| Specifiche e dettagli dell'astronave della serie Voyager |
Nave stellare classe Intrepid.
Varata nel 2371.
Propulsione
Il motore a curvatura è in grado di sostenere una velocità di crociera di Warp 9,975.
Un leggero sbilanciamento dei costrittori magnetici provoca un aumento di temperatura nel nucleo di curvatura. Quando il plasma di curvatura si scalda troppo danneggia le valvole di iniezione. Se non si riescono a chiudere queste valvole, l'antimateria comincia a filtrare nel nucleo di curvatura. Si deve contenere la reazione nel nucleo cercando di mantenere la temperatura sotto i 3,2 milioni di gradi. Per evitare la rottura del nucleo causato dal plasma troppo caldo, questo plasma deve essere scaricato attraverso le gondole (con alte probabilità di danneggiamento delle bobine di curvatura). Una volta scaricato il plasma la temperatura scende. Lo scarico del plasma attraverso le gondole può causare la bruciatura dello strato interno delle bobine di curvatura.
Un'onda di particelle di risonanza provoca la dissolvenza del campo di curvatura, compromettendo la camera di reazione dell'antimateria. Con opportuni accorgimenti di compensazione è possibile mantenere la velocità, ma per poco.
Il riallineamento della matrice del dilitio è una manovra possibile, ma a costo di rischi ragionevolmente alti.
Le bobine di curvatura sono composte da cortenide di verterio.
Se si verifica una mancanza di antimateria, per mantenere attivo il nucleo di curvatura è possibile immettervi scariche di protoni, ma queste possono danneggiare lo scafo. Aumentando l'energia ai rinforzi strutturali e magnetizzando lo scafo è possibile attenuare questo effetto secondario.
Quando si hanno dei problemi a regolare il flusso del plasma, è possibile utilizzare una sonda deutronica o, ancor meglio, un calibro gravidico che può rivelarsi più preciso. Se il flusso di plasma nel collettore è compresso, per prima cosa è opportuno agganciare la fase alla matrice di dilitio.
Se i tachioni si insinuano nel sistema di propulsione, questo si destabilizza e si rischia la rottura del nucleo.
Equipaggio
141 membri della Flotta Stellare, 152 persone dopo un anno di viaggio, 148 membri a metà circa del viaggio con una portata massima di 200 persone, l'equipaggio minimo per mantenere la nave in attività è di circa 100 elementi. Apparato medico olografico di emergenza.
Sistema informatico
Il sistema di elaborazione centrale è in grado di accedere contemporaneamente a 47 milioni di canali dati ed ha una potenza di calcolo transluminale di 575 trilioni di operazioni ogni nanosecondo. L'unità centrale opera in un intervallo di temperatura da 10 a 1790 Kelvin.
Se vengono danneggiati i processori di comando secondari sul ponte 12, viene inibito il programma di auto distruzione della nave.
Di solito è possibile recuperare dei dati perduti o cancellati, a meno che non siano stati usati accorgimenti straordinari; per ripristinare i dati sono disponibili apposite routine di recupero.
Sonnettendo i relais EPS si potrebbero interrompere le funzioni del computer su tutta la nave.
Comunicazioni
Ogni volta che viene utilizzata un'antenna subspaziale, l'evento viene registrato in un file, quindi se qualcuno volesse mandare in segreto un messaggio subspaziale, dovrebbe poi cancellare la registrazione. Effettuando la modulazione di segnale di un file (è richiesta un'autorizzazione di sicurezza) si può capire come sono stati inviati i messaggi. Se non si vuole utilizzare una delle antenne subspaziali per inviare un messaggio, è possibile inviare la trasmissione attraverso la rete di energia della nave, codificando il messaggio nell'energia in eccesso emessa dai propulsori. In questo modo il messaggio è quasi indistinguibile dal rumore galattico di fondo. Per stabilire chi può aver inviato quel messaggio si devono cercare tracce di correlazione del segnale.
Tattico
I sensori della Voyager possono essere confusi da un campo tachionico.
Manovre evasive: Delta 4, Omega 2, Omega 3, Sequenza Beta, Sequenza Lambda, Sequenza Gamma, lancio di siluri con schema dispersivo Sierra, Gamma 4.
Armi
Due lanciasiluri frontali per siluri fotonici tipo VI sul ponte 10.
Un lanciasiluri posteriore per siluri fotonici tipo VI sul ponte 4.
Sette banchi phaser tipo IX così distribuiti: due lungo il perimetro dorsale della sezione a disco, due lungo il perimetro ventrale della sezione a disco, due a poppa, uno superiore, uno inferiore e uno ventrale.
Se si chiede al computer di bloccare lo scarico dai giunti di potenza dei phaser, questi si spostano di fase. Quando vengono attivati i phaser in queste condizioni, avviene un un sovraccarico che ha come risultante una scarica di energia che percorre l'intera nave.
Un colpo polaronico diretto contro gli scudi non provoca danni agli scudi, ma ne modifica la polarità facendoli ruotare a 92 GHz, rendendo estremamente visibile ai sensori la nave stessa.
In sala macchine è disponibile un kit di autodifesa costituito da una valigia con vari armamenti, ordigni a mano e fucili phaser.
Controlli ambientali
Quando i controlli ambientali non funzionano, il calore dei condotti del plasma non viene dissipato.
