| Il Fiat 3000 è stato senza dubbio un mezzo importantissimo nella storia dell’esercito italiano ; questo carro armato, nato dalla necessità emerse nella I Guerra Mondiale ma consegnato ai reparti a conflitto terminato, è stato il primo mezzo corazzato ad entrare in servizio in un numero cospicuo nelle file del Regio Esercito. In seguito all’impiego di carri armati da parte inglese e francese sul fronte occidentale, anche il nostro Stato Maggiore si era convinto della necessità di mettere in linea questo nuovo e promettente mezzo. Furono così acquistati in Francia due esemplari di carri Schneider e tre Renault FT 17. Dopo lunghe prove si decise di produrre una versione migliorata del Renault, accantonando altre soluzioni quali il mastodontico Fiat 2000. |
Il nuovo carro armato costituì lo sviluppo, iniziato nel 1918 dalla Fiat, sulla base del corazzato francese Renault con le modifiche dettate dall’esperienza acquisite nelle prove pratiche ed in buona parte suggerite dal Cap. Bonnicelli. Il risultato fu il nuovo carro denominato Fiat 3000 Il Fiat 3000 si distingueva dal Renault FT 17 per un’aumentata potenza del motore ( mod. 21 da 55hp, mod. 30 60 hp contro i 40hp del Renault ) che era montato trasversalmente anziché longitudinalmente , con conseguente diminuzione della lunghezza e del peso totale. Rispetto all’originale francese la sagoma della torretta e la parte posteriore dello scafo erano notevolmente diverse pur mantenendo il Fiat 3000 la coda amovibile destinata a facilitare il superamento di trincee ed ostacoli. L’armamento era costituito da due mitragliatrici S.I.A. cal. 6.5 Il carro Fiat, sul finire del conflitto mondiale, fu prescelto per la produzione in serie con l’intento di farne il carro base delle nascenti truppe corazzate italiane. Il primo lotto di 1400 unità doveva essere consegnato, con una cadenza di 200 esemplari al mese, a partire dal 1 maggio 1919. La sopravvenuta cessazione delle ostilità causò l’annullamento dell’ordinazione di cui fu mantenuta una trance di soli 100 carri da consegnarsi nel settembre del 1919. Tale commessa , a causa dell’incerta situazione politico economica dell’Italia di quel dopoguerra subì un notevole ritardo e il primo esemplare fu terminato soltanto nel giugno del 1920. I primi esemplari entrarono in servizio nel 1921 con la denominazione ufficiale di “carro d’assalto Fiat 3000 mod. 21”. Tra il 1927 e il 1928 (a seguito delle esperienze fatte in due diverse esercitazioni) fu evidenziata l’esigenza di disporre di un mezzo corazzato armato con un cannone in aggiunta a quelli armati di mitragliatrice . Sulla base di queste considerazioni, l’arsenale di artiglieria di Torino studiò in collaborazione con la Fiat la possibilità di montare un cannone da 37/40 su di una versione migliorata del Fiat 3000. Fu cosi che nel 1930 si arrivò ad una seconda serie, quantitativamente più contenuta, che presentava diverse migliorie oltre l’armamento tra cui:
- maggiore potenza del motore ( 60hp )
- un grembiule di copertura sulla longherina porta carrelli
- una diversa sagoma del cofano motore
- una diversa sistemazione dei caricamenti esterni e l’adozione di una cassa porta attrezzi sulla coda mobile
- la sostituzione delle mitragliatrici S.I.A. con armi Fiat mod. 1929 cal. 6.5
