelto di trasformare il transatlantico Roma del quale rimase solo lo scafo.
La nuova nave, battezzata “AQUILA” era un’unità da 23500 tonn. con un apparato motore da 140000 hp che la potevano spingere ad una velocità massima di 30 nodi; la capacità d’imbarco sarebbe stata di 51 aerei da caccia e l’artiglieria sarebbe stata costituita da 8 pezzi da 135/45, 12 da 65/54 e 132 mitragliatrici da 20 mm.
La nave venne sabotata e abbandonata l’ 8 settembre 1943 a Genova; fu ulteriormente danneggiata tra il 1944 e il 1945 e alla liberazione fu trovata galleggiante alla deriva nel porto di Genova; venne rimorchiata a La Spezia nel 1949 e demolita nel 1952.
Unitamente alla Roma, era stata anche disposta la trasformazione della nave passeggeri Augustus. L’unità, che avrebbe dovuto chiamarsi “SPARVIERO” avrebbe subito lavori di trasformazione di minore entità rispetto alla Roma in quanto sarebbe stata destinata a compiti di scorta e non di squadra.
Per le successive portaerei della Marina Militare Italiana la storia è recentissima:
  • 1973 – il “Libro Bianco” della Marina evidenzia la necessità di disporre di una piattaforma di lancio di elicotteri e aerei V/STOL
  • 1975 – l’approvazione della legge navale per il decennio 1975-1984 consente alla Marina Militare di impostare il primo “Incrociatore tutto ponte”
  • 1984 – viene varato il “GIUSEPPE GARIBALDI”
  • 1989 – 1 febbraio : viene varata la legge n° 36 che prevede che la M.M. possa acquisire aerei ad ala fissa da imbarcare su unità navali a cominciare dal Garibaldi
  • 1997 – Un gruppo di 18 velivoli AV-8B Harrier II Plus può operare al completo dal Garibaldi
  • 2000 – viene firmato il contratto tra NAVARM e Fincantieri per la realizzazione di una nuova nave portaerei
  • 2001 – inizia la costruzione
  • 2004 – 20 luglio : avviene il varo della portaerei CAVOUR
  • 2007 – data prevista di consegna della nave alla Marina Militare
Il “GIUSEPPE GARIBALDI” è un’unità che disloca a pieno carico 13850 tonn., ha un ponte di volo di 174 mt. di lunghezza la cui parte estrema prodiera è caratterizzata da un trampolino di lancio inclinato di 6° per facilitare il decollo; sul ponte possono operare 6 aeromobili contemporaneamente.
L’apparato motore è costituito da 4 turbine a gas accoppiate due a due su due assi. La line di volo può arrivare sino ad un numero massimo di 18 aeromobili tra aerei ed elicotteri.
E’ armato con un sistema antinave Teseo-2, due sistemi missilistici antiaerei Albatros, 6 cannoni a tiro rapido 40/70 Dardo e 6 tubi lancia siluri antisommergibili: l’equipaggio è di 825 uomini.
La nuova portaerei “CAVOUR”, la cui consegna è prevista nel 2007, avrà un dislocamento a pieno carico di 26700 tonn, sarà lunga 224 mt, larga 39 mt e avrò un’immersione di 8,70 mt.
La velocità massima sarà di 28 nodi; la nave sarà in grado di ospitare 1210 persone tra equipaggio nave, personale componente di volo, comando complesso, reggimento san Marco più altre 91 membri per situazioni particolari.
L’apparato motore sarà costituito da 4 turbine a gas per complessivi 88 MW di potenza.
Potranno essere imbarcati tutti i tipi di aeromobili attualmente in dotazione alla Marina nonché, in futuro, aerei tipo JSF.
La pista di decollo sarà lunga 180 mt per 14 mt di larghezza e il trampolino dilancio avrà un’inclinazione di 12°.
L’hangar potrà accogliere fino a 12 elicotteri oppure 8 aerei.

Nave appoggio e trasporto aerei “Europa”
Impostazione: n/d
Varo: 1895
Completamento: 1915
Radiazione: 1920
Dislocamento: 6400 t. – 8805 t. a pieno carico
Lunghezza: 123,2 mt.
Larghezza: 14,1 mt.
Immersione: 6,0 mt.
Motore: macchina a vapore alternativa
Potenza: 3000 hp
Velocità: 12 nodi
Autonomia: n/d
Protezione: n/d
Armamento: due cannoni da 76/40
8 idrovolanti
Equipaggio: n/d
Nave appoggio aerei “Giuseppe Miraglia”
Impostazione: 1921
Varo: 1923
Completamento: 1927
Radiazione: 1950
Dislocamento: 4960 t. – 5913 t. a pieno carico
Lunghezza: 121,20 mt.
Larghezza: 15,0 mt.
Immersione: 5,3 mt.
Motore: 8 caldaie e 4 turboriduttori
Potenza: 12000 hp
Velocità: 12 nodi
Autonomia: n/d
Protezione: n/d
Armamento: 4 cannoni da 102/35
20 idrovolanti
Equipaggio: 196
Portaerei “Aquila”
Impostazione: 1921
Varo: 1923
Completamento: 1927
Radiazione: 1950
Dislocamento: 4960 t. – 5913 t. a pieno carico
Lunghezza: 121,20 mt.
Larghezza: 15,0 mt.
Immersione: 5,3 mt.
Motore: 8 caldaie e 4 turboriduttori
Potenza: 12000 hp
Velocità: 12 nodi
Autonomia: n/d
Protezione: n/d
Armamento: 4 cannoni da 102/35
20 idrovolanti
Equipaggio: 196
Portaerei “Sparviero”
Impostazione: trasformazione del transatlantico
Augustus tra il 1942 e il 1943
Varo: n/d
Completamento: mai avvenuto
Radiazione: affondata nel 1944 recuperata
nel 1947 e demolita
Incrociatore portaeromobili “Giuseppe Garibaldi”
Impostazione: 1980
Varo: 1983
Completamento: 1985
Radiazione: in servizio
Dislocamento: 10100 t. – 13850 a pieno carico
Lunghezza: 180,2 mt.
Larghezza: 33,4 mt.
Immersione: 8,2 mt.
Motore: 4 turbine a gas
Potenza: 80.000 hp
Velocità: 30 nodi
Autonomia: 7000 miglia
Protezione: n/d
Armamento: 4 lanciatori per missili S/S Teseo-2
2 lanciatori a 8 celle per missili S/A Albatros
6 cannoni a tiro rapido 40/70 Dardo (tre torrette binate)
6 tubi lanciasiluri A.S.
da 12 a 18 tra aerei ed elicotteri
Equipaggio: 825
Portaerei “Cavour”
Impostazione: 2001
Varo: 20/7/2004
Completamento: previsto per il 2007
Radiazione: in servizio
Dislocamento: 26700 t.
Lunghezza: 244 mt.
Larghezza: 39 mt.
Immersione: 8,7 mt.
Motore: 4 turbine a gas
Potenza: 88 MW
Velocità: 28 nodi
Autonomia: n/d
Protezione: n/d
Armamento: 12 elicotteri
oppure 8 aerei
Equipaggio: 1210

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