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Storia : Moderna : G.I.G.N.
Inviato da Sentinel il 7/12/2004 16:14:28 (1391 letture)

Storia : Moderna
Groupe d'Intervention de la Gendarmerie Nationale
Come diretta conseguenza dell'incidente presso la sede diplomatica dell'Arabia Saudita occorso a Parigi nel 1973, l'anno seguente venne creato il G.I.G.N., che oggi e' il reparto antiterrorismo di punta in Francia.
Ha sede nella cittadina di Satory a pochi km di distanza dalla capitale ed è sotto il diretto controllo della polizia francese la Gendarmerie Nationale.
Costituito originariamente da 15 uomini, venne poi suddiviso in due comandi distinti, ognuno con una specifica area geografica di competenza:

1) Maisons-Alfort nel nord della Francia
2) Mont-De-Marsan nel sud del Paese.

Nel 1976 le due unita' vennero riunite ed il loro organico sali' a 40 sottufficiali e 2 nuovi gendarmi dopo tre anni, per poi vedere nel 1984 la costituzione di quattro strike forces di 12 unita' ciascuna: queste squadre si sarebbero alternate ad intervelli regolari nel ruolo di squadra in costante stato di allerta.


STRUTTURA
Dal 1988 il personale e' salito da 60 a 90 operatori circa sotto il comando di 5 ufficiali della Gendarmerie Nationale.
Questa e' suddivisa in cinque gruppi principali: quattro squadre operative (due delle quali costantemente in allerta) di 15 unita', piu' un ufficiale ed un reparto specializzato nelle negoziazioni che e' composto da quattro uomini che devono aver maturato sei anni di esperienza nello stesso gruppo. Le squadre Alfa (1) e Bravo (2) sono specializzati in operazioni subacquee, mentre i team Charlie (3) e Delta (4) vengono costantemente addestrate ai lanci H.A.L.O. (High Altitude Low Opening) e H.A.H.O. (High Altitude High Opening) con il paracadute.
La tecnica di lancio H.A.L.O. serve a favorire le inserzioni delle squadre operative in territori ostili senza che queste vengano prematuramente avvistate dal nemico. Il lancio H.A.H.O. viene invece eseguito quando si rende necessario 'centrare l' obiettivo' e quando non esiste il pericolo di un' avvistamento da parte di forze nemiche.
Per quest' ultima tecnica di lancio il paracadute usato e' diverso dagli altri comunemente usati nei lanci militari.
Le squadra paracadutate possono essere impiegate come pattuglia di ricognizione a lungo raggio e fornire informazioni vitali per una successiva operazione allo scopo di neutralizzare basi o campi di terroristi per lo piu' localizzati in Medio Oriente.
Il G.I.G.N. ha anche al suo interno una unita' di intelligence conosciuta come Section de Reneignement (S.R.) alla quale e' delegato il compito di analizzare situazioni stabili che possano richiedere l' intervento del gruppo oltre a profili caratteriali e 'professionali' di terroristi.

SELEZIONI ED ADDESTRAMENTO
Gli operatori del G.I.G.N. vengono selezionati tra i volontari che devono obbligatoriamente avere alle spalle almeno cinque anni nella gendarmeria, meglio se questi provengono dai reparti antisommossa.
Dopo una fase iniziale nella quale si valutano le domande di adesioni al corso i gendarmi vengono ammessi alle selezioni. In questa prima fase gli aspiranti devono cimentarsi in un percorso di guerra, successivamente in una prova di evasione e infine in una sessione di tiro.
Durante questa fase l' attrito e' del 90% circa, il che significa che solo dai 7 ai 10 aspiranti all' anno possono accedere al reparto.
I gendarmi che hanno superato la selezione vengono inviati a frequentare dei corsi di perfezionamento che consistono in tecniche di tiro, roccia, paracadutismo, sci, combattimento corpo a corpo, combattimento ravvicinato e nuoto subacque, il tutto per una durata complessiva di due mesi.
I 30 giorni successivi vengono dedicati al perfezionamento di tiro con armi corte, lunghe e fucili ad alta precisione. Dopo aver completato il sesto mese di addestramento gli aspiranti vengono inviati presso le unita' operative per un periodo di tirocinio.
Grazie all' insegnamento dei colleghi che hanno piu' anzianita' ed esperienza di reparto i nuovi arrivati apprenderanno le tecniche utilizzate per 'neutralizzare sospetti', 'sedare rivolte' e 'protezione personalita'. Alla fine del tirocinio sono regolarmente inquadrati nell' unita' operativa.
Come per tutte le unita' antiterrorismo l' attivita' di addestramento non termina con quanto appreso durante l' addestramento per far parte di quelle unita' operative, bensi' viene protratto per l' intera carriera per mantenere uno standard d' azione elevato.
I rapporti fatti pervenire dalle altre unita' antiterroristiche dei Paesi alleati vengono studiati costantemente dagli uomini del G.I.G.N. che con questi reparti svolgono anche attivita' addestrative.

ATTIVITA' OPERATIVE NOTE
Il reparto attribuisce grande importanza allo studio di tecniche che permettono di neutralizzare i terroristi senza il bisogno della forza letale, a differenza di altre unita'.
Per questo scopo i tiratori scelti si esercitano per colpire parti non vitali del corpo.
I gendarmi, che fanno parte della forza pubblica vengono spesso allertati in casi di sospetti armati e barricati, riacquisizioni di penitenziari in rivolta, salvataggio di ostaggi e anche di dirottamenti Il gruppo dalla data della sua creazione ha portato a termine piu' di 700 missioni salvando circa 500 ostaggi.
Senza dubbio c'e' molta soddisfazione all' interno del team per questi risultati, ma trova spazio anche l' amarezza per la perdita di cinque gendarmi caduti nell' adempimento del proprio dovere, un prezzo che capita di pagare quando si conducono missioni che comportano un alto rischio come quelle, appunto, delle forze speciali.
Il team puo' anche essere chiamato a compiere azioni di obiettivi non terroristici, come forze di polizia aggiuntiva, in questi casi la linea e' molto meno dura di quella usata, ad esempio, contro i dirottatori del volo Air France 8969 a Marsiglia nel dicembre 1994, quando nessuno dei terroristi coinvolti sopravisse al blitz.
Un altro ottimo esempio di operazione risolta grazie all' utilizzo di forza letale e' costituito dal sequestro a Gibuti nel febbraio del 1976 di uno scuolabus ad opera di terroristi somali.
Non potendo a portare a termine diversamente l' operazione le autorita' fecero ai bambini che si trovarono all' interno del bus dei panini con una modesta dose di valium.
I bimbi non resistendo al sonno si accasciarono sui sedili dando la possibilita' agli uomini del Groupe di centrare tutti i terroristi alla testa.
In pochi secondi i bambini ritornarono tra le braccia affettuose dei genitori.

 

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