Una via per raggiungere i controlli ambientali è questa: partendo dall'intersezione con il tubo di Jefferies che esce dall'infermeria, si prende il tubo di Jeffries 11, poi a sinistra sezione 31, dritto oltre l'emettitore del raggio traente fino al ponte 10. Si esce alla sezione 3, si segue il corridoio fino all'hangar navette. Poi si entra dal portello di accesso 9, si superano tre portelli d'attracco e ancora due ponti. I controlli ambientali sono lì in fondo.
Varie
La nave è gestita da tredici capi dipartimento coordinati da Tuvok.
Una scarica di plasma diretto al sistema energetico centrale fa perdere i collegamenti EPS in tutta la Voyager. Si perde il controllo sui motori a curvatura, ad impulso e anche dei reattori di manovra.
Il teletrasporto di emergenza funziona fino a dieci chilometri dalla superficie di un pianeta.
Possibilità di operare in Grey Mode, con un consumo di energia ridotto.
Disposizione dei servizi a bordo - Scafo principale
Ponte 1: ponte di comando (il kit medico di emergenza si trova dietro la consolle tattica, sala tattica, sala conferenze, accesso alle scialuppe di salvataggio, gruppo sensori dorsali, stiva di carico;
Ponte 2: mensa ufficiali, cabina 125-A (dismessa da quando la Voyager ha lasciato la Federazione), alloggi degli ufficiali e VIP, laboratori, magazzini, gruppo sensori dorsali, accesso alle scialuppe di salvataggio, mensa equipaggio (sezione 13), ufficio del primo ufficiale;
Ponte 3: alloggio del Capitano, alloggi degli ufficiali e VIP, apparecchiatura per il movimento interno dei siluri fotonici, alloggio di Harry Kim stiva, manutenzione turboascensori;
Ponte 4: vani carico merci, alloggi equipaggio, tubi di lanciasiluri di poppa, sale teletrasporto 1 e 2, manutenzione phaser, gruppo sensori di prua, accesso alle scialuppe di salvataggio, holodeck 1, stiva, alloggio di Tom Paris nella sezione 3-C;
Ponte 5: infermeria, sistemi di supporto primari dell’infermeria (supporto materiali pericolosi, trattamento radiazioni, chirurgia, cure intensive, trattamento in assenza di gravità, isolamento), ufficio del Primo Ufficiale Medico, gruppo sensori, accesso alle scialuppe di salvataggio, pattern buffer del teletrasporto;
Ponte 6: controlli del deflettore ausiliario, nucleo computer ausiliario, accesso alle scialuppe di salvataggio, trattamento del deuterio, connettori di rifornimento dei materiali di consumo, holodeck 2, armeria, alloggio di Harry Kim nella stanza 102;
Ponte 7: nucleo ausiliario del computer, vani cargo superiori 1 e 2, laboratori, accesso alle scialuppe di salvataggio, accesso ai propulsori RCS, serbatoio del deuterio, accesso all'iniettore del reattore materia/antimateria, alloggi equipaggio;
Ponte 8: ufficio del primo ufficiale scientifico, trattamento del deuterio, portelli di aggancio di babordo, tribordo e prua, serbatoio deuterio, reattore materia/antimateria, magazzino delle capsule di poppa, vani cargo inferiori 1 e 2 (la stiva 2 si trova nella sezione 4), condotti principali della distribuzione di energia e del network telematico, alloggi di sicurezza, laboratori (sezione 22), laboratorio astrometrico (sezione 29);
Ponte 9: portelloni di carico, parte superiore dell'hangar navette, laboratori, reattore materia/antimateria, alloggi dell'equipaggio);
Disposizione dei servizi a bordo - Sezione motori
Ponte 6: connettori di rifornimento dei materiali di consumo, trattamento del deuterio;
Ponte 7: serbatoio del deuterio, accesso all'iniettore del reattore materia/antimateria;
Ponte 8: serbatoio deuterio, magazzino delle capsule di poppa, primo ponte camera premix;
Ponte 9: portelloni di carico, laboratori;
Ponte 10: hangar navette principale, vani carico merci, nucleo principale del computer, reattore materia/antimateria, tubi lanciasiluri di prua, deflettore di navigazione principale, motore warp di riserva, controllo del deflettore di navigazione (sezione 59), controlli di volo, portello stagno per attività extraveicolari di poppa;
Ponte 11: sala macchine (sezione 32) con i banchi di memoria olografici e lo snodo centrale di tutti i sistemi olografici della nave, ufficio del Responsabile della Sezione Tecnica, nucleo principale computer, reattore materia/antimateria, deflettore di navigazione principale, motore warp di riserva;
Ponte 12: deflettore di navigazione principale, serbatoio antimateria, reattore materia/antimateria, deflettore principale, accesso alle scialuppe di salvataggio, motore warp di riserva, controlli ambientali;
Ponte 13: emettitore raggio traente di prua, reattore materia/antimateria, alloggi, laboratori, accesso alle scialuppe di salvataggio, motore warp di riserva, condotti secondari della distribuzione di energia e del network telematico;
Ponte 14: trattamento dell'antimateria, accesso alle scialuppe di salvataggio, motore warp di riserva, sistema di sostegno in caso di atterraggio, emettitore raggio traente di poppa, sottosistemi raggio traente;
Ponte 15: portello di carico antimateria, emettitore anteriore raggio traente di prua, sistema di sostegno in caso di atterraggio, sala controllo distribuzione del plasma.
Informazioni prelevate da
www.hypertrek.org