| E' stato presentato ufficialmente in occasione dell'Hobby Model Expo 2006 di Novegro, l'ultimo nato in casa Model Victoria: l'autocarro unificato Fiat 626 NLM Militare in vendita al prezzo di listino di 80 Euro. |
Nel 1937 il Ministero della Guerra diede le direttive di massima alle aziende produttrici di automezzi per unificare quanto più possibile la linea di produzione civile con quella militare, al fine di uniformare le caratteristiche dei mezzi. Seguendo Tali direttive, nel 1939 la FIAT iniziò la produzione in serie del primo autocarro medio "unificato" a cabina avanzata: il 626. Nel 1940, prima dell'entrata in guerra dell' Italia, l'autocarro venne adottato sia dall'esercito francese che da quello italiano. Dotato di motori a benzina e a ciclo Diesel con 6 cilindri in linea, fu usato dalle forze armate italiane su tutti i fronti dove l'utilizzo continuo e le situazioni estreme misero in luce i limiti di questo seppur buon autocarro. I limiti erano dati principalmente dalla mancanza della doppia trazione e dalla posizione avanzata della cabina che non rendevano facile la guida su terreni impegnativi, come sabbia o fango. Usato principalmente per i trasporti logistici e di truppe, venne usato con allestimenti speciali come autocisterna, autocarro recupero, carro officina, centro radio, autoambulanza ed autobus. Alcune foto lo ritraqqono come piatiaiorma per la mitragliera Rreda da 20 mm. in Africa, mentre in Russia, superando la sua portata di più del doppio, trasportò anche il carro L 6/40 Nel settembre 1943, a seguito dell'occupazione tedesca dell'Italia, gran parte dei materiali e delle industrie passarono sotto il controllo germanico: 3346 esemplari (nelle versioni 626 e 628 con cabina Einheirs) uscirono dagli stabilimenti Fiat e furono usati dalla Wehrmacht, dalla Luftwaife, dalle SS e da vari reparti di PoliziA. Non sono note le cifre di produzione per le forze armate italiane, ma le stime portano il numero a diverse migliaia di unità. |
|