Questa versione fu ufficialmente denominata “carro d’assalto Fiat 3000 mod. 30. Il Fiat 3000 , oltre ad essere il primo carro armato prodotto in Italia , fu anche il primo carro italiano ad essere esportato . Alcuni carri mod. 21 furono venduti alla Lituania ed all’Albania e nel 1930 ne furono forniti 3 esemplari all’Etiopia (mod. 30). La vita operativa di questo carro nei reparti corazzati italiani ebbe inizio nel 1922 presso la “Compagnia autonoma carri armati “con sede a Roma presso Forte Tiburtino. Nel 1926 i Fiat 3000 videro per la prima volta l’impiego operativo, quando una compagnia di carri mod. 21 venne inviata in Libia a supporto delle operazioni per la riconquista dell’oasi di Giarabub. Il 1° ottobre 1927 veniva ufficialmente costituito il “1° Reggimento carri armati” sempre con sede a Roma presso il Forte Tiburtino . L’anno successivo alcuni dei battaglioni del Reggimento furono distaccati a Bologna, Coidroipo ed Udin pur restando il comando di Reggimento a Roma. Questi battaglioni svolsero nelle manovre del 1927, 1928 e 1929 una intensa attività tendente alla familiarizzazione dei reparti dell’esercito con la nuova specialità ed al perfezionamento della dottrina di impiego. Le esigenza sorte in Africa Orientale del 1935 per la conquista dell’Abissinia videro il Fiat 3000 mod. 21partecipare all’occupazione di Addis Abeba . All’inizio del secondo conflitto mondiale i Fiat 3000 avevano la denominazione di L5/21 e L5/30. Nel 1940 i carri armati Fiat 3000 , ancora in servizio , erano impiegati da alcune compagnie della guardia di frontiera in territorio metropolitano e da una compagnia della guardia di frontiera nella zona di Scutari (Albania) . Alcuni Fiat 3000 furono inviati con prevedibili conseguenze all’attacco dei fortini francesi del Moncenisio. Nel 1943, quando gli americani sbarcarono in Sicilia, erano ancora in servizio due compagnie di Fiat 3000 con il cui potenziale bellico era però assolutamente trascurabile.
Caratteristiche tecniche |
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Esemplari costruiti | oltre 100 | oltre 40 |
Peso a vuoto | kg 5.100 | kg 5.500 |
Peso a pieno carico | kg. 5.500 | kg. 5.900 |
Larghezza | m. 1,64 | m. 1,67 |
Lunghezza | m. 3,61 (senza coda) | m. 3,73 (senza coda) |
| m. 4,17 (con la coda) | m. 4,29 (con la coda) |
Altezza | m. 2,19 | m. 2,20 |
Passo | m. 2,78 | m. 2,90 |
Carreggiata | m. 1,34 | m. 1,34 |
Larghezza cingolo | m. 0.28 | m. 0.28 |
Altezza da terra | m. 0.35 | m. 0.35 |
Armamento | 2 mg S.I.A. cal 6,5 | 2 mg S.I.A. cal.6,5 |
| o 2 mtg. Fiat mod. 1929 cal. 6,5 | o 1 cannone da 37/40 |
Equipaggio | 2 uomini | 2 uomini |
Spessore della corazzatura | | |
laterale e frontale | mm. 16 | mm. 16 |
superiore | mm. 8 | mm. 8 |
fondo scafo | mm. 6 | mm. 6 |
Motore | Fiat da 6.235 cc. | Fiat da 6.235 cc. |
Potenza | HP 45 a 1.500 giri | HP 60 a 1.500 giri |
| HP 50 a 1.700 giri | HP 63 a 1.700 giri |
Cilindri | 4 in linea | 4 in linea |
Raffreddamento | ad acqua | ad acqua |
Capacità radiatore | l. 29 | l. 38 |
Rapporto potenza peso | HP 11/1T | HO 11,25/1T |
Avviamento | manuale (magnete DIXIE) | manuale (M.Marelli) |
Velocità max | Km/h 24 su strada | Km/h 21 su strada |
Marce | 3+ 1 R.M. | 3+ 1 R.M. |
Carburante | benzina | benzina |
Serbatoi | 1 + 1 ausiliario | 1 + 1 ausiliario |
Capacità serbatoi | 90 + 5 | 85 + 4,5 |
Consumo | l. 9-9,5 x km. | l. 9,5-10 x km |
Autonomia su strada | km. 95 | km. 88 |
Autonomia fuori strada | 8 ore | 6 ore |
Ostacolo verticale superabile | m. 0,60 | m. 0,60 |
Trincea superabile | m.. 1,50 | m.. 1,50 |
Pendenza massima superabile | 41° | 41° |
Indice di ribaltamentolaterale | 34° | 34° |
capacità di guado | m. 1,10 | m. 0,90 |