| Recensione del bollettino ufficiale del Centro Ricerche Storiche “Notizie & Varie n. 42 – novembre 2005. |
L’ultimo numero del 2005 del bollettino del CRS affida a Luciano Maffeis e al prof. Nicola Pignato l’esame di due interessanti kit modellistici in scala 1/35 riguardanti due mezzi appartenuti alle nostre forze armate:
- Autoblinda Ansaldo – SPA “AB41” Italeri
- Carro sminatore Sherman “Crab” Resicast
Il saggio dedicato alla AB41 Italeri è diviso in due parti. La prima parte, curata da Luciano Maffeis, descrive il montaggio e le modifiche da apportare al predetto kit per rappresentare una delle versioni del mezzo con i colori e le insegne dei reparti mobili della Polizia in servizio agli inizi degli anni 50. La descrizione è, come Sua consuetudine, semplice ed esaustiva e consente anche al modellista anche poco esperto di realizzare una versione poco nota della autoblindo, ma ugualmente originale ed interessante, ed è accompagnata da 3 foto del modello e da una foto di alcuni di questi mezzi in servizio.
La seconda parte porta la firma del prof. Nicola Pignato. Ho avuto modo di ricordare in occasione della recensione del n. 40 di “Notizie & Varie” come il prof. Pignato consenta al lettore di “vedere” ciò che egli descrive ed in questo caso egli fa di più, perché descrive la comparazione tra il kit Italeri ed il mezzo reale come se entrambi fossero presenti davanti a chi legge, facendo risaltare i particolari con una disinvoltura descrittiva, tanto semplice quanto esaustiva. La sua analisi è severa, ma costruttiva; ricorrendo ad un linguaggio scolastico ormai desueto il modello è “rimandato a settembre” ma questo rimando se da un lato ne evidenzia le varie incertezze costruttive e imperfezioni, dall’altro è accompagnato da una serie di suggerimenti che consentono al modellista con una certa esperienza e pazienza per migliorare il kit esistente ed alla casa bolognese di realizzare una “2ª edizione” più precisa storicamente e più semplice da montare.
Tali suggerimenti riguardano:
- la colorazione, facendo presente che l’interno dei portelli, non erano colorati di bianco (per precisa disposizione contrattuale oltreché logica) e che sul cielo della torretta va riprodotto il disco di riconoscimento aereo, questo si bianco
- la struttura
Il saggio è introdotto da 4 tavole, da lui stesso realizzate, rappresentante una AB41 con gommatura tipo “Libia” e da tre prospetti, tratti dal “Catalogo parti di ricambio” edito dall’Ansaldo nel gennaio 1942, raffiguranti le parti del kit che abbisognano di correzioni: il tetto camera motore, il lato posteriore sinistro della camera di combattimento e le lamiere laterali della torretta girevole; - la storia, attraverso alcune foto dell’autoblindo in azione durante la II G.M., l’elenco dei mezzi tuttora esistenti ed i riferimenti bibliografici per chi volesse saperne di più.
Luciano Maffeis, con il secondo articolo, prosegue la storia dei mezzi corazzati impiegati dal nostro esercito nel dopoguerra; oggetto della sua descrizione è il “carro sminatore Sherman “Crab” (Granchio), versione realizzata dagli inglesi a partire dal gennaio 1943 modificando i loro Sherman V (La versione M4A4 nella del notissimo carro americano) con l’istallazione, in posizione anteriore, di un rotore dotato di 43 catene, collegato al motore del carro, che permetteva di flagellare il terreno antistante facendo detonare le mine, ed in posizione posteriore di indicatori, sia luminosi che ottici, che segnalavano, ai mezzi che seguivano, la zona bonificata.
Partendo dal kit resicast egli guida il lettore alla realizzazione di uno dei mezzi che nel dopoguerra lo Sherman “Crab”, sono stati impiegati dal nostro esercito con la denominazione di “carro sminatore a scorpione” presso la Scuola del Genio e le brigate corazzate “Ariete” e “Centauro”, fornendo le necessarie indicazioni per la colorazione del carro e l’indicazione delle insegne di reparto, accompagnando la descrizione con un disegno a 4 viste del mezzo ed una serie di foto dello stesso in azione e in servizio nella brigata “Ariete”.
Buona lettura.